[pokemario] Pokémon Arceus Gift

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Pokemario
     
    .

    User deleted


    Capitolo 16: corsa contro il tempo… e lo spazio!
    Armonio e Calem raggiunsero Sinnoh giusto in tempo: proprio in quel momento la cima della Vetta Lancia stava emanando una strana energia. I due fecero per dirigersi verso il monte ma all’improvviso sentirono una voce:
    “Ehi pensavate di andare senza aspettarci?” disse il misterioso individuo con un tono sarcastico
    “La partita non può incominciare se tutti i giocatori non sono pronti” disse un'altra voce molto più calma.
    I due si girarono e videro arrivare due individui vestiti con i soprabiti dell’Organizzazione: il primo aveva i capelli castani con strisce bianche raccolti in una coda di cavallo e una benda sull’occhio con una vistosa cicatrice che sbucava da sotto, mentre l’altro occhio era marrone, il secondo aveva i capelli biondo pallido e gli occhi azzurri, aveva barba e pizzetto e portava gli orecchini. Il primo teneva in mano delle strane pistole con delle Pokèball al posto delle munizioni, il secondo giocherellava con un mazzo di carte.
    “Voi dovete essere gli agenti inviati ad aiutarci” intuì Calem
    “Ovviamente!” rispose quello con la benda. Gesticolava molto mentre parlava “Mi chiamo Xigbar, tiratore scelto, e sono numero II dell’organizzazione”
    “Ti ricordo che i nostri numeri non indicano la nostra importanza” lo interruppe l’altro
    “Ehi non mi rovinare la presentazione!” Rispose Xigbar, irritato, ma non era chiaro se stesse scherzando o facesse sul serio “Comunque lui è Luxord, lo sfidante del destino. Io solitamente mi occupo di problemi relativi allo spazio e lui al tempo per questo ci muoviamo spesso in coppia”
    “A proposito di tempo dovremmo sbrigarci” fece notare Armonio indicando la cima della vetta Lancia
    “A giudicare dall’energia emanata dalla Vetta Lancia credo che stia avvenendo una distorsione spaziotemporale” iniziò a spiegare Luxord “scommetto che il Team Union sta creando uno squarcio quantistico nel tessuto…”
    “Ehi dacci un taglio con i paroloni” lo interruppe Xigbar “il mio Alakazam ci porterà lì in un attimo”
    “NO! Un ulteriore squarcio, anche piccolo, potrebbe causare una frattura nel tessuto dello spaziotempo e in quel caso diremmo addio alla nostra realtà!”
    “E allora? Vuoi che ci facciamo tutta la strada a piedi”
    “Potremmo arrivare in volo” propose Calem “ma sarà rischioso”
    “E’ nel momento del rischio che si vede la vera natura di un giocatore” commentò Luxord continuando a mescolare il suo mazzo di carte “andiamo”
    Calem tirò fuori il suo Talonflame, Armonio Noctowl, Luxord Archeops e Xigbar Xatu. I quattro sorvolarono la vetta lancia, ma proprio quando arrivarono in cima videro qualcosa sfrecciare verso di loro: una capsula di vetro legata al terreno da un macchinario li imprigiono e li portò a terra.
    “Sembra che il nostro gioco non sia andato a buon fine” commentò Xigbar lanciando un’occhiataccia a Luxord, che preferì ignorarlo. I quattro guardarono davanti a lor: la Vetta Lancia era assediata da numerosi membri del Team Union, in particolare ex-membri del Team Rocket e del Team Flare. Al centro della Vetta c’erano due macchinari che stavano distorcendo lo spaziotempo; a controllare questi macchinari c’erano Xante e Plutinio, mentre chi dirigeva le operazioni erano ovviamente Cyrus e Elisio.
    “Cosa state combinando?” gridò Armonio infuriato.
    “Distorcere lo spaziotempo è pericoloso!” rincarò Calem
    “Tranquilli è solo una situazione temporanea” spiegò Plutinio con un ghigno beffardo, avvicinandosi
    “Non vogliamo certo strappare il tessuto spaziotemporale” continuò Xante “cerchiamo solo di… Piegarlo”
    “E a quale scopo?” chiese Xigbar che aveva perso il suo solito tono sarcastico; probabilmente si era reso conto della gravità della situazione
    “Vogliamo attirare qui qualcuno” intervenne Cyrus “i leggendari che attraversano continuamente tempo e spazio: Celebi e Hoopa”
    “E quando i due guardiani saranno qui anche i loro padroni, Dialga e Palkia, accorreranno in soccorso” aggiunse Elisio “e noi sapremo accoglierli adeguatamente.
    Detto questo i due leader spostarono un telo rivelando una capsula di vetro all’interno della quale dormivano tre Pokèmon simili a folletti: i tre guardiani dei laghi, Uxie Mesprit e Azelf. Accanto alla teca erano collocate due catene rosse: le Rossocatene, artefatti creati dalle gemme dei tre Pokèmon in grado di imbrigliare i poteri di Dialga e Palkia.
    “Voi volete catturare Dialga e Palkia?!” esclamò Luxord che aveva anche lui perso la sua solita compostezza
    “Non esattamente” rispose Cyrus con fare enigmatico “Ma ora non è il momento di perderci in chiacchere: stanno arrivando!”
    I quattro guardarono i due macchinari; all’interno si stavano materializzando due piccoli Pokèmon, uno simile ad una fatina verde e l’altro ad un piccolo genio: Celebi e Hoopa, intrappolati all’interno delle pieghe spazio-temporale
    “Dobbiamo fare qualcosa: esclamo Armonio che stava cercando inutilmente di sfondare la teca con Eruzione di Typhlosion, ma quella sembrava indistruttibile
    “Forse ho un idea!” esclamò improvvisamente Calem “quei macchinari sono fatti per intrappolare piccoli Pokèmon, che succederebbe se uno di questi crescesse a dismisura”
    “Ah ho capito cosa vuoi fare ragazzo” intervenne Xigbar “ma sei sicuro di poterlo controllare”
    “Si l’ho fatto più volte: Hoopa un tempo era un Pokèmon estremamente pericoloso è vero, ma grazie al vaso del vincolo la sua componente maligna è stata imprigionata e anche quando il vaso viene aperto si libera sì il suo vero potere, ma il suo carattere cambia solo leggermente, inoltre dopo tre giorni torna come prima quindi non c’è il rischio che si ribelli”
    Detto questo Calem prese un bizzarro vaso e lo aprì: da quello iniziò ad uscire una forte energia negativa che avvolse Hoopa; il piccolo Pokèmon iniziò a crescere a dismisura, le sue corna e i suoi capelli si allungarono, gli crebbero altre quattro braccia, una barba due gambe e una coda. Era quella la vera forma di Hoopa: Hoopa Libero.
    Il gigantesco Pokèmon subito sfondò i macchinari, liberando facilmente se stesso e Celebi, poi con un portale fece uscire i ragazzi e i membri dell’Organizzazione, per poi iniziare a fare piazza pulita dei nemici.
    Stava andando tutto bene, ma Cyrus ed Elisio decisero di reagire: il primo mandò Weavile, il secondo stava per scegliere un Pokèmon, poi cambiò idea e mandò Pyroar, borbottando qualcosa come “se mandò quello mi prenderà in giro di nuovo. I due Pokèmon non riuscirono a fare molto, ma nella confusione una recluta riuscì a prendere il vaso. Subito Xigbar mandò il suo Decidueye che bloccò il nemico con Cucitura d’Ombra, ma quello inciampò e lasciò cadere il vaso che si ruppe in mille pezzi. Subito tutti si fermarono guardarono terrorizzati in direzione di Hoopa: una strana energia oscura circondava il Pokèmon, sul suo volto apparve un ghigno maligno e la sua voce iniziò a rimbombare nelle menti di tutti i presenti
    “Libero, finalmente!” esclamò il Pokèmon con un tono maligno
    “Cos’hai intenzione di fare Hoopa?” chiese Calem, anche lui terrorizzato come tutti”
    “Ah, il mio “prescelto” finora ti ho servito ma con il vaso del vincolo rotto non hai più potere su di me, sono di nuovo libero! Libero di avere la mia vendetta sull’umanità che mi ha imprigionato” detto questo il Pokèmon Genio creò un enorme numero di portali in cielo che iniziarono a risucchiare persone Pokèmon e edifici di tutta Sinnoh. Calem cercò disperatamente di convincere Hoopa a fermarsi ma lui non sembrava intenzionato ad ascoltare.
    “Forse tutto questo gioca a nostro favore” commentò improvvisamente Cyrus “ora Dialga e Palkia non potranno non intervenire”
    “No non lo faranno!” esclamò Xigbar “Hoopa ha aperto troppi portali, se ora Dialga e Paljia intervenissero dovrebbero aprirne un altro per venire dalla loro dimensione, e questo creerebbe uno squarcio irreparabile. Ma credo che ci sia una soluzione: secondo le antiche iscrizioni sono stati creati due vasi del vincolo, ma uno è andato perduto, se solo riuscissimo a trovarlo, ma temo che non ci sia tempo…”
    “Tempo? Ma certo!” esclamò Armonio “basterà chiedere a Celebi di portarci indietro nel tempo, prendere il vaso di riserva e portarlo nel presente. Tanto se è andato perduto credo non sia mai stato usato quindi non creeremo paradossi”
    “Mi sembra un ottima idea” confermò Luxord.
    Detto questo i quattro si avvicinarono a Celebi, Armonio gli chiese di portarli nel passato e subito il piccolo Pokémon iniziò ad emettere una luce verde, e pochi secondi dopo i ragazzi e i membri dell’organizzazione si accorsero che qualcosa era cambiato: la vetta era in migliori condizioni, i macchinari erano assenti e del Team Union non c’era traccia: erano nel passato
    “Da qui vi guiderò io” disse Luxord “sono un esperto di civiltà antiche”
    “Allora dove andiamo esperto?” chiese Xigbar che aveva ripreso ad usare il suo solito tono
    “Il vaso del vincolo è stato creato a Desertopoli, nella regione di Kalos, il tuo Alakazam può portarci lì?”
    “In un batter d’occhio”
    “Ottimo ma cerchiamo di non dare troppo nell’occhio, i nostri abiti sono troppo diversi da quelli di quest’epoca”
    Grazie ad Alakazam i quattro giunsero subito a Desertopoli: al tempo era solo un piccolo villaggio nel bel mezzo del deserto. Grazie ad Alakazam i quattro riuscirono subito a procurarsi degli abiti per confondersi tra la folla, anche se in realtà non ce ne era bisogno: era notte e per strada non c’era nessuno
    “Desertopoli è proprio deserta” commento Xigbar ridendo della sua stessa battuta; nessun altro lo fece. Dopo un po’ di strada i quattro giunsero ad una grossa torre
    “Ecco deve essere qui” commentò Armonio; Luxord invece scosse la testa.
    “Mi deludi. Non sapete che un bravo giocatore tiene sempre nascoste le sue carte migliori?” detto questo si avvicinò ad una piccola botola di legno rovinato e la aprì: scesa una breve scalinata si trovarono davanti un lungo corridoio di pietra
    “Cosa vi avevo detto?”
    “Non montarti la testa ora” commentò Xigbar
    I quattro percorsero il lungo corridoio: sulle mura c’erano immagini che raffiguravano eventi storici e mitologici; tra molti ben noti uno in particolare attirò la loro attenzione: raffigurava un gruppo di umani che porgeva delle lastre ad Arceus; nell’immagine successiva Arceus creava una sorta di piattaforma circolare, poi un gran numero di Pokèmon inclusi leggendari trasferivano la loro energia a quel cerchio e infine gli umani di prima impugnavano delle strane sfere.
    “Aspettate un attimo” esclamò Calem “questo sembra essere un dono fatto da Arceus agli umani in segno di gratitudine, e se fosse quello che il Team Union sta cercando?”
    “Potrebbe essere” rispose Luxord “d’altronde questo dono sembra attivarsi con l’energia di determinati Pokèmon, che è quello che il Team Union sta cercando, purtroppo non si capisce bene di che Pokèmon si tratti esattamente… Inoltre, chi ha visto il Dio-Re ha detto che teneva al collo una sfera, ci deve essere un collegamento”
    Dopo aver riflettuto un po’ senza riuscire a trarre altre conclusioni i quattro decisero di proseguire, e arrivati alla fine del tunnel trovarono un’ampia stanza: in fondo ad essa erano presenti due pilastri con sopra due vasi del vincolo; su uno dei pilastri c’era scritto “in uso” e nell’altro “di riserva”. Dietro ai due pilastri si trovava un imponente statua di Golurk.
    I quattro si incamminarono verso i pialstri ma improvvisamente la statua incominciò ad illuminarsi di blu.
    “Scusa Luxord per caso è possibile che quel Golurk sia… vivo?” chiese Calem spaventato
    “Beh non ho mai sentito di Golurk così grandi…”
    Non riuscì a finire la frase che l’enorme “statua” si alzò in piedi e incominciò a camminare verso di loro con passi imponenti
    “… ma c’è sempre una prima volta!”
    L’enorme Golurk cercò di colpire con Pugno d’ombra ma Luxord megaevolvette in fretta il suo Sableye che parò parzialmente il colpo con la gemma, pur subendo grossi danni, poi Xigbar con la sua pistola lanciò una ball, facendo uscire Decidueye in una posizione strategica, dalla quale poté centrare con Golurk con diverse frecce, per indebirlo senza rischiare che venisse schiacciato. A quel punto Armonio e Calem mandarono Feraligatr e Greninja che bombardarono il gigante con attacchi Acqua e Buio, mentre Luxord mandò un Cleffable che dopo numerosi attacchi Normale e Elttro chiamati da Metronomo riuscì finalmente a colpire con un’Idrondata sconfiggendo l’enorme nemico
    “Non potevi usare qualche mossa che facesse sicuramente danno?” chiese Xigbar innervosito
    “Eh il mio stile” rispose tranquillamente Luxord “e comunque ha funzionato”
    Il Tiratore Scelto lasciò perdere e il resto del gruppo prese il vaso con scritto “di riserva”. A quel punto i quattro si teletrasportarono nuovamente alla vetta con Alakazam e poi tornarono nel presente con Celebi, nel momento esatto in cui erano partiti. Appena arrivati Calem non esitò un attimo e subito puntò il vaso verso Hoopa ma il risultato fu inaspettato: invece di risucchiare il potere di Hoopa il vaso rilasciò invece altra energia oscura che andò a potenziare ulteriormente il Pokèmon
    “Come è possibile?”
    “E’ assurdo” commentò Luxord confuso “a meno che… C’è una sola spiegazione possibile: le scritte sui pilastri dovevano essere invertite. Temendo che venisse rubato il vaso in cui Hoopa era vincolato gli abitanti di Desertopoli hanno adottato questo stratagemma, e così noi abbiamo tenuto il vaso contenente il potere di Hoopa. Un bluff degno del miglior giocatore”
    “Quindi abbiamo solo peggiorato le cose?”
    “Più di quanto non pensiate! Prelevando quel vaso e aprendolo abbiamo creato un paradosso temporale, se non lo risolviamo al più presto le conseguenze per il flusso temporale potrebbero essere terribili. Ma ormai non c’è più niente da fare la nostra partita termina qui”
    “Ben detto” esclamò la solita voce inquietante nelle loro teste “vi devo ringraziare: grazie a voi sono più forte di prima. E presto estenderò i portali in tutte le regioni così la mia vendetta sarà completa e tutti i vostri tesori saranno miei! Oggi Sinnoh, domani il mondo”
    “Allora è davvero finita?” chiese Armonio; tutti annuirono, ma improvvisamente Luxord esclamò:
    “NO! Una mano scarsa non ferma un bravo giocatore dobbiamo elaborare una nuova strategia” gli altri tre si girarono: la teca dove si trovava il Trio Lago era stata distrutta nella confusione e Azelf stava donando loro la forza di volontà necessaria per continuare. In seguito, Uxie infilò nelle loro menti un’informazione essenziale: la posizione attuale del vaso di riserva.
    “Ma è a Kalos!” esclamò Xigbar preoccupato “Eh impossibile andarlo a recuperare fin laggiù senza usare il Teletrasporto”
    “Forse non sarà necessario” intervenne Armonio “basterà che Celebi vada nel passato, ma non così passato, qualche ora basterà, poi prenda il vaso e ce lo porti qui; si porterà con se anche il vaso che abbiamo con noi, se si distrugge non potremmo imprigionare entrambi i poteri di Hoopa quindi meglio tenerlo al sicuro” Celebi partì e due diverse versioni di lui tornarono con entrambi i vasi; ma prima che potessero consegnarli ai ragazzi una strana forza iniziò a risucchiare tutti: un portale di Hoopa. I ragazzi e i membri dell’org tirarono fuori i loro Pokèmon volante per cercare di allontanarsi dal portale, ma non c’era verso Tutto sembrava perduto ma improvvisamente Mesprit iniziò ad usare i suoi poteri per calmare il Pokèmon Genio. Era il momento buono; Calem sapeva che contro un Pokèmon così potente avevano una sola arma a disposizione: la parola.
    “Hoopa so che in te c’è del buono, ne sono sicuro. Ne abbiamo passate tante insieme, sono diventato il tuo prescelto”
    “Storie! Quella non era la mia vera personalità, non ero io!”
    “Forse non era la tua personalità originaria, ma ciò non significa che fosse finta. Da quando sei stato vincolato hai appreso il bene, e so che quella bontà è ancora dentro di te da qualche parte, devi solo trovarla”
    Grazie alle parole di Calem e ai poteri di Mesprit Hoopa esitò un attimo, permettendo a Calem e Armonio di afferrare i vasi. A quel punto i ragazzi presero i vasi e risigillarono i poteri di Hoopa. Il Pokèmon tornò alla sua forma vincolata e in un attimo i portali sparirono. Dialga e Palkia poterono finalmente giungere e con i loro poteri tutto tornò alla normalità: il vaso originale fu riparato, gli altri tornarono al loro posto e tutti danni causati da Hoopa furono riparati
    “Mi dispiace” si scusò il Pokèmon Birba, visibilmente addolorato “per tutto il male che ho fatto. È terribile che perché non faccia danno io dobbiate tenere nascosta la mia vera personalità, sono proprio un Pokèon terribile!”
    “Non ti preoccupare Hoopa” lo rassicurò Calem “se in te c’è del buono vedrai che prima o poi riuscirai a dominare la tua parte malvagia e allora potrai essere libero”
    I festeggiamenti furono però bruscamente interrotti: risolto ogni problema con Hoopa, Cyrus ed Elisio lanciarono le Rossocatene. I ragazzi tentarono invano di fermarli, ma in quel momento apparve un’ombra nera: Giratina. Come già anni orsono il Pokèmon ora interveniva per proteggere il proprio mondo, che sarebbe stato irrimediabilmente danneggiato insieme a quello reale. Ma i due cattivi svelti attivarono un altro macchinario. Una strana forza iniziò a risucchiare l’energia dei tre Pokèmon, che privi di forze non poterono far altro che ritirarsi nelle loro dimensioni. Il Team Union si teletrasportò via: ancora una volta avevano raggiunto il loro scopo

    Edited by Pokemario 01 - 6/7/2020, 05:07
     
    Top
    .
  2. Pokémario
     
    .

    User deleted


    Capitolo 17: la vera natura
    Sanzo giunse nella Cava Pietraelettrica; ad aspettarlo c’era una donna bionda con gli occhi verdi, vestita col solito soprabito nero e con due strani ciuffi di capelli che sembravano quasi antenne.
    “Ce ne hai messo di tempo” disse lei con un tono sarcastico “non ne potevo più il mio Luxray ha proprio voglia di sgranchirsi le zampe”
    “Non ho ancora capito perché siamo venuti qui: l’ultima volta che ho controllato non c’erano Pokémon leggendari qui
    “Ma come non sei stato informato? Eppure, dovresti essere il prescelto di Zekrom. Possibile che tu non sappia che da quando è stato liberato dalla Scurolite ha scelto di stabilirsi nelle profondità di questa grotta”
    Sanzo si vergognava un po’ di non saperlo; d’altronde era da un po’ che non vedeva più Zekrom.
    “Allora andiamo?” insistette la ragazza “ah giusto mi chiamo Larxene, la Ninfa Selvaggia”
    Sanzo annuì e i due si diressero nelle profondità della grotta; dopo aver attraversato un lungo tunnel ed essere scesi in profondità raggiunsero una grotta dove erano appostati molti membri del Team Union, tra i quali Sanzo riconobbe cinque dei Sette Saggi, Violante, Verdanio, Moreno Giano e Celio, e due Generali, Archer e Atena
    “Allora qual è il pia…” il ragazzo non riuscì a finire la frase che Larxene si era già lanciata all’attacco con Luxray, colpendo lo Swanna di Celio con Fulmindenti; Sanzo era sorpreso da quella ferocia, che fosse lei a traditrice? Visti i suoi metodi non era difficile pensarlo, ma decise di lasciar perdere per il momento. Il suo Serperior scagliò subito con Verdebufera contro l’Excadrill di Moreno, poi il ragazzo mandò Seismotoad che travolse con Surf l’Heatmor di Giano e l’Houndoom di Archer; Luxray si scagliò con Sprizzalampo contro l’Honcrow di Atena, mentre il Volcarona di Sanzo colpiva con Ondacalda Cryogonal di Violante e Lilligant di Verdanio .
    “Così non va!” commentò Atena “ma abbiamo un asso nella manica” detto questo la generalessa premette un pulsante e un bizzarro congegno emerse dal terreno; la strana antenna inizio ad assorbire energia elettrica dalle pareti della grotta, poi la scaricò sottoforma di Fulmine contro i Pokémon di Sanzo e Larxene, mandandoli tutti KO… incluso Seismotoad…
    “Com’è possibile?!” esclamò il ragazzo, allibito “i Pokèmon Terra sono immuni all’elettricità”
    “È vero” rispose Atena, sorridendo “i Pokémon Terra sono in grado di scaricare completamente l’elettricità senza subire danni”
    “Ma il congegno creato dal nostro scienziato permette di concentrare l’energia elettrica in maniera tale che sia impossibile scaricarla totalmente. Nemmeno i leggendari possono fare una cosa del genere” aggiunse Archer.
    Sanzo era senza parole; si rivolse a Larxene
    “Cosa facciamo adesso? Dobbiamo elaborare una strategia”
    “La mia strategia è: colpisci forte, con qualsiasi mezzo”
    Il ragazzo scosse la testa: “non funzionerà stavolta… ma certo dobbiamo sovraccaricare il congegno! Usiamo attacchi elettrici”
    “Il che per me equivale a “colpisci forte” quindi mi piace” rispose lei schierando Pachirisu, Vikavolt, Raichu, Electrivire e Electrode, mentre Sanzo mandò Galvantula, Elektross, e Zebstrika (avrebbe voluto mandarne altri ma il box portatile non poteva sostituire i Pokèmon KO). Gli otto Pokémon attaccarono tutti con mosse Elettro il congegno che tuttavia sembrava non risentire danni.
    “È inutile” li schernì Atena “il congegno può assorbire quantità enormi di energia elettrica. Non riuscirete mai a distrugger…”
    In quel momento un Incrotuono colpì il macchinario, che finalmente esplose; tutti i presenti si girarono e videro un’enorme Pokémon nero: Zekrom.
    “Manteniamo la cal…”
    “RITIRATA” esclamò Giano, ignorando le parole di Atena, e Archer e tutti i saggi iniziarono subito a fuggire
    “Andiamo, codardi! Eravamo qui proprio per Zekrom e ora…” si fermò quando un’incrotuono la sfiorò di striscio “ritirata!”
    Sanzo e Larxene esultarono, ma non si accorsero che la generalessa aveva lanciato un piccolissimo congegno contro il leggendario. Il ragazzo si avvicinò al leggendario... finché il Pokèmon non fu avvolto da un fascio di luce e scomparve.

    Rosso raggiunse la Cava Ponentopoli; ad accoglierlo c’era una vecchia conoscenza: Axel.
    “Quindi siamo qui per?” chiese il ragazzo
    “Reshiram ha deciso di stabilirsi qui dopo essere stato risvegliato. Got it memorized?”
    “Aspetta che?”
    “Beh esiste una zona molto profonda di questa grotta, mai esplorata, in cui le temperature sono molto alte, quindi…”
    “No, quello che hai detto dopo”
    “Ah sì, dialetto galariano, è un’idea di Demyx. Molte frasi suonano meglio con quel dialetto, anche Xigbar sta pensando ad un tormentone in galariano “as if”. Ah già tu non lo conosci ancora”
    Rosso decise di ignorare la cosa e i due si addentrano in profondità. Ad un certo punto si ritrovarono immersi in una fitta coltre di fumo; non riuscivano a vedere ad un palmo dal loro naso
    “questo non è un fenomeno naturale...” commentò Axel un attimo prima che un Greninja si scagliasse contro di lui con Acquagetto
    “Ma che?” fece appena in tempo a riprendersi che uno Shifry gli venne addosso con Fendifoglia; riuscì a schivarlo per un pelo ma un Houndoom gli saltò addosso con Finta. Rosso stava per mandare Charizard ma Axel lo bloccò”
    “Aspetta! Se vuoi mandare un Pokémon Fuoco non farlo! Questo non è un normale Muro di Fumo. I Weezing posso emettere un gas altamente infiammabile, pratica proibita nelle lotte ufficiali perché estremamente pericolosa ma molto usata dai criminali per scoraggiare l’utilizzo di quegli attacchi”
    Rosso si mise a riflettere, poi all’improvviso gli venne l’illuminazione: mandò un Weezing diverso dal solito, completamente nero, con sulla testa delle ciminiere che ricordavano lunghi cappelli a cilindro e del gas verde che formava una sorta di baffi. La ricerca che Oak gli aveva chiesto di fare sulle sottospecie dei Pokémon di Kanto presenti in altre regioni era tornata utile, infatti il Pokèmon assorbì i gas tossici dell’altro Weezing e se ne nutrì; la nube scomparve lasciando visibili il Trio oscuro e loro tre Pokèmon che furono subito sconfitti da eruzioni del Typhlosion di Axel e mosse Folletto di Weezing
    “Maledizione!” esclamarono in coro Milas e Maxus “adesso che facciamo?”
    In quel momento videro un Pokèmon bianco venire nella loro direzione
    “SCAPPIAMO!” esclamarono, non prima di aver lanciato un piccolo congegno senza farsi vedere
    Rosso si avvicinò a Reshiram… che sparì in un fascio di luce

    Bianca Komor e Toni strinsero i denti: a loro erano rimasti Stoutland, Musharna e Unfezant, a Ghecis Hydraigon e a Giovanni Rhyperior. Se si fossero fatti sconfiggere i due criminali sarebbero riusciti ad entrare nella Grotta Gelata a dare manforte alle reclute, e non potevano permetterlo, non era detto che gli agenti della polizia internazionale riuscissero a gestirli. Loro erano tre contro due, ma avevano un significativo svantaggio di tipi, non sapevano quanto avrebbero retto…
    All’improvviso sentirono una voce alle loro spalle
    “Vi serve una mano?”
    Si girarono e videro un uomo abbastanza anziano, piuttosto alto con capelli lunghi color giallo platino e occhi verdi. Indossava il solito cappuccio nero che i ragazzi ben conoscevano e accanto a lui c’era un’Avalugg
    “Mi presento sono Vexen, numero 4 dell’Organizzazione XII e scienziato del gruppo, esperto di ghiaccio e tecniche difensive”
    Appena l’uomo ebbe finito di dire quelle parole l’iceberg semovente creò una sorta di barriera di ghiaccio, una maniera veramente bizzarra di usare Geloraggio
    “Pensi che un semplice muro di ghiaccio possa fermarci? Illuso!” esclamò Ghecis ordinando a Hydraigon di usare Dragobolide, mentre Ryperior scagliò un Devastomasso; i due attacchi collisero con la barriera… che rimase intatta.
    “Ma che?” esclamò Giovanni “Rhyperior appena puoi di nuovo Devastomasso!”
    “La barriera resisterà ancora, ma non a lungo” spiegò Vexen “dobbiamo elaborare una strategia”
    I tre si misero a confabulare, e alla fine ebbero un’idea. Sotto i colpi di Hydraigon e Ryhperior la barriera finalmente crollò… e subito un Ventagliente si abbatté sui due Pokémon. L’attacco fece ben pochi danni, ma servì a distrarre i due il tempo sufficiente per Avalugg di scagliare un Geloraggio sul terreno, congelandolo.
    Ghecis e Giovanni sorrisero: questa tattica sarebbe servita a poco, visto che Hydraingon levitava e Rhyperior era solito attaccare a distanza, quindi poteva stare fermo senza rischiare di scivolare. O almeno era quello che credevano, finché Unfezant non scagliò un Turbine contro Ryhperior; solitamente l’attacco veniva usato per forzare la sostituzione, ma in questo caso fu molto utile per spingere all’indietro il grosso rinoceronte, facendogli perdere l’equilibrio. A quel punto Musharna approfittò della cosa per sollevarlo con Psichico con più facilità, scagliandolo contro Hydraingon; i due Pokémon finirono a terra e furono facile preda di un Gigaimpatto di Stoutland, per poi essere congelati da Geloraggio.
    Vexen esclamò: “Arrendetvi! Siete stati sconfitti, vi dichiaro in arresto”
    In tutta risposta Ghecis e Giovanni scoppiarono a ridere fragorosamente
    “Cosa c’è di così divertente?”
    “Non lo capisci?” rispose il primo “credevate di star trattenendo noi…”
    “Ma invece eravamo noi a tenere occupati voi” concluse Giovanni
    “Sciocchezze! I nostri agenti stanno sicuramente facendo un ottimo lavoro a trattenere le reclute”
    “Non lo metto in dubbio, ma anche loro sono un diversivo”
    “Tutto quello che contava era che il mio fido Acromio rimanesse vicino a Kyurem il tempo necessario, e i vostri agenti erano troppo presi dalle reclute per pensare a lui”
    Vexen era sul punto di domandare “il tempo necessario per cosa?” ma non riuscì nemmeno ad iniziare la frase che la terrà tremò; dalla grotta gelata uscì un essere enorme, simile a Kyurem ma allo stesso tempo molto diverso, con tratti sia di Kyurem Bianco che di Kyurem Nero. Vexen e i ragazzi capirono improvvisamente di cosa si trattasse, ma non volevano crederci.
    “Ammirate il Drago Originale in tutta la sua magnificenza” Gechis era in preda ad un delirio di onnipotenza ammirando l’enorme bestione, che si faceva strada tra la moltitudine di agenti, seguendo un uomo in camice da laboratorio: Acromio.
    “Come? Cosa sta succedendo?” esclamò Sanzo “il Drago Originale… Pensavo fosse impossibile farlo tornare completo!”
    “Niente è impossibile per la scienza” rispose Acromio, con un sorrisetto compiaciuto “io e il geniale scienziato capo abbiamo messo appunto una versione migliorata dell’alquanto primitivo Cuneo DNA: non solo questo gioiellino riesce a fondere Kyurem sia con Reshiram e con Zekrom, ma è anche in grado di assoggettare la sua mente al nostro volere” detto questo lanciò il diabolico congegno nelle mani di Ghecis che insieme a Giovanni salì sul dorso dell’enorme Pokèmon che si fece strada tra gli agenti, sotto gli sguardi attoniti dei ragazzi e di Vexen, incapaci di fare alcunché; quest’ultimo era furioso.
    “Ti rendi conto di cosa hai fatto?” esclamò rivolto verso Acromio “che razza di scienziato sei per creare qualcosa di così pericolo...? ”
    “Perché tu saresti migliore? Pensi che non sappia chi sei? Even Regi, antico discendente della famiglia Regi, esattamente come il nostro scienziato di fiducia. So che in passato hai compiuto esperimenti senza scrupoli su cavie umane, nel tentativo di creare un uomo in laboratorio. All’inizio erano semplici cloni, anche se privi di anima, ma il tuo sogno era quello di creare un nuovo individuo da zero, capace di pensare e ragionare, un vero e proprio essere umano creato in laboratorio. L’impulso a creare nuove forme di vita è sempre stato insito nel vostro DNA, dai Gollett ai Sigilph, dai Magnemite ai Kling, sembra che dietro a quasi ogni singolo Pokémon artificiale ci fosse un membro della vostra famiglia. Tu hai voluto spingerti oltre e non te lo posso biasimare. D’altronde cosa rende noi umani diversi dai Pokémon, anche quelli intelligenti come gli Alakazam, se non il desiderio di spingersi oltre i nostri limiti, piegare le leggi della natura al nostro volere. Io sono andato ancora più oltre, riuscendo a modificare addirittura un leggendario, un essere quasi divino, teoricamente superiore a noi eppure nostro schiavo. Siamo noi umani i veri dei”
    “E’ vero Vexen? ” chiese Belle con la voce tremolante
    ““Si è la verità.” Rispose lo scienziato visibilmente affronto, con la testa chinata “E’ stato un errore del passato, ma non ne voglio parlare ora. Avrei tante cose da dire, ma ora dobbiamo fermare questa pazzia”
    “Andate pure” disse Acromio con tono sarcastico “Sarebbe uno spreco di tempo ed energia fermarvi ora, tanto nessun uomo può fermare il Drago Originale. Vedervi fallire sarà uno spasso”
    I quattro lo ignorarono e corsero in superfice; presto vennero raggiunti da Axel, Rosso, Larxene e Sanzo.
    Vexen spiegò la situazione agli altri, che non riuscirono a trattenere lo stupore e la preoccupazione
    “Questo è un problema enorme” commentò Sanzo “io sono il prescelto di Kyurem quindi posso connettere la mia mente con la sua e talvolta riesco anche a comunicarci, mi sono fatto un’idea di quella che è la sua forma originale. Forse non abbiamo speranze…” ma mentre parlava così il ragazzo sentì una voce
    “Ti arrendi così facilmente?” si girò e vide quattro Pokémon quadrupedi che lui conosceva bene: Cobalion Terrakion Virizion e Keldeo, i Solenni Spadaccini.
    Fu allora che ricordò il perché quei quattro lo avevano scelto: perché nonostante le difficoltà non aveva mai perso la speranza
    “Non possiamo arrenderci” esclamò “anche se la situazione sembra senza speranza lotteremo fino all’ultimo”
    Tutti annuirono e si lanciarono all’inseguimento di Kyruem, che si stava dirigendo verso la Lega Pokémon. Virizion cercò di bloccare la zampa di Kyurem con Laccioerborso, ma lui si liberò con estrema facilità; Terrakion si lanciò contro una rupe per scatenare una frana, ma Kyuerm disintegrò le rocce con Dragobolide; Cobalion si scagliò con Metaltestata ma venne facilmente respinto, Keldeo lanciò un’Idropompa che però venne facilmente congelata e bloccata; i quattro allora si scagliarono contro il drago con Spadasolenne ma vennero rallenatati da Gelamondo congelati da Geloraggio
    “Anche gli spadaccini hanno fallito!” esclamò Sanzo, visibilmente sorpreso e sconfortato. Ormai il drago aveva raggiunto il deserto, la tempesta di sabbia sembrava non preoccuparlo più di tanto, ogni Pokèmon scagliato contro di lui veniva facilmente annientato, sembrava imbattibile. Presto Kyurem raggiunse la Lega… e notò che ce ne erano tre
    “Che scherzo è questo!” esclamò Ghecis
    “Uno Zoroark…” sussurrò Sanzo “da quando sono nato sono particolarmente sensibile alle capacità illusorie di Zoroark… mi provocano un forte mal di testa. Ma chi..”
    “HO CAPITO!!!” esclamò all’improvviso Ghecis “MOSTRATI N”
    “Ci rincontriamo padre” disse il ragazzo dai capelli verdi, apparendo assieme al suo Zoroark “ti prego ferma questa follia. Tu mi hai cresciuto, mi hai allevato come se fossi un essere umano, perciò ti voglio ancora bene,ma non posso permetterti di fare questo”
    “Dimentica tutto il nostro passato “figlio”” rispose lui con tono sprezzante “Per me eri solo uno strumento, come ogni altro Pokèmon”
    “Ci penso io” esclamò Giovanni mandando in campo un Ninjask. Il Pokémon con una velocità stratosferica si scagliò contro Zoroark, mandandolo KO in pochi colpi. Eppure, l’illusione persistette
    “Ma che?” Giovanni era visibilmente confuso, al contrario Ghechis era calmissimo
    “Molto semplice: hai puntato allo Zoroark sbagliato!” detto questo mandò un Cofagrigus, che si scagliò contro N con Pugnodombra. Bende spettrali lo avvolsero e improvvisamente il suo aspetto cambiò, sotto lo sguardo allibito di tutti i presenti e le illusioni si dissolsero: N era diventato…
    “Uno Zoroark?!” esclamò Sanzo, senza parole, ora capiva il perché sentisse sempre un forte mal di testa alla sua presenta “N tu sei…?
    “Esattamente” sorrise Ghecis “N non è un umano, non lo è mai stato; può essere civilizzato quanto vi pare ma è e rimarrà sempre un Pokémon”
    “E’ vero” rispose il Pokémon, che conservava ancora una minima quantità di poteri che gli permettevano di parlare “io sono e sarò sempre un Pokèmon… ma cosa c’è di male in questo?” disse sorridendo, poi schioccò le dita e attese. Un enorme esercito di Pokèmon apparve: alcuni scesero dal cielo, altri spuntarono da sottoterra, altri semplicemente arrivarono dalle zone vicine. N diede loro un comando e tutti si lanciarono alla carica contro Kyurem. Approfittando della distrazione lo Zoroark si rivolse verso Sanzo “Presto catturami! Solo una Pokèball può annullare istantaneamente l’effetto di Mummia”
    Sanzo era confuso ma ubbidì, e già che c’era decise di fare anche un’altra cosa che sarebbe potuta tornare utile.
    Nel frattempo Kyurem stava cercando di resiste ai colpi delle centinaia di Pokèmon che lo stavano attaccando ferocemente; Giovanni e Gechis avevamo mandato i loro Pokémon a dargli man forte, all’improvviso quest’ultimo vide un Joltik che si stava arrampicando sulla schiena del drago… un Joltik fin troppo pensante a giudicare da come si arrampicava. Il Pokèmon saltò addosso a Gechis ma subito il suo Hydraigon bersagliò il ragnetto con Focalcolpo e questi assunse la sua vera forma: Zoroark o meglio N.
    “Pensavi di ingannarmi così? Nessuno umano o Pokémon potrebbe riuscire ad ingannarmi!”
    “Tu dici?” rispose lo Zoroark mostrando qualcosa… il cuneo DNA
    “COME DIAMINE HAI FATTO?” poi riflettè e ricordo il momento in cui la zampa di N aveva sfiorato la sua mano
    “Furto? Ma come? Gli Zoroark non possono imparare naturalmente questa mossa!”
    “Un piccolo regalino di Sanzo” rispose lui, per poi distruggere il Cuneo; Kurem venne avvolto da un’intesa luce e al suo posto apparvero Reshiram, Zekrom e Kyurem in forma base; Giovanni e Ghecis caddero a terra
    “Non è possibile! Non posso essere stato battuto da un Pokémon”
    “Ma io non sono solo un Pokémon. A lungo mi sono chiesto cosa fossi davvero: sono nato Pokémon ma sono cresciuto tra gli umani, quindi cosa sono? Poi ho capito che a risposta era irrilevante: umano, Pokémon sono solo etichette; io sono N, appartengo ad entrambi i mondi, ed è unendo le mie capacità di Pokémon e il mio ingegno umano che sono riuscito a batterti”
    Ghecis stava per replicare, ma si rese conto di avere davanti a sé tre draghi che sembravano di pessimo umore; così decise di fare la cosa più saggia: teletrasportarsi via insieme a Giovanni
    Tutti esultarono per la vittoria, ma Kyurem sembrava dispiaciuto
    “ti capisco” disse N rivolto verso di lui “per un attimo avevi ritrovato la tua vera forma e ti dispiace che ora che il Cuneo è distrutto non potrai più raggiungerla. Ma io ti dico meglio così: con quell’oggetto avresti ritrovato la tua forma, ma perso la libertà. Ricordati: quello che conta davvero non è la tua forma, ma quello che sei dentro.”
    Kyurem sembrò capire e se ne andò insieme a Reshiram e Zekrom. Sanzo liberò N che salutò i ragazzi e si allontanò
    “In tutto questo c’è una cosa che ancora non mi è chiara: perché Ghecis cercava di raggiungere la Lega?”
    “Non lo so” rispose Rosso “Ma quel che è certo è che il suo piano è fallito

    “Il piano è riuscito alla perfezione”
    Acromio sorrise: era anche merito suo. Nella Fossa Gelata aveva preso l’energia del Drago Originale, poi approfittando del diversivo creato da Gehcis e Giovanni si era recato al Castello Sepolto. Il sigillo che l’antico re di Unima aveva messo e che solo il Drago Originale avrebbe potuto aprire era così stato spezzato e il nucleo ora era nelle mani del Team Union. Ancora pochi tasselli e avrebbero potuto completare la Macchina Divina

    Edited by Pokemario 01 - 23/3/2021, 11:09
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Capitolo 18: vita e morte
    Alcide e Lucas giunsero a Cromleburgo, il punto stabilito per l’incontro. Naturalmente ad aspettarli c’erano Serena e Shana, come stabilito, inoltre anche Tierno e Trovato erano riusciti ad unirsi.
    “Perfetto, ci siamo tutti?” chiese Tierno visibilmente impaziente
    “Non ancora” rispose Lucas “dobbiamo aspettare gli agenti dell’Organizzazione XIII”
    “Scusate per l’attesa” disse una voce stranamente apatica. I sei si girarono e videro un uomo con i capelli bianchi e gli occhi gialli, naturalmente vestito con il solito soprabito. Accanto a lui un ragazzino dai capelli biondie gli occhi azzurri stava in silenzio tenendo gli occhi bassi.
    “Tu sei Xemnas, il leader dell’organizzazione XIII, giusto?” chiese Lucas
    “Precisamente. Questo ragazzino invece è Roxas, il Numero XIII” Roxas abbozzò un “piacere” continuando a tenere gli occhi bassi
    “Scusatelo è piuttosto timido” spiegò Xemnas “è stato praticamente cresciuto dall’Organizzazione e ha avuto poco a che fare col mondo esterno. In ogni caso dobbiamo muoverci: il Team Union è stato avvistato nel bosco Yantaropoli e nel percorso 13. Direi di dividerci in due gruppi, tu andrai al bosco Yantaropoli con Alcide Shana e Tierno io invece andrò con Brendon Serena e Trovato al percorso 13”

    Lungo la strada per il Bosco Yantarpoli Alcide Shana e Tierno cercarono di parlare un po’ con Roxas ma il ragazzo rimaneva sempre in silenzio, rispondendo a malapena alle domande che gli venivano poste. Arrivati al bosco i ragazzi si preparano ad entrare nel bosco Yantaropoli; Tierno subito si lanciò in avanti con un passo di danza… e si trovò bloccato da ragnatele invisibili
    “Qui ci deve essere lo zampino di un Ariados, oppure di un Galvantula” commentò Alcide
    “Un Galvantula!?” esclamò terrorizzato Tierno “ma allora…”
    “Tranquillo” rispose Roxas a bassa voce “la scossa sarebbe già arrivata, è sicuramente un’Ariados”
    Tierno tirò un sospiro di sollievo mentre il Samurot di Alcide tagliava le ragnatele con il suo corno liberando il ragazzo
    “Dobbiamo procedere con più cautela” commentò Alcide
    “Oppure ci liberiamo subito dei fili!” commentò Shana mandando Delphox
    “Aspetta!” esclamò Tierno “col fuoco rischi di bruciare tutto il…”
    Ma Shana non lo ascoltò e Delphox lanciò un Magifuoco che bruciò tutti i fili lasciando intatti gli alberi
    “Ma come…”
    “Delphox non è solo un tipo Fuoco: ha anche degli enormi poteri psichici con i quali riesce ad avere il completo controllo sulle proprie fiamme, perciò è praticamente impossibile che provochi incendi accidentali”
    I quattro fecero per proseguire quando sentirono una voce femminile provenire dall’alto “e così siete riusciti a neutralizzare la mia trappola. Questo vuol dire che dovrò occuparmi personalmente di voi!”
    Alzarono lo sguardo e videro una donna che conoscevano molto bene: Plumiera, l’ufficiale del Team Skull, con a fianco la sua Salazzle.
    “Vedo che voi mocciosi cercate sempre di mettere i bastoni tra le ruote al capo, e come sempre toccherà a me occuparmi di tutto”
    “Plumiera aspetta!” esclamò Alcide “Belle mi ha raccontato tutto, so che fai questo perché hai paura di Guzzman ma noi possiamo aiutarti”
    “Non mi serve il vostro aiuto! E poi non ho paura solo per me: Guzzman non è più quello di un tempo, è violento, pericoloso e il Misterioso Benefattore è riuscito a trovare persone altrettanto folli e violente da affiancarli, e io temo per la sicurezza di tutte le vecchie reclute del Team Skull; per loro sono sempre stata come una sorella maggiore, per questo sento il dovere di proteggerli, ecco perché non posso lasciare il Team”
    “Capisco come ti senti” intervenne Shana “ma continuare a servirlo non è la risposta: assecondarlo non farà che aumentare la sua pazzia”
    “Adesso basta! Non accetto che dei ragazzini mi dicano quello che devo fare. So quello che faccio” disse mandando in campo Salazzle
    “Se sai quello che fai perché hai mandato un tipo fuoco all’interno della foresta?” chiese Tierno visibilmente preoccupato “rischi di scatenare un incendio”
    “L’idea è proprio quella” rispose Plumiera “se farete ancora un passo darò fuoco ad ogni singolo alberò”
    “C-che cosa?” esclamò Alcide diventando improvvisamente pallidissimo “Non puoi dare fuoco ad un intera foresta!” il ragazzo era figlio del guardiano della Foresta Bianca quindi teneva molto alla natura, e non sopportava l’idea che qualcuno volesse distruggerla; in questo era molto simile a Brendon
    “Non preoccupatevi ci penso io” esclamò Tierno mandando in campo il suo Crawdant: il crostaceo iniziò con Danzaspada, mentre Salazzle procedette a lanciare il primo Braciere, allora il crostaceo lanciò Pistolacqua
    “Se usi una mossa speciale mi spieghi a cosa ti è servito Danzaspada?” chiese Plumiera in tono provocatorio, poi però notò che Crawdant stava ancora danzando mentre attaccava; Salazzle lanciò Braceri ma l’avversario grazie alla danza si muoveva molto rapidamente, riuscendo quindi a centrare sempre il fuoco prima che si propagasse. A quel punto Salazzle si lanciò all’attacco diretto di Crawdant che però sempre grazie alla danza riusciva a schivare i colpi con agilità, per poi rispondere con un potente getto d’acqua in faccia al nemico riuscendo a sconfiggerlo.
    “E tutti dicevano che insegnare la danza ai Pokèmon fosse inutile” Plumiera tentò di prendere un'altra Pokèball ma fu centrato da un altro getto d’acqua così decise di battere in ritirata
    “Aspetta!” gridò Shana, ma la tenente del Team Skull era già fuggita “vorrei tanto riuscire a farle cambiare idea” disse sconsolata

    Brendon Serena Trovato e Xemnas arrivarono al percorso 13, detto anche Landa di Luminopoli, un’enorme distesa di sabbia dove sorgevano tutte le centrali elettirche di Kalos
    “Xemnas, non avevi detto che qui era stato avvistato il Team Union?” commentò Brendon guardandosi intorno
    “Così mi era stato detto… Che si siano nascosti da qualche parte?”
    “Forse io so dove sono andati” esclamò Serena indicando diverse file di impronte sul terreno “puntano verso la centrale elettrica”
    “Se non sbaglio lì sotto c’era Azoth giusto?” chiese Brendon
    “Esatto!” rispose Serena sorridendo “evidentemente si erano dimenticati qualcosa lì e quindi ci sono tornati”
    Trovato però non sembrava convinto e iniziò a esaminare le impronte con più attenzione “non vi sembra strano? Le impronte sono troppo poche per essere state fatte da un numero enorme di reclute, inoltre si sovrappongono molto raramente, a meno che le impronte non si siano sovrapposte alla perfezione il che è altamente improbabile”
    “Quindi cosa vorresti dire?” chiese Serena
    “Voglio dire che probabilmente queste impronte sono state realizzate apposta per distrarci mentre quelle reali sono state cancellate “
    “Allora non abbiamo una pista?” domandò Brendon
    “Forse invece sì: se io volessi disorientare eventuali inseguitori cercherei di indirizzarli il più lontano possibile dal luogo in cui mi trovo realmente, quindi proviamo ad andare dalla parte opposta del percorso”
    Gli altri concordarono e si diressero nella direzione esattamente opposta arrivando fino ad una parete rocciosa
    “Proprio come pensavo” osservò Trovato “guardando con attenzione si possono notare delle impronte cancellate male che conducono verso questa parete”
    Trovato poi esaminò la parte notando che alcune crepe erano ricoperte di lava solidificata; fece un segno a Serena che mandò Delohox, che subito con Psichico spaccò la parete rivelando un passaggio

    Quando Roxas e gli altri ragazzi finalmente raggiunsero le profondità del bosco notarono un enorme albero e un grosso buco nel terreno proprio in prossimità delle radici; i quattro decisero di scendere e quello che videro li lasciò a bocca aperta: davanti a loro c’era un’enorme foresta sotterranea, piena di alberi piante e funghi di tutti i tipi e popolata da numerose specie di Pokémon, in particolare Erba Coleottero e Folletto. I ragazzi attraversarono quello che sembrava un campo fiorito, ma si rivelò essere una colonia di Flabebè e Floette; alla loro destra notarono un campo di Morellul e Shinotic, mentre davanti a loro passò uno sciame di Cutifley e Rimbobee, Pokémon che non erano nemmeno originari di Kalos. Notarono poi che alcuni alberi erano in realtà dei Trevenant, perfettamente in armonia con il resto della natura e in alcuni campi di zucche si nascondevano Pumpkaboo e Gougeist e per i prati correvano addirittura dei Ponyta e Rapidash di Galar, che non si sarebbero mai aspettati di vedere a Kalos. Mentre i ragazzi proseguirono notarono sempre più specie di Pokèmon: Joltick, Galvantula, Weezing di Galar, Leavanyy, Ariados, Bellossom, Vileplume, Cherrim e tanti altri; questo finchè non arrivarono in fondo, e quello che videro li lasciò di nuovo senza parole, ma stavolta dall’orrore: davanti a lor c’erano una quantità terribilmente numerosa di cadaveri di Pokèmon, alberi bruciati, piante distrutte; nel mezzo di tutta quella distruzione c’era il Team Union, capeggiato da Guzman, con accanto Plumelia che tremava terrorizzata e davanti a lui c’era una teca dove era imprigionata Xerneas.
    “Hahahaha questo è il mio glorioso momento: io, il grande Guzman riuscirò dove perfino Yvetal ha fallito: porrò per sempre fine all’esistenza di Xerneas, il dio della vita e sarò il vero dio della distruzione! Poi potrò finalmente radere al suolo questa stupida foresta. Avrei voluto farlo appena arrivato, ma sembra che Xerneas abbia il potere di renderla immortale, meno male che tra poco sarà solo un pallido ricordo”
    “FERMO” esclamò Alcide “come hai potuto fare una cosa del genere???” il ragazzo era solitamente calmo, ma in quel momento era fuori di sé “come hai potuto distruggere questo bellissimo posto senza alcun motivo? LA PAGHERAI” disse mandando in campo Samurot; gli altri ragazzi decise di intervenire anche loro, mandando Delphox Talonflame e Klefkey. Plumiera portò una mano alla Pokéball come se volesse intervenire, forse non sapeva nemmeno lei dalla parte di chi, ma poi decise di farsi semplicemente da parte, Guzzman mandò invece Golisopod che si lanciò all’attacco con Schermaglia, ma Crawdant si spostò di lato con Danzaspada e lo colpì con Baldeali, poi Klefkey si lanciò all’attacco con Carineria, mentre Delphox lo intrappolò in un Turbofuoco, impedendogli di fuggire con la propria abilità; a quel punto Samurot si lanciò all’attacco con Conchilama colpendo ripetutamente il bersaglio. Guzman a quel punto tentò di mandare altri Pokèmon ma si accorse di non potere: una misteriosa barriera bloccava le sue Pokèball
    “Un modo un po’ bizzarro di usare Blocco Fatato” commentò Shana “e credo non sia consentito nelle lotte ufficiali, ma è efficace”
    Guzman infuriato tentò di lanciarsi fisicamente contro i ragazzi ma un secondo Blocco Fatato glielo impedì; e considerata l’espressione di Alcide, forse è stato meglio per lui. Tuttavia, l’uomo scoppiò a ridere
    “Pensate di aver vinto? Che sciocchi! La teca sta ancora assorbendo l’energia di Xerneas e non potete aprila senza la chia…” si bloccò appena ebbe messo la mano in tasca “ma che?” poi guardò Klefly “non è possibile!” Roxas non disse una parola, ma semplicemente prese la chiava da Klefky, poi con un terzo Blocco fatato impedì alle reclute di avvicinarsi e si diresse verso la teca
    “Ottimo!” esclamò Shana “ora libera Xerneas” ma notò che il ragazzo stava esitando, esaminando invece con attenzione il macchinario
    “Cosa stai facendo Roxas?” chiese Alcide preoccupato “libera Xerneas o morirà”
    “V-voglio prima p-prendere un po’… un po’ del suo potere!”

    Dopo che Trovato ebbe trov… Scoperto il nascondiglio i quattro entrarono. E appena entrati videro davanti a loro uno spettacolo terribile: una landa spoglia e deserta, alberi secchi, nemmeno un filo d’erba, da per tutto scheletri di Pokèmon di ogni tipo
    “C-cosa è successo qui?” esclamò Serena terrorizzata “è stato il Team Union?”
    “Credo sia sempre stato così” commento Xemnas “d’altronde ci sono alte probabilità che questo sia il nascondiglio di Yvetal”
    Serena annuì ma non sembrava comunque a proprio agio; il luogo era totalmente desertico e sembrava che le uniche forme di vita presenti fossero alcuni Pokèmon Spettro; che comunque non si potevano definire “forme di vita”.
    Mentre proseguivano per quell’arido percorso, improvvisamente sentirono uno strano gorgoglio; nemmeno il tempo di realizzare cosa fosse che un enorme getto di lava fuoriuscì da un cratere
    “Ma che!?” esclamò Serena che per poco non veniva presa in pieno
    “Qui ci deve essere lo zampino di uno o più Camerupt” commentò Brendon “il Team Magma lo faceva spe… Attento!” esclamò rivolto verso Trovato, che riuscì a scansarsi di lao schivando per un soffio un secondo getto. Xemnas Brendon e Serena allora mandarono i loro Absol; i Pokèmon grazie ai loro poteri riuscivano ad individuare le eruzioni prima che avvenissero, permettendo i quattro riuscirono a districarsi tra i crateri. Ad un certo punto però gli Absol iniziarono a mostrarsi estremamente agitati, muovendosi in continuazione da un cratere all’altro
    “Oh oh, brutto segno” commentò Xemnas “Presto mandate un Pokèmon con Protezione se lo avete!”
    Subito Brendon mandò Exploud, Serena Clefable Trovato Florges e Xemnas Malamar, ritirando inoltre i loro Absol. Tutti e quattro usarono Protezione appena in tempo, perché da tutti i crateri fuoriuscì un potente getto di lava che se non fosse stato per le barriere li avrebbe inceneriti in un istante. Quando la lava cessò Serena esclamò “ora mi hanno stufato” e mandò Vaporeon che lanciò un Idropompa proprio dentro i crateri; Brendon e Xemnas mandarono rispettivamente Milotic e Crawdant per aiutarla, e mentre il sottosuolo si allagava sentirono dei versi di Camaerupt e persone che esclamavano “basta, basta, ci arrendiamo”. I ragazzi così smisero e proseguirono, dovendo preoccuparsi solo degli attacchi degli Spettri fino ad arrivare
    in una zona circondata da numerosi membri del Team Union; al centro c’erano Max e una teca con all’interno un bizzarro uccello nero: Yvetal, il leggendario della morte
    “Dobbiamo liberarlo!” esclamò Brendon
    “Ma esattamente perché Yvetal è così importante? Insomma, penso che se non ci fosse la morte tutti sarebbero più contenti, o sbaglio” chiese Serena.
    “Stai scherzando!?” esclamò Xemnas “la morte è fondamentale per l’equilibrio del nostro mondo. Pensa cosa accadrebbe se la vita continuasse a moltiplicarsi all’infinito senza freno: nel giro di poco tempo il pianeta sarebbe completamente invaso da forme di vita e non ci sarebbe più spazio per nessuno. La morte è spiacevole, ma fondamentale e deve esistere, per questo dobbiamo assolutamente assicurarci che a Yvetal non succeda nulla”

    “Roxas cosa vuoi fare?” esclamò Shana “il macchinario sta assorbendo sempre più energia da Xerneas, se non la libereremo subito lei morirà!”
    “Lo so ma non posso lasciarmi sfuggire quest’occasione” rispose Roxas tenendo sempre la testa bassa “tutto quello che voglio è un po’ del potere di Xerneas per me”
    “Non puoi farlo!” esclamò Alcide “togliere potere a Xerneas contro la sua volontà potrebbe avere gravi conseguenze sulla sua salute. Poi a cosa ti serve?”
    “Io-io… è complicato ecco… è solo che… E’ che sembra che ogni persona che mi sta accanto sia destinata a morire! Prima i miei genitori, morti di malattia, poi altri miei parenti e tutte le persone a cui tenevo, e infine… quando sono entrato nell’organizzazione ho conosciuto una ragazza. Si chiamava Xion, era entrata poco dopo di me… abbiamo stretto un forte legame e poi… è morta durante una missione. Non ho mai saputo con precisione cosa fosse successo, ma il suo corpo è ancora nella cripta del luogo che non esiste. Io… io… Rivoglio indietro almeno lei!” il ragazzo parlava sempre con la testa bassa, ma gli altri non poterono non notare le lacrime che gli rigavano il volto
    “Perché non hai semplicemente chiesto a Xerneas?” chiese Alcide
    “Ci ho provato, cosa credete? Ma lei mi ha detto che non poteva, che gli era severamente vietato riportare in vita un umano”
    “Calem una volta mi ha spiegato che i leggendari hanno il divieto di utilizzare i loro poteri a beneficio di un singolo individuo, chiunque esso sia, prescelti inclusi. I leggendari devono essere imparziali, non possono scegliere di aiutare una persona piuttosto che un'altra” spiegò Shana
    “NON MI INTERESSA!” esclamò Roxas tra un singhiozzo e l’altro “io soffro e l’unica che potrebbe aiutarmi si rifiuta per delle stupide regole? Perché i leggendari non hanno alcun rispetto per la nostra sofferenza? Non voglio fare del male a nessuno, ma rivoglio la mia Xion indietro”
    “Ascolta Roxas” cerco di parlare Alcide “capisco come ti senti, ma non spetta ai leggendari risolvere i nostri problemi. Loro si occupano di mantenere l’equilibrio, non possono pensare ad ogni singola persona. Bisogna accettarlo e andare avanti.”
    “E comunque Xerneas ora è debole, ha bisogno di tutta la sua energia, ne ha già persa troppa. Se glielo sottrai non sappiamo cosa potrebbe accadere”
    “Non le farò del male. Prendo solo uno di quei cilindri” disse indicando la teca, che in effetti era circondata da cilindri pieni di energia “poi la libereremo e le restituiremo il resto” detto questo si avviò verso il macchinario, ma il Simisage di Alcide gli blocco il braccio con Frustata “è comunque un rischio che non possiamo correre”
    “Mi dispiace ragazzi” disse Roxas senza smettere di piangere “ma non mi fermerò adesso” disse mandando Mawile che con sgranocchio taglio la liana
    I ragazzi cercarono di fermarlo, ma l’ennesimo Blocco Fatato li bloccò. Di solito veniva usato per impedire ai nemici di allontanarsi, ma in questo caso loro erano già fuori dal suo campo di azione, quindi al contrario non potevano avvicinarsi. Non poterono fare altro che guardare Roxas prendere il cilindro, poi afferrò la chiave da Klefky… ma in quel momento una liana gliela rubò di nuovo
    “Scusate, ma anche io ho da prendere qualcosa”

    “Abbiamo l’energia che ci serviva” disse Rossella rivolta verso Max “ora cosa ne facciamo di Yvetal? Non possiamo certo liberarlo ora”
    “Ovvio che no, ma il capo ha messo un timer sulla teca in modo che si apra da sola dopo un po’ di tempo, quindi dobbiamo andarcene in fretta”
    “Ma perché?” chiese Ottavio “pensavo che al capo non interessasse l’equilibrio di questo mondo”
    “E’ vero, lo ha anche detto, eppure ci ha espressamente chiesto di evitare di uccidere i leggendari, specie quelli più importanti. Forse non vuole che danneggiamo l’equilibrio di questo mondo prima che il piano venga portato a termine? Comunque adesso non ci deve importare, facciamo quello che ci è stato ordinato e avremo il nostro mondo perfetto”
    “Fermi!” esclamarono insieme i ragazzi e Xemnas mandando i loro Pokèmon. Quella che ne seguì fu una furiosa battaglia, ma a senso unico: i vari Camerupt Magcargo Flygon Claydol e così via non poterono nulla contro l’Hydreigon di Xemnas, il Florges di Trovato, il Chesenaugth di Serena e il Megasceptile di Brendon. Max a quel punto non sapeva che fare, nemmeno megaevolvere il suo Camerupt era servito, era crollato con pochi Dragopulsar; osservò un Fendifoglia abbattere un Claydoll, un Magibrillio stendere un Flygon, un Centripugno finire un Magcargo. Non sapeva che fare, poi all’improvviso sentì uno strano ticchettio
    “Il timer! La gabbia si aprirà e Yvetal si libererà, dobbiamo fuggire”
    I ragazzi per un attimo pensarono che potesse essere un trucco per farli ritirare, ma non potevano correre il rischio: ritirarono i loro Pokèmon e scapparono a gambe levate. In quel momento sentirono un forte suono, si girarono e… Yvetal era scomparso

    “Marluxia cosa ci fai qui?” chiese Roxas vedendo l’uomo davanti a lui, accanto al suo Roserade e al Venusaur che aveva usato Frustata. Era rimasto nascosto dietro ad un cespuglio fino a quel momento, così era potuto rimanere all’interno del Blocco Fatato senza che Roxas se ne accorgesse
    “Voglio la stessa cosa che vuoi tu Roxas, un po’ del potere di Xerneas”
    “Per questo hai tradito l’organizzazione rivelando la posizione della nostra base?”
    “Esatto per mia sorella Strelitzia, brutalmente assassinata da alcuni ladri entrati in casa nostra. La mia storia è simile alla tua: anche io ho chiesto a Xerneas di riportarla in vita, ma lei ha rifiutato, ora io me la riprenderò”
    “Aspetta… non puoi…”
    “Perché no, è la stessa cosa che stai cercando di fare tu giusto?”
    “Si, ma… un cilindro va bene, ma due potrebbe essere troppo”
    “Che ne sai? E anche se fosse cosa te ne importa? Perché dovremmo preoccuparci di colei che ci ha negato ciò a cui tenevamo di più? I leggendari non si interessano dei nostri problemi, perché noi dovremmo fare il contrario?”
    Roxas stava per replicare ma non sapeva cosa dire: forse aveva ragione lui? Forse non erano poi così diversi… Ma cosa stava dicendo? Marluxia aveva tradito l’organizzazione, era un uomo malvagio… eppure in quel momento non gli sembrava di essere migliore. Mentre pensava a cosa fare e Klefey piazzava un nuovo Blocco Fatato per rimpiazzare quello appena dissolto sentì uno strano rumore provenire dalla teca: si girò e tutta l’energia contenuta nei cilindri venne riassorbita da Xerneas; la teca si aprì e il cervo uscì dirigendosi verso di loro, con un’espressione non molto amichevole
    “Ma che cosa!” esclamò Marluxia “il Team Union mi aveva detto che avrei potuto prendere un cilindro, ma non mi aveva avvertito di questo!”
    “Per qualche motivo il capo ha piazzato un timer per liberare Xerneas, a quanto pare non voleva che si facesse male, che sciocchezza!” disse Guzman, anche lui al di fuori del Blocco Fatato “Ma non ha alcuna importanza, dato che la vera sorpresa inizia ora”
    In quel momento tutti i presenti sentirono un verso inqietante e davanti a loro si manifesto Yvetal, più minaccioso che mai.
    “Una delle mie reclute ha origliato per caso il progetto del capo sulle teche, così ho obbligato uno scienziato a modificare il meccanismo in modo che portasse Yvetal proprio qui. Il vero spettacolo inizia ora, e quando sarà finito rimarrà solo morte e distruzione!” spiegò Guzman, mentre Plumiera impallidiva accanto a lui
    Yvetal iniziò ad usare Ali del Fato su tutta la foresta, uccidendo piante e Pokémon. Xerneas tentò di fermarlo e dopo un Geo controllo si lanciò all’attacco con Magibrillio, ma non fu la sola: Roxas mandò subito tutti i suoi Pokèmon ad attaccare Yvetal. I numerosi attacchi Folletto riuscirono ad abbattere facilmente il Pokèmon Buio, ma Roxas non sembrava volersi fermare, continuava ad ordinare di attaccare.
    “Fermo Roxas” esclamò Alcide tentando di intervenire, ma ritrovandosi bloccato da un ennesimo Blocco Fatato “se fai così lo ucciderai!”
    Ma Roxas non rispose; cosa voleva fare? Forse non lo sapeva nemmeno lui. Davanti a lui c’era quella che per lui era la causa di tutte le sofferenze, Yvetal l’incarnazione della morte, quella morte che gli aveva portato via tutto ciò a cui teneva. Sapeva che quello che stava facendo non li avrebbe riportato indietro, sapeva che quello che stava facendo non era giusto, ma non riusciva a fermarsi, continuava ad ordinare disperatamente attacchi tra una lacrima e l’altra, sfogando tutta la sua rabbia e il suo odio. Perfino i suoi Pokèmon sembravano esitanti, forse pure loro avevano cpaito di starsi spingendo fin troppo oltre, di star compiendo un’azione sacrilega ma allo stesso tempo sembravano percepire la sofferenza del loro allenatore. Perfino Xerneas decise di intervenire per salvare il suo acerrimo rivale, sapendo quanto la sua esistenza fosse importante e si preparò ad attaccare i Pokèmon di Roxas, ma Weezing e Klefkey le si pararono davanti.
    “Dobbiamo fare qualcosa” esclamò Alcide; per quanto sembrasse assurdo dovevano salvare la vita all’incarnazione della morte
    “Ma come facciamo” si chiese Tierno “il Blocco fatato ci impedisce di avvicinarci”
    “Se la memoria non mi inganna quella mossa può essere usata solo dieci volte e questa dovrebbe essere l’ultima” rispose Shana, poi notando che il Blocco Fatato si era dissolto ordinò a Braixen di usare Fuocobomba su Klefkey
    I ragazzi partirono all’attacco, ma notarono che qualcun altro li stava imitando: Guzmann e il Team Union
    “Tu vuoi aiutarci?!” esclamò Tierno sorpreso
    “Ovviamente!” commentò Guzmann “pensavate che io, il dio della distruzione, sarei rimasto a guardare mentre qualcuno cerca di uccidere l’incarnazione della morte”
    Detto questo l’uomo mandò Scizor, che si lanciò all’attacco di Weezing, colpendolo brutalmente con le sue chele; anche Plumiera intervenne col suo Salazzle, che avvelenò Klefkey con una Tossina talmente corrosiva da oltrepassare lo strato metallico e raggiungere le poche parti organiche del bizzarro portachiavi, per poi abbatterlo con un braciere. Intanto il Roserade di Tierno schivo danzando il Carineria di Clefable, per poi colpirlo al fianco con Velenpuntura, mentre il Bisharp di Alcide si colpiva con le sue estremità affilate un Wigglituff che però rispose con un potente Fuocobomba grazie a Metronomo. Mentre Delphox si occupava di Whimsicot e Gollisopod combatteva contro Gardevoir Clefable sebbene indebolita per il veleno riuscì ad usare Metronomo, che si trasformò in un Abisso. Anche se molti Pokèmon lo schivarono molti altri finirono per precipitare nella fessura che aveva creato nel terreno, incluso Gollisopod. A quel punto Gardevoir guardò Roxas e sembrò percepire la sua sofferenza; la Pokèmon esitò un po', guardò Xerneas poi Roxas, poi Xerneas, poi Yvetal, poi di nuovo Roxas, poi i suoi avversari e infine decise di farlo: congiunse le mani e concentrò tutto il suo potere psichico per creare qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato: un buco nero! I ragazzi, i membri del Team Union e i loro Pokèmon subito cercarono di fuggire, ma l’attrazione del buco nero si faceva sempre più forte tutti gli attacchi venivano assorbiti; gli allenatori disperati non videro altra alternativa che ritirare i loro Pokèmon e tentare di aggrapparsi da qualche parte per evitare di essere risucchiati. Roxas vedendo tutto questo rimase scioccato, come se si fosse appena svegliato da una trance, ed esclamò: “che cosa sto facendo? Gardevoir ferma!”. Il ragazzo gridava disperato, essendosi reso conto di essersi spinto troppo oltre, ma la Pokèmon ormai non riusciva più a fermarsi e il buco nero cresceva sempre di più, al punto che anche Roxas e perfino Grdevoir stessa rischiavano di esserne riscucchiati. Improvvisamente il terreno inizò a tremare e numerosi piccoli oggetti verdi inziarono a fuoriuscire dal terreno; Shana li riconobbe subito: erano cellule e nuclei di Zygarde! Essi inziarono ad assembrarsi, unendosi in un gigantesco essere umanoide, la forma perfetta di Zygarde. Il Pokèmon subito eseguì un Milleonde che colpì Gardevoir, facendola cadere a terra priva di sensi e bloccando così il buco nero. Intanto Yvetal non più sotto attacco si stava per riprendere ed era pronto a tornare all’attacco; poi guardò Zygarde e notò che stava preparando un Millefreccie, così fece una scelta saggia e fuggi a gamb…pardon ali levate. Xerneas, ripresasi completamente, usò il suo potere sulla foresta, e subito tutti i Pokèmon tornarono in vita e la vegetazione ricominciò a fiorire rigogliosa. I ragazzi si guardarono introno stupefatti… e presto si resero conto che non solo tutti i membri del Team Union si erano teletrasportati via, ma anche Roxas era sparito nel nulla.
    “Dove è finto?” si chiese Alcide “non è la prima volta che il Team Union si teletraporta via ma Roxas che fine avrà fatto!”
    In quel momento Xemnas e gli altri ragazzi arrivarono di corsa
    “Abbiamo visto Yvetal scomparire” Spiegò Serena cercando di riprendere il fiato “così Max ha analizzato la teca e ha scoperto che vi era stato applicato un teletrasporto che conduceva a queste coordinate, così ci siamo subito precipitati”
    “Ma cosa è successo” chiese Xemnas “e dov’è Roxas?”
    I ragazzi spiegarono la situazione e Xemnas non poté credere alle proprie orecchie
    “Roxas avrebbe fatto tutto questo? Non me lo sarei mai immaginato… Sapevo quello che aveva passato, ma non pensavo si sarebbe mai spinto a tanto”
    All’improvviso sentirono una voce femminile risuonare nella loro mente “provo molta pena per quel ragazzo”. I sette si girarono e capirono che era stata Xerneas a parlare
    “Scusatemi se non l’ho fatto prima, ma ero troppo indebolita per usare la mia telepatia. Mi dispiace comunque per quello che è successo, e vorrei davvero poter aiutare quel ragazzo, sembrava davvero disperato. Non si potrebbe fare un’eccezione disse rivolta a Zygarde
    “No, mi dispiace. La legge dei leggendari non ammette eccezioni: se dovessimo aiutare tutte le persone che soffrono, l’equilibrio sarebbe sconvolto, e non possiamo permetterci di fare preferenze, sarebbe un’ingiustizia, quindi dobbiamo essere imparziali. Tu sei troppo buona Xerneas ma purtroppo questa è la cosa giusta da fare”
    “Però i Pokémon della foresta li ha riportati in vita”
    “Perché questo è il suo regno e qui le regole sono differenti: così come nel regno di Yvetal non c’è traccia di vita, così qui la morte non è contemplata. Ma nel resto del mondo l’equilibrio va mantenuto”
    “Ancora una cosa non capisco” intervenne Xemnas “mi avete detto che c’era anche Marluxia, che fine ha fatto?”
    Aveva ragione: dall’arrivo di Yvetal erano successe così tante cose che avevano più pensato a Marluxia, che fine aveva fatto

    “Che cosa ho fatto?”
    “Quello che dovevi Roxas, ti sei opposto alle leggi di questo mondo corrotto e hai cercato di reclamare la tua felicità”
    “Ho tentato di uccidere un leggendario, capisci cosa vuol dire questo Marluxia?
    “Un leggendario che porta solo morte e sofferenza.”
    “Un leggendario fondamentale per l’equilibrio!”
    “Solo perché le leggi di questo mondo sono state dettate da esseri corrotti senza alcun rispetto per la nostra felicità. Riavere mia sorella era solo una parte della promessa che il Team Union mi aveva fatto: il vero scopo del loro capo è creare un mondo perfetto, in cui tra le altre cose la morte non debba necessariamente esistere, un mondo privo di difetti, e io lo aiuterò. Anzi forse dovrei dire noi, d’altronde è per questo che ti ho salvato”
    Roxas ricordava bene quel momento: si era sentito spacciato all’arrivo di Zygarde quando Marluxia all’improvviso era apparso e l’aveva portato via. Solo dopo aveva capito che l’uomo aveva con sé una cintura di teletrasporto del Team Union; l’aveva usata per fuggire all’arrivo di Yvetal poi era tornato per lui
    “Allora? Qual è la tua scelta?”
    “I-io non lo so… non voglio spingermi troppo oltre”
    “E cosa pensi di fare, tornare dall’Organizzazione? Hai cercato di uccidere un Leggendario, ti sei già spinto troppo oltre. Hai superato un limite oltre il quale non si torna più indietro quindi puoi solo andare avanti. Ma quando avremo creato il nostro mondo perfetto la gente vedrà e capirà e allora tutto ci sarà perdonato. La poca energia di Xerneas e Yvetal che sono riusciti a portare con loro sono due degli ultimi tasselli mancanti”
    Il ragazzo rifletté, ma ormai cosa aveva da perdere? “A-accetto” disse sperando di non pentirsene

    Edited by Pokemario 01 - 3/2/2021, 22:29
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Capitolo 19: il segreto di Necrozma
    Elio e Brendon giunsero su un’isoletta proprio nel mezzo di Alola; ad attenderli c’erano Hau, Iridio, Lylia e una ragazza dai capelli neri, con in testa un cappello a forma di cresta.
    Elio la riconosce va: era Selene un abilissima allenatrice che aveva incontrato lungo il suo viaggio un paio di volte, si era trasferita anche lei da Kanto e aveva affrontato anche lei il giro delle isole, anche se non era riuscita a superare la Lega.
    In quel momento i sei sentirono un rumore e si girarono; sull’isolotto arrivò una nave con a bordo due uomini con il soprabito dell’organizzazione XIII; il primo era un ragazzo piuttosto giovane, con capelli di colore azzurro che gli coprivano un occhio, mente il secondo aveva lunghi capelli blu e una vistosa cicatrice a forma di X sul volto.
    “Piacere di conoscervi” si presentò quest’ultimo; i ragazzi notarono che aveva un tono di voce piuttosto freddo e distaccato “mi chiamo Saix e sono il secondo in comando dell’Organizzazione"
    "Qual'è la tua specializzazione?" chiese Elio
    "Non ho una specializzazione o un preciso ambito di competenza, anche se sono affascinato dalla luna e dallo spazio in generale, ma non è il momento di parlare di questo. Lui invece è Zexion, il secondo membro più giovane, è l’apprendista di Vexen ed è specializzato in illusioni”
    Elio notò che aveva un libro sotto il braccio “di cosa parla?” Gli chiese indicandolo
    “Q-questo? S-si chiama Lexicon, è un trattato su tutti i Pokèmon in grado di creare illusioni; principalmente sono tipi spettro, ma ce ne sono molti altri, come Stantler o il mio preferito, Zoroark, devi sapere…”
    “Zexion, non è il momento di tenere una conferenza” lo riprese Saix
    “S-scusatemi”

    “Non ti preoccupare” lo rassicurò Elio “la scienza dei Pokèmon è davvero affascinante e i miei preferiti sono proprio i tipi Spettro. Ci sono un sacco di misteri su quei Pokèmon, tantissime cose che ancora non sappiamo e non riusciamo a spiegarci”
    Zexion sorrise
    “Comunque, non abbiamo tempo da perdere” ricominciò Saix “il Team Union si è stanziato nell’Aether Paradise e alcuni ex-membri del Team Idro pattugliano l’oceano circostante” e dicendo questo indiicava le navi con il simbolo del Team Union; il fatto che somigliassero a navi pirata era una chiara indicazione di chi le avesse progettate. “dobbiamo introdurci nell’Aether Paradise e capire cosa stanno tramando”
    “Io e Lylia siamo cresciuti qui” spiegò Iridio “conosciamo questo posto come le nostre tasche, dobbiamo solo riuscire ad entrare”
    “Per questo ho io la soluzione” intervenne Zexion “salite sulla nave al resto penso io”
    I ragazzi erano perplessi ma ubbidirono; improvvisamente si accorsero che la nave stava cambiando aspetto, diventando simile a una delle navi del Team Union; con stupore si accorsero che anche il loro aspetto stava cambiando, i loro volti erano diversi e indossavano le tute dei loro nemici
    “Wow, ma come hai fatto?” chiese Hau spalancando la bocca dallo stupore
    “N-non è niente di che. Ho solo allenato al massimo le capacità del mio Zoroark e…”
    “E’ impressionate!” Commentò Elio “Ho visto molte illusioni specie fatte da Pokémon di tipo spettro, ma nessuna così perfetta come questa”
    “Gli Zoroark sono i migliori in questo. Il segreto è nella loro pelliccia che…”
    “Zexion, vuoi darci un taglio? Mentre stiamo qui ha parlare il Team Union potrebbe mettere in atto il suo piano”
    I modi di Saix erano bruschi, ma in fondo aveva ragione. Così Saix prese il comando della nave e il gruppo partì. Mentre passavano per le navi del Team Union Brendon notò che nonostante l’apparenza le navi non erano fatte di legno, ma di un metallo tinteggiato per sembrare legno, e che nonostante avessero le vele nascondevano in realtà un motore; non aveva mai capito perché Ivan fosse tanto fissato con lo stile piratesco. Arrivati all’ingresso Saix stava per dire qualcosa, ma Lylia lo precedette
    “Siamo qui per conto di Samina, ha richiesto rinforzi”
    La guardia all’ingresso li osservò un po’, poi li fece passare
    “Come facevi a sapere che era Samina al comando?” chiese Selene perplessa
    “Perché conosce nostra madre” rispose Iridio sorridendo “lei tiene moltissimo a questo posto, apparteneva al nonno, non lascerebbe mai il comando delle operazioni a qualcun altro”
    I sette proseguirono, tentando di non farsi notare troppo e assicurandosi che Zoroark, che aveva anche lui assunto l’aspetto di una recluta per passare più inosservato, fosse sempre nelle loro vicinanze, in quanto le sue illusioni hanno un raggio di azione piuttosto limitato.
    Arrivati nella stanza principale notarono una grande quantità di reclute; riuscirono a farsi spazio fino ad arrivare vicino al centro della stanza, dove notarono Samina, con a fianco Ivan e i loro sottoposti, Ada, Alan e Vicio; questi ultimi stava portando un grosso oggetto quadrato coperto da un telo ù. Samina con un gesto teatrale scoprì il telo rivelando una teca trasparente con dentro quello che ad una prima occhiata sembrava semplicemente un grosso prisma nero; osservando meglio i ragazzi si accorsero però che il prisma aveva braccia, gambe, un volto e soprattutto si muoveva
    “Ma quello è… Necrozma!” sussurrò Elio, trattenendosi a stento dall’urlare
    “Chi?” chiese Hau “ah no aspetta, me ne avevi parlato. Era quello strano Pokémon che avevi trovato nella collina Diecicarati giusto?
    Elio annuì “L’ho incontrato mentre esploravo la collina. Era agitato, io sono riuscito a calmarlo e lui… credo mi abbia scelto come prescelto, anche se non ha mai comunicato con me, quindi non so sulla di lui, a parte che è un tipo Psico e forse è un Ultracreatura, ma non ne sono certo”
    I pensieri dei ragazzi furono interrotti dalle parole di Samina “grande Necrozma, l’ho portata qui per farle una proposta”
    Il Pokèmon continuava a sparare raggi alla parete nel tentativo di sfondare la teca ma senza successo
    “Sono spiacente ma la teca è indistruttibile” disse la donna con un sorriso “ma non si preoccupi, è solo una misura precauzionale. Io posso ridarle ciò che desidera più di ogni altra cosa: la sua forma originale… e la sua vendetta” improvvisamente Necrozma sembrò calmarsi “vedo che ho catturato la sua attenzione. In questo momento i miei alleati si stanno impegnando per localizzare le posizioni di Solgaleo e Lunala. Ma sono sicuro che presto arriveranno qui perché… ho il loro prescelto!”
    Prima che Elio potesse realizzare quello che intendeva la donna mandò Bewear che colpì subito Zoroark con il suo Martelpugno, scagliandolo contro la parete. L’illusione si dissolse e i ragazzi, insieme ai membri dell’Organizzazione, furono accerchiati e catturati
    “Come è possibile?! Come hai scoperto la mia illusione” esclamo Zexion
    “L’Aether Paradise è pieno di sensori che permettono proprio di rivelare queste illusioni, ma adesso non è importante. Piuttosto, ragazzino” disse rivolgendosi ad Elio “vedi di chiamare qui Solgaleo e Lunala o i tuoi amici faranno una brutta fine”
    “Mamma perché fai questo?!” esclamò Lylia cercando di divincolarsi
    “Perché ormai questo mondo non ha più nulla da offrirmi. Mio marito non c’è più, i miei figli mi hanno tradito, ormai tutto quello che conta per me sono i Pokémon. Grazie al Team Union avrò un mondo perfetto, un mondo senza umani al di là di quelli che mi sono fedeli, dove potrò vivere per sempre con i miei adorati Pokémon e le mie amate Ultracreature”
    “Torna in te mamma!” esclamò Iridio “tu non eri così, tu un tempo ci amavi. Sono state la scomparsa di papà e quelle maledette tossine a ridurti in questo stato, ma comportarti così non cambierà le cose. Io so perché agisci così: non sopporteresti più l’idea di perdere ciò che ami, e per questo vuoi vivere in un modno in cui puoi avere i Pokémon sempre con te. Ma questa non è la strada: vedrai mamma, se ci mettiamo insieme ritroveremo papà e potremo essere la famiglia di un tempo”
    “Ti prego mamma ascoltaci…”
    “ADESSO BASTA! Voi non siete più i miei figli, mi avete tradito, rifutando il mio amore, quindi ora non vi amo più, ormai il mio unico amore sono i Pokèmon e voi non rappresentate più nulla per me. Ivan, falli gettare in mare”
    Ivan diede un comando e subito Ada e Alan afferrarono Lylia e Irdio; la ragazza piangeva disperatamente, mentre il ragazzo continuava a strillare, cercando invano di divincolarsi
    “Hai vinto” esclamò Elio “lasciali andare e farò tutto quello che vorrai
    “Come può una madre tentare di uccidere i propri stessi figli?” disse Selene, visibilmente disgustata
    “Non giudicarmi o sarai tu a finire in pasto agli Sharpedo! Ora Elio, chiama subito qui i due araldi degli astri”
    "Non posso richiamarli in qualunque momento senza la mia Pokéball, il legame tra prescelto e leggendario non è così forte"
    "Allora come li possiamo richiamare? Dimmelo altrimenti qualcuno farà un bel bagno"
    "P-possono percepire solo se il loro prescelto è in una situazione di pericolo"
    "Ottimo allora buttate lui in mare"
    Delle reclute del Team Idro lo afferrarno e si prepararono a gettarlo nell'oceano.
    In quel momento arrivò Lunala e, subito dei Pokémon Buio la accerchiò
    “Mamma basta!” esclamò Lylia “Ferma subito…” ma non riuscìa finire la frase che la donna le diede un sonoro schiaffo, facendola cadere a terra
    “Adesso mi sono stancata di voi! Gettateli in mare”
    “Non puoi!” esclamò Elio “avevamo un patto”
    “Ormai ho ottenuto quello che volevo, anche Solgaleo sarà qui a momenti quindi non ho più bisogno di voi; liberatevi di loro!”
    In quel momento si sentì un ruggito e Solgaleo apparve, ma non era solo: sulla sua schiena c’erano quattro strani individui. Erano vestiti con delle bizzarre tute bianche con parti bluastre. Il primo individuo era un uomo con i baffi e il pizzetto blu; c’erano poi una donna dai capelli blu, una ragazzina dai capelli arancioni raccolti in una treccia e un uomo con i capelli viola, dei quali si vedeva solo un piccolo ciuffo che sbucava dal casco. Ma la cosa più strana è che avevano la pelle pallidissima.
    “Fermi!” esclamò l’uomo dai baffi blu “io sono Syrion, capo dell’Ultrapattuglia, e siamo qui per lo Splendente”
    “Altri seccatori!” sbottò Samina
    “Ci penso io” esclamò Ivan, il che probabilmente equivaleva a dire “lascio che altri ci pensino per me” visto che tutto quello che vece fu ordinare ai propri sottoposti di mandare altri Pokémon Buio ad accerchiare il gruppo
    “Qui si mette male, che si fa?” chiese la ragazzina
    “Non lo so, proviamo ad usare i Pokèmon che abbiamo preso” rispose Syrion
    Detto questo presa una Pokéball la donna e l’uomo dai capelli viola mandarono due Froufou
    “Forza” esclamò la donna “fate qualcosa!” ma ovviamente i Pokèmon non si mossero
    “Credo che dobbiamo dargli dei comandi più precisi” osservò l’uomo “aspetta com’è che facevano quei ragazzi… vai usate… che attacchi avranno… Zampata, fate qualcosa su!” ovviamente anche sta volta i Froufrou li guardarono perplessi
    “Dobbiamo continuare a lungo questo teatrino?” commentò Samina mandando Bewear, che subito si avventò sui due Pokèmon sconfiggendoli in pochi secondi
    Lylia però non poteva più stare a guardare: approfittando della confusione assestò un calcio negli stinchi ad Ada, riuscendo a liberarsi. Gli altri la imitarono e subito mandarono i loro Pokèmon. Elio mandò Decidueye, Selene Primarina, Lylia Cleffable (che evidentemente aveva catturato nel suo viaggio a Kanto), Iridio Silvally, Hau Raichu Alola, Saix Lunatone e Zexion Stantler
    “Non possiamo più aspettare!” esclamò Samina “Vicio liberalo”
    Vicio aprì la teca e subito Necrozma si scagliò addosso a Lunala; improvvisamente le parti del corpo del leggendario iniziarono a scomporsi e riassemblarsi sul corpo del Pokèmon Lunare
    “Cosa sta succedendo?” esclamò Selene spaventata
    “N-non lo so” rispose Elio “E’ come se… ne stesse prendendo il controllo “
    “Esattamente” disse Samina sorridendo “e adesso osservate” detto questo lanciò uno strano cristallo a Necrozma e attivò un Cerchio Z.
    “Mamma, no!” gridarono in coro Lylia e Iridio cercando di bloccarle il braccio ma Beawear si parò davanti a loro, scagliandoli contro la parete
    “Lylia! Iridio!” esclamò Selene precipitandosi subito a controllare come stavano
    Intanto Necrozma si illuminò e incominciò a crescere, assumendo l’aspetto di un enorme drago luminoso
    “Finalmente completo” disse una voce nelle loro teste, poi si rivolse agli strani individui “voi mi avete ridotto in questo stato, ma adesso la pagherete, ridurrò a pezzi il vostro ridicolo mondo. Ma prima, quest forma è ancora instabile, ho bisogno di più luce!” detto questo si avventò addosso a Solgaleo.
    “Elio fa qualcosa bloccalo!” esclamò Hau
    “Decidueye ci sta provando” rispose Elio “ma non è facile individuare l’ombra di un essere completamente avvolto di luce”
    Solgaleo venne così assorbito e a quel punto Samina si avvicinò a Necrozma “o potente Necrozma, hai avuto ciò che desideravi, ora dacci ciò che ci avevi promesso”
    Necrozma in tutta risposta scoppiò a ridere “pensavi davvero che ti avrei dato il mio potere? Voi umani siete tutti uguali: quando iniziate a chiedere qualcosa poi ne volete sempre di più, non avete il senso della misura. Non vi darò nemmeno una briciola del mio potere, ho già fatto questo errore tempo fa, mai più sarò generoso con gli umani”
    “Come osi!” esclamò Ivan ordinando al suo Sharpedo di usare Sgranocchio. Nemmeno il tempo per lo squalo di avvicinarsi che subito un Dragopulsar lo scagliò lontano”
    “Patetico! Pensavi davvero di potere qualcosa contro di me? Voi umani non meritate quello che vi abbiamo donato” appena ebbe finito di pronunciare queste parole incominciò ad assorbire tutta la luce, finché Alola non cadde in una profonda oscurità
    “Adesso vado a portare a termine la mia vendetta, ma prima vi lascio un regalino” detto questo incominciò ad aprire numerosi Ultravarchi dai quali uscirono altrettante Ultracreature; spaventati gli esseri incominciarono a seminare il panico per tutta la regione. Necrozma poi aprì un altro Ultravarco e sparì
    “Cos’era quello?” chiese Selene visibilmente spaventata
    “Quello era… Ultranecrozma” rispose Syrion “Credo di dovervi delle spiegazioni”

    “Come sta procedendo Samina?”
    “Abbiamo avuto… un piccolo inconveniente ma vedrai che presto si risolverà tutto”
    “lo spero! L’energia di Necrozma è uno dei pochi tasselli che ci mancava. Ho già inviato alcuni dei mei uomini migliori a Galar, presto daremo il via anche alle ultime operazioni e poi… sarà tutto pronto per il gran finale!”

    “Quelli del Team Union sono proprio degli idioti”
    “Non so il capo ma gli altri in effetti lasciano molto a desiderare. Credo dovremo intervenire a dargli una mano”

    Edited by Pokemario 01 - 19/4/2021, 12:49
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Capitolo 20: Ultrapattuglia
    Sirion si schiarì la voce: “lasciate che vi spieghi. Noi non siamo di questo mondo, proveniamo da un'altra dimensione… o universo… non ne sono certo”
    “Non è la stessa cosa?” chiese Hau
    “Non esattamente” spiegò Elio “le dimensioni sono mondi completamente diversi, mentre gli universi sono, almeno in origine, mondi più o meno simili ma che si differenziano per lo svolgersi degli eventi. Ogni universo può racchiudere in sé più dimensioni”
    “Dicevamo” proseguì Syrion “il nostro mondo era chiamato Ultramegalopoli e ospitava Necrozma, il dio della luce. Necrozma donò la luce al nostro popolo ma noi, incapaci di accontentarci gliene chiedemmo sempre di più, finché Necrozma a forza di donare luce non finì per mutilarsi. Il suo corpo si ridusse in tanti piccoli cristalli e da esso si generarono due Cosmog. Necrozma infuriato giurò vendetta e iniziò a viaggiare per altri mondi nel tentativo di raccogliere luce necessaria per ritornare alla propria forma originaria. Sapevamo di aver sbagliato, ma dovevamo fermare il mostro che avevamo creato, così accudimmo i due Cosmog finché non riuscimmo a trovare il modo per farli evolvere in Solgaleo e Lunala. I due leggendari diedero la caccia a Necrozma finchè non riuscirono a trovarlo nella vostra regione e, con l’aiuto dei protettori locali riuscirono a sconfiggerlo. Necrozma fu riportato nel nostro mondo e imprigionato sulla cima di una torre, così tutto sembrava finito per il meglio, ma sapevamo che prima o poi sarebbe riuscito a liberarsi, così ci siamo messi alla ricerca di una maniera per fermarlo, ed è a questo scopo che abbiamo fondato l’Ultrapattuglia”
    “Ma Necrozma non era prigioniero” osservò Elio “l’ho trovato nella Collina Diecicarati”
    “La cosa è poco chiara pure per noi, ma credo che noi veniamo da un Ultramegalopoli diversa dalla vostra e il nostro Necrozma non è lo stesso che conoscete voi”
    “Adesso mi gira la testa!” commentò Hau
    “Pare che in questo mondo Necrozma non sia mai stato imprigionato” proseguì la donna “ma è rimasto per millenni qui ad Alola, aspettando il momento buono per assimilare Solagleo e Lunala”
    “Adesso però per colpa di quella donna Necrozma è riuscito a tornare alla sua forma originaria” disse l’uomo dai capelli fucsia “Solgaleo ci aveva contattato per chiederci aiuto, visto che sembra che nella vostra Ultramegalopoli l’Ultrapattuglia non esista, ma nel nostro mondo non esiste il concetto di allenatore, quindi non avevamo alcuna esperienza, eravamo riusciti a procurarci un Pokémon e qualche Pokéball ma nulla di più; in effetti non so neanche cosa Solgaleo si aspettasse che facevamo, forse sperava che riuscissimo a far ragionare Necrozma, ma eravamo così agitati che ci abbiamo a mala pena provato”
    In quel momento i ragazzi si guardarono intorno e notarono che il Team Union era scomparso; dovevano aver approfittato della confusione per teletrasportarsi via
    “Se non lo fermiamo raderà al suolo il nostro mondo, ucciderà tutte le persone a cui teniamo!” esclamo la ragazzina quasi piangendo
    “Sappiamo di aver sbagliato, e siamo pronti a rimediare ai nostri errori” ricominciò Syrion “ma vi prego aiutateci a fermarlo. Anche se questa non è la nostra Ultramegalopoli non sopporteremo vederla distrutta”a
    “Noi lo faremmo volentieri” rispose Hau “ma senza Solgaleo e Lunala come possiamo raggiungere il vostro mondo?”
    “Forse io ho un’idea” rispose Elio prendendo il telefono “Calem, sono Elio, avremmo bisogno un attimo dell’aiuto di Hoopa… che cosa? Dannazione, va beh non preoccuparti troveremo un'altra soluzione, ci risentiamo”
    “Che cosa ti ha detto?”
    “Sfortunatamente c’è stato di recente un incidente che ha coinvolto Hoopa e Palkia, ed entrambi sono molto indeboliti, aprire un portale adesso potrebbe essere rischioso per loro, dovremmo aspettare”
    “Che cosa? Non possiamo aspettare, Necrozma starà già radendo al suolo il nostro mondo”
    “Non possiamo lasciar perdere?” intervenne Saix “abbiamo cose più importanti a cui pensare, dobbiamo dare la caccia al Team Union”
    “Non possiamo lasciare delle persone in difficoltà” rispose Elio “e poi dobbiamo riportare la luce ad Alola e fermare quest’invasione di Ultracreature”
    “Detesto dover dare ragione agli altri… Allora che si fa”
    “Dobbiamo chiedere ad un esperto di dimensioni e io so esattamente a chi rivolgermi”

    “Il vostro non è un problema semplice” disse Magnolia. La donna era insieme al marito, il professor Kukui “sappiamo ben poco sugli Ultravarchi…”
    “Dobbiamo fare in fretta!” esclamò Elio “I Kauna e i Tapu stanno lottando per contenere l’invasione delle Ultracreature, ma non ci riusciranno a lungo e intanto l’Ultramegalopoli è senza difese”
    “Lo so, ma non so proprio cosa fare. Da quello che sappiamo solo Solgaleo, Lunala e Necrozma riescono a ad aprire Ultravarchi. Avremmo bisogno di campioni della loro energia, ma non so se…”
    “Aspettate forse ho un idea… ma no, è troppo stupida…” intervenne Selene
    “Sentiamo dai!”
    “Io… ecco… e se la soluzione fossero i Cristalli Z? Pensateci bene: sono dei prismi, proprio come Necrozma e da quel che ho sentito diverse ricerche sostengono che la loro energia è di natura molto simile all’Ultraenergia. Inoltre i libri di storia affermano che i cristalli Z sono comparsi per la prima volta durante la prima invasione delle Ultrarcreature, e se fossero frammenti del corpo di Necrozma? Si lo so che è stupido ma…”
    “Selene sei un genio!” esclamò Elio
    “Io?... Non credo che…”
    “In effetti la teoria ha senso” disse Magnolia pensierosa “possiamo fare un tentativo. Potete darmi tutti i vostri Cristalli Z e cerchi Z?”
    Elio, Selene, Iridio e Lylia tirarono fuori dalla borsa tutti i cristalli Z, poi si tolsero i Cerchi Z dal polso e li diedero a Magnolia, tanto sapevano che i cristalli Z erano in grado di moltiplicarsi, e questo permetteva di assegnarli a più Pokémon, perciò qualunque cosa avesse fatto Magnolia avrebbe lasciato intatti gli originali. La scienziata si ritirò nel suo laboratorio insieme al marito
    “Ma anche se riuscissimo ad arrivare lì, a quel punto cosa faremmo?” chiese Saix mentre aspettavano “Avete visto quanto è potente Ultranecrozma e nessuno di noi ha un Leggendario. Sarà solo questione di tempo prima che…”
    “Aspettate!” esclamò Selene “Forse ho un'altra idea, però non so se…”
    “Che idea?” Ha chiesto Elio
    “Io… ecco… Quando saremo nell’Ultramondo voi provate a tenere occupato Ultranecrozma, mentre io…” e spiegò agli altri il piano
    “Si, penso che possa funzionare” rispose Elio “ora speriamo che riescano a portare a termine la loro invenzione”

    “Siamo sicuri che sia prudente disputare la Lega in questa situazione?”
    Hop stava guardando nervosamente il cellulare, leggendo le ultime notizie sul Team Union. Quella storia non gli piaceva per niente, e dover stare a guardare gli piaceva ancora meno. Oltretutto anche suo fratello si era unito agli altri campioni per cercare la base del Team Union. E se gli fosse successo qualcosa? Sarebbe riuscito a trovare una base segreta quando a malapena riusciva a trovare la strada di casa? E poi l’aveva sempre ritenuto un allenatore invincibile, ma se stavolta fosse stato sconfitto. Non poter fare nulla era davvero frustrante
    “So che vorresti entrare in azione” gli rispose Victor “anche io lo vorrei con tutto me stesso, ma diciamoci la verità: siamo allenatori da poco. Non riusciremo ad essere d’aiuto”
    “Tu dici?” chiese Gloria giocherellando con la sua Pokéball “abbiamo completato la sfida delle palestre. Per ce la caveremo senza problemi”
    “Ma sei scema?” le rispose bruscamente Beat “qui non si tratta di una competizione. Parliamo di gente pericolosa, forse io potrei fare qualcosa, ma voi perdenti? Sareste solo un peso”
    “Beat è stato brusco ma tutto sommato ha ragione Gloria” intervenne Mary “quella faccenda è fuori dalla nostra portata”
    “Lo so ma… per una volta che potremmo fare qualcosa di emozionante. Sono partita sperando di vivere grandi avventure, invece non abbiamo nemmeno avuto un Team malvagio come si deve qui”
    Gloria tutto sommato aveva ragione: era partito da Furlongham insieme ad Hop sperando di poter vivere grandi avventure come i suoi eroi, i campioni delle altre regioni, ma mentre loro avevano dovuto affrontare pericolose organizzazioni criminali e alcuni avevano addirittura avuto a che fare con Pokémon leggendari lui si era scontrato solamente con un gruppo di fan sfegatati che il massimo che avevano fatto era fare un po’ di rumore e infastidire qualche allenatore; era successo qualcosa di strano durante la sua avventura, ma se ne era sempre occupato Dandel, alla lunga stava diventando frustrante. Forse non era nel suo destino diventare un eroe
    “Dispiace anche a me che non possiamo intervenire ma dobbiamo farcene una ragione. In fondo, forse dovremmo ritenerci fortunati che il Team Union non abbia ancora attaccato Galar. Ora prepariamoci, tra poco ci sarà il torneo, godiamocelo fino in fondo”
    Gli altri annuirono e si avviarono verso lo stadio

    Dall’alto della sua torre il presidente Rose stava osservando la regione. Tra mille anni l’energia si sarebbe esaurita e lui non poteva farci niente. Il suo piano richiedeva la presenza di Dandel, ma adesso lui era via per quella faccenda… E se fosse morto? Cosa ne sarebbe stato del futuro di Galar? Sarebbe riuscito a trovare un altro campione in grado di svolgere il compito?
    I suoi pensieri vennero interrotti da una voce: “presidente Rose”
    Si girò: dietro di lui c’erano un uomo alto e biondo con gli occhi castani, un altro uomo inverosimilmente muscoloso e una donna dai capelli viola. Li aveva visti al telegiornale: erano Markus, Brutus e miss Brain… erano del Team Union!
    “C-cosa volete da me?”
    “Non è quello che vogliamo” disse Marcus “ma quello che possiamo darti. Sappiamo del tuo piano e possiamo aiutarti a salvare il futuro di Galar”
    “Io… io non mi fido di voi! Come fate a sapere tutto?”
    “Questo non ha importanza, ti stiamo dando la possibilità di donare a Galar energia illimitata. Potrebbe non capitarti mai più un‘occasione del genere, non buttarla via. Ti diamo un po’ di tempo per riflettere. Fai la scelta giusta”

    Edited by Pokemario 01 - 30/11/2020, 23:05
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Capitolo 21: Ultranecrozma
    “Quindi un Pokémon può conoscere solo quattro mosse?” chiese Syrion. L’ultrapattuglia stava aspettando con ansia che i professori completassero la loro invenzione, e avevano deciso di approfittare dall’attesa per apprendere almeno le basi delle lotte Pokémon
    “Si, e possono essere verificate tramite alcuni apparecchi.” Spiegò Elio “Il Pokèdex è uno di questi, ma anche alcuni cellulari hanno delle app apposite. Il vostro Froufrou conosce… Azione e Ruggito?”
    “L’abbiamo catturato selvatico appena arrivati nel vostro mondo, poi siamo venuti subito dopo all’Aether Paradise” spiegò la donna, che aveva detto di chiamarsi Mirin “Abbiamo trovato una di quelle strane sfere per strada e Solgaleo ci ha spiegato come fare una cattura”
    “Non avete proprio altri Pokèmon?”
    “Abbiamo questo” rispose Darus, l’uomo dai capelli fucsia mandando un piccolo Pokémon viola “era originario del nostro mondo, l’abbiamo portato con noi e poi arrivati qui l’abbiamo messo in un'altra di quelle sfere” Elio lo conosceva bene: era un Poipole, un Ultracreatura che era stata scoperta di recente, evidentemente uscita da qualche Ultravarco durante l’invasione causata da Samina e poi rimasta nel loro mondo, oppure da uno aperto per un altro motivo.
    “Non sapete come farlo evolvere?
    “Cosa vuol dire evolvere?” chiese Zoy, la ragazzina
    "Il concetto di evoluzione è poco noto nel nostro mondo" spiegò Syrion "i Poipole domestici hanno perso quasi totalmente la capacità e nessuno si avvicina ai selvatici"
    Elio sospirò: ci sarebbe voluta un bel po’ di pazienza “i Pokémon in determinate condizioni possono cambiare aspetto e diventare più forti permanentemente. È come una crescita. Di solito avviene col tempo o con un adeguato allenamento, ma ci sono delle eccezioni e Poipole è una di queste; richiudetelo nella Pokéball”
    Darus anche se un po’ dubbioso lo fece
    “Ora ho bisogna di essere, anche solo brevemente, io il proprietario di quel Poipole; in questo laboratorio c’è una macchina per scambi, ti mostro come si fa”
    Darus esitò un po’, poi seguendo le istruzioni posizionò la Pokéball con Poipole nel macchinario; Elio ne posizionò un'altra nell’altro scompartimento del macchinario, poi premette un pulsante; la macchina entrò in funzione e Darus vide strane immagini apparire sullo schermo. Quando ebbe finito Elio prese una delle due Pokéball e avvicinò ad essa il Pokèdex, poi ci inserì un disco. Dopo alcuni secondi, riposizionò la Pokèball nella macchina per scambi e ripremette il pulsante
    “Fatto”
    “Fatto cosa?”
    “Ho insegnato la mossa Dragopulsar, necessaria per evolversi. Fortuna che hanno recentemente modificato l'MT per renderla compatibile, altrimenti saremmo dovuti andare da un Insegnamosse o un Ricordamosse e ci sarebbe voluto più tempo”
    Darus confuso lo fece uscire ma si accorse che non era cambiato di una virgola
    “Deve salire di livello” disse Elio notando il suo sguardo perplesso “per fare prima possiamo usare questa” e detto quello prese una caramella blu e gliela mise in bocca. Il Pokémon iniziò a brillare e a crescere di dimensioni, fino a diventare una specie di strana vespa viola. Syrion aveva visto quel Pokemon ma solo allo stato selvatico, e di solito tandeva a stargli alla larga vista la sua aggressività
    “Ecco ora hai un Naganadel. È ancora di livello basso ma con un po’ di allenamento diventerà più forte; potrei dargli qualche caramella rara in più, ma non fanno molto bene all’organismo dei Pokèmon se abusate, meglio un po’ di sano allenamento”
    “Io… Non so come ringraziarti, ma mi sa che abbiamo molto da imparare”
    “Quando tutto questo sarà finito potrete tornare nel nostro mondo e potrò insegnarvi ancora”
    In quel momento la porta si aprì e finalmente Magnolia e Kukui uscirono dal loro laboratorio con uno strano bracciale e alcuni cristalli in mano
    “Li abbiamo chiamati Ultrabracciale e Ultracristalli” disse la professoressa porgendolo a Elio “dovrebbero funzionare in modo simile al bracciale Z e ai cristalli Z ma invece di assegnare il cristallo al Pokémon dovrete piazzarlo a terra e concentrando l’energia su di esso con l’Ultrabracciale. Facendo così si aprirà un Ultravarco, o almeno speriamo”
    “Come sperate?” chiese Selene “non l’avete testato”
    “Abbiamo provato ad aprire un portale in laboratorio, ma l’abbiamo richiuso subito” ha spiegato Kukui “Non abbiamo provato ad attraversarlo”
    “Non c’è tempo di fare ulteriori test” esclamò Elio prendendoli in fretta “ok quando saremo lì ricordatevi il piano di Selene”
    “A dire il vero non so se…”
    “Funzionerà vedrai” disse sorridendo, poi prese uno dei cristalli e lo piazzò a terra
    “Ok, state indietro” detto questo infilò il bracciale e lo attivò premendo il cristallo al centro; l’Ultracristallo a terra incominciò a brillare di una strana energia, poi si scatenò un vento fortissimo e davanti ai loro occhi si aprì un Ultravarco
    “Siamo sicuri di voler entrare?” chiese Lylia “non sappiamo cosa ci sarà oltre”
    “Dobbiamo farlo, ma hai ragione, non siamo sicuri di cosa potremmo trovare quindi dobbiamo essere pronti a tutto. Al mio tre: uno, due… tre!”
    I dodici saltarono nel portale, che si richiuse sopra alle loro teste
    “Adesso mi spieghi perché hai fatto due Ultrabracciali” chiese Kukui a Magnolia “Perché forse ho un idea per dare una mano ai ragazzi, vieni con me”

    Appena uscito dal portale il gruppo si guardò intorno: si trovavano in una strana grotta e delle bizzarre meduse volavano intorno a loro
    “Qui ci siamo già stati” osservò Elio
    “Possiamo andarcene?” chiese Lylia tremando “ho brutti ricordi di questo posto”
    Elio piazzò subito un altro cristallo e lo attivò. Il mondo successivo fu un’enorme Giungla piena di Buzzwole, poi un deserto pieno di cristalli azzurri e abitato da Pheromosa. Il successivo portale li condusse in uno strano mondo buio pieno di Xurkitree giganteschi, poi una valle piena di crateri e tubature metalliche dove volavano dei Celesteela e infine una foresta piena di Kartana
    “Finora i mondi che abbiamo visitato mi sembrano tutti diversi dal nostro” osservò Brendon “forse si trattano di dimensioni”
    “Non saprei… lì ci sono degli umani” osservò Iridio indicando degli anziani con degli strani cappelli triangolari in testa “così come anche l’Ultrapattuglia; non è un po’ strano che una dimensione sia abitata da umani? L’Ultrapattuglia parla pure la nostra lingua”
    “Questo è vero, ma non abbiamo tempo per pensarci” fece notare Elio piazzando un cristallo a terra. Un altro portale si aprì e il gruppo lo attraversò. Quando uscirono si trovarono davanti agli occhi una visione terrificante: una città distrutta, macerie dappertutto e dei Guzzlord che giravano tra le rovine.
    “Questo mondo è molto simile al nostro” osservò Hau
    Elio stava per piazzare un altro cristallo, quando improvvisamente i suoi occhi si posarono su un cartello “forse anche troppo… leggete”
    “Q-questa è Hauoli!” esclamò Selene terrorizzata. Il gruppo incominciò a guardarsi intorno e più osservavano quegli edifici, più gli sembravano familiari
    “Ma non è possibile” esclamò Lylia “questo vuol dire che…”
    “Gli Ultramondi non sono dimensioni, non lo sono mai stati… Sono universi” concluse Elio
    A quella rivelazione tutti impallidirono, persino Saix che solitamente era impassibile. Quello era un mondo esattamente come il loro ed era in rovina…
    “Dobbiamo muoverci” disse Elio riportando i suoi compagni alla realtà “se non ci sbrighiamo anche l’Ultramegalopoli farà la stessa fine”
    Il ragazzo piazzò ancora un altro cristallo “e speriamo che questa sia la volta buona”
    L’ennesimo portale si aprì, e stavolta dall’altra parte c’era un mondo completamente buio. Non fecero in tempo a chiedersi se fossero nel posto giusto quando un raggio luminoso colpì ad un centimetro di distanza da loro. L’enorme e lumina figura di Necrozma era proprio davanti a loro, e stava radendo al suolo la città in preda ad una furia incontrollabile
    “Necrozma ti prego fermati!” gridò Syrion “So che abbiamo sbagliato e ci meritiamo una punizione, e ti assicuro che siamo disposti a pagare per le nostre azioni, ma non in questo modo. Se risparmierai i nostri simili sono sicuro che sapranno rimediare ai loro errori”
    “Silenzio! Dimmi, per quale motivo dovrei ascoltarti? Io per secoli vi ho dato la mia luce, ho vissuto per un tempo fin troppo lungo col solo scopo di farvi felici e voi come mi avete ricambiato? Avevate tutto, ma non vi bastava. Sapete cosa ho dovuto passare per colpa vostra? Voi non sapete cosa vuol dire essere incompleti, non sapete il dolore e la sofferenza che ho dovuto passare per colpa vostra. Voi umani non meritate niente, ecco perché quando avrò finito qui mi riprenderò tutta la luce che vi ho donato”
    “Ti prego non farlo! È vero abbiamo sbagliato ma non vogliamo che tutti gli esseri umani paghino per i nostri errori. Non sono tutti come credi”
    “Ah no? E allora come sono? Come quella donna e i suoi sottoposti? Dicevano di volermi aiutare, ma volevano solo il mio potere”
    “È vero che ci sono ancora degli umani così” intervenne Elio “ma non siamo tutti così. Tu mi hai scelto come prescelto…”
    “L’ho fatto solo per avere un’occasione di avvicinarmi a Solgaleo e Lunala”
    “Ma comunque l’hai fatto. E in quel momento le nostre menti si sono connesse. Tu poi sentire quello che sento io, quindi sai che ho ragione. Sai che io non farei mai una cosa del genere, e posso assicurarti che lo stesso vale per i miei amici”
    “Se anche fosse vero sareste una minoranza”
    “Non puoi saperlo!”
    “Credo sia inutile provare a ragionare” fece notare Saix “dobbiamo usare le maniere forti”
    “Un po’ mi dispiace” disse Lylia “deve aver sofferto molto, posso capire che odi la nostra razza. Se solo riuscissimo a farlo ragionare”
    “Purtroppo, sembra impossibile” intervenne Iridio “forse quando si sarà calmato. Per adesso procediamo con il piano”
    Lylia, anche se un po’ riluttante, mandò Clefable; Elio mandò Primarina , Selene Decidueye, Iridio Silvally con la ROM buio, Hau Raichu, Brendon Shiftry, Saix Beeyhem, Zexion Zoroark e Darus Naganadel.
    “Pensate davvero che perderò tempo con voi?” disse Necrozma facendo per allontanarsi, ma si accorse che qualcosa lo bloccava.
    “Non è stato facile trovare l’ombra visto che tutto il suo corpo proiettava luce” disse Selene “ma alla fine Decidueye è riuscito a bloccarlo lo stesso”
    “Allora volete proprio la guerra? Posso distruggervi senza il minimo sforzo”
    Detto questo sparò un Geyser Fotonico in direzione di Decidueye, ma Silvally si mise in mezzo, incassandolo senza nemmeno un graffio. Nagadaniel ne approfittò della distrazione per farsi avanti, ma Necrozma lo colpì con un altro Geyser Fotonico… che non ebbe nessun effetto. Zoroark ridacchiò mentre il vero Naganadel apparve alle sue spalle colpendolo con Tossina.
    Il Pokémon prisma scagliò allora un Raggioscossa, ma l’attacco inspiegabilmente deviò, colpendo invece Clefable, che si schermò con Protezione
    “Sonoqui!” esclamò il Pokémon Psico mirando al Pokémon Folletto con Geyser Fotonico, ma questo scomparve e al suo posto apparve Behyeem, che incassò il colpo, ma rimase in piedi
    “Cambiaposto! Ma come ha fatto a…” poi notò il nastro rosso avvolto intorno al suo braccio “Focalnastro! Volete proprio farmi perdere la pazienza?”
    Intanto Raichu, approfittando della distrazione del Leggendario aveva scaricato gran parte della propria elettricità a terra, generando un Campo Elettrico; con la sua coda incominciò a surfare a grande velocità intorno a Necrozma colpendolo di tanto in tanto con attacchi elettrici, mentre Shiftry Silvally e Zoroark lo attaccavano con mosse super efficaci. Il Pokémon tentava invano di colpirli ma gli attacchi venivano tutti reindirizzati verso Clefable, che si proteggeva o si scambiava di posto con Behyeem, che intanto continuava a rigenerarsi con Ripresa.
    La tattica però non poteva durare a lungo e infatti ad un certo punto Behyeem non riuscì a scambiarsi in tempo con Clefable, che venne quindi colpita
    “Pensavate davvero di potermi sconfiggere in questo modo?”
    “A dire il vero volevamo solo distrarti” disse Elio sorridendo
    Necrozma non capiva, ma improvvisamente sentì uno strano suono rimbombare nella sua testa. Ultimocanto! Era così concentrato sugli altri Pokémon che non lo aveva sentito prima che fosse troppo tardi. Nemmeno il più forte dei leggendari poteva resistere a quel nefasto suono: cadde a terra, il suo corpo si illuminò e Solgaleo e Lunala si separarono da lui.
    “Sei stata grande Selene” disse Elio “la tua idea ha funzionato alla perfezione”
    Selene sorrise: era stata lei a proporre di usare Ultimocanto ed era stata la Primarina di Elio ad eseguirla.
    “Non posso crederci… come ho potuto perdere… se volete finirmi, almeno che sia una cosa veloce. Ho già sofferto abbastanza”
    “Non abbiamo intenzione di farti del male” disse Syrion avvicinandosi “te ne abbiamo già fatto abbastanza, vogliamo solo che tu capisca che ci dispiace”
    “So come di senti Necrozma” disse Solgaleo, sempre telepaticamente “ma non tutti gli umani sono come credi”
    “Abbiamo vissuto con loro per molto tempo” aggiunse Lunala “e ti possiamo assicurare che, se ancora ci sono quelli che chiedono troppo, ci sono anche quelli che sono disposti a dare molto: a noi ci hanno dato affetto, protezione, sostegno, amicizia”
    “E poi ci sono quelli che ti hanno dato quello che volevi e ora vorrebbero qualcosa in cambio” disse una voce femminile fin troppo familiare
    “Mamma?”

    Edited by Pokemario 01 - 19/4/2021, 12:52
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Capitolo 22: i piani del Team Union
    I ragazzi si girarono; alle loro spalle c’erano Samina, Ivan e il resto del Team Union “Come sei arrivata qui?” esclamò Lyilia
    “Non è stato difficile: i dispositivi di occultamento del nostro scienziato di fiducia ci hanno permesso di spiarvi, abbiamo registrato quei due mentre progettavano quel bizzarro bracciale e abbiamo inviato a lui i progetti; è riuscito a replicarlo in men che non si dica. Adesso, consegnateci Necrozma”
    “Mai!” esclamò Solgaleo “io e mia sorella te lo impediremo”
    “E come?” disse Ivan ridendo “Guardateci! La fusione con Necrozma vi ha indebolito, riuscite a malapena a reggervi in piedi. Non che Lunala abbia i piedi, ma non è questo il punto”
    Solgaleo tentò di ribattere ma era vero: a stento riusciva a reggersi sulle sue zampe
    “Adesso” disse Samina “Fatevi indietro. Dovreste essere contenti: puniremo colui che vi ha fatto del male”
    “Forse quella donna ha ragione” disse un abitante dell’Ultramegalopoli “Necrozma ha distrutto le nostre case, ha tentato di ucciderci, la maggior parte di noi è riuscita a salvarsi è vero, ma se quei ragazzi non fossero intervenuti le cose sarebbero andate diversamente. Per quale motivo dovremmo continuare a difenderlo?”
    “E’ vero” intervenne una donna “ma non dobbiamo dimenticarci che tutto questo è anche colpa nostra”
    “No, la colpa è dei nostri antenati!” intervenne una seconda donna “perché dovremmo pagare per i loro errori?”
    “Non ascoltate le sue parole” intervenne Lunala “non dimenticatevi che Necrozma un tempo era il vostro protettore. È stato lui a donarvi la luce che vi ha permesso di prosperare, se non fosse stato per lui non sareste quello che siete adesso”
    “Forse era così in passato” intervenne un altro uomo “ma ormai non è più così. Ha rubato la luce di molti universi, ha devastato la nostra città, vi ha assorbito per accrescere il suo potere. Non vi rendete conto di che mostro è diventato?”
    “E’ vero… ma”
    “Adesso ascoltatemi!” esclamò un uomo che da come era vestito pareva essere il sindaco “qui non si tratta di chi ha sbagliato, o di che deve pagare. Necrozma per secoli ci ha donato la sua luce, senza mai chiedere nulla in cambio e qual è il modo in cui noi, o i nostri antenati se preferite, lo abbiamo ricambiato? Forse non è giusto che noi paghiamo per i loro errori, ma possiamo porne rimedio. Lunala ha ragione: quello che è successo oggi non cambia il fatto che per secoli Necrozma è stato il nostro benefattore ed è solo per la nostra cupidigia che ora si è rivoltato contro di noi; non siamo stati noi a farlo, ma siate sinceri, quanti di voi non avrebbero agito allo stesso modo? L’avidità è nella natura umana, io stesso non so se riuscirei a resistere ad una simile tentazione. Non dico che anche lui non abbia sbagliato, ma non è stato il primo a farlo. Io dico che se noi meritiamo una seconda possibilità, anche lui la merita. Potremo ricominciare da zero, potremo tornare come eravamo un tempo. Forse, adesso, vi sembrerà un mostro, ma pensateci un attimo: come vi sentireste voi se, dopo aver dato tutto per qualcuno, quella persona vi tradisse, se per colpa sua veniste mutilati, obbligati ad una sofferenza che non potrete mai, in nessun modo placare? Necrozma ha sbagliato e questo non si può negare, ma cercate per un attimo di comprendere quanto deve aver sofferto, e tutto per colpa di noi umani. Non siamo stati noi a sbagliare, ma saremo noi a rimediare. Chi è con me?”
    Quasi tutti gli uomini e le donne alzarono la mano; i pochi che non erano d’accordo tentarono di protestare, ma ormai nessuno li ascoltava
    “Adesso Necrozma è sotto la nostra protezione” esclamò il sindaco “e non permetteremo a nessuno di toccarlo”
    “Dopo tutto quello che vi ho fatto, voi state facendo tutto questo… per me?”
    “Molto toccante” Commentò Samina sarcastica “Ma come pensate di fermarci se non avete nemmeno un Pokèmon?”
    “Forse loro non possono, ma noi si” disse Elio. In realtà i loro Pokémon più forti erano KO per via di Ultimocanto, ma ne avevano molti altri
    “Ancora volete giocare a fare gli eroi? Siete in minoranza numerica, arrendetevi
    “Arrivano i rinforzi!” esclamò una voce. Improvvisamente un Ultravarco si aprì e da esso uscirono Magnolia e Kukui
    “E sareste voi i rinforzi?” commentò Ivan scoppiando a ridere
    “Non noi” rispose Magnolia “Loro”
    Dal varco uscirono quattro Pokémon, uno giallo, una rosa, uno rosso e uno viola: i Tapu.
    I Pokémon protetti guardarono subito Necrozma
    “Stavolta non è lui il nemico” intervenne Solgaleo
    “Ma loro!” aggiunse Lunala indicando il Team Union
    I quattro rimasero un po’ perplessi, poi si scagliarono all’attacco dei nemici
    “Non ce la faranno da soli” disse Necrozma “sono in troppi. Lasciatemi fondere con voi un’ultima volta”
    “Non glielo lascerete mica fare?” commentò Saix “e se vi stesse ingannando?”
    “Potrebbe essere così” rispose Solgaleo “ma Necrozma, anche se è sempre stato nostro nemico, in un certo senso è pure nostro padre e vogliamo dargli fiducia”
    Necrozma scompose di nuovo il proprio corpo e agganciò le sue parti a Solgaleo, poi i due si illuminarono di una luce fortissima; davanti agli occhi di tutti apparve ancora Ultranecrozma
    “Hai un piano?” chiese Ivan rivolto a Samina, mentre Necrozma scagliava un attacco che ricordava una mossa Z, abbattendo tutti i Pokémon non di tipo Buio che riuscì a colpire
    “Si” rispose lei “ritirata!”
    La donna attivò l’Ultrabracciale che aveva al polso e apparve un portale, attraverso il quale il Team scappò a gambe levate
    “Codardi!” commentò Necrozma, poi annullò la propria fusione, rilasciando Solgaleo e tornando alla propria forma base
    “Come vedete non aveva intenzione di ingannarvi. Mi dispiace per quello che ho fatto, ero accecato dal mio desiderio di vendetta, ma con il vostro gesto mi avete fatto capire che non tutti gli umani sono avidi ed egoisti e che siete cambiati. Avreste avuto l’occasione perfetta per liberavi di me, ma non lo avete fatto, e questa per me è una prova sufficiente. Forse me ne ero già reso conto quando ho scelto Elio, forse speravo che riuscisse a fermare la mia follia, questo non lo so. Mi consideravo superiore a voi ma così come voi siete stati accecati dall’avidità, io lo ero dalla rabbia e dal desiderio di vendetta. Siamo divinità eppure avvolte non siamo tanto diversi da voi umani, ora l’ho capito. Ricominceremo da capo. Restituirò tutta la luce che ho rubato. Solgaleo e Lunala li lascerò per lo più liberi, fondendomi con loro se sarà necessario. Grazie a tutti voi che mi avete fatto capire i miei sbagli”
    “Ora possiamo andare” commentò Elio, poi si rivolse all’Ultrapattuglia “voi ora cosa farete?”
    “Torneremo nella nostra Ultramegalopoli” rispose Syrion “e speriamo che questa esperienza ci aiuti a trovare un modo per calmare anche il nostro Necrozma”
    “Potrei provare a parlarci io” intervenne Necrozma “penso proprio che ascolterà… sé stesso!”
    “Se avete bisogno di consigli sull’allenamento potrete sempre tornare qui” aggiunse Elio “in ogni caso sembra che stavolta il Team Union non abbia raggiunto il suo scopo, e non ci riuscirà mai. Non so se l’energia di Necrozma fosse fondamentale per il loro piano, ma se è così forse li abbiamo fermati”

    “Signori e signore, ben venuti al torneo della Lega di Galar!”
    I cinque concorrenti entrarono nello stadio e dal pubblico partì un’ovazione generale
    A dire il vero non era la prima volta che provavano a disputare quella finale: infatti era infatti stata originariamente programmata per qualche giorno prima, ma era stata interrotta dall’arrivo della famosa Camilla, ex campionessa di un’altra regione, che aveva chiesto l’aiuto di Dandel per la ricerca della base del Team Union. Il campione aveva accettato, ma si erano sollevate delle discussioni sulla possibilità di disputare la finale in sua assenza, così era stata temporaneamente sospesa.
    Il presidente Rose in particolare continuava a ripetere che “non si poteva procedere senza Dandel”, anche se Victor aveva avuto la vaga impressione che non stesse parlando della finale, anche per via di una conversazione che lui, Gloria e Hop avevano origliato; avevano passato un sacco di guai per quella faccenda, ancora non capiva perché si fosse lasciato trascinare da Hop.
    In ogni caso, alla fine, discutendone anche con Dandel stesso per via telematica, si era deciso di procedere comunque, poi il vincitore avrebbe sfidato Dandel in un secondo momento.
    La faccenda aveva avuto anche dei lati positivi, almeno per Beet; infatti il ragazzo era stato precedentemente espulso da Rose in persona a causa di un atto di vandalismo che aveva compiuto; dopo l’incidente aveva accetto per la disperazione la proposta della Capopalestra Poppy di diventare il suo apprendista. Aveva addirittura cambiato modo di vestire e specializzazione (o per meglio dire, adesso era specializzato in due tipi, Psico e Folletto). Il ragazzo a quanto aveva progettato di interrompere la competizione sfidando il finalista, ma la partenza di Dandel aveva rovinato i suoi piani. Tuttavia, aveva insistito per la sua riammissione e, anche se Rose non era d’accordo, alla fine era stato convinto da Dandel a farlo partecipare; d’altronde, il Campione non rifiutava mai una possibilità ad un giovane pieno di speranze, o almeno queste erano state le sue parole. L’unico problema per lui era che Poppy aveva inizialmente protestato, perché non voleva rischiare di perdere il suo successore e aveva accetto solo a patto che indossasse gli abiti della Palestra ed usasse un team di soli Folletti.
    L’arbitro sorteggio gli sfidanti dei primi turni: Beet contro Mary e Gloria contro Hop; siccome erano dispari Victor avrebbe dovuto poi sfidare uno dei due vincitori, che sarebbe stato scelto dall’arbitro in base ad i risultati conseguiti contro l’avversario; chi aveva avuto i risultati migliori sarebbe passato subito, l’altro avrebbe dovuto disputare un’altra sfida.
    I primi ad entrare in campo furono Mary e Beet
    Dagli spalti si sentirono gli urli del Team Yell “Grande Mary! Vai così!”
    La ragazza arrossì: quelli non cambiavano proprio mai
    “Se pensi di avere una speranza contro di me ti sbagli di grosso perdente!” esclamò Beet
    “Questo è tutto da vedere!” rispose Mary sorridendo e mandando la sua Liepard: Beet rispose con Mawile e la sfida cominciò

    “Allora presidente? Ha fatto la sua scelta?”
    “Io… Non lo so…”
    “Non ci sarebbe nemmeno da discutere” commentò Olive; Rose si fidava così tanto di lei che l’aveva messa al corrente della situazione “Dovremmo chiamare la polizia senza pensarci due volte”
    “Ma allora che ne sarebbe del futuro di Galar?” disse Markus sorridendo
    “E che ne sarà del futuro del mondo se vi appoggio?” chiese Rose “So che non mi state aiutando per gentilezza. Quali sono i vostri scopi?”
    “D’accordo, se è questo che vuole le riveleremo tutto”
    “…Davvero?”
    “Certo. Sono sicuro che lei sarà in grado di capire che quello che facciamo non è così sbagliato”
    “Presidente non le dia retta”
    “Aspetta Olive, voglio sentire”
    Markus incominciò a spiegare, e il presidente ascoltò con interesse. Finita la spiegazione esclamò
    “Non posso credere alle mie orecchie! Ma se è solo questo il vostro scopo, perché non lo dite a nessuno? Perché avete scelto l’appoggio di criminali, mettendo il nostro mondo in pericolo?”
    “Perché la gente non capirebbe e cercherebbe comunque di fermarci. Direbbero che non possiamo giocare a fare dio e altre stronzate simili. Loro erano gli unici che ci avrebbero aiutato. Stiamo comunque cercando di limitare il più possibile i danni, non che sia facile con quegli idioti”
    “Aspetti presidente, come facciamo a sapere che ci ha detto la verità?”
    “Se volete le prove possiamo fornirgliele. Abbiamo molti documenti che attestano l’esistenza della Macchina e il suo funzionamento”
    “Se è così accetto. Non che concordi con i vostri metodi, ma non ritengo il vostro fine sbagliato, e ormai i danni che avete causato non possono comunque riparati. Almeno Galar avrà un futuro migliore”
    “Non verrà deluso vedrà”

    “IDIOTI! INCOMPETENTI!” tuonò il capo del Team Union “avete fallito per ben due volte nell’ottenere un tassello fondamentale per il nostro piano, adesso non potremo mai portarlo a termine. Capite quali sono le conseguenze del vostro fallimento?”
    “Forse non tutto è perduto” intervenne Genius “abbiamo l’energia di Palkia, forse riusciremo a sfruttarla in qualche modo per aprire dei portali, a quel punto…”
    “Non sarà necessario” intervenne una voce nelle loro teste
    Tutti si girarono; alle loro spalle c’era un uomo, o quantomeno la fisionomia sembrava essere umanoide, con indosso una strana tuta metallica. L’uomo era alto almeno due metri e a giudicare dallo spessore della tuta sembrava essere anche piuttosto corpulento, ma la cosa più strana era che i suoi piedi non toccavano terra
    “Chi sei?” chiese Genius
    “Quello che conta non è il mio nome, ma quello che posso darvi” disse tendendo loro una capsula
    “Quella… non dirmi che è”
    “L’energia di Necrozma esattamente”
    “Ma come…”
    “E’ bastato precederlo nell’Ultramegalopoli e piazzare un congegno in grado di assorbire una piccola percentuale del suo potere appena sarebbe stato vicino, non se ne è nemmeno accorto”
    “Perché ci stai aiutando? Cosa vuoi in cambio?”
    “Assolutamente niente, voglio solo che portiate a termine il vostro piano. Prendere o lasciare”
    “Accettalo Genius” intervenne il capo “non so chi sia o come sappia del nostro piano, ma la posta in gioco è troppo alta per rifiutare. Piuttosto, hai detto di aver preceduto Necrozma. Questo vuol dire che sai…”
    Non fece nemmeno in tempo a finire la frase che lo strano individuo era scomparso nel nulla

    “Missione compiuta socio, ora non resta che attendere”

    Edited by Pokemario 01 - 3/8/2021, 17:27
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Capitolo 23: la lega di Galar
    Liepard colpì subito con Sbigoattacco, ma Mawile incassò il colpo senza troppi problemi, colpendo il felino con Carineria.
    Mary strinse i denti; se Beet avesse usato la sua squadra originale avrebbe avuto un vantaggio, ma così…
    “Ok, Liepard, proviamo a cambiare mossa; avvicinati e colpisci con Ombrartigli”
    La Pokèmon sorrise, poi colpì l’avversaria con i suoi artigli avvolti di energia spirituale. Appena si fu avvicinata però la Pokémon Inganno la colpì al muso prima con Metaltestata, poi con un secondo Carineria. Liepard tentò di attaccare di nuovo ma venne colpita da un terzo Carineria e cadde a terra.
    Mary la ritirò e mandò Thievul; Mawile gli si cagliò subito addosso con Carineria, ma Thievul scavò sottoterra evitando l’attacco, poi sbucò sotto la Pokémon Folletto. La Pokèmon venne scagliata via, ma si riprese e si scagliò all’attacco con Carineria, ma la volpe la schivò e la morse con Rogodenti. Mawile tentò di riprendersi, ma Thievul le fu addosso con Sbigoattacco seguito da un secondo Rogodenti e Mawile crollò.
    Beet allora mandò Mr. Mime. Mary rimase un attimo di sorpresa: quello non era il Mr. Mime che era diffuso a Galar, ma una varietà comune in altre regioni; probabilmente era stata Poppy a procurarglielo. Thievul partì subito con Sbigoattaco, ma Mr. Mime si protesse con Riflesso e l’attacco fallì, come accadeva sempre quando un nemico non attaccava
    “Che sciocca!” commentò Beet “avresti dovuto immaginare che avrei incominciato con una mossa difensiva con Mr. Mime”
    “Ti consiglio di perdere meno tempo a criticare e concentrarti di più sul combattimento” rispose lei
    Beet scosse la testa, ma notò che Thievul era scomparso. La volpe sbucò da sottoterra proprio sotto Mr. Mime ma questi reagì in fretta, colpendolo con Magibrillio. Il Pokémon già indebolito crollò.
    Mary decise che era il momento di usare il Pokémon che si era preparate apposta per quella situazione. Lanciò una Pokéball e Bisharp entrò in campo. Mr. Mime scagliò un Magibrillio, ma Bisharp incassò e colpì il Riflesso con Breccia, distruggendolo, poi colpì il Pokémon Barriera con Ferrartigli. Mr. Mime non si fece intimidire e approfittò della distanza ravvicinata per colpire con Doppiocalxcio. Bisharp subì gravemente il colpo, ma resistette e colpì con Ferrartigli. Mr Mime tentò di reagire con un altro Doppiasberla, ma il Pokèmon Acciaio fu più rapido e colpì con Sbigoattacco, seguito da un altro Ferrartigli. Mr. Mime crollò.
    Beet non si scompose e mandò Sylveon. Bisharp subito colpì la Pokémon con i suoi artigli metallici, ma questa resistette e scagliò un Magifiamma. L’MT di quell’attacco era stata sviluppata da poco e Beet ne aveva subito approfittato
    “Forza Bisharp, non arrenderti, colpisci di nuovo con Ferrartigli”
    Ma il Pokémon non si mosse. Mary non capiva cosa stesse succedendo, ma notò che Bisharp stava guardando imbambolato Sylveon come se fosse… infatuato.
    “Dannazione, Incantevole. Bisharp riprenditi”
    Ma Bisharp rimase fermo e Sylveon scagliò un secondo Magifiamma. Bisharp a quel punto partì all’attacco controvoglia, ma cambiò idea all’ultimo e un terzo Magifiamma finì il lavoro.
    Mary strinse i denti e mandò Scrafty. La Pokémon era una femmina, quindi non doveva preoccuparsi di Incantevole.
    L’avversario attaccò subito con Magibrillio, ma Scrafty si protesse con la pelle elastica, un metodo personale di usare Protezione, poi utilizzò Picchiaduro. Le Pokéball di Mary si aprirono e Morpeko e Grimsnarl uscirono fuori attaccando insieme a Scrafty la Pokémon Folletto, poi vennero ritirati.
    “Ottima mossa, svelarmi tutta la tua squadra” commentò Beet sarcastico “e poi, solo due Pokémon, ne valeva la pena”
    Mary strinse il pugno; effettivamente avrebbe potuto usarla prima con Thievul, ma non voleva rivelare Bisharp. In ogni caso Beet si era distratto di nuovo e Scrafty ne approfittò per colpire con Fangobomba. Sylveon resistette, ma venne avvelenata e Scrafty le si scagliò addosso con Metaltestata. La Pokémon resistette, ma cadde per il veleno.
    Beet sembrava iniziare a preoccuparsi abbastanza, evidentemente si aspettava una vittoria schiacciante. In ogni caso non si fece intimidire e mandò Gardevoir
    Scarfty scagliò un’altra Fangobomba ma Gardevoir la bloccò con Psichico e la rimandò al mittente; Scrafty si protesse ma fu vittima di un Magibrillio che lo scagliò a terra.
    La Pokémon non riuscì più a rialzarsi e Mary la ritirò, mandando la sua Morpeko; la Pokèmon era un regalo di suo fratello e la prima che aveva avuto
    Gardevoir scagliò un Magibrillio, ma Morpeko schivò l’attacco e iniziò a produrre elettricità dalle proprie guance, che assunse la forma di una ruota. La ruota d’Aura era sul punto di colpire, ma Gardevor la bloccò a mezz’aria con Psichico e la scagliò lontano. L’attacco era normalmente inutile su Morpeko, ma aveva effetto sull’elettricità che la circondava.
    Beet sorrise ma si accorse che Morpeeko stava cambiando aspetto; la parte gialla del suo corpo stava diventando viola e in resto del corpo era nero come la notte.
    Il criceto attaccò nuovamente con Ruota d’Aura ma stavolta non sembrava composta di elettricità, ma di qualcosa di diverso… Gardevoir tentò di bloccarla di nuovo, ma i suoi poteri non sembravano avere effetto e l’attacco andò a segno.
    Dopo il colpo Morpeko assunse nuovamente la sua forma base e colpì con Tuononda, paralizzando Gardevoir, poi diventò nuovamente nera e viola e partì di nuovo all’attacco con Ruota d’Aura. Stavolta però Gardevoir era pronta e scagliò un’Magibrillio; l’energia fatata dissipò quella negativa e Morpeko cadde a terra.
    Gardevoir preparò a finire l’avversaria, ma la paralisi ebbe effetto e la Pokémon Elettro riuscì a rialzarsi e colpirla in faccia con Ruota d’Aura, seguita da un Fulmine. La Pokémon Psico accusò il colpo e crollò
    Beet, ormai visibilmente irritato mandò Rapidash; evidentemente Beet era ancora legato alla sua altra specializzazione, pensò Mary, quello era già il terzo Pokèmon Psico. Questo giocava a suo favore.
    Il corno di Rapidash brillò e da esso partì un Maibrillio, ma Morpeko lo schivò e scagliò Tuononda. Rapidash tentò di colpirla con Megacorno ma Morpeko saltò e la colpì sul muso con Ruota d’Aura.
    Beet notò che Morpeko stava diventando sempre più rapida, questo non andava bene. Rapidash partì nuovamente alla carica con Megacorno ma Morpeko, avvolto nella sua Ruota d’Aura, schivò scattando di lato, per poi saltare e colpire Rapidash sulla schiena, per poi finirlo con Fulmine
    Beet sembrava avere ormai perso la pazienza e mandò la sua ultima Pokémon, Hatterene. La strana creatura fatata rilasciò una strana polvere che avvolse Morpeko. Lei non ci fece troppo caso e partì all’attacco con Ruota d’Aura, ma Hatterena incassò l’attacco e colpì con i suoi lunghi capelli. Morpeko accusò il colpo e cadde a terra. Era un Vorticolpo, ma perché faceva così male?
    Il Pokémon criceto tentò di rialzarsi ma Hatterena la sollevò con Psichico e la scagliò contro una parete. Mary non capiva, l’attacco non avrebbe dovuto funzionare… a meno che… Doveva essere l’effetto di quella strana polvere, forse alterato in qualche tipo di Morpeko.
    Morpeko venne scolpita da un altro Vorticolpo e non riuscì più a rialzarsi, così Mary la ritirò. La ragazza sospirò: sapeva che la sfida sarebbe stata difficile, ma non poteva arrendersi. Guardò gli spalti: il Team Yell stava ancora facendo il tifo per loro… e c’era anche suo fratello. Loro credevano in lei, non poteva deluderli.
    Mandò il suo il suo ultimo Pokémon, Grimsnarl. Lei e Beet si guardarono negli occhi: sapevano entrambi che era arrivato quel momento. Appena toccato il polsino Dynamax il loro Pokémon crebbero. I capelli di Hatterena si allungarono e il suo cappello diventò molto più grosso, mentre Grimnsnarl divenne molto più alto e i suoi arti molto più lunghi.
    Grimsnarl usò subito la sua mossa speciale, Gigacastigo. L’avversaria venne investita dall’energia negativa, ma riuscì a contrattaccare con Gigastigo, poi cadde addormentata. Il Pokémon Buio iniziò a colpirla con Dynafata, finché i due non tornarono alla normalità e Hatterena si svegliò. Grimsnarl però non diede tempo all’avversaria di attaccare ulteriormente e la colpì violentemente con Frantumanima; lei riuscì comunque ad usare Magibrillio un attimo prima di cadere, ma non alla massima potenza e il Pokémon Buio resistette, anche se con molta fatica.
    Dal palco si levò un’ovazione, il Team Yell non faceva che strillare, anche Ginepro partecipava al coro. Mary non poteva crederci. Aveva vinto, nonostante lo svantaggio.
    “Come è possibile? Come hai potuto vincere?” esclamò Beet “beh, non tutto il male vien per nuocere. Almeno ho una scusa per mollare quella vecchia e i suoi Pokémon Folletto”
    “Aspetta!” esclamò Mary “se ascolti bene noterai che la gente non sta esultando solo per me”
    Il ragazzo si rese conto che era vero: c’era anche gente che si congratulava con lui
    “Cosa? Ma io… Ho perso…”
    “Non importa chi vince o chi perde, quello che conta è mettercela tutta. È stato un ottimo combattimento e mi hai messo in seria difficoltà, non solo per il vantaggio di tipo. Non sarai la persona più gentile al mondo, ma hai grandi capacità e puoi raggiungere grandi risultati, qualunque strada tu decida di intraprendere”
    Beet si allontanò senza dire nulla, ma per un attimo a Mary sembrò che avesse sorriso

    Adesso era il turno di Glotia e Hop. I due erano amici da tempo, ma non certo per questo si sarebbero trattenuti. Hop mandò per primo Snorlax, mentre Gloria scelse Sirfetch’d.
    Il papero cavaliere colpì subito con Schermaglia, ma Snorlax incassò e rispose con Centripugno. Sirfectch’d usò lo scudo come Protezione e colpì con Vorticolpo. Snorlax incassò e rispose schiacciando l’avversario con tutto il suo peso. Il Pesobomba fu un duro colpo, ma il Pokémon Lotta si riprese e reagì con Sfolgorassalto. Il porro a forma di spada colpì il grosso orso, infliggendo seri danni, ma l’attacco fece sbilanciare Sirfetch’d. Snorlax ne approfittò per addormentarsi, in modo da recuperare energia.
    Sirfetch’d pensò bene di approfittarne e preparò un altro Sfolgorassalto… ma venne preso in pieno da Centripugno.
    “Sonnolalia!” esclamò Gloria “Attentò Sirfetch’d”
    Snorlax tentò di eseguire un Pesobomba, ma Sirfetch’d si protesse e colpì di nuovo con Breccia, ma Snorlax lo colpì con un altro Megapugno, poi con Pesobomba. Sirfetch’d non riuscì più a rialzarsi e Gloria lo richiamò
    La ragazza era sorpresa: Hop era diventato più abile di quanto pensasse. Gloria però non voleva arrendersi e mandò Stonjourner. Il Pokèmon di pietra subito piazzò delle Levitorocce, per poi schivare un Megapugno e rispondere con Pietrataglio.
    In quel momento Snorlax si svegliò e si lanciò all’attacco con Pesobomba, ma Stonjourner lo schivò per poi colpire con Schiacciacorpo. Snorlax tentò di addormentarsi di nuovo, ma Stonjourner lo colpì ancora con Schiacciacorpo, poi con Pietraglio, facendolo crollare.
    Hop lo ritirò e mandò Cramorant; il Pokémon si ferì contro le Levitoroccie, ma aprì il becco e sparò un Pistolacqua in contrò l’avversario. Il Pokémon Roccia incassò con una certa difficoltà e ripose con Pietrataglio, ma Hop aprì la piscina dello stadio e Cramorant si immerse schivando le rocce taglienti.
    Il cormorano riemerse alle spalle del costrutto, colpendolo duramente. Stonjourner rispose con Rocciotomba ma Cramorant sputò l’Arrokuda che aveva nel becco (tutte le piscine degli stadi ne contenevano alcuni) e si immerse di nuovo. Ancora una volta il Pokémon Roccia si preparò ad accoglierlo con Rocciotomba, ma stavolta il nemico uscì con qualcosa di diverso: un Pikachu, che paralizzò Stonjourner. Il Pokémon non riuscì a difendersi dal successivo Idropompa e crollò.
    Gloria mandò quindi Arctozolt; il Pokèmon iniziò a tremare per il freddo, poi si riprese colpì il volatile nemico con Beccoshock. Questi riuscì a reggere con molta fatica e a colpire con Idropompa, ma fu vittima del successivo Liofizzazione.
    Hop allora mandò Pincurchin. Lo strano riccio sparò subito i suoi aculei contro Arctozolt. Il bizzarro ibrido li schivò quasi tutti, ma uno lo colpì sul fianco, avvelenandolo. La creatura non si arrese e rispose con Scagliagelo; i frammenti di ghiaccio colpirono il bizzarro Pokémon, ma questi rispose con Velenotrappola, poi esplose.
    Actorzolt riuscì a resistere, ma era sensibilmente indebolito dal veleno e dalle tossine di Velenotrappola; a quel punto entrò Corviknigth, che lo sconfisse con un solo Alacciaio.
    Gloria rifletté sulla successiva mossa, poi schierò Darmanitan. Era rischioso, ma aveva un asso nella manica.
    Il grosso corvo scese in picchiata per colpire con Alacciaio, ma Dramanitan saltò sul suo dorso per colpirlo con Fuocopugno. Croviknigth incominciò a volare in cerchio a grande velocità, riuscendo a scrollarsi di dosso il gorilla, per poi investirlo in pieno con Baldeali. Lo scimmione di ghiaccio si riprese e colpì con Gelopugno, ma venne preso in pieno da Alacciaio
    Hop sorrise ma notò che il corpo del primate stava cambiano: era diventato completamente rotondo, con una faccia arrabbiata sul corpo e quella che sembrava un’altra testa rotonda sopra, il che lo faceva somigliare ad un bizzarro pupazzo di neve.
    Il Dramanitan stato Zen scagliò subito un Fuocobomba che investì in piena il volatile; questi sorpreso esitò un attimo e fu vittima del Fuocopugno. A quel punto i due si guardarono negli occhi e poi colpirono, il primo con Fuocopugno e il secondo con Alacciaio. Nessuno dei due si rialzò
    A quel punto entrarono in campo Flapple e Dubwool. Gloria sorrise; quello era il primo vero Pokémon di Hop ed era rimasto seriamente colpito quando aveva smesso di usarlo, era contento che avesse cambiato idea. La capra caricò subito con Sdoppiatore, ma il drago si spostò di lato, per poi scagliare un Dragopulsar. Il Pokèmon Normale partì ancora alla carica, stavolta con Cozzata Zen, ma Flapple prese una mela (Hop si chiese da dove l’avesse tirata fuori) e la fece precipitare sulla testa dell’avversario, infliggendo sorprendentemente danni considerevoli.
    Dubwool stava per mangiare la mela, ma Hop lo riprese e il Pokémon si scagliò contro l’avversario con Sprizzalampo, mentre Flapple rimase fermo. Hop non capiva il perché, ma poi il Solarraggio colpì; sorprendentemente Dubwool resse il colpo e rispose con Cozzata Zen.
    Gloria vide Flapple cadere e dovette ritirarlo. Hop sorrise; era contento di averlo ripreso in squadra. Forse c’erano Pokémon più forti, ma il loro legame era speciale.
    A quel punto Gloria mandò il suo starter, Intelleon. Il rettile puntò il dito e sparò un Tiro Mirato diritto sul muso dell’avversario che, già indebolito, crollò.
    A quel puntò Hop mandò Cinderace. I due amici si fissarono, poi sorrisero e attivarono il polsino Dynamax. Nelle mani di Inteleon apparve un gigantesco fucile e sotto di lui spuntò un altissimo getto d’acqua, mentre sotto le zampe di Cinderace comparve una grossa sfera infuocata. I due dovevano ringraziare la bizzarra energia che aveva investito i loro starter
    Intelleon prese subito la mira e dal fucile partì un Gigasparomirato che centrò in pieno Cinderace. Il coniglio calciatore rispose con Dynasaetta, ma il Pokémon Acqua resse il colpo e un secondo Gigatiromirato finì l’avversario.
    Gloria sorrise a Hop, che ricambiò ma con poca convinzione.
    “Che ti succede?”
    “Niente… è solo che… ci tenevo tanto a vincere… per poter affrontare mio fratello e dimostrargli quanto valgo”
    “Oh, mi dispiace…”
    “No, non ti preoccupare, tu hai dato il tuo massimo, ed è giusto così. Se mi avessi lasciato vincere, non sarebbe stato giusto e non mi avrebbe dato comunque soddisfazione. Continuerò ad allenarmi per diventare un allenatore migliore, e se non funzionerà, troverò la mia strada”
    “Te lo auguro”
    I due sorrisero e si strinsero la mano
    A quel punto l’arbitro esaminò i dati raccolti dai tabelloni; a quanto risultava Intelleon aveva vinto in condizioni migliori rispetto a Grimmsnarl, quindi, Gloria avrebbe passato il turno e Mary avrebbe affrontato Victor

    “E’ il momento presidente, tutto è pronto per il risveglio”
    “Siete sicuri solo voi tre di riuscire a contenerlo?”
    “Con il suo aiuto quello del loro staff… e un appoggio extra”
    Vedendo i due uomini dalle bizzarre capigliature, Rose non poté fare a meno di pensare che fossero dei completi imbecilli
    “Chi sono questi due?” chiese
    “Brandobaldo e Scudobaldo al vostro servizio” dissero i due in coro con un inchino esagerato “diretti discendenti dell’eroe di Galar e pronti ad onorare la sua regale dinastia ripetendo la sua impresa”
    “Questi due dovrebbero essere i successori dell’eroe di Galar?"
    “So che il loro look è a dir poco… eccentrico, ma saranno perfettamente in grado di farsi valere”

    Markus sorrise senza farsi notare. Quei due erano dei completi imbecilli, ma proprio per quello sarebbe stato divertente umiliarli. Presto i veri eroi di Galar si sarebbero mostrati, e allora la regione avrebbe scoperto la verità. E allora il vero re si sarebbe risvegliato.

    Edited by Pokemario 01 - 3/8/2021, 18:02
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    <b>Capitolo 24: Victor vs Mary
    Victor e Mary si posizionarono ai due lati opposti dell’arena e prepararono le loro Pokéball
    Appena l’arbitro annunciò il via Mary mandò Liepard, mentre Gloria rispose con Rapidash
    Il felino si scagliò subito in avanti con Sbigoattaccò, ma il cavallo puntò il corno e scagliò un Magibrillio. L’energia fatata investì l’avversaria, che riuscì a resistere e a rispondere con Rivincita. Rapidash indietreggiò ma scagliò un altro Magibrillio e stavolta Liepard crollò
    “Strategia semplice ma efficacie” commentò Mary “credo sia il caso di usare il mio asso nella manica” disse mandando Bisharp
    L’artropode colpì con Ferrartigli dritto sul muso dell’avversaria, ma venne colpito dal suo zoccolo. Il Colpobasso lo scagliò a terra e Rapidash ne approfittò per colpire con Magibrillio, ma Bisharp incassò e utilizzò Picchiaduro. Scrafty, Thievul, Morpeko e Grimsnarl uscirono dalle loro Pokéball e colpirono tutti la Pokémon Psico, che riuscì a reggersi a fatica
    “Bel colpo” commentò Victor ritirando Rapidash “ma la sfida è appena iniziata!”
    La ragazza rifletté un po’, poi mandò Dracovish. La bizzarra creatura attaccò l’avversario con Brachiomorso, ma Bisharp riuscì a contrattaccare con Ferrartigli, scagliando via il Pokémon. Mary sorrise, ma appena Dracovish toccò terra batté i piedi e l’onda sismica colpì Bisharp
    “Battipiedi!” esclamò la ragazza
    “Ho notato che a causa della strana fisionomia e della scarso equilibrio di Dracovish era molto semplice per i nemici schivare o contrattaccare i suoi attacchi, quindi ne ho approfittato” spiegò Victor
    Mary era sorpresa: Victor era riuscita a trasformare il più grande difetto del suo Pokémon in un vantaggio; era sicuramente un’ottima allenatrice.
    “Bisharp, cambio di strategia!”
    Il Pokémon sapeva cosa voleva dire quel comando. Appena l’avversario tentò di nuovo di morderlo non provò a schivare o contrattaccare, ma al contrario assunse una posizione difensiva. La Ferrodifesa gli permise di resistere al colpo, ma allo stesso tempo questo era andato a segno, di conseguenza, il successivo Battipiedi non fu efficace come il precedente, sebbene Bisharp accusò comunque il colpo
    Victor strinse i denti, poi ebbe un’idea.
    “Dracovish, Cozzata Zen”
    Mary la guardò confusa. Perché usare quella mossa? Non aveva alcun effetto… Ma certo! Sapeva che Bisharp avrebbe incassato il colpo, quindi aveva usato una mossa che avrebbe sicuramente fallito. Infatti, il successivo Battipiedi inflisse seri danni al Pokémon Acciaio.
    Bisharp indietreggiò e Dracovish iniziò a bombardarlo con Dragopulsar. Mary non sapeva cosa fare: l’attacco non era molto efficacie, ma Bisharp era già danneggiato e non sapeva quanto poteva reggerli, ma se li schivava allora avrebbe subito il Battipiedi. Doveva tentare il tutto per tutto.
    “Bisharp, Picchiaduro”
    Ancora una volta i suoi Pokémon uscirono dalle sfere e attaccarono Dracovish; lui riuscì a reggersi e a reagire con un Dragopulsar che venne però parato da Grimsnarl, prima che tornasse nella Ball insieme agli altri. L’ibrido cercò di approfittarne per usare Battipiedi, ma Bisharp gli fu addosso con Ferrartigli.
    Gloria richiamò il Pokémon Drago, poi riflettè e mandò Appletune. Bastò un Dragopulsar per sconfiggere il Pokémon Acciaio, già indebolito.
    Mary ponderò le proprie scelte, poi optò per Thievul. La volpe attaccò con Finta, ma Appletune aprì la bocca, dalla quale uscì uno strano acido. Questo sembrò non danneggiare l’avversario, che colpì come se non fosse successo niente, ma il successivo Energipalla fece più male del previsto. Thievul resistette e aprì la bocca, mordendo l’avversario con Gelodenti. Mary sorrise, ma poi notò che Appletune stava mangiando qualcosa. La baccarancia ripristinò la salute dello strano drago, anche più di quanto Mary si aspettasse, che scagliò un’Energipalla. Thieul venne colpito e scagliato all’indietro, ma si riprese subito e si lanciò nuovamente all’attacco, tentando di mordere Appletune. Il drago però aprì la bocca e scagliò un altro Dragopulsar. Thievul venne centrato in pieno e crollò
    Mary strinse i denti e mandò Scrafty. Il rettile usò la sua pelle per incassare un Dragopulsar per poi colpire il nemico sul muso con Zuffa. Appletune cercò di resistere, ma cadde a terra.
    Victor lo richiamò e mandò Eiscue. Era rischioso, ma non voleva usare subito lo starter, e l’altra scelta era anche più rischiosa, e comunque aveva un asso nella manica. Scrafty attaccò con Zuffa, ma i pugni si scontrarono contro il blocco di ghiaccio sulla testa del pinguino, che si frantumò. Scrafty allora caricò una Metaltestata, ma il Pokémon si spostò rapidamente di lato, poi utilizzò Grandine. Scrafty, sebbene subisse danno sai chicchi che cadevano dal cielo non si fece intimorire e tentò un’altra Metaltestata, ma questa si scontrò con il blocco di ghiaccio sulla testa di Eiscue, che si era appena riformato; il pinguino aprì il becco e scagliò una Bora che congelò Scrafy, rendendolo una facile preda per i successivi attacchi.
    Mary rifletté: quell’avversario era più pericoloso del previsto, doveva usare le armi pesanti
    La ragazza mandò Grimmsnarl che utilizzò subito Bullo. Eiscue, provocato si ritrovò confuso e immediatamente Grimmsnarl gli fu addosso con Frantumanima. Eiscue cercò di contrattaccare ma inciampò, e una seconda Frantumanima pose fine alla lotta
    La grandine smise di scendere e Victor scelse di mandare Rillaboom. Appena il grosso gorilla scese in campo dei semi si staccarono dal suo corpo e il campo di battaglia fu istantaneamente ricoperto da una vegetazione rigogliosa. Evidentemente il Rillaboom di Victor aveva un’abilità nascosta, oppure gliel’aveva cambiata con una capsula abilità. Prima che potesse fare qualunque cosa il Pokémon gorilla batté sul tamburo e delle radici si avvinghiarono intorno alle gambe del Pokémon buio.
    Era il momento di tentare il tutto per tutto: i due attivarono il polsino Dynamax e i loro Pokémon crebbero a dismisura.
    Rillaboom immediatamente suonò la sua gigantesca batteria, usando Gigarullio. Enormi radici avvolsero il nemico, che si resse a fatica. Grimmsnarl però non si perse d’animo e usò Gigatorpore. L’ondata di energia negativa investì Rillaboom che riuscì a rispondere con un altro Gigarullio sconfiggendo Grimmsnarl, poi cadde addormentato.
    Mary strinse i denti; aveva perso la sua arma più potente, la Gigamax, quando all’avversaria restavano ancora tre Pokémon. Poteva ancora farcela?
    “Si che puoi farcela!” esclamò una voce dagli spalti; la ragazza guardò in alto e vide suo fratello “Hai perso la Giga e allora? Io non l’ho mai usata eppure ho sconfitto tanti avversari. Hai ancora la Pokémon che ti ho regalato io, con lei hai vinto tante battaglie, puoi farcela! Io credo in te, so che vincerai. E anche se così non fosse, voglio che tu dia il massimo”
    Mary sorrise. Aveva ragione, non importava il risultato, doveva dare il massimo. Mandò la sua Morpeko. La Pokémon sorrise, e Mary ricambio; le due avevano passato tanto insieme, ora dovevano dare il tutto per tutto. Il piccolo criceto si avvicinò all’enorme gorilla, mordendolo con Sgranocchio. Il Pokémon accusò il colpo; a differenza di quello che molti credono le Dynamax e le Gigamax non sono particolarmente resistenti, e subiscono danni come le forme base, sebbene abbiano più vita.
    Il Pokémon gigante tornò alle sue dimensioni normali, inoltre il Campo Erboso si dissolse. Morpeko assunse la forma Panciavuota e colpì Rillaboom con Ruota d’aura. A quel punto lo scimmione si preparò a suonare il suo tamburo, ma Morpeko lanciò Tuononda. Lo scimmione non riuscì a muovere le braccia e si beccò un Ruota d’Aura in faccia, crollando.
    Stavolta fu Victor a stringere i denti. Aveva ancora Rapidash, ma era indebolita e aveva già visto Morpeko battere quello di Beet, la sua non aveva speranze. Doveva usare quell’altra Pokémon, era un grosso rischio, ma poteva farcela.
    La ragazza lanciò una Pokéball e Cursola entrò in campo. Morpeko non si fece intimidire e si affrettò a paralizzare la bizzarra creatura spettrale, rispose indurendo il suo corpo con Rafforzatore. Mary si chiese perché stesse puntando tanto sulla difesa, poi ordinò a Morpeko di attaccare con Ruota D’aura. Corsola incassò e rispose con un Fuocofatuo, scontando Morpeko. Il Pokémon strinse i denti e reagì con Sgranocchio e Cursola tentò di difendersi, ma la paralisi lo rese vulnerabile.
    Mary sorrise: era in vantaggio, probabilmente sarebbe bastato un altro colpo per buttarla giù, nonostante il Rafforzatore. Assunse la forma Panciavuota e si lanciò all’attacco con Ruota d’Aura, ma Cursola riuscì a difendersi ritirandosi nel guscio. La Protezione annullò ogni effetto dell’attacco Buio, ma Mary non si perse d’animo. Cursola era paralizzato e Protezione difficilmente funziona due volete di seguito, quindi non sarebbe stato un problema riprovare. Mary ordinò a Morpeko di usare Sgranocchio, Cursola si preparò a contrattaccare… poi entrambe crollarono
    “Cosa Giratina è successo?” esclamò Mary. Non riusciva davvero a capire. Morpeko era scottata, ma non era così debole da crollare per quello, e Cursola era danneggiata, ma si reggeva ancora. Non capiva proprio… “Ultimotocco!” esclamò all’improvviso. Aveva sentito parlare dell’abilità segreta dei Cursola. Questo spiegava perché avesse giocato tutto il tempo sulla difensiva e perché aveva incassato il primo attacco.
    “Ma quindi… è un pareggio?”
    “Non esattamente” rispose Victor sorridendo e mostrando la Pokéball di Rapidash. La Pokémon al suo interno era debole, ma ancora capace di combattere.
    Mary non poté fare altro che accettare la sconfitta; da una parte era contenta che la sua amica avesse vinto, ma dall’altra non poteva negare che le dispiacesse: si era impegnata al massimo, ma aveva comunque perso
    “Non te la devi prendere” disse Gloria sorridendo; evidentemente aveva capito il suo stato d’animo “sei stata comunque impressionante!”
    “Dici davvero?”
    “Certo! È stato veramente difficile batterti, più volte ho pensato di non poterci riuscire”
    “Sei stata grande sorellina!” esclamò una voce; Mary si girò e vide suo fratello, Ginepro, accompagnato da alcune Team Yell
    “Il fatto che tu abbia perso non conta. Ti sei impegnata al massimo e la vostra lotta è stata fenomenale. Io stesso non so se sarei riuscito a fare altrettanto”
    “Ma Spikeville? Speravo di diventare campionessa per ridare lustro alla città, ma ora…”
    “Stai scherzando? Sei stata fenomenale! Hai battuto uno specialista Folletto, e anche se non hai vinto contro Victor, te la sei comunque cavata egregiamente. Il pubblico ti adora sorellina. Grazie a te la popolarità di Spikeville salirà alle stelle”
    “Dici davvero?!”
    “Sicuro. E ricordati della mia proposta: se accetterai di diventare Capopalestra, allora gli sfidanti faranno la fila per affrontarti”
    “Ci penserò” disse lei sorridendo, poi strinse la mano a Victor e tornò sugli spalti

    Era il momento dello scontro finale: Victor contro Gloria
    Victor sorrise, ma era piuttosto teso: non pensava sarebbe mai arrivato fino a quel punto. Gloria invece non pareva affatto agitata, al contrario dalla sua espressione sembrava fosse sicura di vincere. I prepararono le loro Pokéball… poi la terra tremò

    “Così voi ce l’avete fatta?”
    “Sì” esclamò Elio, rispondendo alla domanda di Armonio“il Team Union non è riuscito a prendere l’energia di Necrozma, e ci sono scarse probabilità che ce la facciano di nuovo: anche se ora possono viaggiare tra gli universi, Necrozma è troppo forte per loro, dubito avranno un’altra occasione per catturarlo”
    “Io non sarei così tranquillo” disse Rosso “sappiamo di cosa sono capaci quelli del Team Union. Inoltre, tutti gli altri i loro obiettivi sembrano averli raggiunti, a parte forse Ghecis e Giovanni, ma non abbiamo capito bene cosa volessero”
    “Piuttosto c’è un’altra cosa che mi preoccupa” disse Lucas “non sappiamo ancora chi è la vera talpa nell’Organizzazione, oltre a Marluxia”
    “Io punterei su Larxene” disse Sanzo “è fin troppo violenta per essere una dei buoni, e ho sentito dire che era molto vicina a Marluxia, e che i due si conoscevano da prima di entrare nell’organizzazione.”
    “Francamente mi sembra un giudizio fin troppo affrettato” rispose Rosso “io sospetto più di Vexen”
    “Perché? Mi è sembrato un tipo apposto”
    “Si, ma non dimentichiamoci che discende dalla famiglia Regi, quindi potrebbe benissimo essere venuto a sapere del Dono, qualunque cosa sia”
    “Anche questo mi sembra un giudizio affrettato” rispose Lucas pensieroso
    “Per me potrebbe essere Saix” intervenne Elio
    “Il secondo in comando?”
    “Si, una simile posizione di potere sarebbe perfetta per una talpa. Inoltre, durante la missione mi è sembrato… non so… freddo, distaccato, fin troppo, sembrava non gliene importasse nulla degli abitanti dell’Ultramegalopoli, ad esempio”
    “E se fosse Roxas?” intervenne Calem “per quello che è successo, sapete”
    “Non penso” intervenne Alcide “io l’ho visto, da come agiva sembrava che l’idea di prendere l’energia di Xerneas gli fosse venuta sul momento, non sembrava pianificato”
    “Sicuramente sono tutte ipotesi interessanti” rifletté Lucas “ma stando alle indagini di Axel e Xaldin solo Marluxia è uscito dalla base da quando è stata rivelata l’informazione su Manaphy quindi apparentemente nessun altro può averla comunicata”
    “E se fosse stato Marluxia e avesse negato solo per confonderci e farci dubitare degli altri membri?” propose Calem
    “Non penso, sembrava sincero” rispose una voce
    “Axel??? Da quant’è che sei qui?” esclamò Lucas
    “Da un po’. Davvero non mi avete sentito?”
    “No…. Forse eravamo troppo concentrati”
    “Comunque, la vostra ipotesi è plausibile ma non lo so… non mi ha dato quell’impressione”
    “Ma è l’unica” insistette Calem “solo lui avrebbe avuto la possibilità di riferire l’informazione”
    “Lo so ma… non so cosa pensare. Spero seriamente che non siano stati Saix o Roxas. Saix… anzi, Isa, è sempre stato il mio migliore amico, e Roxas… da quando è entrato nell’Organizzazione mi sono sempre preso cura di lui, è stato come un fratello minore per me, sono già sconvolto da quello che ha fatto a Xerneas e Yvetal. Se dovessi dire di chi mi fido di meno nell’organizzazione… penso che quello sarebbe il capo, Xemnas”
    “Perché?” chiese Elio
    “Ho sentito delle voci, non so se siano vere, ma si dice che Xemnas, prima di entrare nella Polizia Internazionale, abbia fatto parte del Team Galassia”
    “Cosa!?” esclamò Lucas “seriamente?”
    “E’ solo una voce, ma credo dovremmo prenderla in considerazione”
    “Questo mistero è complicatissimo!” esclamò Sanzo “mi gira la testa…. Aspettate un attimo!”

    Edited by Pokemario 01 - 3/8/2021, 18:06
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Capitolo 25: la Notte Oscura
    “C-cosa sta succedendo?” Chiese Victor spaventato. La terra stava tremando e raggi di una misteriosa energia, simile a quella Dynamax, stavano spuntando dal suolo
    Improvvisamente, uno degli schermi dell’arena si attivò; tutti i presenti guardarono in quella direzione, e quello che videro fu il volto terrorizzato e sconvolto del presidente Rose.
    “Aiuto!” esclamò l’uomo “le cose non sono andate come previsto. Venite subito alla Rose Tower presto! La Notte Oscura…” poi il video si spense
    “Cosa sta succedendo?” esclamò Yarrow dagli spalti.
    “Non lo so” intervenne Poppy “ma ha parlato della Notte Oscura”.
    “Se la Notte Oscura si è risvegliata, per Galar sarà la fine” esclamò Ginepro.
    Tutti gli abitanti di Galar conoscevano la Notte Oscura: secoli fa, un Pokémon gigantesco era apparso nel cielo, enormi nubi si erano addensate intorno a lui e una misteriosa energia aveva fatto crescere a dismisura i Pokémon della regione, facendoli diventare feroci e incontrollabili. Ma un misterioso eroe armato di spada e scudo aveva sconfitto il Pokémon, fermato la Notte Oscura e salvato la regione. Ora la storia si ripeteva, ma l’eroe non era presente.
    “Non possiamo stare qui fermi senza far niente!” esclamò Laburno “siamo Capipalestra, i migliori allenatori della regione dopo Dandel, se c’è qualcuno che può fare qualcosa siamo noi”.
    Gli altri annuirono e partirono.
    “Andiamo anche noi!” esclamò Gloria.
    “Stai scherzando?” esclamò Victor “noi cosa potremmo fare?”
    “Hai sentito cosa ha detto Laburno? I Capopalestra sono i migliori allenatori della regione dopo Dandel, e noi li abbiamo battuti tutti.”
    “Non al massimo delle loro forze; in palestra si trattengono, lo sai. Pure Laburno non usa Pokémon che non sono originari di Galar. Li avresti affrontati al pieno delle tue forze se avessi vinto il torneo.”
    “Avresti? Dai per scontato che avrei vinto io?”
    Victor non rispose. In quel momento Hop, Mary e Beet scesero dagli spalti.
    “Di cosa state parlando?” chiese la ragazza dai capelli neri
    “Gloria vorrebbe andare aiutare i Capopalestra” rispose Victor
    “Cosa? Ma è follia? Non potremmo mai…”
    “Io penso invece che dobbiamo farlo” intervenne Hop “è vero, non siamo gli allenatori più forti della regione, e non abbiamo mai compiuto grandi imprese come Rosso e gli altri ragazzi, ma non possiamo starcene con le mani in mano. Mio fratello non lo avrebbe mai fatto”.
    “Tuo fratello è il campione Hop” rispose Victor.
    “È vero, ma non è sempre stato così. Quando ero piccolo aveva appena iniziato il mio viaggio, eppure un giorno quando mi sono cacciato nei guai con un gruppo di delinquenti lui mi ha difeso come poteva. Anche prima di vincere la Lega, Dandel non si è mai tirato indietro, non si è mai arreso, ha sempre lottato ed è così che è diventato Campione. E questo non vale solo per lui: Rosso era alle prime armi quando ha sconfitto il Team Rocket per la prima volta. Brendon, Lucas, Calem, avevano “solo” sette medaglie quando hanno salvato il mondo intero, noi ne abbiamo otto. Forse non riusciremo a fare la differenza, ma dobbiamo comunque provarci.”
    “Non lo so…” disse Mary “mi sembra troppo rischioso”
    “Tuo fratello crede in te?”
    “S-si, penso di si"
    “Allora è la tua occasione per dimostrare che non si sbaglia. E tu Victor, hai sempre detto che volevi dimostrarti all’altezza dei tuoi eroi, ebbene questo è il momento.”
    Victor rifletté; aveva sempre detto di volere una sfida pari a quella che gli altri ragazzi avevano affrontato, e ora che ne aveva l’occasione si tirava indietro? Forse non aveva mai davvero creduto di potercela fare, ma era arrivato il momento di dimostrare a sé stesso che si sbagliava “d’accordo, accetto.”
    “Anche io” disse Mary accennando un sorriso; non era ancora affatto convinta.
    “Idioti” disse Beet “non capite che tutto questo è al di là delle vostre capacità. Sarà un suicidio.”
    “Se pensi di essere più forte di noi perché non vieni anche tu?” chiese Gloria “O forse hai paura?”
    “I-io non ho paura! Ma non ho bisogno di dimostrare nulla a voi perdenti”
    “Come vuoi tu” rispose lei ridacchiando “allora andiamo, questo codardo non ci sarà d’aiuto, è chiaro che se la stia facendo sotto.”
    “A-aspettate, vengo anche io. Non avreste speranze senza di me.”
    Gloria sorrise “allora andiamo!”

    Markus sorrise, tutto stava andando come previsto. Non potè fare a meno di ridere vendendo Brandobaldo e Scudobaldo che lottavano contro Eternatus sulla cima della torre, appena risvegliato. I due Sirfetch’d erano caduti prima di mettere a segno un colpo, Ageislah Gollispod e Bisharp datavano cercando invano di avvicinarsi, mentre Kilngklang e Bronzong incassavano a stento tutti i colpi e Falinks stava nelle retrovie, palesemente terrorizzato dall’idea di avvcinarsi al mostro. L’unico motivo per cui non avevano perso era che erano aiutati dai dipendenti della Macro Cosmos, dai Pokèmon di Brutus e Brain e dai suoi Bronzong, Sigiliph e Ageislash, che avevano già messo a segno diversi colpi, altrimenti, ma erano davvero penosi. Li aveva assunti solo per dimostrare che gli allenatori non potevano nulla contro quel Pokémon e anche, lo doveva ammettere, per farsi due grasse risate. Niente lo divertiva di più di vedere gli umani che si davano tante arie ma alla fine non valevano un soldo; gli umani erano i veri dei, ma questo valeva solo per pochi eletti, e lui era uno di quelli.
    “C’è qualcosa che non va presidente!” disse fingendo di apparire sorpreso, ma quando si girò vide che era sparito. Era così occupato a guardare quei due buffoni che non si era accorto che il presidente si era allontanato.
    “Il presidente Rose si è ritirato nel suo ufficio” disse Olive, l’assistente di Rose mentre la sua Salazzle avvelenava il grosso drago.
    Makus corse subito nel palazzo, trovando il presidente davanti ad uno schermo “Cosa stai facendo?”
    “N-niente” disse lui tremando.
    “Non mentire!” esclamò Markus infuriato.
    “H-ho mandato un messaggio alla Lega…”
    “Tu cosa?”
    “La situazione qui sta degenerando, pensi davvero che quei due buffoni potranno domare quel Pokémon? La verità è che non siamo all’altezza, nessuno di noi lo è. La Notte Oscura è troppo per qualsiasi allenatore, abbiamo commesso uno sbaglio. Ma se chiamiamo i Capipalestra tutti insieme allora…
    “Stai scherzando? Lo sai cosa farà la Lega quando scoprirà quello che stiamo facendo qui? Ci arresterà tutti, anche voi, quantomeno per collusione con un’organizzazione criminale, se vi andrà bene.”
    “Sono disposto a pagare per quello che ho fatto”
    “Tu forse, ma cosa ne sarà dei tuoi dipendenti? Ti sono stati leali fino alla fine e ora tu vuoi venderli così? Cosa ne sarà di Olive, dopo tutto quello che ha passato sulla strada, vuoi che marcisca in una prigione? E la Macro Cosmos? Dopo questo scandalo verrà smantellata, e allora tutti i progetti in cui hai investito andranno perduti. Cosa ne sarà della Lega, dell’economia della regione, del suo futuro? E il progetto Notte Oscura? Nessuno vorrà più portarlo avanti. Galar ha bisogno di te, ha bisogno della Macro Cosmos e ha bisogno della Notte Oscura.”
    “Allora? Cosa dobbiamo fare?”
    “Se mi avessi lasciato parlare sapresti che ho in mente un piano di riserva. Manderò i miei sottoposti più fidati, Brutus e Brain, a cercare degli alleati, mentre le mie altre reclute si assicureranno che nessuno si avvicini alla torre, se qualcuno entrerà starà ai tuoi dipendenti. Lei aiuti a trattenere la Notte Oscura, mi raccomando.”

    Mentre correvano verso la torre della Macro Cosmos i cinque ragazzi videro qualcosa di inaspettato: i Pokémon dei Capipalestra che crescevano a dismisura, attivando le loro forme Gigamax.
    “Non è possibile” esclamò Mary “non siamo in un punto energetico.”
    “Penso sia quest’energia” spiegò Hop “sta trasfondo l’intera regione in un punto energetico. Piuttosto, se i Capipalestra hanno sentito il bisogno di attivare il Gigamax deve esserci qualcosa di grosso, in tutti i sensi!”
    Infatti man mano che si avvicinavano i cinque notarono che sempre più Pokémon si stavano Dynamaxizzando. Quando furono vicini notarono che i nemici contro cui stavano combattendo erano reclute del Team Union.
    “Cosa ci fa il Team Union a Galar?” esclamò Victor.
    “Non lo so, ma non promette nulla di buono” rispose Beet.
    “Fratello!” esclamò Mary correndo in direzione di Ginepro “cosa sta succedendo qui?”
    “Ora non ho tempo di spiegare sorellina, ma si può sapere cosa ci fai qui” disse il Capopalestra mentre il suo Obstagoon parava il Dynapugno di uno Scrafty con sbarramento, limitandone i danni.
    “Siamo venuti per aiutare. Vuoi il mio polsino Dynamax?”
    “No grazie, posso fare anche senza” e mentre lo diceva il suo Mandibuzz usava Aerasoio sull’avversario Lotta, indebolendolo sensibilmente.
    Mary scosse la testa e mandò il suo Grimmsnarl, che gigamaxizzò e abbatté l’avversario con Dynafata.
    Beet seguì l’esempio della ragazza e mandò Hatterena, che dopo aver gigamaxizzato usò Dynapsiche su un Crobat, che stava mettendo in seria difficoltà l’Alcremie di Poppy.
    “Grazie ragazzo, mi serviva proprio una mano” disse l’anziana; Beet accennò un sorriso senza farsi notare.
    In quel momento anche gli altri Capipalestra si accorsero dei cinque.
    “Cosa ci fate qui?” chiese Laburno, mentre il suo Duraludon teneva occupato un gigantesco Tyranitar “Non lo sapete che è pericoloso?”
    “Volevamo dare una mano” rispose Gloria “cosa sta succedendo qui?”
    Il Domadragi scosse la testa “non lo sappiamo, ma il presidente ha accennato alla notte oscura.”
    “Forse il Team Union ha occupato la Rose Tower e ha fatto qualcosa che ha risvegliato la Notte Oscura.”
    “E’ possibile. Se solo l’eroe di Galar fosse ancora qui…”
    “L’eroe di Galar… ma certo!” esclamò Hop “Gloria, ricordi quello che abbiamo scoperto con Sonia.”
    “Certo che me lo ricordo” era stata una scoperta sconvolgente: l’eroe di Galar non era un umano come tutti credevano, ma due Pokémon, due lupi armati di spada e scudo.
    “Ho ripensato a quelle due statue tutto il tempo. C’era qualcosa di familiare, ma non capivo cosa. Adesso ho avuto l’illuminazione. Ti ricordi di Zacian e Zamazenta, i due lupi che si dice si aggirino per il Bosco assopito?”
    “Come no, li abbiamo anche incontrati all’inizio del nostro viaggio. Aspetta vuoi dire che quei due sono…”
    “Ne sono sicuro! Quei Pokémon sono gli eroi di Galar. Dobbiamo andare subito nel Bosco Assopito a cercarli, solo loro possono fermare la Notte Oscura.”
    “Ha senso... chi mandiamo a cercarli.”
    “Beh… si sono mostrati a noi, quindi penso che dovremmo andare noi due.”
    “Ha senso." disse lei" andiamo
    Victor annuì e si avvicinò a Gloria per spiegarle la situazione.
    “Va bene se tu Mary e Beet restate qui mentre io e Hop andiamo a cercare i due lupi.”
    “D-d'accordo” rispose Victor , anche se con una punta di esitazione, mentre gigamaxizzava il suo Rillaboom.
    Gloria allora si incamminò insieme all’amico con non pochi dubbi: sarebbe stata degno di un leggendario?

    Xemnas si sedette, mentre guardava i ragazzi entrare. Quegli otto avevano riunito l’intera organizzazione XIII per fare un annuncio. E pensava anche di sapere di cosa si trattasse.
    “Un’attimo di attenzione!” esclamò Lucas “come sapete ormai da molto tempo, sembra che sfortunatamente ci sia una talpa nell’organizzazione”
    “E immagino che tu non ti riferisca all’Excadrill di Leaxeus” disse Xigbar ridacchiando
    Lucas scosse la testa “E’ una faccenda seria. Qualcuno ha riferito al Team Union informazioni su Manaphy, e forse anche altre informazioni private.”
    “Ma la talpa non era Marluxia” chiese Demyx sbuffando "non capisco perché dobbiamo trattenerci ancora qui. Io devo andare ad accordare il mio sitar”
    “Non fai altro che trovare scuse per non lavorare” lo rimproverò Larxene “non so nemmeno cosa ci faccia tu nell’Organizzazione. Una scodella sarebbe più utile di te!”
    “Lasciamo da parte le divergenze per un momento e concentriamoci sul caso” li ammonì Lucas “Marluxia ha tradito l’Organizzazione, è vero, ma lo ha fatto comunicando la posizione della base. Certo potrebbe aver mentito e comunicato anche l’altra informazione, ma ci sono prove che mi suggeriscono l’effettiva presenza di una seconda talpa. Anche dopo la cattura di Marluxia, infatti, il Team Union sembrava in grado di prevedere le nostre mosse. Ad Unima, ad esempio, avevano preparato un gas infiammabile che sembrava fatto apposta per contrastare Axel; ad Alola, avevano dei sensori per vedere oltre le illusioni di Zexion. Ma ci sono casi anche più strani: Xigbar, che è il membro più abile ad usare Teletrasporto e che avrebbe potuto creare alcuni problemi, guarda caso è stato mandato a Sinnoh, dove le distorsioni spaziotemporali gli impedivano di usare la sua abilità; Roxas invece è stato mandato a Kalos, dove si sono verificate condizioni perfette per convincerlo a passare dalla parte del Team Union, una coincidenza piuttosto grossa non trovate? Sembra che la talpa non solo conosca le nostre mosse, ma possa addirittura influenzarle. Da quello che sappiamo, i vari membri sono stati assegnati alle loro missioni dal capo Xemnas, che si è consultato col suo vice Saix. C’è però un’altra questione su cui vorrei porre l’attenzione: quando è stata comunicata l’informazione incriminata, tutti i membri ad eccezione di Xemnas, il capo, erano nella sala principale del Luogo che Non Esiste. L’informazione è stata comunicata dal capo tramite l’unico canale di comunicazione autorizzato, uno schermo connesso col suo ufficio, e da quel momento stando a quello che dice Saix, solo Marluxia ha lasciato dalla stanza, pertanto la talpa non può essere uscita… a meno che non fosse già fuori!”
    “Non vorrai insinuare che…” intervenne Xemnas.
    “Lei conosceva quell’informazione ancora prima di comunicarla all’Organizzazione, quindi, scartando Marluxia, lei è l’unico possibile colpevole. E non è tutto. Axel ci ha detto che lei aveva fatto parte del Team Galassia, sono solo delle dicerie è vero, ma un nostro contatto nella polizia ci ha confermato l’esistenza di un membro ancora a piede libero che ha molto in comune con lei.”
    Xemnas a quel punto si alzò in piedi “ok, lo ammetto, ho fatto parte del Team Galassia. Ma quello è stato un errore del passato, non avrei mai tradito l’Organizzazione.”
    “Considerato che il Team Galassia voleva distruggere l’universo, non lo definirei un semplice errore, inoltre le prove che abbiamo trovato sono schiaccianti.”
    In quel momento Xaldin e Leaxeus si alzarono in piedi e afferrarono Xemnas.
    “Resterà per un po’ in una cella qui nella base, finché non avremo accertato la questione, per il momento sarà Saix a prendere il comando.”

    “No, state commettendo uno sbaglio, io…” non riuscì a finire la frase che i due omoni lo trascinarono via.
    A quel punto Axel si avvicinò ai ragazzi e sussurrò “è andata tutto come previsto, possiamo procedere.”

    Edited by Pokemario 01 - 3/8/2021, 17:09
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Capitolo 26: gli eroi di Galar
    “Forza, sono riuscita a liberare una passaggio” disse Mary a Beet dopo aver sconfitto il gigantesco Greninja davanti a lei e gli altri Pokémon delle reclute più vicine “corriamo!”
    “Aspetta!” esclamò Victor “Vuoi andare avanti senza i Capipalestra?”
    “Le reclute sono troppe, e continuano a teletrasportarsene di nuove, se continuiamo così non arriveremo mai alla torre.”
    “E se non fosse necessario? Se non ho capito male Hop stanno andando a chiamare gli eroi di Galar, se aspettassimo loro…”
    “Non sappiamo cosa ci sia in quella torre! Se il Team Union avesse preparato qualcosa per indebolire o uccidere i due Leggendari? Se stessero potenziando la Notte Oscura in qualche modo? Se…”
    “Se ora noi andiamo da soli in quella torre, ci faremo quasi sicuramente ammazzare” esclamò Beet
    “Che c’è? Ora pensi di non essere all'altezza?”
    “Si ok, lo ammetto, tutto questo è al di là delle mie capacità. Non sono invincibile, nessuno di noi lo è. Mandiamo avanti dei Capopalestra piuttosto”
    “No, Mary ha ragione” intervenne Victor “dobbiamo andare noi. Se dei Capopalestra si presentano alla Rose Tower, il Team Union tirerà fuori le sue armi migliori, anzi, faranno di tutto per non farli nemmeno proseguire. Noi siamo solo dei ragazzini, ci prenderanno sottogamba.” non era convinto nemmeno lui, ma gli sembrava la cosa migliore
    “Dei ragazzini che hanno partecipato alla Lega” precisò Beet “le nostre lotte hanno colpito tutti gli spettatori, abbiamo dato prova di grandi capacità, tutti noi.”
    “Ma dubito che il Team Union abbia assistito."intervenne Mary" E anche se fosse, o lo avessero saputo in altri modi, abbiamo meno esperienza di un Capopalestra, c’è comunque la possibilità che ci sottovalutino. E in ogni caso, appena queste reclute vedranno che un Capopalestra sta cercando di proseguire, sicuramente faranno qualsiasi cosa per fermarlo. E poi… se proponiamo la cosa ai Capopalestra sono sicura che mio fratello si proporrà subito e io… non voglio perderlo.”
    “Allora è deciso, andiamo!” esclamò Victor correndo in avanti e cercando di evitare i nemici, mentre i suoi Pokémon lo proteggevano da attacchi improvvisi. Mary le corse subito dietro, mentre Beet esitò un po’ di più, poi si decise a seguire le due ragazze. Alle sue spalle Mary sentiva la voce di suo fratello che la richiamava, ma ormai aveva preso la sua decisione e non si sarebbe fermata.

    Arrivati al Bosco Assopito, Gloria e Hop iniziarono ad addentrarsi nelle profondità. Non erano mai andati così lontani, sia perché il bosco era troppo fitto e c’era il rischio di perdersi, sia perché i Pokémon lì erano molto più forti: c’erano Weezing, Orbeetle e persino Corviknight, ma adesso erano più esperti ed erano in grado di affrontarli. Ad un certo punto Hop stava per mettere il piede su uno Stunfisk, fortunatamente Gloria se ne accorse in tempo.
    I due proseguirono ancora per un bel po', finché non videro davanti alloro un altare. I due fecero per avvicinarsi ma improvvisamente sentirono un rumore e dal nulla apparvero due figure umane. I due si nascosero rapidamente e osservarono l’uomo inverosimilmente muscoloso e la donna dai capelli viola. Li avevano visiti al telegiornale: erano Brutus e miss Brain del Team Union.
    I due ragazzi rimasero appostati dietro un cespuglio ad origliare
    “Spadalupo, Scudolupo, venite fuori!” gridò Brutus
    “Idiota, non è così che dobbiamo evocarli!” lo riprese miss Brain “e poi che nomi sono Spadalupo e Scudolupo?”
    “Mi sono scordato i loro veri nomi, d’accordo? Ma i nomi non sono importanti, è la potenza che conta”
    La donna sospirò “quando i Primi Dei hanno distribuito il cervello tu dovevi essere in vacanza. Adesso seguimi.”
    “Primi Dei?” sussurrò Hop “pensavo che il nostro dio fosse Arceus”
    “Infatti, non ho idea di cosa stiano parlando… Forse includono anche Dialga, Palkia, Giratina e i guardiani dei laghi? Ma non aveva mai sentito questa espressione… comunque teniamoli d’occhio.”
    I due si avvicinarono all’altare; Hop e Victor cercarono di avvicinarsi di soppiatto, sempre restando nascosti. Gloria prese il suo telefono e con lo zoom della telecamera osservò l’altare, notando su di esso uno scudo e una spada rovinati.
    “Io prendo la spada!” esclamò Brutus “un vero guerriero non ha bisogno di difendersi. Attacca, senza paura, senza pietà, e…”
    “E perde quando arriva un avversario più forte. Se avessi un minimo di cervello sapresti che la difesa e la strategia contano molto di più della forza bruta, per questo è molto meglio lo scudo. E poi ti ricordo che il lupo di tipo Lotta è quello con lo scudo.”
    “E questa è l’ennesima dimostrazione che Arceus è un incompetente. Le spade sono sempre associate al tipo Lotta, lo sanno tutti!”
    Miss Brain sospirò di nuovo e si preparò a prendere lo scudo
    “Dobbiamo fare qualcosa” disse Hop sussurrando una cosa nell’orecchio di Gloria,che annuì.
    In quel momento Brutus e Brain afferrarono la spada e lo scudo… ma improvvisamente un getto d’acqua, sparato da Intelleon colpì la mano della donna, mentre una palla infuocata di Cinderace fece cadere la spada all’uomo muscoloso.
    I due non fecero in tempo a reagire che un Corviknight apparve, raccogliendo i due oggetti; rapidamente si girarono e videro i due ragazzini
    “Chi siete voi?!” esclamò miss Brain infuriata
    “Chi siamo noi non ha importanza” rispose Hop “ma non vi permetteremo di portare a termine i vostri piani”
    Brutus in tutta risposta scoppiò a ridere “e voi ragazzini pensate di poterci fermare? Vi schiacceremo come insetti”

    Victor, Mary e Beet si fecero strada tra i pochi membri del Team Union rimasti, fino a raggiungere la Rese Tower. L’imponente edificio torreggiava su tutta Galar ma qualcosa non andava: anche se era difficile vedere bene la cima, i tre ragazzi notavano uno strano movimento, segno che qualcuno stava combattendo sulla cima; come se non bastasse, le nubi nere che ricoprivano Galar sembravano convergere in quel punto, come se fosse proprio la torre a generarle; o qualcosa sulla sua cima. I tre si prepararono ad entrare, ma improvvisamente la porta scorrevole si aprì e da essa uscì Olive, la vicepresidente della Macro Cosmos.
    “Cosa siete venuti a fare?” chiese con voce calma ma decisa “il presidente al momento non può essere disturbato”
    “Ma… è stato lui ad inviare una richiesta di aiuto” fece notare Gloria
    “Non so di cosa parlate. Il presidente ha espressamente chiesto di non far entrare nessuno”
    I tre ragazzi si avvicinarono per parlare tra di loro senza farsi sentire
    “Qui qualcosa non va” disse Victor “che Olive sia complice del Team Union è stia tenendo Rose in ostaggio? Non mi è mai piaciuta quella donna”
    “Lo escludo” rispose Beet “Olive può sembrare un po’ scortese avvolte, ma la sua fedeltà a Rose è innegabile. Farebbe qualsiasi cosa per accontentarlo, è completamente escluso che lo tradisca”
    “Ciò non toglie che ci sia qualcosa che non va” commentò Mary “il presidente Rose ha chiaramente chiesto il nostro aiuto.”
    “Su questo mi vedo costretto a concordare” rispose il ragazzo “forse dovremmo provare ad entrare comunque”

    Gloria strinse i denti. Non si poteva dire che stesse andando esattamente bene: il Corviknight avevano battuto l’Hariyama di Brutus, e Cinderace aveva sconfitto l’Exeggutor di miss Brain, mentre il suo Intelleon aveva sconfitto Delphox; d’altro canto però Pinchurcin era stato distrutto da Metagross, Primeape aveva vinto con estrema facilità con estrema facilità contro Stonejour e Darmanitan aveva perso contro Conkledurr. La ragazza guardò i Pokémon rimanenti: Heracross era appena riuscito a sconfiggere Snorlax, che pure gli aveva dato molto filo da torcere, mentre Machamp aveva sbaragliato Dubwool; nel mentre Arctozolt era stato letteralmente stracciato da Alakazam. Mentre Flapple cercava invano di avere la meglio su Orbeetle, Glori guardò il suo Sirfetch’d che stava lottando con quello di Brutus: il papero del nemico era molto più forte, ma il ragazzo notò che continuava imperterrito ad attaccare con la sua spada, senza mai preoccuparsi di parare o proteggersi: doveva sfruttare questo suo punto debole.
    “Sirfetch’d, azione evasiva”
    A quelle parole il papero parò la spada nemica con il suo scudo, si abbassò e si spostò di lato, colpendo l’avversario sull’ala con Breccia. Il Pokémon, preso in contropiede, lasciò cadere la spada e Sirfetch’d gli fu subito addosso.
    Nel mentre Hop era concentrato sul suo Cramorant: la Meowstic dell’avversaria continuava a prevedere ogni sua mossa: se sparava un’Idropompa, lei rispondeva con Raggioscossa; se usava Aereossalto, si spostava di lato e poi Raggioscossa. Se colpiva con Aerasoio , lo disperdeva con Psichico. Se usava Sub, colpiva l’acqua con Raggioscossa. Non sembrava esserci modo per batterla, a meno che… Ma certo! L’unico modo per sconfiggerla era inserire una variabile che non potesse prevedere.
    “Cramorant, usa Sub”
    Cramorant lo guardò confuso, sapendo cosa sarebbe successo, ma eseguì; Meowstic colpì il laghetto nel quale si era tuffato con Raggioscossa e Cramorant emerse, gravemente indebolito ma con qualcosa in bocca; non era il solito Arrokuda, era qualcosa di diverso: un Pikachu. Hop non era sicuro di dove Cramorant li trovasse, ma doveva approfittarne
    Il Pokémon Volante lanciò il roditore contro il felino nemico; Meowstic lo bloccò a mezz’aria, ma Pikachu rispose rapidamente con Fulmine, paralizzando l’avversaria. Era l’occasione che Hop sperava: si lanciò all’attacco con Aereoassalto contro la Pokémon Psico che, paralizzata, non riuscì a reagire. Meowstic si riprese e colpì Cramorant con Raggioscossa, sconfiggendolo, ma venne subito colpita dal pallone infuocato di Cinderace e crollò
    Gloria guardò la situazione: a loro rimanevano solo Intelleon, Cinderace e Sirfetch’d, gravemente indebolito, mentre i nemici avevano ancora Metagross, Heracross, Conckeldur, Primeape, Orbeetle, Alakazam e Machamp. La situazione era chiaramente in svantaggio, quindi dovevano giocarsi il tutto per tutto. Attivarono i polsini Dynamax e richiamarono i loro Pokémon nella Ball, che crebbe a dismisura; quando uscirono i loro starter iniziarono a crescere a loro volta.
    “Ottima mossa” disse miss Brain con tono chiaramente sarcastico “ma possiamo farlo anche noi.”
    Con orrore i due ragazzi osservarono il Machamp e l’Orbeetle nemici uscire dalle Pokéball giganti e diventare enormi, le braccia del primo ricoprirsi di un’energia simile al magma, le ali del secondo unirsi fino a formare una specie di disco volante. Come se non bastasse i due attivarono anche un altro bracciale, al quale Heracross e Alakazam reagirono: i bicipiti di Heracross si gonfiarono, il suo corno crebbe, ad Alakazam spuntò una folta barba e dei cucchiai apparvero intorno a lui. Gloria aveva sentito parlare di quelle forme, ma non le aveva mai viste in azione: erano Megaevoluzioni.
    Gloria rabbrividì: non potevano farcela, avevano perso. Eppure, non poteva arrendersi; doveva lottare, per i suoi amici, per la sua regione, per la sua squadra, per tutto quello a cui teneva. Forse… sì forse c’era ancora qualcosa che poteva fare, probabilmente non avrebbe funzionato, ma doveva provarci.

    Victor strinse i denti. I Pokémon dei dipendenti al servizio di Olive erano tanti ma non troppo forti, il problema erano quelli della stessa vicepresidente. Salazzle era riuscita da sola a sconfiggere il Sylveon e il Mawile di Beet e il suo Eiscue; la sua Gardevoir poi aveva quasi distrutto il Team di Mary, restavano solo Grimsnarl, Bisharp e Morpeko. Froslass invece aveva rapidamente sconfitto Cursola, e la Rapidash di Beet e ora stava puntando la sua; poche rapide Palla Ombra bastarono ad annientare l’unicorno. Tsareena intanto stava colpendo ripetutamente Dracovish, mentre Milotic aveva annientato Appletune con Geloraggio.
    “Così non va” disse a suoi ragazzi
    “Grazie, l’avevamo notato” rispose Beet sarcastico
    “Ritiriamoci un attimo” disse lei. I tre richiamarono i loro Pokémon e si ritirarono in un angolo. Come immaginava Olive non li seguì: a lei importava solo tenerli lontani dalla torre “Dobbiamo cambiare strategia”
    “Se non la sconfiggiamo non riusciremo mai a entrare” esclamò Mary
    “Lo so ma… Mary sei un genio! Noi non dobbiamo entrare, dobbiamo arrivare sulla cima”
    “Ti ricordo che non abbiamo un Pokémon Volante” fece notare Beet
    “Qualcuno dei tuoi Pokémon ha Teletrasporto?”
    “No”
    “…Oh. Allora… ma certo, ho un piano. Dobbiamo usare le Gigamax.”
    “Le Gigamax? Aspetta, non vorrai…”
    “Hai altre idee?”
    “Si, tornare indietro e lasciar fare ai Capipalestra o ai Leggendari.” Disse Beet serio “Ci uccideremo e per cosa? Anche se entrassimo, non riusciremmo comunque a fare nulla. Verremo sicuramente attaccati all’istante e la maggior parte dei nostri Pokémon sono già andati”
    “Lo so ma… qui c’è qualcosa che non va e io voglio… ma chi voglio ingannare? Tutto quello che voglio è non sentirmi inutile. Avrei voluto fare qualcosa anche io, essere come Rosso e gli altri ragazzi, ma hai ragione, non c’è niente che possiamo fare”
    “Quindi ci arrendiamo così?” chiese Mary “dopo che ci hai trascinato fin qui vuoi mollare?”
    “Beet ha ragione, non possiamo fare la differenza”
    I tre fecero per allontanarsi, ma all’improvviso il telefono di Beet squillò
    “E’ un messaggio” disse un ragazzo controllando l’apparecchio “Olive???”
    “Come?” esclamò Victor “cosa dice?”
    “Dice che mi ha messo una microspia addosso, che ha sentito tutto e che il presidente ha bisogno di noi”
    “Come? Non ha senso!” esclamò Mary “ma fino ad ora ci ha ostacolato”
    “Dice che non poteva fare altrimenti, che il presidente si è cacciato in un affare pericoloso e solo noi possiamo farlo ragionare”
    “Allora è deciso” disse Victor “proseguiamo con il nostro piano”


    “Come vanno le cose lì? Per caso hanno scoperto la talpa?”
    “No, tranquillo capo, anzi hanno accusato Xemnas. Penso che prima o poi capiranno che non è lui, ma basterà a tenerli occupati per un po'”
    “Perfetto, meglio di quanto potessi sperare. A Galar sembra stia procedendo tutto bene, e siamo pronti per le ultime fasi del piano. Sei sicuro che non sospettino di nulla?”
    “Certo che no! Mi dispiace ingannare il mio maestro, vorrei potergli dire la veritŔ
    “Se vuoi puoi farlo adesso” disse una voce familiare. Axel. Rapidamente salutò il capo, buttò giù, si girò e vide il Soffio di Fiamme Danzanti in compagnia dei ragazzi, Xemnas e… lui

    Edited by Pokemario 01 - 3/8/2021, 18:04
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Speciale Halloween
    Nota: questo è un capitolo speciale rilasciato apposto per l'occasione. L'idea mi è venuta tardi ma ci tenevo a pubblicarlo oggi, quindi ho dovuto scriverlo in fretta, spero sia comunque venuto bene e possa intrattenervi. Ci tengo a precisare che il capitolo è comunque canonico, ed è ambientato pressappoco durante gli eventi di Galar, ma siccome non ne fa diretto riferimento, può anche essere letto da chi non è propriamente in pari, ma è comunque interessato all'argomento halloween (ogni riferimento a utenti realmente esistenti è puramente casuali). E' la prima volta che provo una cosa simile, l'horror non è proprio il mio genere e non credo questo si possa considerare tale, ma spero possiate comunque apprezzare
    “Crede che sia una buona idea?” chiese Giovanni rivolto verso il professor Genius “voglio dire… nessun umano è mai stato nell’oltretomba da vivo”
    “E’ proprio questo il punto. E’ una nuova frontiera che la scienza ha il dovere di esplorare. E poi, abbiamo bisogno di molta energia spirituale per i nostri piani e quella raccolta dai semplici Pokémon Spettro non ci basta, quindi quale luogo migliore per raccoglierla che la loro dimensione di origine. Ma se pensate che sia pericoloso, state tranquilli. Ho progettato le tute che indossate apposta perché non vi sia alcun rischio: il campo energetico che generano vi schermerà, impedendo agli spettri di risucchiare la vostra energia vitale o le vostre anime.”
    “Non avevamo un agente che era letteralmente un fantasma? Von Ghost mi pare si chiamasse” disse Max
    “Ah sì il barone Von Ghost dei Terribili Quattro. Purtroppo il suo fallimento ci ha spinto a cacciarlo, e non sembra più interessato a collaborare con noi, altrimenti avremmo affidato a lui questa missione.”
    “Quindi, esattamente cosa dovremo fare quando saremo lì?” chiese Samina
    “Assolutamente niente! Saranno le vostre tute ad assorbire energia spirituale direttamente dall’ambiente per voi, voi dovrete solo tenerle sempre addosso e nient’altro.”
    Anche se un po' dubbiosi, gli otto criminali entrarono in una stanza che, stando a Genius, doveva essere il portale di sua creazione. A loro sembrava assurdo che fosse riuscito a creare una macchina per permettere ad un umano vivente di accedere all’oltretomba, ma d’altro canto era un genio.
    Gli otto quindi si chiusero la porta alle spalle, e improvvisamente il paesaggio incominciò a cambiare. Guardandosi in torno notarono che si trovavano in una foresta spettrale. Gli alberi ricurvi, le zucche sparse per la foresta e la nebbia contribuivano alla creazione di un paesaggio tetro.
    “Questa è l’Oltretomba?” chiese Ivan “mi sembra fin troppo… terrena”
    “Forse è un illusione o qualcosa del genere” disse Elisio “in ogni caso penso che dovremmo semplicemente restare qui”
    “Codardi!” disse Ghecis sprezzante “non vi rendete conto della possibilità che ci è stata data? Possiamo fare quello che nessun altro umano ha mai fatto e voi vorreste sprecare così quest’occasione? Io voglio essere tra i primi a vedere come è fatta l’oltretomba! Tanto Genius ci ha assicurato che le tute sono sicure.” Disse incamminandosi verso la foresta
    “Ghecis ha ragione” disse Samina “vado anche io”
    “Il Dio della Distruzione non può aver paura di qualche spiritello” disse Guzman
    Anche Max, senza dire nulla si incamminò e Ivan, probabilmente per non sembrare più codardo di lui, lo imitò, prendendo però una strada diversa. Anche Giovanni e Elisio si avviarono e Cyrus, rimasto da solo, decise di andare pure lui. Nessuno notò che gli alberi e le zucche li fissavano sinistramente.

    Giovanni stava camminando da un eternità ormai, o almeno questa era la sensazione che aveva. Possibile che l’Oltretomba fosse solo quell’enorme foresta? Che senso aveva? E dove erano le anime, forse nascoste nei tronchi degli alberi, o nel fitto della foresta. Dopo tanto camminare finalmente vide qualcosa di diverso. Un’enorme torre si stagliava davanti a lui. Giovanni la guardò, gli sembrava di riconoscerla. Era la Torre Pokémon di Lavandonia. Cosa ci faceva lì? Voleva vederci chiaro, quindi entrò. Sembrava effettivamente quella stessa torre, con le lapidi e tutto. Improvvisamente, incominciò a sentire una voce.
    “Giovanni…”
    “C-chi va lŔ
    “Sei stato tu…tu ci hai uccisi… è colpa tua…”
    “C-chi siete?”
    Improvvisamente dalle tombe iniziarono ad uscire delle braccia. Milioni di Pokémon sbucarono da sotto terra, il loro aspetto era inquietante, erano ricoperti di cicatrici e ad alcuni mancavano parti del corpo. C’erano Tauros senza corna e con grosse ferite sanguinanti sui fianchi, Scyther con le lame spezzati, Chasey pieni di cicatrici e dal colorito spento. Giovanni scappò, corse a perdifiato, ma una gigantesca figura si stagliava davanti a lui: un’enorme Marowak armato di un grosso osso. La creatura guardò Giovanni con sguardo carico di rancore, poi alzò l’osso e si preparò a colpire. Il criminale non riusciva più a muoversi, quindi chiuse gli occhi e attese.

    Max si guardò attorno. Il paesaggio era cambiato improvvisamente. Gli alberi erano scomparsi e davanti a lui c’era un deserto completamente desolato. Il leader del Team Magma non fece in tempo a chiedersi cosa stesse succedendo che lo vide: l’enorme figura di ArcheoGroudon, il Pokémon che lui stesso aveva risvegliato anni prima. Subito iniziò a correre mentre il bestione gli stava alle calcagna, ma sentì delle voci risuonare nella tua testa.
    “Sei stato tu… era questo il mondo che volevi?... ci hai ridotto alla rovina… tutto questo è colpa tua…”
    “No! Non è vero… non sarà così il mio mondo! Sara stupendo, l’umanità avrà nuovi terreni per espandersi e la civiltà fiorirà. Tutto questo non è reale!”
    Improvvisamente, incominciò a sentirsi sprofondare: un vortice di sabbia si era aperto sotto di lui. Fece in tempo a vedere quelle che sembravano parti di un castello di sabbia, poi tutto si fece nero.

    Ivan non capiva come aveva fatto a finire in mezzo all’oceano. Guardò l’orizzonte e vide un enorme onda: la gigantesca figura di Archeokyogre stava venendo verso di lui. Ivan iniziò a nuotare, il più velocemente che poteva, mentre sentiva delle voci inquietanti e accusatorie nella sua testa. Improvvisamente si sentì trascinare verso il basso: vide alghe e catene metalliche legate a braccia e gambe, poi non vide più nulla.

    Cyrus stava vagando ormai da diverso tempo nella foresta quando vide una casa in rovina. Avvicinandosi notò che aveva un aria familiare… estremamente familiare.
    “N-non può essere” disse, cercando di scappare via, ma un muro di radici sbarrò la sua strada. Gli alberi iniziarono a muoversi verso di lui e il leader del Team Galassia si rifugiò in fretta e furia nel maniero, sbarrando la porta. Tirando un sospiro di sollievo si girò e vide delle figure familiari… sua sorella… il maggiordomo… e… lui, da bambino. Stava per dire qualcosa, quando un Rotom uscì da un robot giocattolo che il se stesso bambino teneva in mano. Milioni di Rotom iniziarono ad uscire dalla televisione, dalla radio e da ogni altro apparecchio elettronico. Cyrus chiuse gli occhi e quando li riaprì davanti ai suoi occhi c’era un enorme incendio. Sentì le urla di terrore del maggiordomo e della sorella che laceravano la stanza; tra le fiamme credeva di distinguere distintamente i loro volti. Terrorizzato sbatté di nuovo le palpebre e il paesaggio cambio ancora. Era un mondo completamente scuro, dove zolle di terra e corsi d’acqua sembravano ignorare completamente la forza di gravità.
    “Questo… è il Mondo Distorto! Ma che…” non finì nemmeno la frase che un enorme figura draconica volò verso di lui, a fauci spalancate.

    Ghecis vide davanti a lui un castello. Gli stemmi sulle pareti erano quelli della famiglia reale degli Harmonia Gropius.
    “E’ questa l’Oltretomba? Mi aspettavo qualcosa di più spaventoso. Magari potrò incontrare lo spirito del re Harmonia” disse entrando dal portone principale. Mentre percorreva i corridoi notò spade e scudi appoggiati alla parete. Non ci fece particolarmente caso e continuò. Davanti a lui c’era una stanza con numerose statue di re, regine e cavalieri, e al centro una che rappresentava il Drago Originale.
    “Tutto qui? Questo mondo non sembra affatto diverso dal nostro…”
    Ebbe appena finito di pronunciare quelle parole che sentì delle voci.
    “Ghecis “Harmonia Gropius”, tu hai preso il nostro nome. Hai mentito sulle tue origini. Ti sei fatto gioco della nostra discendenza, e pensi di venire nel nostro maniero senza pagare alcuna conseguenza? Ora subirai la tua punizione.”
    Improvvisamente le statue, compresa quella di Kyurem, si alzarono e incominciarono a incombere nella sua direzione. Ghecis provò a scappare lungo il corridoio alle sue spalle, ma le spade si staccarono dalle pareti e volarono verso di lui. Ghecis si abbassò per schivarle, ma appena si rialzò vide il muso di Kyurem proprio sopra di lui. Chiuse gli occhi aspettando il suo destino, ma il pavimento crollò e tutto diventò nero. Si ritrovò in una cripta sotterranea, piena di sarcofaghi, che gli ricordava il Castello Sepolto. Fece per scappare, ma i sarcofaghi si aprirono e oscure appendici lo afferrarono. Presto si ritrovò all’interno di uno di essi, e il coperchio si richiuse.

    Elisio vide davanti a lui quello che non si sarebbe mai aspettato. L’Arma Suprema, l’enorme macchinario che lui qualche hanno fa aveva tentato di attivare. L’arma sparò e tutto davanti a lui scomparve. Ora era in un cimitero, pieno di lapidi. Guardò i nomi… Diantha, Platan, Calem, tutti i Capipalestra e i Superquattro di Kalos e molte altre persone che conosceva… e i loro Pokémon… Improvvisamente figure spettrali uscirono dalle bare e iniziarono a roteare intorno a lui… Erano loro…
    “Perché lo hai fatto Elisio?”
    “Era questo che volevi?”
    “Il tuo mondo perfetto, ne valeva davvero la pena?”
    “Io-io…”
    Poi improvvisamente tutto si oscurò. Alzò gli occhi al cielo e vide un enorme figura alata, nera e rossa. La creatura sbatté le ali, ed Elisio chiuse gli occhi.

    In fondo alla foresta Guzman vide una casa. Non un maniero inquietante, non un castello spettrale, non una magione in rovina. Una semplice casa.
    “Tsk. Tutto qui? Dal regno degli spiriti mi aspettavo di meglio.”
    Senza un briciolo di esitazione Guzman entrò, ma quello che vide lo lasciò senza parole. Macchie di sangue, poster strappati, mazze da baseball spezzate. Come aveva fatto a non accorgersene? Quella non era una casa qualunque. Era la sua casa.
    “Guzmann” disse una voce familiare “sempre il solito fallito. Non hai mai combinato nulla nella vita, dico bene? Una nullità, un verme”
    Ora Guzmann lo vedeva. L’enorme figura del padre, gigantesca davanti a lui, che lo faceva sentire come quando era bambino. Le mazze da baseball iniziarono a volare nella sua direzione.

    Samina non poteva credere ai suoi occhi. Quello che vedeva davanti ai suoi occhi era l’Aether Paradise, e seduti alla tavola da pranzo c’erano Paver, Lylia e Iridio, tutti felici che aspettavano il loro pasto. La donna sapeva che non poteva essere reale, ma nel vedere suo marito non poté che piangere lacrime di gioia. Corse nella loro direzione, ma improvvisamente la terra tremò e un gigantesco Ultravarco si aprì nel cielo e Paver ne venne risucchiato. Samina non fece in tempo a metabolizzare la cosa che un’enorme creatura tentacolare uscì, afferrando Lylia e Iridio.
    “Mamma, aiuto!”
    Samina fece per correre verso di loro, ma quello che sentì dopo le fece gelare il sangue nelle vene
    “Mamma, lasciaci andare”
    Non si stavano rivolgendo a lei, ma alla creatura. Quella… era lei.
    La gigantesca medusa divorò i suoi figli e poi allungò i tentacoli verso di lei. Samina tentò di scappare, ma venne afferrata e tutto si fece nero.


    “C-cosa è successo? Dove siamo?” disse Giovanni massaggiandosi la testa. Si guardò intorno. Erano di nuovo nel laboratorio.
    “Come abbiamo fatto a tornare qui?”
    “Le tute avevano un sistema di sicurezza per portarvi in salvo in caso di pericolo o di forte spavento” spiegò Genius “si può sapere cosa avete combinato?”
    Gli otto gli spiegarono quello che era successo, omettendo solo alcuni dettagli.
    “Idioti, dovevate solo stare fermi!” disse lo scienziato “invece siete andati in giro e vi siete fatti spaventare”
    “Ma… quello che abbiamo visto”
    “Dubito che quello fosse il vero aspetto dell’Oltretomba, forse gli Spettri hanno giocato con la vostra mente, erano solo illusioni. E’ possibile che gli umani non possano vedere come è fatto davvero il mondo degli spiriti. Poco male, avete svolto comunque il vostro compito, anche se avrei preferito restaste di più. Consegnatemi le vostre tute.
    Gli otto obbedirono e si allontanarono. Uno scienziato si avvicinò a Genius
    “Dovremmo dire loro che non sono mai stati davvero nell’Oltretomba, ma nella stanza dove facciamo esperimenti sugli Spettri?”
    “Certo che no! D’altronde è servito comunque al nostro scopo. Gli Spettri li hanno spaventati con le loro illusioni e i Banette e Mismagius hanno convertito il loro terrore e gli altri sentimenti negativi in energia spirituale che assorbiremo direttamente da loro. E’ affascinante come abbiano letto la loro mente, vedendo le loro paure più recondite e le abbiano ricreate. Peccato che non abbia potuto tenerli d’occhio, occupato come ero, ma grazie alle registrazioni delle telecamere posso farlo adesso. Non vedo l’ora di vedere i loro volti terrorizzati.”
    Genius attivò le registrazioni, ma quello che vide lo lasciò atterrito: le stanze erano vuote.
    “Cosa? Come? Questo non è possibile, non ha alcun senso!”
    “Forse gli Spettri hanno fatto qualcosa alle telecamere?” ipotizzò lo scienziato
    “Non mi risulta possano fare una cosa del genere… Devo controllare una cosa”
    Detto questo prese le tute. Gli indicatori del livello di energia spirituale erano al massimo.
    “Questo non ha il minimo senso. Potrebbero aver assorbito energia dagli Spettri che li spaventavano, ma così tanta… E’ assurdo! Dove sono stati davvero durante l’esperimento?”

    Edited by Pokemario 01 - 1/11/2020, 08:18
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Capitolo 27: un mondo migliore
    Olive non era sicura di star facendo la cosa giusta. Doveva molto al presidente, da quando la aveva salvata dalla povertà tempo fa. Era ancora una bambina quando i suoi genitori si erano ammalati gravemente, lasciandola da sola, in compagnia solo della sua Trubbish. Trascorreva la giornata tra furti e fughe per guadagnarsi da vivere, almeno finché non si era imbattuta in lui. Il presidente Rose doveva aver visto qualcosa in lei, perché la aveva accolta come sua assistente. Da quel momento lei aveva lavorato duro e scalato i ranghi, fino a diventare vicepresidente. Doveva tutto al presidente, ma proprio per questo non voleva vederlo distruggersi con le sue stesse mani. Non ci si poteva fidare del Team Union; i loro scopi non sembravano così distruttivi (anche se non era sicura nemmeno su quello, quando si gioca con forze così grandi le conseguenze non sono mai piacevoli), ma sicuramente i loro metodi lo erano. Per quello che ne sapevano loro, potevano aver intenzione di scatenare la Notte Oscura e non contenerla. Eppure, non se la sentiva di ostacolare direttamente il presidente, e nemmeno voleva che finisse in prigione, quindi sperava che i ragazzi riuscissero a farlo ragionare prima che fosse troppo tardi.
    Mentre rifletteva su tutto questo Olive vide uno strano movimento nei cespugli; non fece in tempo a chiedersi di cosa si trattasse che un Grimmsnarl e una Hatterena crebbero a dismisura, assumendo le loro forme Gigamax. Aguzzando un po' lo sguardo la donna notò che appesi ai due giganti c’erano rispettivamente Victor, Mary e Beet. Quindi era questo il loro piano: dovevano essersi aggrappati ai loro Pokémon mentre crescevano. Era un piano intelligente, anche se estremamente rischioso. E pensare che in passato c’erano degli scienziati che sostenevano che le Dynamax e le Gigamax fossero solo proiezioni visive; ovviamente quella teoria era stata immediatamente confutata.
    “Che fa, non li ferma?” esclamò un dipendente della Macro Cosmos. O almeno, questo era quello che si poteva pensare dalla divisa. Olive sapeva bene che in realtà era un membro del Team Union, mandato per tenerla d’occhio.
    “S-si, ci penso subito”. Doveva risultare credibile, quindi mandò Garbodor Gigamaxizzandola. Sperava di non aver messo troppo in difficoltà i ragazzi, ma era certa che avrebbero saputo cosa fare.

    “Cosa facciamo?” chiese Mary
    “Non lo so!” rispose Victor “perché Olive ci sta ostacolando? Pensavo fosse dalla nostra parte”
    “Probabilmente è tenuta sotto controllo” rispose Beet “in ogni caso, finché quel Garbodor è davanti a noi, non potremo passare, forse dovremmo sconfiggerlo”
    “Mi sembra troppo rischioso” rispose Mary con tono preoccupato “i nostri Pokémon potrebbero essere sconfitti, o potrebbe esaurirsi l’effetto del Gigamax, e in entrambi i casi precipiteremo”
    “Allora altre idee?
    “Io forse ne ho una, ma non so se vi piacerà” rispose Victor “e se saltassimo su Garbodor”
    “SEI IMPAZZITO?” esclamò Beet “lo sai quanto puzzano i Garbordor? E poi potrebbe approfittarne per attaccarci”
    “Questo dubito. Olive è dalla nostra parte hai detto, quindi non rischierebbe mai di ucciderci, neanche se glielo ordinassero. Se volesse attaccarci, lo avrebbe fatto ora mentre discutiamo. E per l’odore… tratterremo il respiro”
    “A me sembra una follia”
    “Ma Victor a ragione, non abbiamo alternative, dobbiamo farlo. E in fretta anche prima che il Dynamax finisca” detto questo saltò sul Pokémon Veleno seguita da Victor. Beet esitò un attimo, poi saltò anche lui.

    “Si può sapere cosa sta facendo?” chiese il “dipendente” ad Olive, piuttosto irritato “li fermi!”
    Ma Olive non fece niente, limitandosi a guardare i tre richiamare i loro Pokémon sfondare il vetro lanciando degli strumenti ed entrare
    “Si può sapere perché non li ha attaccati”
    “Perché avrei potuto ucciderli. E non importa che ordine mi verrà dato, per nessuna ragione al mondo ucciderò dei ragazzini. Tanto all’interno ci sono i vostri uomini sicuramente riusciranno a fermarli” solo sperava che almeno riuscissero a raggiungere il presidente.

    “Non chiedetemi più di fare una cosa del genere!” esclamò Beet, cercando di riprendersi dall’odoraccio di Garbodor,
    “Mi dispiace, ma era necessario” rispose Victor “attenti! Arriva qualcuno!”
    I ragazzi si girarono e videro alcuni dipendenti della Macro Cosmos e membri del Team Union venire nella loro direzione. Subito cercarono di scappare, ma altri membri li accerchiarono dall’altro lato. Insieme a loro c’era un uomo alto e biondo che riconobbero subito, perché avevano visto il suo identikit al telegiornale: era Markus, un membro di alto rango del Team Union.
    “Guarda guarda, chi abbiamo qui, degli intrusi. Non so come abbiate fatto a entrare, ma vi posso assicurare che non resterete qui ancora a lungo. Buttateli giù dal palazzo”
    “Aspetta!” esclamò una voce familiare. Il presidente Rose arrivò correndo a perdifiato “non lo fare! Questo non faceva parte degli accordi
    “Accordi?” esclamò Beet “presidente, lei è d’accordo con loro”
    “Mi dispiace ragazzi. Posso spiegare. Ma vi assicuro che la Notte Oscura è sotto controllo…”
    “La notte oscura è incontrollabile!”
    Esclamarono due voci all’unisono. Dalla porta dell’ascensore uscirono due strani individui con delle assurde pettinature. Una ricordava uno scudo e l’altra probabilmente dovrebbe rappresentare una spada, ma sembrava più…
    “Perché quello ha un pene in testa?” esclamò Beet.
    “E’ una spada! Uno dei sacri simboli della nostra dinastia”
    “Ok, chi sono questi buffoni?”
    I due fecero un inchino esagerato “ha davanti a lei Brandobaldo e Scudobaldo, diretti discendenti dell’eroe di Galar, al suo servizio milady.”
    “Siamo stati chiamati per rievocare le gesta del nostro illustre antenato, sconfiggendo la Notte Oscura.”
    “E avete fallito miseramente, non è vero?
    “Noi… ecco… penso che toglieremo il disturbo, addio”
    “Ma chi erano quei due idioti?” chiese Victor
    “Non lo so, ma io mi preoccuperei di altro.” Rispose Mary “avete sentito? La Notte Oscura è incontrollabile”
    “Markus, come lo spieghi questo? Mi avevi detto che quei due sarebbero riusciti…”
    “Mi dispiace presidente, ma per convincerla a collaborare ho dovuto per forza mentire un pochino.”
    “Vuoi dire che sapevi sarebbe andata così?”
    “Era ovvio. Quei due sono dei buffoni, e non sono nemmeno gli antenati dell’eroe di Galar. E non potrebbe essere altrimenti, dato che l’eroe non è mai esistito.”
    “Che cosa intende?”
    “Lo vedrà, presto la vera storia di Galar verrà svelata. Brutus e Brain saranno qui a momenti. A dire il vero, speravo che arrivassero prima che quei due se la dessero a gambe, ma non potevo aspettarmi molto da loro. Toccherà a noi trattenere la notte Oscura. Porti con sé i ragazzi, possono esserci utili, ma si assicuri che non scappino o che non facciano niente contro di noi. Penserò io a loro quando avremo finito.”
    “Perché lo sta facendo presidente?” chiese Victor
    “E’ una lunga storia. Una terribile crisi energetica si abbatterà su Galar. Le stime ufficiali dicono che avverrà tra mille anni, ma con le ultime innovazioni tecnologiche che consumano molto di più che in passato, non posso non pensare che i tempi potrebbero essere più brevi di quanto si pensi. Per questo ho deciso di agire il prima possibile, e l’energia della Notte Oscura era proprio quello di cui avevo bisogno”
    “E per questo si è alleato con il Team Union? È una follia! Sono pericolosi, e non conosciamo le conseguenze dei loro piani”
    “Io le conosco”
    “Come prego?
    “Si, me le hanno rivelate loro, e sono molto meno disastrose di quanto non si creda. Vedete, hanno scoperto una macchina che attivata con il potere dei giusti leggendari permetterà di…”
    “Guarda che la sento presidente” esclamò Markus “purtroppo per lei ho l’orecchio fino, uno dei vantaggi di essere una creatura superiore. Non le permetterò di svelare il nostro piano, a nessuno.”

    “Ienzo, come hai potuto” esclamò Vexen; nei suoi occhi Zexion poté vedere chiaramente tutto il suo dolore e la sua disapprovazione.
    “Posso spiegare…”
    “Come hai potuto tradirci, tradire me, dopo che ti ho cresciuto come se fossi un figlio, insegnato tutto ciò che so?”
    “Mi dispiace maestro, ma ho dovuto. E se sapesse tutta la verità, capirebbe e approverebbe”
    “Come potrei approvare una simile follia?”
    “Perché è il culmine di tutte le sue teorie, di tutti i suoi insegnamenti”
    “Di cosa stai parlando?”
    “Non ricorda? Mi ha sempre detto che il dovere della scienza era rendere il mondo un posto migliore; mi aveva detto anche che la sua famiglia di origine, i Regi, si erano dedicati alla creazione di nuove forme di vita artificiali. Tutti gli esperimenti genetici, la creazione di umani in laboratorio, era tutto per quel fine.”
    “Ho abbandonato quegli esperimenti anni fa, quando ho capito che non abbiamo il diritto di giocare con le leggi della natura. La nostra speranza di cambiare il mondo, la nostra convinzione di essere divinità, il nostro delirio di onnipotenza non è che una pura…”
    “Illusione? Forse. Ma il motivo per cui amo le illusioni è che spesso sono indistinguibili dalla realtà, e noi possiamo rendere quel sogno una realtà.”
    “Alleandoti con i più grandi criminali del mondo? Loro ci porteranno alla rovina, altro che mondo ideale”
    “Loro non sono altro che degli strumenti. Quando avremo finito il nostro capo se ne libererà, e tutta la devastazione che hanno causato verrà riparata. Avevamo bisogno del loro aiuto per ottenere il necessario per attivare il Dono Divino”
    “Di cosa stai parlando Ienzo?”
    “Mi dispiace maestro, non posso spiegarglielo. Mi dispiace davvero ma questo è il nostro destino. Spero che quando vedrà il nuovo mondo potrà capire. Piuttosto, come avete fatto a scoprirmi? Ero convinto sospettaste di Xemnas.”
    “Te l’abbiamo fatto credere, sperando che ti saresti tradito.” Spiegò Lucas “Sapevamo fin dall’inizio che il colpevole eri tu”
    “E come?”
    “Grazie a lui” disse Axel annunciando con un gesto teatrale l’uomo con la cicatrice sul volto che stava entrando nella stanza
    “Saix? Tu avresti dovuto…”
    “Collaborare? Certo, ma si dà il caso che questi ragazzini mi abbiano liberato dal tuo controllo”
    “Come?”
    “È stato tutto merito di Sanzo” rispose Calem “è stato lui a scoprire il congegno elettrico che avevi piazzato su Axel, capace di dare una scossa sufficiente da uccidere un uomo.”
    “L’idea di coprirla con pelliccia di Zoroark era stata geniale, devo ammetterlo” aggiunse Elio “come tu stesso ci avevi detto ad Alola, conserva parte delle proprietà illusorie del Pokémon. L’hai usata per rendere il congegno a impercettibile a tutti i sensi e poi l’hai attaccato al soprabito.”
    “Sapevi che Axel e Saix erano amici di infanzia, e che lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggerlo” spiegò Lucas “hai sfruttato questo controllo che avevi su di lui per manipolare le decisioni di Xemnas. Essendo il suo secondo in comando, sapevi che le sue proposte sarebbero state prese in considerazione. E questo ti è servito anche per poter organizzare il tuo piano per comunicare le informazioni al Team Union”
    “Nessun membro dell’Organizzazione è uscito dalla stanza quando l’informazione su Manaphy è trapelata, è vero” intervenne Axel “ma tu non ne avevi bisogno. Ti sei servito del tuo Zoroark. Una razza con un’intelligenza estremamente elevata, tanto da riuscire a fingersi umani, non avrebbe avuto problemi a eseguire questo compito, e le sue abilità illusorie gli permettevano di uscire senza che noi lo notassimo. Ma dovevi assicurarti che nessun agente fosse troppo vicino alla porta, e qui entrava in gioco Saix. Era suo il compito di assegnare i posti durante le riunioni.”
    “Era un piano estremamente ingegnoso” aggiunse Sanzo “ma c’era una cosa che non poteva prevedere: me. Sono nato con una capacità particolare: quando sono sotto l’effetto delle illusioni di uno Zoroark sento un forte mal di testa. Mi era successo già un paio di volte con N, l’ultima delle quali quando abbiamo affrontato il Team Union ad Unima. Con Axel non me ne sono accorto lì per lì, perché la pelliccia usata per coprire il congegno era poca, ma quando mi sono avvicinato di più l’ho sentito; allora abbiamo deciso di controllare e abbiamo scoperto tutto. A quel punto è stato facile ricostruire il resto: Saix era la persona più vicina ad Axel, quindi non è stato difficile intuire che il congegno servisse per controllare lui, e il resto ce l’ha spiegato direttamente.”
    “Davvero avresti ucciso Axel se Saix avesse disobbedito?” chiese Vexen “davvero ti saresti spinto fino a questo punto Ienzo?”
    “Non avrei mai voluto farlo. Solo piazzare quel congegno è stata una scelta difficile, ma sapevo non sarebbe mai stato necessario attivarla. E anche se lo fosse stato, il capo mi ha promesso che quando avrebbe ottenuto i poteri necessari per creare il nuovo mondo, tutte le morti che abbiamo causato sarebbero state annullate”
    “Davvero credi a queste follie Ienzo? Anche se fosse è davvero necessario? Perché non possiamo semplicemente accontentarci del mondo che abbiamo?”
    “Perché questo mondo è sbagliato. Un mondo pieno di morte e dolore. In un mondo perfetto io non sarei orfano e tutti i disastri che combattiamo, tutte le tragedie e le vite spezzate a cui assistiamo ogni giorno non accadrebbero. Se abbiamo la possibilità di cambiare, se possiamo creare un mondo migliore di questo, io penso che valga la pena di sacrificare qualcosa. “
    “Ti consiglio di fermarti” intervenne Xemnas “So cosa provi. Ci sono passato anche io. Il mondo in cui viviamo può sembrare ingiusto, pieno di dolori e sofferenze. Ma è anche pieno di cose belle, io stesso ho fatto fatica a trovarle. Può non sembrare un mondo perfetto, ma se Arceus l’ha creato così vuol dire che…”
    “NON PARLARMI DI ARCEUS!” gridò improvvisamente Zexion “dov’era Arceus quando sono morti i miei genitori? Dov’erano quando il Team Rocket e il Team Plasma commettevano i lo crimini? Dov’era quando Groudon e Kyogre sono stati risvegliati, quando quel meteorite si stava per schiantare sulla terra, quando Elisio stava per attivare l’arma suprema, quando le Ultracreature hanno invaso Alola, quando…”
    “Molti si fanno queste domande” rispose Lucas “ma Arceus non interferisce quasi mai nelle faccende umane, perché questo danneggerebbe la libertà individuale. Inoltre da secoli è in un sonno profondo, dal quale si sveglia solo in casi estremi, perch酔
    “E allora quando il Team Galassia stava per distruggere l’universo? Non era abbastanza estremo quello?”
    “Infatti poco dopo si è risvegliato, ma dato che il problema era causato dagli esseri umani, dei quali i leggendari raramente tengono sotto controllo le azioni, non è venuto a saperlo in tempo e…”
    “E intanto l’universo poteva essere distrutto. Lo vedete che non è un buon dio? E tu” disse rivolgendosi a Xemnas “non è un po’ ipocrita da parte tua dirmi questo? Pensi che non sappia del tuo passato nel Team Galassia?”
    “Quella era solo una copertura per…” inziò Axel, ma Xemnas lo interruppe
    “No, non è così. A lungo vi ho nascosto la verità, ma non posso più nascondere il mio passato, per quanto doloroso esso sia; io ho davvero fatto parte del Team Galassia. So che probabilmente non sarete mai in grado di perdonare il mio errore, ma lasciate almeno che vi dia una spiegazione”

    Edited by Pokemario 01 - 3/8/2021, 17:36
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Capitolo 28 : il veri eroi
    “E’ iniziato tutto quando ero ancora giovane” Iniziò Xemnas “al tempo vivevo ad Evopoli, nella regione di Sinnoh. Come te, Zexion, avevo perso i genitori da piccolo e vivevo in un orfanotrofio. Un giorno però, mentre esploravo il bosco di Evopoli, strinsi amicizia con un ragazzino che viveva nell’antico Chateau. Tornai a trovarlo spesso, e mi portò a conoscere la sua famiglia. I suoi genitori erano sempre assenti, ma i domestici facevano un ottimo lavoro a crescere lui e sua sorella, tanto che mi proposero di andare a vivere con loro. Ero al settimo cielo, finalmente avrei avuto una vera famiglia. Ma quando andai lì per trasferirmi, trovai l’abitazione circondata dalle auto dei pompieri: c’era stato un incendio. Subito accorsi per vedere cosa era successo, ma scoprii che dalla villa non era uscito nessuno, quindi non si sapeva se c’erano sopravvissuti. Scoppiai a piangere e tornai all’orfanotrofio. Crebbi senza più amici, né una famiglia; gli studi erano la mia unica consolazione. Crescendo diventai uno scienziato e acquisii una certa fama nella regione di Sinnoh. Forse mi conoscerete come Ansem il Saggio”
    “Tu sei Ansem?!” esclamò Lucas “ho sentito molto parlare di te e dei tuoi studi sullo spirito e sul trio dei laghi. Dicevano che eri scomparso nel nulla anni fa. Cosa ti era successo?”
    “Mi è successo che ho ritrovato il mio vecchio amico che credevo morto. Si era trasferito con i suoi genitori nella loro villa ad Arenipoli, dove era nato e dove aveva vissuto per il resto della sua vita, senza aver più avuto occasione di tornare ad Evepoli. Ora che era grande e che io ero diventato famoso, era riuscito a rintracciarmi. Scoprii che anche lui si era dato agli studi, dato che i suoi genitori non gli avevano mai dato l’affetto che cercava e gli unici suoi affetti, il suo maggiordomo e la sua sorella, erano ormai morti. Ma come me, non era riuscito a trovare la felicità nei suoi studi, ed era arrivato alla conclusione che la felicità fosse irraggiungibile a causa dell’imperfezione dello spirito umano, idea che stavo iniziando a considerare anche io. Mi spiegò di aver trovato un modo per liberare il mondo dalle sofferenze. Ormai avrete capito di chi sto parlando. Cyrus mi propose di entrare nella sua organizzazione, il Team Galassia, e io, purtroppo, accettai. Ancora non conoscevo con precisione quale fosse il suo piano, ma credevo che il mondo non potesse diventare peggiore di quanto non lo fosse già. Però non volevo essere riconosciuto, quindi cambiai il mio aspetto e mi tinsi i capelli di bianco; cambiai anche il mio nome, anagrammando quello originale e inserendo una X, sistema che poi ho utilizzato per tutti i vostri nomi in codice. Quando scoprii che il mio amico aveva intenzione di distruggere il mondo ne fui terrorizzato, e cercai di farlo ragionare, ma invano. Ormai non vedeva più alcun valore nel nostro universo. Non potevo lasciarglielo fare. Mi chiese di fare ricerche sul trio Drago e io accettai, pensando che così avrei potuto trovare un modo per fermarlo. Esaminando leggende e miti scoprii informazioni su tutti e tre i Pokémon, incluso Giratina, e capii che se Cyrus avesse progredito con il suo piano si sarebbe liberato, e sarebbe intervenuto. Siccome non avevo accesso alla Rossocatena e non avevo speranze di contrastare il suo piano in altri modi, decisi che la cosa migliore era lasciarlo fare, nascondergli le informazioni su Giratina e lasciare che fosse lui a fermarlo. Sapevo che era un rischio, ma il piano funzionò alla perfezione. Quando tutto fu finito avevo inizialmente intenzione di consegnarmi alla polizia internazionale, ma volevo fare ammenda per i miei errori. Un agente, Bellocchio, comprese la mia buona volontà, e capì che avevo avuto un ruolo determinante nella sconfitta di Cyrus, così accettò di nascondere le prove del mio coinvolgimento in modo che potessi entrare nella polizia incensurato. Scalai i ranghi e mi fu proposto di fondare quest’organizzazione. Accettai, e da quel giorno il mio scopo nella vita divenne difendere il mondo che un tempo avevo messo in pericolo. Non rivelai mai il mio passato, ma non posso sfuggire alla responsabilità delle mie azioni. Per questo ti chiedo di fermarti Zexion. Come me allora tu credi di poter creare un mondo migliore, e lo capisco, ma le tue azioni porteranno solo distruzione”.
    “Ma noi non distruggeremo il mondo, non lo ricreeremo da zero. Vorrei potervi dire di più, ma fidatevi che le nostre azioni sono necessarie. Anche perché… il mondo sta per finire”
    “Cosa vuoi dire Ienzo?” esclamò Vexen
    “N-non posso davvero mi dispiace. Presto avrete tutte le risposte che cercate, e forse allora capirete.” Detto questo premette un pulsante sulla sua veste e sparì, una versione modificata della cintura di teletrasporto probabilmente.
    “Cosa succede qui?” esclamò Luxord, entrando insieme agli altri membri
    “Abbiamo trovato il traditore” rispose Xemnas “si trattava di Zexion”
    “Zexion?” esclamò Luxord “non lo avrei mai detto. Ma quindi, tutte le accuse nei tuoi confronti erano false?”
    “Riguardo a questa faccenda sì, ma non sono senza colpe” e raccontò anche a loro la sua storia con il Team Galassia
    “Non posso crederci!” esclamò Xaldin “pensavo fossero solo voci, e invece…”
    “Capirei se non vi fidaste più di me, vi lascerò del tempo per riflettere”
    “Non so gli altri” intervenne Axel “ma per quanto mi riguarda, non smetterò di fidarmi di te. Anzi, avevo iniziato a dubitare di te quando avevo sentito delle voci, perché non conoscevo i dettagli, ma ora che so le tue ragioni e che non avevi intenzione di distruggerci, ma anzi hai contribuito a salvarci, sono disposto a perdonarci. D’altronde hai fatto molto per la nostra organizzazione”
    Alcuni membri annuirono, altri sembravano più dubbiosi.
    “D’accordo, molto commovente” intervenne Xigbar “ma eravamo venuti per un altro motivo. Non avete sentito quello che sta succedendo a Galar?”
    “No, che cosa?” chiese Lucas
    “Il Team Union cosa se no? Non avete seguito il telegiornale”
    “Eravamo così presi dalla faccenda della talpa che ce ne siamo scordati!” esclamò Elio “Andiamo forza!”
    Gli altri ragazzi annuirono e subito mandarono i loro Pokémon Volante, partendo in direzione di Galar.
    Vexen però non aveva smesso di pensare a Zexion, e continuava a guardare nella direzione da dove era scomparso. Improvvisamente notò qualcosa per terra.

    Gloria sussurrò il piano ad Hop: dovevano agire in fretta se volevano avere una speranza, prima che l’effetto delle Gigamax finisse. Cinderace calciò il suo enorme pallone, del quale era in grado di controllare la direzione con la sua forza di volontà, facendolo zigzagare tra i nemici, colpendoli occasionalmente. Approfittando della distrazione Intelleon sparò due colpi sulle mani di Brutus e Miss Brain, facendo cadere loro spada e scudo. Subito, il più rapidamente che potevano, Gloria e Hop si lanciarono a prendere i due oggetti. Brutus sferrò un pugno in direzione di Gloria, ma Sirfetch’d parò il colpo con lo scudo, mentre la palla di Cinderace passò molto vicino a Miss Brain, distraendola in modo da impedirle di usare i suoi poteri su Hop. I due impugnarono gli artefatti, ma sembrò non succedere nulla. Brutus e Miss Brain ridacchiarono, mentre l’effetto delle Gigamax terminava e loro venivano circondati dai Pokémon nemici. Poi spada e scudo iniziarono a brillare, e degli ululati risuonarono tra gli alberi.

    Appena arrivati sulla cima della Rose Tower, Victor, Beet e Mary non poterono credere ai loro occhi: il Pokémon più grande che avevano mai visto svettava nel cielo con aria minacciosa, emanando un’enorme quantità di energia dal suo corpo. I dipendenti della Macro Cosmos e i membri del Team Union stavano cercando invano di trattenerlo, ma i loro Pokémon riuscivano a malapena a scalfire il gigantesco mostro.
    “Non è così che doveva andare!” esclamò Markus “sta diventando troppo potente. Quanto ci mettono quei due idioti. Voi!” gridò in direzione di Rose e dei ragazzi “vedete di fare qualcosa!”
    Victor voleva rispondergli a tono, ma decise di ignorarlo per il momento e mandare Rillaboom. Mary e Beet mandarono Grimmsnarl e Hatterena, mentre Rose schierò il suo Copperaja e Markus un Runerigus. Tutti attivarono la Gigamax (a parte Markus che usò il Dynamax) e i cinque Pokémon si preparano a confrontare il dragone. La creatura però non si lasciò intimorire e lanciò tre grossi raggio dal nucleo. Runerigus, Rillaboom e Copperaja vennero colpiti e caddero subito a terra. Gli ultimi due rimasti, Hatterena e Grimmsnarl, lanciarono due Dynafata, ma Eternatus incredibilmente li incassò e rispose con due rapidi Velenocroce, che sconfissero i due Folletti.
    “E’ assurdo!” esclamò Beet
    “Non abbiamo più alcuna speranza…” disse Mary spaventata
    “Cosa ho fatto…” disse Rose
    “Non deve andare così!” esclamò Markus “Brutus, Brain, dove siete?”
    Gloria guardò il mostro. Sentiva numerose sensazioni; paura, terrore, agitazione; eppure, c’era qualcosa di strano…
    Improvvisamente, un Geloraggio arrivato dal cielo colpì il Pokémon Gigante. Tutti alzarono gli occhi al cielo e videro Alcide a cavallo di uno Swanna, insieme agli altri ragazzi. Il Golurk di Sanzo batté i pugni a terra, usando un Terremoto, mentre il Noctowl di Armonio colpiva l’avversario con Psichico e il Noivern di Calem lo bombardava con Dragopulsar. Rosso mega evolvette il suo Charizard, che attaccò l’avversario con Dragartigli, mentre Elio scese dal suo Charizard del Poképassaggio e mandò Kommo-o, che colpi con Draconfonia Divampante, mentre Lucas mandò un Garchop che scagliò un potente Dragobolide.
    Eternatus ruggì, poi crollò al suolo
    “Ce l’abbiamo fatta?” chiese Rosso
    Improvvisamente una strana energia avvolse la creatura; le sue parti del corpo iniziarono a scomporsi e riassemblarsi, assumendo la forma di una gigantesca mano.
    “Direi di no” rispose Brendon terrorizzato.
    “Non importa, possiamo comunque batterlo. Giusto?”
    Gli altri annuirono, alcuni in maniera più dubbiosa di altri, ma diedero comunque ai loro Pokémon l’ordine di attaccare. Il mostro però non batté ciglio (per quanto una mano gigante possa avere le ciglia) e sparò un gigantesco raggio dal palmo, che colpì tutti i Pokémon in una sola volta.
    “E adesso?” chiese Alcide
    “Continuiamo a lottare!” Rispose Sanzo “abbiamo molti altri Pokémon”
    “E’ inutile” disse Rosso “quel mostro è troppo potente, li metteremo solo a rischio.
    Victor guardò l’essere: continuava a sentire le sensazioni di prima, ed ora erano sempre più forti. Era paura, ma non era sua: lei aveva paura, certo, eppure quello che sentiva era qualcosa di diverso… ma cosa significava?
    Eternatus aprì il palmo e caricò un altro attacco, stavolta mirando agli allenatori. Tutti si prepararono all’impatto… che non avvenne. Riaprirono gli occhi e c’era un grosso lupo davanti a loro, con un grosso scudo sul muso; accanto a lui ce ne era un altro, con un’enorme spada in bocca; sulle loro schiene c’erano Hop e Gloria.
    “Ce l’avete fatta!” esclamò Victor
    “Un momento” esclamò Rose “chi sono questi Pokémon?”
    “Questi” rispose Hop, scendendo dal suo Pokémon insieme a Gloria per correre meno rischi “sono i veri eroi di Galar. Il guerriero armato di spada e scudo non è mai esistito. Sono stati questi Pokémon a sconfiggere Eternatus. Loro sono Zacian, Re delle Spade, e Zamazenta, Re degli Scudi. E adesso, ci hanno scelto come allenatori”
    “NO, NO!” esclamò Markus “non doveva andare così! Brutus e Brain dovevano essere a cavallo dei lupi… non voi due” e detto questo prese una Pokéball in mano, ma Rose afferrò il suo braccio
    “BASTA” esclamò il presidente “è ormai chiaro che a te non interessa un bel niente della nostra regione, per questo motivo ho deciso che non supporterò più i vostri scellerati piani”
    “E così vuole mettersi contro di noi presidente? Scelta sbagliata!” disse Markus sorridendo e premendo un pulsante sulla sua cintura. Questo lo fece scomparire, insieme al presidente. Molte delle sue reclute seguirono il suo esempio.
    “Presidente!” esclamò Beet correndo in sua direzione, ma non c’era nulla che potesse fare.
    Eternatus ripresosi dall’enorme raggio ne sparò un attimo, più piccolo, ma Zacian lo incassò senza danni; in seguito colpì l’enorme mostro con la sua gigantesca spada, mentre Zamazenta caricò con il suo scudo
    “Dobbiamo aiutarli!” esclamò Rosso e mandò il suo Pikachu, che gigamaxizzò. Gli altri ragazzi mandarono Typhlosion, Sceptile (che megaevolvette), Infernape, Samurot, Braviary, Meowstic e Decidueye; Hop e Gloria, mandarono Cinderace e Intelleon, gigamaxizzandoli ancora una volta. Presto Eternatus si ritrovò sotto una raffica di attacchi: Gigapikafolgori, Eruzione, Dragopulsar, Fuocopugno, Idropompa, Baldeali, Psichico, Dardoassalto Spettrale, Gigafiammopalla , Gigasparomirato e le mosse di Zacian e Zamazenta. Sotto quei colpi Eternatus non poté fare nulla; tornò alla sua forma originaria e crollò.
    “Ce l’abbiamo fatta!” esclamò Hop, e anche gli altri esultarono
    “Complimenti!” disse Rosso rivolgendosi a lui, Gloria e Victor “ci avete salvati tutti”
    “D-dice davvero?” chiese Gloria imbarazzato “n-non abbiamo fatto niente di che, sono stati i Leggendari…”
    “Ma siete stati voi a richiamarli e guadagnarvi la loro fiducia, prima di quelli del Team Union. Un Leggendario risponde solo ad un allenatore che richiede degno. A proposito, che fine hanno fatto Brutus e Brain?”
    “Sono scappati come codardi quando sono arrivati i lupi!” rispose Gloria ridendo.
    “Scusate se vi interrompo, ma di lui cosa ne facciamo?” disse Mary indicando Eternatus, agonizzante a terra. I due lupi fecero per avvicinarsi, ma Victor li fermò con un gesto
    “Aspettate” disse il ragazzo. Continuava a sentire quella strana sensazione di paura, ed era sempre più forte. Chiuse gli occhi per cercare di capire da dove provenisse, e improvvisamente lo sentì.
    “Victor, che fai?” esclamò Gloria, vedendolo andare in direzione di Eternatus.
    “So quello che faccio” disse lei decisa “fin dall’inizio della battaglia sentivo strane sensazioni, e non capivo da dove provenissero, ma ora mi è chiaro. Io, sento quello che prova Eternatus. Le nostre menti in qualche modo si sono connesse. L’abbiamo visto come un mostro malvagio e distruttivo, ma nessuno di voi si è fermato a pensare che cosa provasse? Immaginate di ritrovarvi su un pianeta sconosciuto, circondato da esseri che non hai mai visto prima e che, con tutta probabilità, l ‘hanno attaccato per primo la prima volta che è arrivato. Penso che Eternatus non abbia agito con malizia, voleva solo difendersi”
    Detto questo prese una Master Ball in mano e si avvicinò al Drago.

    Markus, osservando da distanza con le telecamere che aveva piazzato sulla torre, sorrise. Il piano non era andato esattamente come previsto, ma c’erano stati dei risvolti interessanti. Victor con Eternatus. Era l’esatto contrario di ciò che era scritto nel Libro del Destino. L’assenza di Dandel aveva spinto Victor ad andare alla torre prima di Victor, avvicinandosi di più a Eternatus, oltretutto Zacian e Zamazenta avevano scelto i loro prescelti prima del previsto, forse per aver visto il loro valore contro Brutus e Brain. L’ennesima prova che il loro intervento stava cambiando il destino di quel mondo. Il destino ormai era nelle loro mani. E anche se Brutus e Brain non erano riusciti a controllare gli eroi di Galar come previsto, ora che la verità su di loro era venuta alla luce, il piano poteva continuare.

    Edited by Pokemario 01 - 3/8/2021, 17:41
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    732

    Status
    Offline
    Capitolo 29: Ragazze in azione

    Vexen guardò l’oggetto che era caduto a Zexion; era un foglio e sopra c’era scritto qualcosa con un tratto approssimativo, come se fosse un appunto o qualcosa di simile.
    “Sono coordinate” disse dopo aver letto; non poteva fare a meno di chiedersi se Zexion le avesse lasciate a posta. Che in fondo fosse ancora dalla loro parte, o comunque volesse aiutarli? Non doveva farsi illusioni: probabilmente gli era solo caduto “Potrebbe indicare qualcosa di importante, dovremmo mandare qualcuno a controllare”
    “I ragazzi sono già a Galar no?” disse Saix
    “Potremmo mandare degli agenti” disse Xemnas “ma avrei voluto darvi un po’ di tempo per riprendervi dalle ultime missioni e riflettere su quello che vi ho appena rivelato sul mio passato…”
    “Forse non sarà necessario” rispose Axel “ho appena controllato e le coordinate indicano Kanto, poco sotto la Grotta Celeste, e si dà il caso che un gruppetto di bravi allenatori si trovi proprio lì”

    Il professor Oak guardò il fax che gli era appena arrivato. Era stato mandato dall’Organizzazione XIII, e gli chiedeva di controllare un preciso luogo segnato da delle coordinate, nei sotterranei della Grotta Celeste. Era il momento di chiamare i suoi nuovi assistenti:
    “Leaf! Kristy! Cetra! Venite subito!”
    Le tre accorsero subito.
    “Cosa succede?” chiese Leaf, la ragazza dai lunghi capelli castani; Oak sapeva che era un’allenatrice molto abile, che sarebbe stata molto più nota se non avesse avuto rivali del calibro di Rosso e Blu, il che l’aveva inevitabilmente portata a passare in ombra. Il fatto che non avesse avuto occasione di sfidare Giovanni e quindi di partecipare alla Lega aveva sicuramente influito, anche se il professore non poteva fare a meno di chiedere perché non avesse ritentato dopo che suo nipote aveva preso il posto del Capopalestra. In ogni caso aveva deciso di lavorare per lui, aiutandolo a catturare e allenare i Pokémon da studiare.
    “Abbiamo ricevuto un messaggio da parte dell’organizzazione XIII, ci chiedono di esplorare la Grotta Celeste.”
    “Davvero?” esclamò Leaf “finalmente entriamo anche noi in azione!”
    “Ma non sarà rischioso?” chiese Cetra, la ragazza dai capelli castani corti “La Grotta Celeste è un luogo molto pericoloso… Non sarebbe meglio rivolgersi ai Capipalestra, o addirittura ai S4?”
    Oak sospirò. Anche Cetra era un’ottima allenatrice, ma le mancava una certa intraprendenza. Non era una codarda, quello no, ed era anzi un’allenatrice molto disponibile, ma tendeva troppo a tirarsi indietro, e a sottovalutare le proprie capacità. Da una parte era anche un pregio, gettarsi a capofitto di fronte al pericolo non era sempre una buona idea, ma aveva la sensazione che questo la trattenesse fin troppo, specie quando si era trattato di sfidare la Lega. Se fosse stata un po’ più risoluta avrebbe raggiunto grandi traguardi, ma alla fine non si lamentava: era una ragazza gentile e disponibile, ed era stata un’ottima assistente per il professor Elm, che solo nell’ultimo periodo era passata ad aiutare Oak, dato che il mite professore di Jotho aveva deciso di sospendere le ricerche data la difficile situazione con il Team Union.
    “I Capopalestra sono molto impegnati, Cetra. La Lega ha deciso di lasciare le Palestre aperte, per dare agli allenatori modo di distrarsi durante questa crisi, inoltre devono proteggere le città ora che le attività criminali sono aumentate a dismisura. Non so esattamente il perché, ma penso che in parte sia a causa del Team Union, che vuole confondere le acque e tenere i Capopalestra impegnati, e in parte dei piccoli criminali che vedono nella crisi un’occasione per intensificare i loro traffici. La Lega vera e propria è chiusa, vista l’assenza dei Campioni, ma i S4 sono comunque impegnati a proteggere la regione.”
    “Secondo me sarà interessante” disse Kristy, la ragazza dai capelli azzurri “quella grotta non è mai stata esplorata completamente, chissà quanti segreti nasconde.”
    Kristy era la prima delle tre ragazze ad essersi proposta come assistente. Era molto interessata sia alle lotte che alla ricerca, ma non aveva ancora scelto la sua strada.
    “Si, per un buon motivo!” disse Cetra, rivolgendosi a Kristy; le due erano cugine e di solito andavano d’accordo, ma avevano personalità molto diverse “ti sei dimenticata che lì dentro risiede Mewtwo?”
    “Quello non credo sia un problema” disse Leaf “Rosso è diventato il prescelto di Mewtwo tempo fa e mi ha detto che, sebbene possa ancora diventare violento se provocato, è molto meno aggressivo di un tempo e non odia più la razza umana”
    “Questo non mi rassicura più di tanto… ma riconosco che se l’Organizazione ha bisogno di noi, non possiamo tirarci indietro. Spero solo vada tutto bene…”

    “Allora Zania, per quale motivo ci hai chiamato?” disse la dottoressa Aralia, sistemandosi il camice e controllando che i capelli fossero in ordine. Si era precipitata lì in fretta e furia per la chiamata dell’amica, e sperava vivamente non fosse stato un falso allarme.
    “C’è qualcosa che non va con il Dream World”
    Aralia sussultò: il Dream World era la più grande scoperta della sua collega, una dimensione parallela accessibile solo tramite i sogni dei Pokémon. L’esatta natura di quella realtà non era ancora chiara, ma si ipotizzava che potesse avere un ruolo fondamentale nell’equilibrio del mondo.
    “In che senso un disturbo?” chiese Anita. Lei e Rina avevano incrociato Aralia mentre correva da Zania e avevano deciso di seguirla, nel caso avesse bisogno di aiuto.
    “I macchinari segnalano la presenza di qualcuno, ma io sono l’unica ad avere la tecnologia per consentire l’accesso… Stavo cercando di sintonizzare gli schermi in modo da poter avere un’immagine chiara… ecco!”
    Sullo schermo del complesso macchinario di Zania apparve un’immagine; le quattro nella stanza strabuzzarono gli occhi vedendo altrettante figure familiari: Giovanni, Ivan, Ghetsis e Samina.
    “Cosa ci fanno quei quattro lì?” esclamò Rina
    “Di sicuro niente di buono” disse Zania “dobbiamo mandare qualcuno a controllare”
    “Ci possiamo andare noi!” esclamò Anita. Rina la guardò perplessa, ma non disse nulla
    “Siete sicure?” chiese Aralia “voi siete due e loro quattro; noi possiamo accompagnarvi, ma anche se abbiamo dei Pokèmon non siamo espertissime come allenatrici…”
    “Non importa, ce la caveremo. Non vedevo l’ora di poter entrare in azione, purtroppo non sono riuscita a venire le ultime volte che hanno attaccato Unima, ma stavolta sarò in prima linea!”
    Rina era piuttosto perplessa; Anita era un ottima allenatrice, anche se non era mai riuscita a diventare Campionessa, e pure lei se la cavava abbastanza bene, anche se con tutto il tempo che aveva passato al Pokéwood temeva di aveva perso l’abitudine di fare vere lotte, ma in ogni caso le era difficile pensare che avrebbero potuto cavarsela da solo. Eppure, non voleva tirarsi indietro. Nel corso della sua carriera aveva quasi sempre interpretato lo stesso ruolo: quello di una ragazza forte e coraggiosa, determinata, sempre disposta ad aiutare gli altri senza la minima esitazione. Ormai tutti la vedevano così, e lei stessa aveva iniziato a riconoscersi in quel personaggio, o quantomeno a desiderare di essere lei anche nella vita reale, e ora non voleva deludere nessuno; né gli altri, ne sé stessa.
    “Anita ha ragione, possiamo senz’altro farcela!”
    “Questo è lo spirito!” esclamò Anita sorridendo.
    “Se siete così sicure…” disse Aralia “allora vi colleghiamo al Dream World. Speriamo vada tutto bene…”

    Lyris sospirò. Stava sorvolando la regione a cavallo di Salamence e quello che vedeva era solo devastazione. Lo scontro tra Groudon e Kyogre aveva causato un sacco di danni; certo era già successo, e la prima volta era stata anche lei parzialmente responsabile, anche se per una buona ragione, ma questa volta i danni erano stati maggiori e non era così facile rimettere tutto a posto. Groudon, Kyogre e Rayquaza erano ancora deboli per tutta l’energia che il Team Union aveva risucchiato loro e non erano in grado di rimediare ai danni con i loro poteri. Groudon e Kyogre adesso erano tornati nelle loro tane, protetti dai Capopalestra. Quanto a Rayquaza, era troppo debole per tornare nello strato di ozono, e la Torre dei Cieli era troppo esposta, quindi aveva dovuto trovarsi una sistemazione alternativa. Ed era lì che stava andando.
    Le Cascate Meteora avevano ospitato il Popolo dei Draconidi per secoli, quindi erano la scelta più logica per proteggere Rayquaza, il Pokémon che il suo popolo aveva venerato fin dalla notte dei tempi. Era un luogo sacro e inviolabile… Per questo rimase sconvolta nel vederlo sotto attacco.
    La ragazza si avvicinò senza farsi notare, atterrando dietro ad una grossa roccia e scendendo da Salamence insieme alla sua fedele Wishmur, Syril. In realtà non era proprio sua, ovviamente; era appartenuta ad una persona a lei molto cara, e dopo la scomparsa di questa persona aveva deciso di prendersene cura, pur non potendo catturarla ufficialmente per via del suo specialismo. Si sporse per guardare meglio, cercando di non farsi vedere. Notò Max, Cyrus, Elisio e Guzzman, insieme a molti dei loro sottoposti. Doveva fermarli in qualche modo, ma come?

    Victor e Gloria guardarono il Dojo Master. Sarebbero stati allenati da uno dei migliori Campioni di Galar, e maestro di Dandel in persona. I ragazzi erano stati colpiti dal loro ruolo nella sconfitta di Eternatus e gli avevano dato l’opportunità di unirsi a loro. Gloria era stata subito entusiasta, ma Victor non era del tutto convinto di essere all’altezza; quanto agli altri, Hop aveva rifiutato, nonostante ora fosse il prescelto di un leggendario sentiva che quella dell’allenatore non era la sua strada, e aveva deciso di passare un po’ di tempo come apprendista di Sonia, per provare altre possibilità; Mary e Beet invece stavano aiutando i loro mentori nelle loro mansioni di Capipalestra, e stavano considerando di prendere il loro posto. Quanto a loro due, alla fine avevano preso una decisione: si sarebbero uniti, ma non prima di aver superato un’ultima prova, quella del Dojo di Mustard. Affrontare il Team Union sarebbe stata un’impresa non da poco, e allenandosi con Mustard forse avrebbero potuto prepararsi come si deve; oltretutto sapevano che il premio per il superamento dei test era una misteriosa “armatura occulta” e qualunque cosa fosse, avrebbe potuto essere utile per la loro missione.
    I due aprirono la porta, eccitatissimi. Presto avrebbero incontrato il grande maestro…
    “Yo cicci! Come butta?” esclamò improvvisamente una voce. Ad accoglierli era un vecchio leggermente ricurvo, con un pizzetto e quelle che sembravano delle lunghe sopracciglia bianche. Non esattamente quello che si aspettavano da una figura leggendaria come Mustard.
    “So che posso sembrare un nabbo, ma con i Pokémon sono sgravato”
    “Ma come parla?” sussurrò Gloria a Victor
    “Scusatelo, si è messo in testa di apprendere il linguaggio dei giovani…” disse una voce femminile; i due si girarono e videro una donna dai capelli castani accompagnata da un bambino.
    “Sono Tania, moglie di Mustard, e questo è il nostro figlioletto Hyde.”
    Victor era tentato di fare un commento sulla differenza di età tra i due sposi, ma si trattenne.
    “Allora belli? Siete pronti per un allenamento super ganzo?”
    A Victor in quel momento stava venendo in mente una sola parola del gergo giovanile; e quella parola era “cringe”. Ma credeva davvero che i giovani parlassero in quel modo?
    “Per ottenere l’Armatura Occulta dovrete superare tre prove” spiegò Tania “non siete gli unici apprendisti però: solo uno di voi potrà ottenere l’Armatura”
    In quel momento una coppia di apprendisti si avvicinò a loro; la prima era una ragazza dai capelli rosa con un grosso fiocco in testa, il secondo un ragazzo dai lunghi capelli biondi, con occhiali, un cappello a cilindro e delle Pokéball che levitavano intorno alla sua testa.
    “Piacere, mi chiamo Sofora” disse la ragazza, sfoggiando un sorriso che a Victor parve forzato. Ma forse era solo la sua impressione. “Sono così felice che abbiamo dei nuovi compagni!” d’accordo, adesso sembrava molto forzato.
    “Io invece sono Savory, piacere di conoscervi” disse il ragazzo con un inchino esagerato; nel farlo però inciampò, perse la concentrazione e le Pokéball gli caddero a terra. Imbarazzatissimo si affrettò a raccogliere, poi accennò un sorriso e lui e Sofora si allontanarono.
    “Quei due non mi convincono…” disse Victor
    “Perché? Sembrano gentili” rispose Gloria
    Victor non disse nulla, ma rimase perplesso.

    “Non possiamo lasciare che quei due vincano il mio premio” disse Sofora quando lei e Savory furono lontani.
    “Volevi dire il mio premio” ribatté Savory
    “Si, certo” disse Sofora con un sorriso sarcastico; Savory poteva avere il vantaggio di tipo, ma le sue abilità erano di gran lunga superiori. Lo avrebbe stracciato e avrebbe conquistato l’Armatura Occulta, qualunque cosa si trattasse, ma prima dovevano liberarsi degli altri avversari.
    “In ogni caso hai ragione, ma non dobbiamo dimenticarci che sono i finalisti della Lega”
    “Sta tranquillo, ho già qualche ideuzza che ci assicurerà la vittoria

    “Mi dispiace di essermi fatto scoprire capo”
    “Sta tranquillo Zexion, non è affatto colpa tua. Abbiamo sottovalutato in nostri avversari”
    “Il merito è solo di quei ragazzini” intervenne Marluxia “non certo dell’organizzazione; quelli così incompetenti che non si sono accorti di avere tre traditori tra le loro fila, quattro contando anche Roxas”
    “A proposito, come sta il ragazzo?” chiese il capo
    “E’ nella sua stanza, sta riflettendo sulla nostra proposta; è ancora confuso, ma penso proprio che si unirà a noi”
    “Ottimo! Capisco che per lui sia difficile, ma deve capire che tutto quello che facciamo è per un bene superiore”
    I due membri dell’organizzazione abbandonarono la stanza, lasciando il capo del Team Union da solo. La faccenda del bene superiore non era una menzogna: ci credeva davvero. Ma avvolte si chiedeva se tutto quello che stava facendo fosse davvero necessario. Si sentiva in colpa per tutto quello che aveva fatto passare a suo fratello, per tutte le sofferenze inflitte a quel mondo. Avrebbe voluto che ci fosse un'altra via, che avesse potuto risolvere la faccenda in maniera pacifica. Ma suo fratello non gli aveva voluto dare ascolto, e nessuno in quel mondo gli avrebbe mai creduto.
    Decise di chiamare Markus, l’unico dei suoi due fratelli che lo aveva appoggiato
    “Come sta andando l’operazione a Galar?”
    “Abbiamo incontrato delle complicazioni, ma ci sono stati anche risvolti interessanti. Non abbiamo ottenuto il controllo di Zacian e Zamazenta, ma la loro esistenza è stata svelata, e la popolazione sta iniziando a scavare nel passato di Galar, come previsto. Ormai è chiaro a tutti che le leggende tanto narrate erano false, e che erano i Pokémon, e non gli umani a regnare su Galar. Faremo in modo che tornino a credere nel vero re, in modo che il suo potere cresca, e a quel punto sarà nostro”
    “Ottimo… La regione ha subito danni?”
    “Sì, e anche piuttosto consistenti, ma lo sa che era l’unica via”
    Il capo sospirò “spero che sia davvero così. Fammi sapere.” E buttò giù

    Markus ridacchio. Suo fratello era proprio un ingenuo. Come poteva porsi tutti quei rimorsi, davanti alla grandezza del loro destino? Presto loro sarebbero stati dei, e tutte quelle vite insignificanti sarebbero state dimenticate di fronte alla loro grandezza.

    Edited by Pokemario 01 - 23/1/2021, 19:29
     
    Top
    .
63 replies since 4/9/2018, 07:17   1796 views
  Share  
.
Top