[pokemario] pokemon fight and mistery: mente e corpo

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  1. Pokemario
     
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    Capitolo 1: inizia l'avventura!
    E così mi ritrovo qui, imprigionato, e presto spariró per sempre, e, cosa ancora peggiore, il mondo cadrà nelle mani di quell'essere orribile; in un certo senso è anche colpa mia: se non fossi partito, anzi se non fossi mai nato, tutto questo non sarebbe successo; avevo fatto di tutto per liberare le regioni dominate dai suoi accoliti e ora si rivelerà tutto inutile; spero che i miei amici riusciranno a fare qualcosa. Ricordo ancora come tutto é iniziato...
    25 giugno 2018
    Il mio nome è Mario, ho 17 anni e questa è la mia storia, che purtroppo non sembra avere un lieto fine... In ogni caso, sono nato a Rurus, ma mi sono trasferito da piccolissimo a Biancavilla nella regione di Kanto; nonostante non abbia praticamente mai conosciuto quel posto ho sempre sentito l’impulso di tornarci, ma non ne comprendo il motivo. La ragione del mio trasferimento è legata alla Lega, un regime dittatoriale fondato poco dopo la mia nascita; trasferendoci a Kanto speravamo di poter fuggire dalla sua tirannia, ma purtroppo il Gran Dittatore (il leader della Lega di Rurus) ha iniziato a espandere il suo potere, fondando delle nuove Leghe in tutte le regioni tra cui, purtroppo anche Kanto. Fortunatamente uno scienziato residente a Biancavilla, il noto professor Oak era riuscito a trovare una soluzione. Presto due miei amici sarebbero partiti per un viaggio per fermare la Lega, avevano proprosto anche a me di partire, ma non mi sentivo all'altezza così ho rifiutato
    Tutto cambiò quella notte: ero andato a letto come al solito, ma nel sonno sentií una voce strana
    “Mario…”
    “Chi è?”
    “Mario tu non sai chi sei? Non ricordi da dove sei venuto, ne a cosa sei destinato?”
    “Di cosa stai parlando? Chi sei?”
    “Io sono te, sono la parte di te di cui ti sei dimenticato; tu sei destinato a grandi cose, ma per adempiere al tuo destino dovrai partire per un viaggio, dovrai affrontare la Lega, dovrai liberare tutte le nazioni dalla sua tirannia e sconfiggere il Gran Dittatore”
    “Ma io non sono all’altezza…”
    “Ti sbagli: tu sei l’unico che può farlo”
    All’improvviso mi svegliai
    “Che strano sogno… che fosse il mio subconscio? No era sicuramente un sogno assurdo”
    Mi sgirai per spegnere la luce, ma ho visto che sul comodino c’era uno strano pacchetto, con un biglietto sopra
    “Ricordati il tuo destino”
    Incuriosito lo aperii: dentro c’erano una pokèball e il pokedex, l'invenzione del professor Oak, creata per affrontare la Lega
    “Che sia suo?” mi chiesi “eppure gli avevo detto che non intendevo affrontare la Lega”
    Apriì la pokèball per vedere cosa conteneva: ne uscì un pokèmon blu, dall’aspetto di un ominide con grossi muscoli: era un Machop, un pokèmon che avevo sempre desiderato: sono sempre stato fisicamente piuttosto debole, e questo mi dava un senso di incompletezza che, per qualche strano motivo non riuscivo a colmare, per questo il mio sogno era di allenare Pokémon Lotta che compensino a questa debolezza; in ogni caso ero confuso, cosa ci facevano quelle cose qui? Dovevo vederci chiaro, così mi vestii di fretta e uscii di casa; arrivato al laboratorio suonaì il campanello
    “Chi suona a quest’ora?” rispose il professor Oak, ancora mezzo addormentato aprendo la porta
    “Mi scusi professore ma sa dirmi qualcosa di questi?” chiesi mostrandogli il pokèdex e la pokèball
    Il professore era sorpreso “non è possibile… fammi controllare…” detto questo entrò nel laboratorio e controllò i pokèdex
    “Ecco uno, due, tre, ci sono tutti, non riesco proprio a capire… non ho mai creato un quarto pokèdex!”
    “In sogno una voce mi diceva che avrei dovuto affrontare la Lega, credevo fosse il mio subconscio, ma il subconscio non lascia oggetti!”
    “Certo che no… In ogni caso cosa credi di fare”
    “Temo che a questo punto sia necessario che parta anch’io per affrontare la Lega”
    “Se è questo che vuoi vieni qui domattina alle 8 in punto per la distribuzione dei pokèdex, anche se tu l’hai già vi darò importanti informazioni su come affrontare la lega
    Detto questo tornai a letto, in preda a mille dubbi: sarei stato davvero in grado di affrontare la Lega? Grazie ai libri che leggevo sapevo tante cose sui pokèmon, in particolare grazie ai gialli dato che spesso gli assassini sfruttavano determinate abilità dei pokèmon per compiere i loro delitti, ma sarebbe bastato? E la voce nel sogno? C’era da fidarsi? Di chi si trattava?
    Quella mattina mi svegliai in fretta, o meglio mi alzai in fretta, visto che non avevo dormito per nulla; andai dai miei genitori a spiegargli la situazione e loro, anche se un po’ riluttanti acconsentirono, poi mi sono recato da Oak; come previsto c’erano Andrew e Francesco, due miei amici con cui mi vedevo spesso, sebbene non ami stare fra la gente, ma c’era anche un terzo ragazzo, Blu, il nipote di Oak; non avevamo grandi rapporti con Blu, anzi tentava o sempre di evitarlo, non che fosse facile in una città così piccola.
    “Mario? Cosa ci fai qui?” mi ha chiesto Andrew sorpreso “avevi detto che non saresti partito”
    Io spiegai ai due la situazione e loro si sorpresero ancora di più
    “Ma sei sicuro di poterti fidare” aveva chiesto Francesco
    “Ci ho pensato a lungo e credo di si: la voce ha un non so che di familiare, sento come se mi appartenesse in un certo senso quindi mi fido”
    “Oh guarda chi c‘è: il fifone” fece Blu avvicinandosi a me “non eri troppo spaventato per partire”
    “Lascialo stare!” dissero Andrew e Francesco insieme, parandosi davanti a me
    “Oh hai anche le guardie del corpo” disse i tono ironico
    “Un attimo di silenzio!” esclamò Oak entrando nella stanza “come tutti voi sapete oggi siete qui per affrontare la Lega, da tempo il Dittatore Lance ci opprime con leggi sempre più severe e tasse sempre più alte, è ora di finirla! Fortunatamente h trovato una scappatoia: ogni tre anni il Gran Dittatore indice un torneo nelle sue Leghe, per scegliere il nuovo Dittatore, dato che vuole che sia sempre il più forte a regnare; per partecipare è necessario prima sfidare i Capocittà per ottenere le medaglie, in seguito bisognerà affrontare un torneo a eliminatorie e infine sconfiggere i 4C, o quattro consiglieri e il Dittatore, così facendo non sarà possibile abolire la Lega, visto che bisogna comunque rispondere al Gran Dittatore, ma si potranno ammorbidire un po’ le tasse, cambiare i Capocittà e i 4C e ammorbidire le leggi, oltre al fatto che una volta sconfitti i Dittatori daranno una medaglia necessaria per incontrare il gran Dittatore, che ha sede a Rurus; la pratica è perfettamente legale, ma se il Dittatore si accorge dei vostri scopi farà di tutto per ostacolarvi, fortunatamente in questa città non è presente un Capocittá, quindi passerà un po' di tempo prima che qualcuno se ne accorga; un mio contatto alla zona Safari mi ha spedito dei pokèmon molto rari, di cui erano rimasti solo due esemplari, che ho allevato, ora vi consegnerò i piccoli di questi pokèmon che ho già portati al livello 5, Mario ne ha già uno”
    Dalle pokèball uscirono Bulbasaur, un rettile con un bulbo sulla schiena, Charmander, una lucertola con una fiamma sulla coda e Squirtle, una tartaruga di tipo Acqua; stranamente nonostante i Charmander fossero rossi quello aveva uno strano color oro; doveva essere uno dei cosiddetti cromatici, Pokemon di un colore differente dal normale. In ogni caso Blu scelse Squirtle,Andrew Charmander e Francesco Bulbasaur.
    “Ora vi consegnerò anche la mia invenzione, il pokèdex, un enciclopedia che contiene informazioni su tutti i Pokèmon di Kanto, ma non solo: comunicherà mentalmente con voi e vi darà consigli durante la vostra avventura”
    Incuriosito accesi il dispositivo e sentii un voce nella testa
    “Registrare nome prego”
    “M-Mario”
    “Nome registrato, piacere M-Mario, sono Handy 3000 il tuo pokèdex personale, ti darò consigli durante la tua avventura”
    Volevo replicare ma decisi di non farlo, in seguito Oak parló ancora
    “Bene visto che avete il dex potete partire, potete decidervi se muovervi in gruppo o singolarmente”
    “Io preferisco andare da solo” disse Blu e io tirai un sospiro di sollievo: viaggiare con lui sarebbe stato insopportabile
    “Io invece andrei con Andrew e Francesco” dissi io
    “Oh il fifone a paura di andare da solo"
    Ero sul punto di dargli un pugno, ma mi trattenni, cosa che invece non fecero i miei amici
    “Buoni buoni” disse Oak, "se siete pronti potete partire"
    Così ci incamminammo, senza avere la minima idea di cosa ci sarebbe successo...
    Poco dopo nel laboratorio entrò una figura misteriosa a cavallo di un Dragonite verde
    “Chi sei tu” chiese Oak
    “Chi sono non ha importanza, ascoltami, per il destino del mondo è necessario che tu mi dia retta, devi fare quel che ti dico anche se ti sembrerà strano”
    E così iniziò a spiegare
    (n.d.a. le parti in corsivo non derivano dal racconto di Mario ma sono state aggiunte da per motivi di completezza
    )

    Edited by Pokemario 01 - 21/12/2021, 22:11
     
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    Capitolo 2: Team Rocket

    "Yotin sveglia!" il ragazzo si svegliò "chi è?! Sono appena le sei!" si alzò a fatica e si avvicnò alla porta di casa, ma quand l'aprì si trovò davanti un uomo anziano, pelato e con i baffoni bianchi: Blaine. Yotin non sopportava quell'uomo, così come i suoi genitori, ma per le leggi della Lega ogni scienziato dell'isola era costretto a lavorare per lui .

    "Cosa vuoi a quest'ora" chiese il ragazzo sbadigliando.

    "Voglio mostrarti una cosa"

    "E non puoi farlo domattina?"

    "No è urgente"

    I due si incamminarono verso il Municipio di Blaine, la sede dei capocittà, che fungeva anche da suo laboratorio dopo la distruzione della villa cannella per cause ignote; nel frattempo il Capocittà iniziò a spiegare:"vedi la Lega sta lavorando ad un piccolo progettino segreto, e visto che non posso muovermi di qui avrei bisogno di un piccolo favore"

    "E perchè dovrei darti una mano?"

    "Ti direi che potrei sbatterti in cella per ribellione ad alto funzionario della Lega , ma credo che questo sarà più convincente" detto questo premette un pulsante e dal pavimento uscirono due cilindri di vetro ripieni di un fluido dove all'interno galleggiavano... i genitori di Yotin!

    "Cosa vuoi fare con loro?!" chiese il ragazzo infuriato

    "Nulla se collaborerai, altrimenti li userò come cavie per i mie esperimenti, ora ti dico quel che devi fare"


    26 giugno 2018
    Quella mattina io e i miei amici, dopo aver ultimato i preparativi lasciammo Biancavilla, aspettando un po' per essere sicuri di mantenere una certa distanza da Blu. Durante il primo percorso iniziammo ad allenare i nostri Pokèmon contro quelli selvatici; con i Rattata ho avuto vita facile con i Pidgey un po' meno ma me la cavai lo stesso. Nonostante nella classificazione ufficiale della Lega le mosse Raffica e Colpokarate erano considerate di tipo Normale, Oak aveva da poco scoperto che le loro proprietà corrispondono rispettivamente ai tipi Volante e Lotta; c'erano altre due mosse che condividono questa caratteristica, anche se la prima è una mossa di stato quindi alla fin fine la sua classificazione non influisce più di tanto e la seconda nemmeno Oak sa come classificarla per via delle sue proprietà uniche. In ogni caso poco arrivammo a Smeraldopoli, la più vicina città dotata di un Capocittà, il signor Giovanni, un uomo particolarmente spietato e avido che imponeva forti tasse ai suoi cittadini; mentre ci stavamo incamminando verso il suo Municipio sentii in testa la voce del Pokèdex

    "Prima di sfidare un Capocittà è necessario fare la registrazione al torneo della Lega M-Mario"

    "Pensavo che tu avessi solo informazioni sui Pokèmon" risposi io mentalmente "E poi mi chiamo Mario"

    "Il professore mi ha arricchito anche con informazioni sul regolamento della Lega, e ormai il nome registrato è M-Mario"

    "Va beh, in ogni caso dove possiamo fare l'iscrizione?"

    "Bisogna ritirare un modulo alla sede della Lega, sembra che ci siano altri modi per ottenerlo ma questo è il più semplice per voi"

    Mi resi subito conto che Andrew e Francesco avevano appena ricevuto la stessa informazione, così incamminammo verso il percorso 22 mentre il dex ci elencava i Pokèmon presenti in quel percorso; io non gli prestavo molta attenzione, fino a che qualcosa non me la catturò

    "Mankey hai detto?" poi dissi ai miei amici "scusate potremmo fermarci un attimo dovrei..."

    "Ho già capito" rispose Andrew divertito "tanto anche io e Francesco vogliamo catturare un pokèmon"

    Con la coda dell'occhio notai che entrambi stavano prendendo un Nidoran, solo che quello di Andrew era un maschio mentre quello di Francesco una femmina; in ogni caso io continuai la ricerca di Mankey, e quando ne trovai una mi riempii di gioia... che si è subito trasormata in rabbia quando una figura familiare le ha lancaito una ball

    "Blu?!"

    "Esatto ho appena fatto l'iscrizione e stavo tornando indietro, ho visto questa Mankey ma non credevo lo volessi te"

    Io non riuscii a reagire, ma per fortuna Enemy intervenne in mio soccorso "certo uno specialista Lotta che non vuole un Mankey, sei molto credibile!"
    Blu stava per replicare, quando Mankey riuscì a liberasi e saltò in faccia al ragazzo graffiandolo

    "Ahio togliti!" io scoppiai a ridere e ne approfittai per catturarlo

    "Ehi cos'hai tanto da ridere? Vuoi combattere? " così mandó in campo un Pidgey, avevo come l'impressione che l'avesse preso apposta, ma senza curarmene risposi con Mankey; il pokèmon uccello inizió ad attaccare Raffica, ma la mia scimmia senza ascoltarmi parí subito all'attacco con Graffio, evidenemente era ancora infuriata per il tentativo di cattura, strano che non lo fosse anche con me, ma forse doveva smaltire la rabbia precedente; in ogni caso tentai in tutti i modi di dirgli di usare Fulmisguardo ma non c'è stato verso, ed andó KO con faciltà, di sicurò avrei avuto delle difficoltà con questo pokèmon! In ogni caso lo richiamai e ho mandai Machop che con Colpokarate sconfisse l'indebolito avversario, poi Blu mandò Squrtle che iniziò a colpire il mio Pokèmon con Bolla, fino a mandarlo KO

    "Pensavi davvero di potermi battere? Come al solito sei un fallito in tutto ciò che fai" disse Blu "tu e i tuoi patetici amici non ce la farete a battermi al torneo"

    "Ehi bada a come parli" reagì Andrew "non ti è passato per la testa che non si tratta di una gara? Non è importante chi sconfigge il Dittatore, basta che lo faccia uno di noi!"

    Blu non rispose e se ne andò, ma prima di allontanarsi disse "comunque Mario, è bene che impari a difenderti da solo non puoi sempre contare sui tuoi amichetti" purtroppo aveva ragione: non ero mai riuscito a reagire alle provocazioni, è una cosa che avevo sempre voluto fare ma ogni volta qualcosa mi tratteneva, avrei dovuto provare a cambiare in futuro.

    Darren uscì dalla Silph S.P.A.; fortuna che lì avevano dei moduli di iscrizione alla Lega, così ha avuto bisogno di andare alla sede. Dopo averli compilati si incamminò verso il municipio di Zafferanopoli; da quando Sabrina era entrata nei 4C e il suo fidanzato Cosmo aveva preso il suo ruolo la città aveva avuto un po' di respiro, visto che questi era molto più debole e inesperto della compagna, oltre che meno spietato. Andando ripasso le regole del torneo della Lega: durante una battaglia i Capocittà avevano il permesso di usare l'ambiente circostante per ostacolare in qualche modo lo sfidante, ma senza ucciderlo, anche se la pena era solo una multa, quindi più che come un divieto sembrava più una cosa da fare solo in caso di necessità, e in ogni caso allo sfidante era proibito anche solo sfiorare il Capocittà, inoltre poiché lo sfidante era considerato un possibile futuro Dittatore era intoccabile al di fuori di una battaglia; in ogni caso Darren si era preparato, catturando e allenando tutti i pokèmon nei dintorni e si era fatto regalare alcune MT dai cittadini quindi era pronto. Il ragazzo entrò nel Municipio e dopo aver superato i teletrasporti e gli allenatori si trovò faccia a faccia con Cosmo; dopo essersi scambiati uno sguardo di sfida il Capocittà mandò in campo Abra mentre Darren rispose con Tuffball, il suo Jigglypuff che colpì subito con Libbra, ma quegli reagì con Psichico scagliandolo via, ma il pokèmon rosa usò Mimica respingendo il colpo. A quel punto Abra usò Riposo addormentandosi, ma stranamente non si curò: Tuffball aveva usato Canto mettendo a dormire l'Abra prima che potesse farlo da solo, mandandolo KO in pochi colpi. Cosmo a quel punto schierò Drowzee che usò Ipnosi e Mangiasogni in combo, così Darren schierò Free, il suo Butterfree nonché il suo starter. Il pokèmon farfalla usò Velenpolvere, poi schivò qualche Ipnosi e appena il veleno finì, poiché aveva saputo che il Pokèmon del capopalestra non aveva Insonnia, ed entrambi caddero addormentati. Approfittando dello stallo Cosmo attivò un teletrasporto sotto i piedi di Darren che incominciò ad essere trasportato da una parte all'altra dell'arena a velocità supersonica

    "Se ti arrenderai lo farò smettere" disse Cosmo con un sorriso maligno " altrimenti scoprirai che ho piazzato un teletrasporto sulla parete esterna della Silph SpA, molto molto in alto, e che cadere da lì non è affatto piacevole"

    "Te lo scordi, non mi arrenderò mai!"

    "L'hai voluto tu" disse il Capocittà attivando il teletrasporto indicato; sorridendo penso di essersi liberato di una spina nel fianco, ma il ragazzo riapparve aggrappato a Peat, il suo Pidgey

    "Non è possibile!" fece Cosmo infuriato, poi però sorrise "ma hai abbandonato il campo di battaglia prima della fine della sfida, quindi sei squalificato"
    "Ah si" fece Darren "guarda il tuo Drowzee"

    Cosmo si girò e vide che il suo pokèmon era andato KO

    "Come vedi ho addestrato il mio Free a svegliarsi in fretta e a combatter senza indicazioni e se e guardi le telecamere vedrai chela lotta è finita prima che io lasciassi l'arena, quindi la vittoria è mia, e volendo potrei anche denunciarti per aver tentato di uccidermi a scontro terminato, ma non lo farò e rinuncierò anche alla medaglia ad una condizione: che tu liberi mio zio!"

    "Mi dispiace" disse Cosmo "Ma non posso proprio, non ho più io la custodia del dottor Fujii"

    Darren imprecò ma decise di accettare la medaglia e di non denunciare il Capocittà: sarebbe servito a poco, avrebbe perso tempo e poi se il suo amico avesse voluto partecipare al torneo non avrebbe gradito trovare il Municipio chiuso


    Terminata l'iscrizione ci siamo verso il Municipio di Smeraldopoli ma l'abbiamo trovato chiuso

    "Sfortunaccia" esclamò Andrew "avevo sentito dire che Giovanni era via per un periodo di tempo, ma..." all'improvviso si è interrotto guardando il cielo, così io l'ho imitato e ho visto qualcosa che non mi aspettavo: un Dragonite di colore verde con a cavallo un ragazzo e legato sotto il dorso una persona legata.

    "Secondo voi chi è" ha chiesto Andrew .

    "Non lo so" ha risposto Francesco "Ma dobbiamo comunque fare qualcosa"

    "E cosa?" ho chiesto io "Non abbiamo Pokèmon in grado di volare".

    All'improvviso nel cielo sono apparsi un gruppo di Koffing e Weezing che hanno colpito il Pokèmon Drago con Velenogas costringendolo a scendere, così abbiamo potuto vedere che si trattava di un ragazzo più o meno della nostra età, vestito di rosso e con i capelli bianchi, e che legato aveva... il professor Oak!

    "E tu chi sei" ho chiesto io, e lui mi ha risposto:

    "Tu devi essere la Mente".

    "In che senso?" ho chiesto io ma lui ha proseguito il suo discorso:

    "Io sono Kain, il Drago, il fato mi ha portato al servizio del Dittatore come suo apprendista, ma per dimostrare la mia validità devo portare a termine un compito, rapire un ribelle e i suoi Pokèmon da allevamento, è questo ciò che il destino ha in serbo per me".

    Prima che potessi ribattere dal Municipio uscirono dei tizi vestiti di nero con una R rossa sull'uniforme e delle maschere in volto; avevo sentito parlare di quei tipi, erano un'organizzazione ribelle conosciuta con il nome di Team Rocket che si opponeva al Dittatore e alla Lega in generale; questi hanno mandato in campo dei Venonat e degli Zubat che si sono appesi a Dragonite usando sanguisuga, poi dei Raticate hanno iniziato ad indebolirlo con Superzanna, ma il ragazzo in risposta ha aperto alcune Pokèball che stava trasportando facendo uscire due Venusaur, due Bulbasaur, un Charizard, un Charmander, due Blastoise e uno Squirtle, poi approfittando della distrazione si è dato alla fuga senza femarsi a recuperare le pokèball, ma un attacco d'ala di un Golbat riuscì a liberare Oak.

    Il professore ha ringraziato il TR ma stranamente non sembrava molto contento, ma forse era solo un po' scosso per il rapimento; all'improvviso dal Muncipio uscì un uomo corpulento con una B rossa sulla maglietta e un passamontagna nero.

    "Io sono il Boss, il capo del Team Rocket" ha affermato lui "e non deve ringraziarci professore, sappiamo quello che ha fatto contro la Lega, piuttosto perché il ragazzo aveva quei Pokèmon"

    "Erano i miei pokèmon da allevamento che mi ha consegnato un mio contatto alla Zona Safari, erano gli ultimi esemplari della loro specie, anche se mancano un Charizard e un Charmander"

    "Capisco, piuttosto, questi ragazzi sono i cosidetti Dexolder" ha chiesto il Boss

    "Esattamente" ha risposto il professore "Ma toglimi una curiosità, cosa ci facevate nel Municipio ?"

    "L'abbiamo occupato, piuttosto volevo farvi una richiesta, ma entriamo dentro non voglio farmi sentire... ecco: posso far entrare i Dexolder nel Team Rocket? Anche se per legge sono intoccabili si troveranno di sicuro ad aver a che fare con funzionari della Lega e senza un adeguato travestimento non potrebbero combatterli senza essere arrestati"

    "Per me va bene" rispose Oak " e voi che ne pensate"

    Andrew e Francesco accettarono subito mentre io sono stato più dubbioso, poiché non ero sicuro di potermi fidare, ma alla fine ho detto comunque di si, così il Boss ci ha donato delle tute e delle maschere di un materiale speciale che possono diventare invisibili in modo da non dover stare a metterle e toglierle ogni volta e non doverle tenere nello zaino rischiando di farci scoprire (le maschere invece le tenevamo nello zaino ma sempre invisibili), inoltre ci ha fatto scegliere dei nomi in codice: Andrew divenne Draconix, Francesco Enemy e io Pokèmario (si lo so non ho molta fantasia per i nomi); infine il Boss ha aggiunto

    "Vi affiderò anche una guida, il tenente Dragozard"

    A quelle parole la persona che guidava le reclute ha fattotolto la maschera e fatto sparire tuta, rivelando di essere un ragazzo più o meno della nosra età

    "Piacere sono il tenente Dragozard ma potete chiamarmi Jak quando non indosserò la tuta, non sono però tenuto a rivelare se questo sia il mio vero nome"

    "Un ultima cosa" ha detto il Boss "di recente la Lega è entrata temporaneamente in possesso delle pokèball di Dragozard quindi tutti i suo pokèmon sono schedati, apparte un Rattata, sarebbe quindi opportuno che ne usasse di nuovi, potreste affidargli un nuovo starter professore"

    "Non vedo dove sia il problema"

    "Allora io scelgo Charmander" ha detto Jak

    "Ottimo, quanto a lei professore la terremo sotto la nostra protezione per evitare che riaccadano eventi spiacevoli"
    "Grazie ma se possibile vorrei raggiungere Alola, li non è presente una Lega e in più ci abita mia cugino"
    "Faremo il possibile"

    Così abbiamo salutato il Boss e ci siamo incamminati e ho incominciato a riflettere su quello che era accaduto : il Team Rocket sembrava affidabile ma non so perché c'è qualcosa che mi insospettisce, in particolare il Boss mi sembra di averlo già visto da qualche parte, ma forse era solo che sono troppo abituato ai gialli e vedo sospetti ovunque; Kain era molto misterioso e di sicuro sarebbe stato un nemico da non sottovalutare, ma mi chieddvo perché mi abbia chiamato Mente, soprattutto considerato che sono uno specialista Lotta, inoltre non so ma il quel che faceva c'era qualcosa di strano, sembrava che non fosse del tutto contento di farlo, ma forse era solo una mia impressione; infine Dragozard, che in quel momento
    era a fare l'iscrizione non avevo avuto modo di conoscerlo bene ma sembrava simpatico anche se un po' taciturno e timido ma avremo avuto modo di conoscerci meglio.

    All'interno della torre di Lavandonia il ragazzo guardava il telegiornale inorridito: e così suo fratello alla fine aveva deciso di seguire quell'uomo, ciò era inaccettabile! E dire che sembrava detestare la Lega quanto e più di lui! Non poteva più attendere, doveva partire; chiamò il suo Gastly preferito, un esemplare dal corpo viola e i gas azzurri e partì

    Edited by Pokemario 01 - 11/1/2022, 19:47
     
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    Capitolo 3: la battaglia del monte Luna
    Allora tutto chiaro Yotin?"

    "Veramente non ho capito perchè..."

    "Infatti non devi capire! Tutto quello che devi fare è vincere le medaglie e spedirmele attraverso questo congegno speciale"

    "Ma non sarebbe più facile farsele consegnare?"

    "Non voglio dare nell'occhio, ma ora basta domande! Prendi il Pokèmon e il congegno e fai il tuo dovere"

    Il ragazzo guardò la nave dell'odiato Capocittà allontanarsi, poi si recò alla Zona Safari: non aveva la minima voglia di usare un Pokèmon appartenuto a Blaine, tuttavia tutto quello che riuscì a prendere fu un Cubone e un Paras.

    Dopodichè si recò al Municipio e dopo aver superato i muri invisibili grazie alla mappa fornita da Blaine raggiunse la Capocittà Nina.

    "Ben arrivato sfidante, tu devi essere il ragazzo di Blaine giusto?"

    "Si sono proprio io"

    "Bene allora iniziamo!" disse mandando in campo un Koffing, mentre il ragazzo rispose con Paras: Cubone era andato KO contro altri allenatori

    Il Pokemon attaccò subito con Paralizzante e Koffing non provò nemmeno a schivare, e dopo qualche graffio usò Esplosione, facendo finire la lotta in parità: era chiaro che si trattasse di una farsa, la capopalestra era stata informata del piano, ma perché tanta segretezza?

    Il ragazzo fu così costretto a mandare Growlithe: il pokèmon addestrato da Blaine senzaa ascoltare l'allenatore batté in pochissimo tempo il Venonat nemico, che non provò nemmeno a replicare.

    Nina senza dire nulla consegnò la medaglia e Yotin si rimise in viaggio





    "Scusa il ritardo" fece Raziel venendo incontro a Darren

    "Non ti preoccupare; e così hai deciso?"

    "Si non è stato facile, perchè significa andare incontro a mio fratello, ma dopo quello che ha fatto faccio fatica a riconoscerlo come tale"

    "Approposito non è lui quello?" Raziel guardò nella direzione indicata: in effetti era proprio Kain il ragazzo che stava entrando nel Dojo Karate

    "Cosa sta combinando?" si chiese il ragazzo dirigendosi verso l'edificio, ma Darren lo fermò:

    "Aspetta non vedi che l'ingresso è circondato dalla polizia?"

    "Ma non possiamo stare a guardare!"
    "E chi ha detto che lo faremò?" disse Darren raggiungendo un punto seminascosto fra gli edifici e aprendo un tombino "conosco bene il Maestro e mi ha insegnato questo passaggio segreto"

    "Tu resta qui" disse Raziel "è una cosa tra me e Kain"

    Darren provò ad opporsi, ma il ragazzo era testardo e così si avvendurò da solo per i tunne giungendo dal fratello

    "Fermo!" Esclamò "Non ti permetterò di eseguire il compito che la Lega ti ha assegnato

    "Non è la Lega che mi ha assegnato questo compito, ma il destino..."

    "Risparmiati la lezione di filosofia! E io che credevo che tu odiassi la lega quanto e più di me!"

    "Tu non capisci! In momenti di crisi bisogna tenersi gli amici vicini..."
    "E i nemici ancora più vicini, lo so, è la stessa scusa che hai usato quando sei partito!"

    "Più avanti capirai, ora non ho tempo di discutere" poi si rivolse al Maestro "Lei è in arresto per aver tramato contro la Lega"

    "E questo che fai ora? Ti occupi di arrestare chi oppone resistenza? Non te lo permetterò!"

    Purtroppo i Gastly fu sbaragliato con facilità estrema dal Dragonite del ragazzo, e lo stesso destino toccò ai Pokèmon del maestrò

    "Ora vattene!" disse Kain al fratello con tono secco " o dovrò arrestare anche te!"

    Il ragazzo a malincuore se ne andò; se solo avesse lasciato venire Darren: cosa sperava di fare? Farlo ragionare? Ormai suo fratello non era più lo stesso e doveva prendere atto di ciò.

    Uscito da lì il ragazzo si recò in Municipio, dove Cosmo era ad attenderlo

    "Un nuovo sfidante? Bene mi rifarò dall'ultima sconfitta"

    Il Capocittà mandò in campo Abra, mentre il ragazzo rispose con Gastly; il Pokèmon simile ad una volpe attaccò con Psicoshock, mentre Gastly rispose con stordiraggio, per poi attaccare con Ombra Notturna; il pokèmon tentò di usare riposo, ma a causa della confusione non ci riuscì e cadde sotto i colpi dello spettro. Cosmo mandò poi in campo Drowzee, che tentò di colpire con Ipnosi, ma Gastly lo schivò passando attraverso ad un muro, poi rispose nuovamente con Stordiraggio, ripetendo la strategia precedente; cosmò a quel punto tentò l'arma del teletrasporto che aveva usato con lo sfidante precedente, ma lo trovò fuori uso

    "Sorpreso?" disse il ragazzo "sapevo del tuo trucco e ho mandato gastly attraverso il pavimento a sabotare il meccanismo del teletrasporto"

    Drowzee non riuscì a fare molto contro Gastly, andando KO in poco tempo

    Presa la medaglia Raziel uscì, pronto a partire per la prossima città


    27 giugno 2018

    Quella mattina attraversammo il Bosco Smeraldo, e lì non successe nulla di particolare, apparte il fatto che Jak ha catturato un Pikachu. Le stranezze iniziarono a Plumbeopoli: arrivati lì ci accorgemmo che la città era totalmente deserta

    “Cosa sta succedendo?” si è chiesto Francesco “questa città è più deserta di Biancavilla nei periodi di festa, il che è tutto dire”

    Ci avvicinammo al Municipio: anche quello chiuso con un avviso: “Il Capocittà è assente per un importante operazione, tornare dopo”

    Jak impallidí “Non è possibile... ”

    “Cosa succede?” gli chiesi io

    “C'è solo una spiegazione... venite”

    Il ragazzo ci condusse in un luogo appartato e estrasse una sorta di schermo sul quale apparvero delle immagini che mostravano un gruppo di uomini donne e persino bambini e anziani intenti a scavare dei fossili; i poveracci erano stanchi e affaticati obbligati a lavorare senza sosta sotto i comandi di un ragazzo dai capelli marroni e gli occhi semi chiusi: il Capocittà Brock.

    “Cos'è quello?” chiese Andrew

    “E uno schermo connesso ad una telecamera nascosta, noi del Team Rocket ne abbiamo nascoste molte ma il punto non è quello: vedete Brock ha sempre avuto la brutta abitudine di far lavorare le persone come schiavi per raccogliere i fossili per il museo, così spesso noi compiamo attacchi per liberali, ma non era mai successo che schiavizzasse l'intera città! Qui c'è sotto qualcosa...”
    Il ragazzo preseun telefono e compose un numero: “si Boss, sono io Dragozard, Brock l'ha rifatto, ma stavolta con l'intera città... si lo so è incredibile... Va bene andiamo”

    “Cosa ti ha detto?” chiesi

    “Che ci manderà una squadra, ma intanto dobbiamo andare a controllare la situazione”

    “Noi? Di persona? Non so se...”

    “Andiamo non vorrai lasciare quella gente in quelle condizioni!” Detto questo tolse l'invisibiltà al costume e indossó la maschera, e lo stesso facemmo anche noi anche noi; osservando Jake rimasi sorpreso: senza maschera era timido quanto me, ma quando diventava Dragozard era improvvisamente molto più deciso, che il travestimento gli desse sicurezza? Forse potevo provarci anche io.

    Così siamo entrati nel Monte Luna e, mentre il Pokèdex ci elencava come suo solito tutte le specie presenti nel luogo, raggemmo Brock. In fretta ci siamo nascosti dietro una roccia e abbiamo osservato la scena: l'avevo già vista, ma non potei non inorridire nuovamente vedendo le condizioni in cui quei poveracci erano costretti a lavorare; Brock in quel momento stava parlando al telefono, ed era lontano dagli altri; evidentemente non voleva farsi sentire, infatti sussurrava: “Si Blaine, sto raccogliendo i fossili, presto farò in modo di farteli arrivare, mi aspetto un grosso aumento visto che non potrò esporli... Si lo so che devo parlarne con Lance... ti richiamo”

    “Blaine!?” pensai e subito il Pokèdex:

    “Blaine, capocittà dell'Isola Cannella e capo scentifico...”

    “Lo so chi è Blaine!” ho risposi “ma cose centra lui con Brock”

    Guarda gli altri e... credo fossero altrettanto sorpresi, ma con le maschere è difficile dirlo... In ogni caso stavamo per interventire, quando il Capocittà ricevette un altra chiamata “Si pronto... Oh sei tu fratellino! Lo sai che non devi prendere il telefono, e soprattutto non devi chiamarmi mentre lavoro... si lo so che avete fame... non preoccupatevi presto riceverò un bel po' di soldi e avremo tutto il cibo che vorrete... no papà non tornerà a breve, e nemmeno mamma, sono... molto impegnati” Se la chiamata di prima mi aveva sorpreso questa lasció senza parole: ecco perchè Brock era così interessato al denaro.

    “Tu ne sapevi qualcosa?” chiesk a Jak

    “No non ne sapevamo nulla”

    All'improvviso Francesco urtó un masso che mi cadde su un piede, provocandomi un urlo che avrebbe fatto invidia a Tarzan

    “Chi va la?” Ha esclamato Brock avvicinandosi verso di noi; era il momento di sperimentare la sicurezza che la maschera poteva darmi

    “S-s-sono Ma... Pokèmario, a-arrenditi”. Non so se fosse per il balbettio, il tremito, la mia andatura dovuta al piede dolorante o l'improbabile posa che aveva assunto per apparire minaccioso, ma Brock non sembró per niente intimorito, così ha iniziato ad avanzare verso di noi, ma all'improvviso uno Psicoshock lo colpí all'improvviso all'improvviso; ci girammo entrambi e vedemmo una figura in tuta da Team Rocket e maschera da Abra, con accanto un esemplare di quel pokèmon; la figura parló con voce femminile, e anche piuttosto giovane “Arrenditi e lascia stare quei quattro o te ne pentirai"

    “Dragozard, tu sai chi è?”

    “E Miss Psiche, una giovane recluta di Rurus; nonostante la scarsa espetienza è molto promettente”
    “E perchè hanno mandato lei?”

    “Credo abbia fatto di testa sua, lo fa spesso”

    Brock mandó in campo un pokémon simile ad un serpente di acciaio; il Pokédex lo indentificó come Steelix, evoluzione di Oinx e pokémon principale di Brock (anche se non lo utilizzava in scontri ufficiali), ma non mi seppe dare informazioni maggiori poiché quel Pokèmon non era originario di Kanto, e quindi Oak non era riuscito a ottenere informazioni sufficienti.

    Il Pokèmon si scaglió conto Abra, colpendolo con la coda e mandandolo KO in un colpo; i miei amici mandarono i loro Pokémon ma non furono sufficenti: i Charmander inizialmente sembravano in vantaggio, visto che le loro fiamme avevano stranamente un grande effetto, ma andarono KO immediatamente fra Frane e Terremoti, mentre Bulbasaur non riusiva a fare molto. Quanto a me ho preferiti evitare evitare Mankey, che avevo avuto seri problemi a controllare, e mandai Machop, che con i suoi Colpokarate e Calcibassi, nonostante la superefficacia, non riuscì a fare molto. Fortunatamente proprio quando tutti i nostri Pokémon erano KO sentimmo un rumore, e un consistente numero di membri del Team Rocket apparve, guidato da una donna con una maschera da Ekans e un uomo con una maschera da Weezing, che Jake mi presentó come Archer e Atena, i generali del Team Rocket. Guidati dai due una quantità considerevole di uomini inizió ad attaccare i funzionari della Lega; notai che Miss Psiche, pur non avendo più Pokémon, combatteva facendo uso di arti marziali, cosa curiosa per un esperta di pokèmon Psico, ma d'altronde su questo argomento ero l'ultimo a poter parlare; poi i due generali mandarono i loro Pokèmon: mentre Weezing oscurava la visuale di Steelix e Vileplume lo colpiva con Parassiseme e Paralizzante, un Houndoom, Pokémon originario di Jotho mandato da Archer attaccava con potenti fiammate; “Ritiriamoci” ha esclamato Brock “tanto il grosso dei fossili li ho già spediti a chi so io”. Quando tutti sono tornati in città i due generali si avvicinarono a Miss Psiche

    “Cosa credevi di fare” le chiese Archer “sai che non hai ancora abbastanza esperienza per le missioni sul campo”

    “Io... volevo solo incontrare questi ragazzi”

    “Cosa? E per quale ragione?”

    “Vedete a me la faccenda della lega mi ha toccato particolarmente, ho perso entrambi i genitori a Rurus per colpa loro, così vorrei poter affrontare la Lega di persona”

    “E perchè non lo hai detto subito?” chiese Atena

    “Ci tenevo a chiederglielo di persona” poi si avvicinó a noi “Ragazzi poteri venire con voi?”

    “Ma certo” rispose Jak “più siamo meglio è”
    “Ottimo” rispose la ragazza togliendosi la maschera: era una ragazza della mia età circa con i capelli castani mossi, e, devo ammetterlo piuttosto carina .

    “Piacere mi chiamo Emma”

    “Benvenuta nel gruppo” le disse Jak

    La ragazza si mostrò subito espansiva e chiaccherona, il contrario di me insomma: ci ha raccontato di come, dopo che i suoi genitori, membri della resistenza di Rurus, sono stati arrestati e giustiziati la ragazza è stata adottata da un umo che le ha trasmesso la passione per i Pokèmon Psico e le arti marziali (strano abbinamento devo dire!) “Devo tutto a quell'uomo, è lui che mi ha consigliato di venire qui e unirmi prima al Team Rocket e poi ai Dexolder, purtroppo non sono riuscita ad essere pronta in tempo per ricevere il Pokèdex”

    Essendo ancora stanchi decidemmo di lasciar perdere la lotta in Municipio per oggi, così ci recammo in un centro Pokèmon a dormire


    “Ottimo lavoro Kain” fece Lance “e ho appena saputo che, nonostante l'interruzione Brock è riuscito a spedire un numero sufficiente di fossili a Blaine, e anche Yotin se la sta cavando, insomma tutto procede per il meglio”

    Kain finse di sorridere: non gli faceva piacere lavorare per Lance, ma se voleva farsi assegnare quel compito doveva guadagnarsi la sua fiducia; fortunatamente aveva già preparato il piano per far evadere i prigionieri prima della condanna, quel che lo preoccupava era Raziel: testardo com'era era sicuro che se lo sarebbe trovato ancora fra i piedi, e la cosa non gli faceva per nulla piacere



    "Giuls voglio che tu vada"

    "Ma tu..."

    "Io me la caverò, ma la lega non mi lascerà in pace se tu non andrai a distruggerla"

    "ma non so se..."

    "Te la caverai vedrai ti ho già procurato il foglio di iscrizione e un Pokémon, ormai ho deciso così "

    "Va bene"


    Edited by Pokemario 01 - 21/12/2021, 22:09
     
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    Capitolo 4 la prima sfida
    Bene Kain visti gli ultimi risultati ho pensato di assecondare la prima delle tue richieste, d’altronde fa comodo anche a me questa operazione, ma dovrai compierne anche un’altra”


    Kain impallidì: la richiesta era veramente troppo, ma non poteva rinunciare, ora, era tutto troppo importante


    “Sarà fatto”


    28 giugno 2018

    Quel giorno ci svegliammo di prima mattina e andammo subito al municipio, al cui interno era pieno di rocce e fossili, sicuramente raccolti anch’essi con il lavoro di schiavi (il museo non ho neanche voluto visitarlo per ovvi motivi); ero teso era la mia prima sfida seria, me la sarei cavata? Dopo aver affrontato un allenatore con un Geodude arrivammo in fondo alla palestra, dove Brock stava conversando al telefono

    “Si Blaine… Mi avevi detto che erano sufficenti… capisco che vuoi andare sul sicuro ma quei tre sono il pezzo forte del museo, sono i più conservati e poi… si lo so quali sono le priorità… lo so che dobbiamo ubbidire a Lance… Aspetta ho cinque sfidanti ti richiamo” poi si rivolse a noi “Siete qui per affrontare la Lega? Quante medaglie avete”

    “Nessuna” rispose Jack per noi

    “Bene allora sarà uno scontro due contro due, ma sbrigatevi che ho da fare”

    Il primo a partire fu Enemy, che mandó Nidoran contro Geodude; la Pokèmon partití con un doppio calcio con il quale spedití lontano il Geodude che rispose con Azione, ma si è
    scontró con il nuovo Doppiocalcio che lo mandó KO; in seguito il capocittà mandó in campo Onix che sconfisse l’indebolita Nidoran e mise in difficoltà il successivo Pokèmon, Bulbasaur, il quale lo colpí con Parassiseme; il serpentone rispose con Azione ma Bulbasaur usando le Liane si aggrappó a lui e con un acrobazia a schiavato l’attacco, poi il Pokèmon è crollato per Parassiseme; ora capivo a cosa servivano tutti quegli allenamenti sui rami degli alberi, era una tecnica sorprendente.

    Il prossimo fu Andrew che esordì con Nidoran, che usò una tecnica simile a quella di Enemy seppur con più difficoltà visto che Brock ormai conosceva il trucco; molto più in difficoltà fu Charmander che stava quasi per andare KO; notai che stranamente stava concentrando i suoi bracieri su un punto preciso, e inizialmente non capii, poi vidi che la roccia stava diventando sempre più incandescente e capii: la stava riscaldando per renderla più fragile, infatti con un azione Onix andò KO

    Jak è partito invece con Rattata, che inizió a correre a velocità pazzesca con Attacco Rapido facendo girare la testa a Geodude e, contro ogni mia aspettativa è riuscito a sconfiggerlo; contro Onix Rattata a continuato a correre con quella mossa, finendo per far annodare il serpentone di roccia, poi dopo la sua sconfitta entrò in campo Charmelelon che usando Braciere è riuscito a riscaldare il pavimento roccioso della palestra rendendolo incandescente e infleggendo danni, leggeri ma continui, all’avversario per poi sconfiggerlo con la stessa tecnica di Andrew

    Emma invece partí subito col suo Abra, visto che a quanto pare al momento non aveva altri Pokèmon; questi riuscí con Psichico a scagliare via il Geodude nemico che ebbe poche possibilità di reagire; contro Onix invece si trovó più in difficoltà, ed fu costretto ad usare Riposo per recuperare energie, questo però fece si che Onix riuscisse a prenderlo e stritolarlo, tuttavia appena sveglio Abra usó Teletrasporto, e qui Brock reagí

    “Abra ha lasciato il campo quindi è squalificato”

    “Sicuro? ” rispose Emma “guarda dietro di te”

    Brock si giró e vide dietro di se Abra

    “Di solito Teletrasporto viene usato sulle grandi distanze, ma con allenamenti specifici è possibile ridurre queste distanze per permettere di rimanere sul campo di battaglia” Onix attaccó nuovamente con Azione, ma Abra schivó di nuovo il colpo con Teletrasporto e Onix si schiantó contro il muro finendo KO

    Toccava a me, ognuno dei miei amici aveva dimostrato un abilità veramente sorprendente, sarei stato all’altezza? Iniziai mandando in campo Mankey… e ho iniziai male visto che il Pokèmon non volle saperne di ubbidirmi e si scaglió contro il Geodude; dopo una dura lotta durante la quale non riuscí a dare un comando Brock ha esclamato

    “Visto che Mankey non ha eseguito nemmeno un ordine è squalficato, lo scontro finisce in parità!”

    Dovevo fare qualcosa con quel Pokèmon; per il momento lo ritirai e ho mandai in campo Machop che ha inizió con Colpokarate, ma sebbene l’attacco fosse stranamente superefficace non effettuó molti danni e Onix rispose con azione scagliando via il mio Machop; Onix ha utilizzó Fossa; io mi aspettavo sbucasse sotto il mio Machop, ma in realtà sbucó… sotto i miei amici avvolgendoli nella sua stretta

    “Cosa stai facendo?!” esclamó lui: sapevo che avvolte i capocittà adottavano tecniche del genere, ma solo in casi estremi contro chi consideravano una minaccia

    “So tutto su di voi” rispose lui “dopo essermi allontanato dal Monte Luna vi ho visto togliervi le maschere e rivelare la vostra identità, ma ho aspettato lo scontro in palestra perché non voglio rivelare alla Lega la vostra identità, infatti ho temporaneamente disattivato le telecamere, ma posso riattivarle in ogni momento quando meno te l’aspetti e questo ad un unico scopo: tenervi sotto scacco; ora che i vostri pokèmon sono indeboliti non potrete sfuggirmi e l’unico modo per uscire da questa brutta situazione sarà rivelarmi la base segreta del Team Rocket, poi vi lascerò andare”

    Io riflettei: era una trappola geniale, ma forse anche se poteva sembrare folle avevo ancora una carta da giocare.

    “Credi di essere l’unico a conoscere i segreti dell’altro?” anche io ho origliato una conversazione molto interessante al telefono

    “Parli di con Blaine?”

    “Sai di cosa parlo. So perché fai questo e lo capisco, ma questa non è la via. Pensi davvero che questo ti darà una mano? Pensi davvero che la piccola percentuale sulle tasse e sulle entrate del museo che ti è permesso di tenerti risolveranno la situazione, visto che non ricevi nemmeno uno stipendio? E guarda le conseguenze delle tue azioni: hai portato gli abitanti di questa città nelle tue condizioni, se non addirittura peggiori, vuoi davvero questo?”

    Guardai Brock: il suo volto, prima duro e crudele stava cambiano, stavano venendo fuori le sue fragilità, le sue indecisioni, la sua disperazione

    “Io… non hai tutti i torti… ma che altre possibilità avevo? Di lavori ben retribuiti non ce ne sono, e con le tasse sempre più alte l’unico modo per aggirarle era passare dall’altra parte. Sono solo e ho troppe bocche da sfamare, ero disperato capisci?”

    “Capisco quello che intendi, ma vedi questa era l’unica opzione in questa realtà, ma questa realtà non è l’unica possibile: noi possiamo cambiare Kanto, possiamo cambiare il mondo. Io non pretendo di farcela ma i miei amici forse si e perciò devi lasciarci proseguire il viaggio; se uno di noi riuscirà a vincere, ti prometto che far emo di tutto per migliorare la tua condizione”

    Ormai la maschera di crudeltà del capocittà era del tutto ceduta: davanti a me c’era solo un ragazzo pentito delle sue azioni, che sembrava aver ormai ritrovato la speranza; era incredibile come fosse bastato toccare un nervo scoperto per far venir fuori la sua vera natura. La presa di Onix si allentató e miei amici vennero liberati. Brock si asciugò le lacrime di commozione e disse

    “Ora riaccenderò le telecamere e la sfida ripartirà… vinci anche per me”

    Partii subito all’attacco con Colpokarate, ma Onix incassó il colpo senza reagire; capii subito cosa voleva fare: era Pazienza una mossa che non poteva essere schivata… a meno che… ordinai un altro Colpokarate, poi in fretta disse a Machop di correre verso il muro della palestra; Onix si scaglió con tutta la sua potenza contro il mio pokèmon; una nuvola di fumo si alzó e diradandosi mostró… il mio Machop illeso, rintanato dentro una sporgenza del muro e Onix KO per il contraccolpo subito dalla dura parete rocciosa.

    Brock mi conferì la medalgia, tentando di mostrarsi scocciato e arrabbaiato davanti alle telecamere, ma in realtà vedevo la felicità nel suo volto.

    Ero sorpreso di me stesso: nonostante la mia timidezza ero riuscito a tirare fuori quel che avevo dentro proprio al momento giusto.

    Per il momento ci fermammo, nei giorni successivi saremmo partiti per Celestopoli

    Darren e Raziel giunsero a Azzurropoli la mattina del 29 giugno : la verde e rigogliosa città era gestita dalla capopalestra Erika, dall’aspetto innociente, che nascondeva però la sua crudeltà e la sua capacità di amaliare gli uomini con il suo aspetto; la città presentava un centro commerciale e un casinò, il quale era però gestito per lo più con pokèmon “prelevati” che equivaleva più o meno a dire rubati legalmente.


    “Io faccio una visita al casinò prima di andare al Municipio” annuciò Darren


    “Davvero intendi arricchire quel posto orribile”


    “Tranquillo un mio amico mi ha assicurato che uno dei dipendenti fa parte del Team Rocket e i pokèmon dati da lui sono regolarmente acquistati”


    “Allora va bene, io intanto vado in Municipio”


    All’interno del municipio era pieno di piante rigogliose e belle ragazze, ottime per mascherare la crudeltà della capocittà. Arrivato dal lei la ragazza si presntò subito con modi carini


    “Un nuovo sfidante! Benvenuto al mio Municipiò bel ragazzo, prendi un Maggiociondolo…”
    Ma Raziel non si fece ingannare “con me questi metodi non attaccano; iniziamo?”
    La ragazza era chiaramente irritate e mandò in campo un Tangela, al quale il ragazzo rispose ovviamente con Gastly; il POémon Erba lanciò le sue liane per avvolgere il nemico, il quale ci passò però riuscì ad evitarle facilmente grazie alla sua natura gassosa e rispose con Ombra Notturna stendendo il Pokèmon in pochi colpi; la scelta successiva fu Oddish che usò Sonnifero per poi colpire con Megassorbimento, ma appena Gastly si sveglio colpì riuscì a sconfiggere in pochi colpi l’avversario.


    Dopo aver preso la medaglia il ragazzo fece per allontanarsi ma la capocittà lo fermò sempre con i suoi modi fintamente gentili


    “Scusa bel giovane, prima di andartene potresti farmi un favore”
    “Ti ho già detto che non attacca!”


    “Allora forse i miei metodi saranno più convincenti” disse una voce familiare sbucata fra le piante


    “KAIN?!”



    “Bene sono fuori, da quant’è che non vedevo la luce del sole!”


    “Ottimo Giulia ora dirigiti alla palestra ma ricordati che la Lega farà di tutta pere bloccarti”


    “Ferma sei in arresto”


    “Come volevasi dimostrare
    …”

    Edited by Pokemario 01 - 21/12/2021, 22:12
     
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    Episodio 5: detective Mario



    Darren dopo aver finito col casinò entrò nel municipio di Azzurropoli, dando il cambio a Raziel; notò che il ragazzo uscendo si guardava stranamente attorno come se fosse osservato, ma non ci fece caso e si diresse verso la capocittà. Erika si comportò come al solito cercando di apparire carina e innocente ma Darren sapendolo la ignorò e incominciò la battaglia con Peat; il suo Pidgeotto colpì con Raffica infliggendo stranamente gravi danni al Tangela avversario che colpì con Frustata avvolgendo le due ali del Pokèmon uccello e scagliandolo a terra, ma questi con Attacco Rapido riuscì a liberarsi e colpì Tangela dritto in faccia, mandandolo KO. In seguito entrò in campo Gloom che colpì con Tossina avvelenando Peat che poi andò KO sotto Assorbimento, ma Darren mandò Free che colpì con Psichico; in seguito il pokèmon Erba usò Sonnifero ma Free veloce usò Raffica rimandando la mossa indietro, sebbene fosse inefficace sull’avversario, poi approfittando della distrazione lo sconfisse. Erika, seppur stizzita, dovette consegnare la medaglia; ma mentre Darren stava per andarsene alcune piante bloccarono l’ingresso; Darren si girò e dietro di lui vide Erika e le altre allenatrici della palestra con un aria minacciosa e tutti i loro Pokémon fuori dalla Pokéball; accanto a loro c’era anche Kain, i fratello di Raziel



    “Cosa succede?”



    “Succede che dovrai trattenerti qui ancora un po’”




    29 giugno 2018

    Quella mattina appena ci svegliammo si presentató a noi una figura incappucciata; nonostante in nostri dubbi facemmo entrare nella nostra stanza la figura, che cominció a guardarsi intorno e dopo aver appurato che non c’erano telecamere o cimici nascoste si tolse il cappuccio

    “Brock!?” esclamai io con stupore seguito da un “shhh” generale

    “Qui siamo al sicuro, nessuno ci scoprirà… sempre che facciate silenzio” detto questo appoggió tre fossili su un tavolino: il primo aveva una forma concava, il secondo ricordava una spirale e il terzo era un ambra. “Blaine sta cercando questi tre fossili, non so il perché ma da quel che ho capito servono qualche esperimento con la genetica, vi chiedo per favore di custodirli” detto questo si è rimesso il cappuccio ed è uscito dalla stanza. Noi guardammo con confusione i tre fossili: non eravamo ancora sicuri di poterci fidare di Brock, ma decidemmo di farlo e prendemmo con noi i tre fossili

    Raziel entrò nel Casinò tenendo l’auricolare che gli aveva dato Kain nell’orecchio “Bene” disse la voce del fratello proveniente dall’apparecchio “sei entrato nel luogo prestabilito”



    “Mi spieghi cosa vuoi da me?”



    “Molto semplice: sospettiamo che una base del Team Rocket si nascondo sotto al casinò, ma essendo una struttura molto importante preferiamo non distruggerla per quello che è solo un sospetto e qui entri in gioco tu: con il tuo Gastly potrai indviduare con estrema facilità il passaggio segreto che consente l’accesso alla base Rocket”



    “E perché non lo fa Agatha?”



    “Perché la presenza di una dei 4C allarmerebbe il Team Rocket che potrebbe preparare una contromossa”



    “E cosa ti fa pensare che ti darò una mano? Preferirei essere condannato a morte piuttosto”



    “Me lo fa pensare il fatto che il tuo amico Darren sia prigioniero nel Municipio di Erika, la quale non garantisce per la sua incolumità”



    “Ma i partecipanti alla Lega non sono intoccabili a meno che non commettano reati gravi per volontà del Gran Dittatore?”



    “Beh nel caso salti fuori qualche accusa diremo che è stata colpa di qualche allenatrice della palestra, o pensi di riuscire a dimostrare il contrario in tribunale?”



    Raziel a quel punto era con le spalle al muro: mandò il suo Gastly a guardare sotto il pavimento ed effettivamente la base c’era, e aveva anche individuato il passaggio segreto, ma cosa dire a Kain? Se gli avesse rivelato ciò che aveva visto molte persone sarebbero state condannate a morte, ma se non l’avesse fatto a morire sarebbe stato il suo amico; a Darren doveva molto, ma anche al Team Rocket, e se da una parte erano tante vite contro una dall’altra lui teneva molto al suo amico e a lui doveva molto, ma anche al Team Rocket, che fare? Era quasi sul punto di rivelare tutto quando sentì la voce di Kain dall’auricolare che stava dialogando con qualcuno



    “Cosa e tu che ci fai qui? Cosa? Spostata? sei sicuro? Cosa ne dici Erika? Capisco, dobbiamo verificare tutte le opzioni, ora glielo chiedo”



    Raziel non aveva intuito molto dalla conversazione ma qualcosa credeva di aver afferrato e decise di cogliere la palla al balzo “Negativo non c’è nulla qui sotto”



    Evidentemente il ragazzo ci aveva visto giusto perché Kain esclamò “Dannazione questo confermerebbe la fonte… non che mi fidi ma ho l’ordine esplicito di controllare ogni altra possibilità prima di fare mosse avventate, ora mi dirigerò ad Aranciopoli per il mio prossimo obiettivo”



    Detto questo Kain chiuse la conversazione; Raziel si tolse l’auricolare e decise di dirigersi al municipio per capire chi lo aveva tirato fuori da quella situazione



    Usciti da Plumeopoli riattraversammo il Monte Luna, questa volta senza impedimenti di nessun tipo; qui Machop si fermó ad allenarsi con le roccie circostanti, trovando di tanto in tanto dei Geodude; ultimamente lo tenevo sempre fuori dalla Pokèball per legare meglio con lui, perché nonostante mi sia fedele la nostra differenza di caratteri (io sono piuttosto pigro e non amo affaticarmi) ci rende difficile stabilire un legame. In seguito
    uscimmo dal monte; lungo il percorso Andrew si è fermato per pescare e ha tirato su un Horsea, mentre i due Charmander, Bulbasaur, Rattata e i due Nidoran si sono evoluti. Quando arrivammo a Celestopoli scoperimmo che la palestra era stranamente chiusa così ci siamo prima recati verso il Ponte Pepita, dove Francesco ha catturato un Bellsprout; arrivati sul Ponte vedemmo un gruppo di agenti di polizia accompagnati dalla Capocittà Misty, una ragazza dai capelli color carota, famosa per la sua abilità nel nuoto, il suo spirito di competizione e il suo temperamento; i poliziotti stavano accerchiando una ragazza visibilmente spaventata e confusa dalla situazione. Incuriositi decidemmo di avvicinarci

    “Cosa sta succedendo?” chiese Jak

    “Nulla di che” rispose Misty “abbiamo preso una ladra che ha rubato un carico di pepite”

    “Vi ho detto che sono innocente”

    “Zitta! Se sei innocente ci dici perché la scientifica ha trovato le tue impronte digitali?”

    “Io non lo so ma…”

    “E perchè non vuoi dirci da dove provieni e perché nessuno ti ha mai visto prima d’ora”
    “Io…”

    “E perché hai un foglio di registrazione per il torneo se nessuno ti ha mai visto ritirarlo?”

    “…”

    “E sufficiente sbattetela in cella”

    “Scusate” intervenni io “vorrei poter esaminare il caso” non so nemmeno io cosa mi sia preso, c'era qualcosa che non mi tornava e agii d'istinto

    “E chi saresti, un detective?”

    “Cosa stai facendo?” mi sussurró Andrew

    “Non siamo in uno dei gialli che leggi” aggiunse Francesco

    “Lo so ma c’è qualcosa che non mi torna” poi aggiunsi “i miei amici vorrebbero sfidare la palestra, intanto io rimango qui a dare un occhiata”

    “Posso rimanere anch’io?” chiese Emma entusiasta “voglio vedere come indaghi”

    “Io non… va bene puoi restare” dissi io; perché mi ero cacciato in questo pasticcio? avevo letto molte storie di detective, ma esserlo era tutt'altra faccenda, ci sarei riuscito?

    Raziel entrò nel municipio e vide un ragazzo che stava lottando contro Erika: il suo Cubone stava trattenendo le liane di Tangela con l’osso facilmente (fin troppo a dire il vero) per poi colpire con Bottintesta; dopo la sconfitta mandò Growlithe che con Braciere mandò KO il Gloom nemico che sembrava non provare nemmeno a reagire, nonostante in alcuni momenti Growlithe si rifiutasse di ubbidire; Raziel si rivolse a Darren “Sai chi è lui?”



    “Si chiama Yotin” rispose Darren “ è lui che mi ha liberato col suo Growlithe, poi ha detto di aver sentito quello che Kain stava facendo e ha rivelato che la base del Team Rocket era stata spostata, ma immagino non sia vero o sbaglio?”



    Raziel annuì senza farsi vedere, poi Yotin presa la medaglia uscì e i due lo raggiunsero



    “Volevamo ringraziarti” disse Raziel a bassa voce “senza di te non so come me la sarei cavata”



    “Non c’è di che, quando sono arrivato ho trovato l’ingresso sbarrato, così ho origliato dalla finestra e ho sentito quello che diceva Kain, così sono entrato e ho inventato quella scusa, dicendo che l’avevo sentito per caso da una recluta”



    “Ma perché si sono fidati di te”



    Yotin improvvisò “ero un assistente di Blaine, ero fedele a lui ma poi mi sono reso conto del male che faceva, così gli ho proposto di iscrivermi al torneo, sapevo che ambizioso com’è gli avrebbe fatto piaciere avere un assistente come Dittatore, non sa che una delle prime cose che farò sarà farlo arresatre”



    “Ottimo che ne dici di venire con noi?” chiese Darren



    “Non so… Blaine mi ha parlato di voi, so che non siete ben visti dalla Lega…”



    “Gli dirai che ci stai tenendo sotto controllo” propose Raziel



    Yotin riflettè: forse avrebbe dovuto rivelare la verità a quei ragazzi, ma aveva paura che Blaine lo scoprisse, inoltre loro avrebbero potuto non capire, era una cosa troppo delicata, però non gli dispiaceva viaggiare con qualcuno quindi accettò



    “Ottimo” disse Darren “ci fai vedere le medaglie che hai preso finora



    “Sono in questo cofanetto, ci tengo anche alcuni oggetti personali, comunque ho solo quelle di Fucsiapoli e Azzurropoli”



    “Noi abbiamo anche Zafferanopoli, quindi dove andiamo per prima?



    “Vi spiace se andiamo ad Aranciopoli? Kain sta andando lì e voglio tenerlo sotto controllo”



    Gli altri due acconsentirono e si incamminarono







    “Allora detective da dove iniziamo?”

    “Non sono un detective! E comunque proviamo a parlare con la polizia”

    “D’accordo detective”

    Scossi il capo: Emma era una ragazza simpatica ma avvolte fin troppo esuberante. In ogni caso iniziai interrogando un agente

    “Scusi possiamo farle delle domande?”

    “Certo non c’è problema”

    Ero sorpreso da quell’accondiscendenza ma ho continuai “Potreste darci informazioni sul caso?”

    “No”

    “Come no, aveva detto che potevo farle delle domande!”

    “Ma non che avrei risposto, ora andate a giocare ai detective da qualche altra parte ”

    A quel punto mi allontanai “Avrei dovouto aspettarmelo, non possiamo fare molto adesso, avviserò il Team Rocket magari loro sapranno cosa fare”

    “Allora questo non ti serve?” disse Emma sorridendo e porgendomi un taccuino; lo aprii: c’erano appunti sul caso, foto e altre informazioni

    “Cosa? Come lo hai avuto”

    “Abra è un maestro nel rubare le cose: si teletrasporta, prende e se ne va”

    Sorrisi: grazie a quel taccuino ora sapevo che la ragazza si chiamava Giulia e che era accusata di aver rubato un carico di pepite che stavano venendo trasportate ad una banca dall’altro lato del Ponte Pepita (Lì un tempo sorgeva la casa di Bill, il creatore di PC dove possiamo depositare i Pokèdex, ma poi la lega l’ha sequestrata e ci ha costruito una banca); nel taccuino era descritta anche la dinamica dell’incidente: un Pokèmon si era parato davanti al camion, che per evitarlo aveva sbandato; il conducente aveva sbattuto la testa ed era svenuto, e le pepite erano state trafugate; c’era anche una foto della scena del crimine e del camion; dopo averle esaminate con attenzione esclamai

    “Ma certo ora è tutto chiaro”

    “Che cosa è chiaro?
    “Ti spiegherò tutto domani ora è tardi andiamo a dormire, devo pensare ad un modo per dimostrare la mia tesi

    I tre entrarono nella palestra seguendo Misty: senza troppi convenevoli la ragazza aprì la piscina e mandò in campo Psyduck, mentre Francesco rispose con Bellsprout; il Pokèmon Erba riuscì a mandare KO l’avversario con poche frustate, ma il successivo Starmie lo sconfisse con un Comete ben assestato. A quel punto Francesco mandò Ivysaur che tentò di conpire l’avversario, ma la stella marina andò sott’acqua, tuttavia tornò presto in superfice, addormentato: prima di andare KO Bellsprout aveva sparso un Sonnifero nell‘acqua, così Ivysaur poté finirlo senza problemi



    Il prossimo fu Andrew che iniziò con Horsea: questo prima spruzzò il suo inchiostro in faccia all’avversario, poi si immerse sott’acqua; lo Psyduck nemico iniziò a barcollare e muoversi a vuoto, non riuscendo a contrattaccare ai colpi dell’avversario; purtroppo Starmie nonostante il suo nucleo fosse compromesso dall'inchiostro grazie ad i suoi poteri psichici che agivano come un radar riusciva a percepire comunque la presenza del Pokémon, seppur non chiaramente, riuscendo a sconfiggerlo. Andrew era tentato di mandare Nidorino, ma decise di affidarsi al suo starter nonostante tutto e mandò Charmeleon, che esordì con Braciere dritto nel nucleo, che fece però pochi danni; Starmie andò sottacqua e poi riemerse colpendo con Pistolacqua; il Pokèmon Fuoco tentò di colpire con Megapugno ma si sbilanciò e cadde in acqua; la fiamma sulla coda rischiava di spegnersi, e Charmelon dovette lottare tenendola alta, ma proprio quandole sue forse erano al minimo il pokèmon colpì con una potente fiammata: l’abilità Aiutofuoco aveva potenziato il suo attacco facendogli vincere la sfida.



    L’ultimo fu Jak: iniziò con i suo Pikachu, che lanciò un Fulmine in acqua e poi colpì Psyduck con Attacco Rapido facendolo precipitare e mandandolo KO velocemente; anche Starmie subì il danno ma ormai il voltaggio era diminuito e, anche grazie a Rafforzatore il Pokèmon riuscì a resistere e sconfiggere l’avversario; anche in questo caso Dragozard decise di mandare Charmeleon che rivolse però i suoi bracieri in acqua; questa divenne improvvisamente calda, danneggiando la stella marina che andò KO



    Tornati al centro Pokèmon i tre mi raccontarono i loro scontri e io gli raccontai dell’indagine, ma senza svelargli la soluzione: volevo che fosse una sorpresa.

    “Domani rivelerò la soluzione e sfiderò Misty, poi partiremo per Arancipoili”

    “Domani? Ma la ragazza sarà trasferita nella prigione di stato per l’esecuzione della condanna domattina!” riveló Jak
    “Cosa?!” esclamai io: questo complicava le cose: in ogni caso ormai era tardi per agire, e far evadere la ragazza sarebbe servito a poco, considerato che la Lega gli avrebbe comunque dato la caccia. Avevo già in mente un piano ma il giorno dopo avremmo dovuto svegliarci all’alba per attuarlo.

    Edited by Pokemario 01 - 11/1/2022, 19:44
     
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    Capitolo 6: un caso risolto e un altro all'orizzonte
    30 giugno 2018

    Quella mattina appena sorto il sole ci avviammo subito fuori dalla città e ci appostammo vicino alla stazione di polizia; come previsto i poliziotti uscironi poco dopo con la prigioniera al seguito

    “Bene ora vi spiego il piano” finita la spiegazione Emma chiese

    “Ehi perché devo fare io da esca?”

    “Beh perché hai Abra… ma se non vuoi…” risposi imbarazzato

    “Tranquillo scherzavo” fece lei ridendo, lasciandomi spiazzato

    Cosi Emma annulló l’invisibilità della tuta da Team Rocket ed uscì dai cespugli

    “Fermi sono Miss Psiche, la ragazza è innocente, siamo stati noi del Team Rocket a compiere il furto”

    “M-m-ma le prove…” balbettó Misty visibilmente in difficoltà come avevo previsto; Emma continuó sempre come previsto

    “Le prove le abbiamo disseminate noi per prendervi gioco di voi, ma ora non vogliamo che una ragazza innocente si prenda la colpa”

    “PRENDETELA” esclamó Misty, anche questo come previsto; quello che invece non avevo previsto era che un Arcanaine della polizia usano Exrarapido e poi Morso mandasse KO Abra prima che potesse usare Teletrasporto. Emma visibilmente disorientata dall’imprevisto non ha visto altra soluzione che gettarsi in acqua; grosso errore visto che Misty era un abilissima nuotatrice. La capocittà aveva quasi raggiunto Emma quando un Horsea uscí dall’acqua usando Muro di Fumo e lasciando alla ragazza la possibilità di fuggire. Mi guardai accanto e vidi che Andrew non c’era: era stato merito suo e della sua veloce intuizione se ce l’eravamo cavata; non mi rimase che uscire dai cespugli e dire: “Scusate passavo di qui e ho sentito per caso tutto, ho visto la ladra andare in quella direzione” Misty con un po’ di esitazione ordinò alla polizia inseguire la presunta ladra lasciando libera la ragazza.

    Quando si sono allontanati mi sono guardato intorno per assicurarmi che non ci fosse nessuno e poi accompagnai la ragazza dietro ai cespugli, insieme ai miei amici

    “TI presento Emma, anche conosciuta come Miss Psiche, e questi sono i miei amici Andrew Jak e Francesco ”
    “Siete stati voi a liberarmi? Non so come ringraziarvi”

    “Non serve” risposi io “Abbiamo solo fatto la cosa giusta”
    “Una cosa non capisco” chiese Francesco “non era più semplice trovare il colpevole visto che avevi risolto il caso”
    “Sarebbe stato impossibile visto che… non esiste nessun colpevole”

    “Come?”

    “E stata tutta una messinscena messa in atto dalla Lega per incastrare Giulia, pure piuttosto male devo dire visto che probabilmente per non danneggiare un camion hanno creato loro le tracce sulla scena del crimine e creato un falso interno del camion da fotografare, risultato: la curva è troppo stretta, le tracce troppo poco profonde per un camion che trasportava un carico di pepite, l’albero contro il quale si sarebbe schiantato troppo piccolo per provocare un danno del genere, e le impronte digitali troppe e in posizioni improbabili”

    “Wow e tu hai notato tutti questi dettagli mentre io non ho visto niente?” esclamó Emma

    “Beh avevo letto una volta di un caso simile in un racconto…”

    “Non fare il modesto” disse Andrew “piuttosto se il loro obiettivo era incastrare Giulia perché hanno inseguito Emma?”

    “Credo che il piano fosse segreto e che nemmeno gli agenti ne fossero al corrente a giudicare dalle reazioni, inoltre le foto sarebbero state inutili altrimenti visto che i processi della Lega sono sempre delle farse; piuttosto” aggiunsi rivolgendomi a Giulia “a questo punto è ovvio che la Lega ce l’ha con te, sapresti dire perché?”

    “Io… in realtà si ma non so se posso rivelarvelo… no non posso l’altra… persona coinvolta non vuole”

    “Capisco" sembrava proprio non volesse parlarne quindi era meglio cambiare argomento "da quel che ho capito sei anche te iscritta al torneo giusto

    “Beh si…”

    “Ti dispiacerebbe venire con noi?”

    “Aspetta un secondo… si va bene” poi aggiunse “Ma la ragazza fa parte del Team Rocket quindi”

    Mi guardai attorno per essere sicuro che nessuno mi sentisse poi gli dissi “si ne facciamo tutti parte”

    “Allora potrei unirmi anche io?”

    “Certo” rispose Jak per me “sono un tenente, posso chiamare il Boss e farmi consegnare una tuta, devi dirmi il tuo nome in codice”

    La ragazza ci pensò un po’ “Giuls potrebbe andare? Non è molto fantasioso ma…”
    “Approvato ora voi dovete andare al municipio per la sfida”

    “Prima io dovrei pescare un Poliwag, ho sentito ce ne sono nelle vicinanze” dissi io così mi sono incamminato insieme ad Emma e Giuls che ne hanno approfittato per allenare i miei Pokèmon; a dire il vero io non ho mai amato pescare: nonostante sia un tipo tranquillo la pazienza non è esattamente una mia virtù

    “Capo mi dispiace ma dovevamo mantenere la segretezza…”



    “Capisco…”



    “Davvero?”



    “NO! Lo capisci Lance che quella ragazza è necessaria per il nostro piano?!”



    “Lo so la catturerò al più presto, piuttosto temo che Mario possa essere una spina nel fianco, sei ancora sicuro che non dobbiamo sbarazzarcene?”



    “Sicurissimo”



    “Ma sospettiamo che faccia parte del Team Rocket se ci lasciassi…”



    “Ho detto di no! Per nessun motivo dovrete arrestare ferire o uccidere Mario, e se possibile nemmeno i suoi amici, giusto uno o due se necessario, so quello che faccio, quanto a Giulia aspetterò, anche se non sembra la pazienza è una mia virtù”



    Dopo un po’ di tempo riuscii finalmente a pescare un Poliwag; nel frattempo l’Abra di Emma si era evoluto in un Kadabra.

    Entrati nel municipio abbiamo raggiunto Misty, visibilmente innervosita per il fallimento; ad iniziare fu Giulia che mandó in campo il suo Vulpix.

    “Un tipo fuoco contro una specialista Acqua? Non proprio un ottima strategia” ha commentó Misty con fare beffardo mandando in campo il suo Psyduck.

    Vulpix inizió subito con braciere scottando l’avversario; il papero ha risposto con Pistolacqua ma la volpe ha utilizzato Fossa andando sotto terra e schivando l’attacco, per poi sbucare subito sotto il nemico; ripetendo questa strategia riuscì a mandare KO l’avversario.

    Il Pokèmon successivo fu stato Starmie; pensavo che con lui la tecnica non avrebbe funzionato visto che Vulpix non poteva certo sbucare sott’acqua, ma la Pokèmon ha comunque utilizzato Fossa; cosa ancora più strana sembrava non aver intenzione di uscire. All’improvviso Vulpix uscì si ma da dove era entrata; che senso aveva avuto quell’attacco? Lo capii quando l’acqua della piscina iniziò a scendere: vulpix aveva creato una buca sotterranea che si stava riempendo, svuotando quindi la piscina e lasciando Starmie impossibilitato a muoversi; in questo modo riuscì a sconfiggerlo facilmente.

    La sfidante successuva fu Emma che ha mandato in campo Kadabra; subito Psyduck tentó di colpire con Pistolacqua, ma il Pokèmon ha risposto con Inibitore, bloccando l’attacco, per poi sconfiggerlo con Confusione. La capocittà mandaó allora in campo Starmie, ma Emma non si fece intimorire e ha usato Psichico per controllare l’acqua della piscina, creando un vortice che scagliato fuori dalla piscina, dove poté sconfiggerlo facilmente.

    A quel punto è toccato a me che ho mandato in campo Poliwag; Psyduck ha iniziato subito attaccando con Confusione ma io risposi con Ipnosi, addormentandolo per poi colpire a sua volta con Pistolacqua. Con Starmie il mio Pokèmon se l’è cavata bene in acqua, ma si è trovato in difficoltà poiché addormentare Starmie per quanto possibile era più difficile visto i suo strano modo di vedere, così alla fine crolló. Ho allora mandato Machop che si è buttato subito in acqua; fortunatamente essendo un Pokèmon molto atletico nuotava discretamente, ed è riuscito a colpire il nucleo dell’avversario con Colpokarate, per poi eseguire un Colpobasso ben assestato riuscendo a scagliare l’avversario fuori dall’acqua e a finirlo con Colpokarate.

    Misty seppur innervosita fu costretta a consegnarci la medaglia


    Raziel Darren e Yotin superarono Zafferanopoli giusto in tempo: la città stava per chiudere per alcuni lavori. Durante il percorso per Aranciopoli si fermarono ad allenarsi; Raziel come al solito non catturò nulla, Darren come al solito catturò tutto, mentre Yotin non era interessato a nessun Pokèmon ma fece evolvere il suo Paras in un Parasect. Arrivati ad Aranciopoli Raziel iniziò a guardarsi intorno e vide il Dragonite di Kain entrare su una nave: “è andato di là!” esclamò rivolto verso i suoi compagni



    “Quella è la MN Anna” spiegò Darren “quella nave possiede molte tecnologie ad esempio un sistema di pilotaggio automatico che…”
    “Si me lo spiegherai più tardi ora dobbiamo andare o ci sfuggirà”



    Arrivati a Zafferanopoli abbiamo che la città era chiusa per lavori così ci siamo diretti ad Aranciopoli. Lungo la strada Giulia ha catturato un Meowth ed Emma ha pescato uno Slowpoke, mentre io ho fatto evolvere il mio Poliwag in un Poliwirl. Arrivati ad Aranciopoli abbiamo scoperto che la palestra era chiusa; sulla porta c’era un avviso “il Capocittà si trova attualmente sulla MN Anna chi vuole sfidarlo dovrà viaggiare a bordo della nave, attualmente diretta all'isola suprema per alcune operazioni; biglietto e cabina gratuiti”

    "Cosa facciamo" ha chiesto Andrew.

    "Ii direi di sailre" ho risposto io "anche perché questa cosa mi insospettisce, tanto manca ancora molto al torneo faremo in tempo"

    Abbiamo così deciso di salire, ma prima Emma ha pescato uno Staryu nel porto; mentre il pokèdex mi snocciolava informazioni sulla nave, io ho preso subito una cabina: eravamo stanchi e dovevamo andare a dormire

    La mattina presto Raziel sentì un verso: “è il Dragonite di Kain” disse dobbiamo intervenire



    “Dobbiamo proprio?” dissero Yotin e Darren in coro



    “Si uno di voi due dovrà distrarre il Capocittà con una sfida, l’altro cercherà informazioni sulla presenza di Kain io lo inseguirò”



    “ci penso io alla sfida” disse Yotin



    Detto così si diresse dal Capocittà, che non era LT Surge, l’uomo che aveva condotto la guerra per la presa di Kanto, ora uno dei 4C, ma il suo compagno l’ufficiale Volts



    L’umo riconobbe subito Yotin così partì la sfida, una farsa come al solito, Magnemite bersagliò più volte Cubone con alcune mosse Elettro, più alcuni Sonicboom giusto per un minimo di credibilità, Voltorb si autodistrusse subito e Electabuzz non provò nemmeno a difendersi da Growilthe;il capo città non prestava nemmeno attenzione alla lotta, distraendosi spesso per mandare messaggi





    Quando la battaglia fu ormai finita si sentì un tonfo e un urlo provenire dalla stanza del capitano; una scena orribile si parò davanti agli occhi di tutti coloro che erano intervenuti


    Edited by Pokemario 01 - 11/1/2022, 19:48
     
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    Capitolo 7: omicidio sull'MN Anna
    31 giugno 2018
    Quella mattina mi svegliai prima del solito. Guardai l'orologio: ormai mancavano poche ore all'arrivo all'Isola Suprema, ma era troppo presto per sfidare i Capocittà. Continuavo a chiedermi se salire sulla nave fosse stata la scelta giusta, ma d'altra parte ci tenevo a tenere sottocontrollo le operazioni della Lega. Per ingannare il tempo decisi di leggere un giallo: "il detective all'improvviso sentì un urlo e poi un tonfo sordo". Presto mi resi però conto che la lettura era fin troppo realisitca: avevo sentito davvero un urlo; duró per qualche secondo poi cessó. Mi alzai dal letto in fretta e furia, ma all'improvviso sentii anche il tonfo e la nave si fermó bruscamente , facendomi sbilanciare. Dopo essermi rialzato sono corso ancora in pigiama nella direzione da cui veniva l'urlo: la cabina del capitano.
    Arrivato sul posto ho notato che anche i miei amici erano accorsi, così come almeno un centinaio di altre persone. Davanti alla folla c'era un ragazzo dall'aria tetra, che fissava la porta come se si aspettasse che ne uscisse qualcosa; e di fatto ne uscì qualcosa: un pokèmon gassoso di colore viola dalla lingua azzurra che il pokèmon identificò come un Haunter shiny. Il ragazzo dopo aver "parlato" col suo Pokèmon prese la parola, zittendo la folla: "Non posso sapere esattamente cosa abbia visto il mio Haunter ma lo conosco da tempo e mi è sembrato estremamente agitato; bisogna sfondare la porta". Senza pensarci due volte mandai in campo il mio Mankey, assicurandomi che uscendo sbattesse contro la porta; come previsto il Pokèmon si scaglió con tutta la sua forza contro di essa, abbattendola in pochi secondi. Dopo avrlo richiamato siamo entrati e davanti a noi si è presentato una scena raccapricciante: il capitano era sdraiato a terra, la testa fracassata per una botta presa contro la plancia di comando, intorno a lui un lago di sangue che macchiava alcuni oggetti sparsi a terra: mappe, medicine oggetti personali e altro. Guarando fuori dal finestrino vedemmo che la nave aveva sbattuto contro uno scoglio; la nave aveva retto l'urto, ma i danni allo scafo erano considerevoli, non che fosse la nostra maggiore preoccupazione ovviamente. Subito l'ufficiale Voltt è corso in contro al capitano, ma era ovvio che non ci fosse niente da fare
    "Deve essersi trattato di un incidente" ha dichiaró il capocittà " deve aver fatto un errore di manovra e per l'urto ha sbattuto la testa"
    "Errore di manovra?" esclamó un ragazzo vicino a quello con l'Haunter "la nave non ha il pilota automatico?"
    "Si ce l'ha" rispose Voltts "ma il capitano non lo usava mai se non in casi di emergenza; è un tipo all'antica e ha sempre detto di non sopportare le diavolerie tecnologiche"
    "Non ci sono telecamere?" ha chiesto un altro ragazzo
    "Si ma qualche secondo fa ci siamo accorti che qualcuno aveva cancellato qualche minuto dalle registrazioni; poi abbiamo senito l'urlo e siamo accorsi"
    "Comunque questo non credo sia un incidente" esclamai "penso si tratti di un omicidio" solo dopo mi resi conto di averlo detto ad alta voce, ma ormai era fatta " la posizione del corpo è innaturale, come se l'uomo avesse tentato di fuggire, inoltre gli scogli sono troppo lontani dal normale tragitto per far pensare ad un errore di manovra e vi dirò di più: dubito che la causa del decesso sia il trauma cranico. Penso invece si tratti di avvelenamento"
    "Ma cosa stai dicendo?" fece l'ufficiale Voltts " Non vedi che ha la testa spaccata?"
    "Certo che lo vedo, ma il corpo presenta i classici sintomi di avvelenamento, inoltre si sente ancora l'odore, anche se devo dire che il mio senso dell'olfatto non è molto sviluppato, quindi non..."
    "Ha lo stesso odore del gas di quell'Haunter" esclamò un uomo tra la folla indicando l'Haunter del ragazzo
    "Ecco ora è tutto chiaro: qualcuno si è introdotto nella stanza, ha avvelenato l'uomo con del gas di Haunter ha deviato il tragitto per far schiantare la nave, e solo in seguito l'uomo deve aver battuto la testa" conclusi io
    "Allora la soluzione è semplice" dichiarò Voltts "il colpevole non può che essere il ragazzo con l'Haunter, anche perchè il gas di un Haunter shiny ha un odore diverso dal normale. Come ti chiami ragazzo?"
    "Io? Raziel... Ma..."
    Appena i ragazzo ha pronuciato il nome tutti fecero un esclamazione di sorpresa: avevo sentito parlare di Raziel, era noto per odiare la Lega e viveva all'interno di una torre cimitero nota come torre Pokèmon, dove si diceva si nascondesse una base del Team Rocket; la Lega aveva a lungo provato ad arrestarlo ma gli spettri lì presenti glielo avevano sempre impedito, neppure Agatha ce l'aveva mai fatta. Era davvero strano fosse uscito dalla torre, a meno che...
    "Ottimo!" ha esclamó Voltts, poi ridendo aggiunse "Fin ora anche se eri uscito non potevamo arrestarti per via delle leggi a protezione dei partecipanti alla Lega, ma ora che abbiamo una prova concreta a tuo carico finalmente possiamo"
    Devo ammettere che per un attimo mi trovai d'accordo: tutte le prove erano a carico del ragazzo, e considerato il suo odio per la Lega era possibile trovare anche un buon movente, tuttavia il ragazzo pareva veramente spaventato e sicero quando tentava di difendersi.
    All'improvviso arrivó un marinaio che sembrava avere molta fretta "capitano! Oh no cosa è successo?"
    "C'è stato un omicidio, ma abbiamo già preso il colpevole, è tutto apposto" spiegó Voltts
    "No! Non è tutto apposto ascoltate questo video"
    Il marinaio ha tiró fuori un tablet dal quale partí un video. Da esso veniva una voce distorta
    "Quello a cui avete assistito è solo l'inizio, se non invertirete la rotta e non tornerete ad Aranciopoli entro domani a mezzogiorno, la bimba farà una brutta fine" sullo schermo apparve l'immagine di una ragazzina in una stanza buia con l'aria terrorizzata, accanto a lei una bomba telecomandata
    "La figlia del capitano!" Esclamó Voltts, poi rivolgendosi a Raziel "Dove l'hai nacosta delinquente"
    "Io... io sono innocente"
    "Bene qui direi che abbiamo finito" dichiaró il capocittà "ora andremo a interrogare questo furfante"
    Non potendo più fare niente decidemmo di rispettare l'ordine, ma mentre ci allontanavamo due ragazzi ci vennero in conto incontro chiedendoci: "scusate... voi siete gli allievi di Oak giusto?"
    "S-si" risposi io confuso "perchè ce lo chiedete?"
    "Io sono Darren e lui è Yotin, avremmo bisogno del tuo aiuto; abbiamo visto che sei un tipo sveglio, e so che tutte le prove portano a Raziel e lui è innocente"
    "Come fai ad esserne sicuro? Eri con lui?"
    "Beh no c'eravamo divisi per cercare una persona... Ma lo conosco da quando si è trasferito qui a Kanto, e ti posso assicurare che non farebbe mai una cosa del genere; odia la lega è vero, ma non ucciderebbe mai una persona se non fosse necessario, rapire una bambina poi... è escluso"
    "Non sono sicuro di potermi fidare ma voglio considerare ogni possibile pista" risposi io "però mi serve qualcuno che distragga Voltt mentre indaghiamo"
    Ci accordammo perchè questo compito fosse assegnato a Andrew, Francesco e Giulia, mentre Jak, Darren Yotin e Emma vennero con me
    I tre ragazzi si presentarono davanti al capocittà. Il primo fu Andrew che mandò in campo fu il suo Nidorino che tentò subito di avvelenare il Magnemite nemico con Velenospina, ma curiosamente l'attacco non sortì alcun effetto, tuttavia il Pokémon riuscì comunque a danneggiare l'avversario con Doppiocalcio prima di andare KO. La sua seconda scelta fu Charmeleon, che inflisse curiosamente gravi danni a Magnemite con lanciafiamme, poi si scagliò contro Voltorb; l'avversario usò Esplosione ma Andrew fu veloce a sostituire con Seadra, che con la pocha salute rimasta riuscì anche ad usare Muro di Fumo su Electabuzz permettendo a Charmeleon di mandarlo facilmente KO
    Così inizammo ad indagare. Per prima cosa chiesi a Darren e Yotin spiegazioni su quello che era successo: in breve Raziel stava cercando una persona, così Yotin aveva distratto Volts con una sfida, Darren aveva controllato la zona per essere sicuro non ci fosse nessuno che poteva spiarli e Raziel si era diretto verso la stanza del capitano.
    "E chi è questa persona?" chiesi io
    "Beh si tratta.. di suo fratello Kain"
    "Cosa? Kain è suo fratello?" ho esclamai io sorpreso
    "Lo conosci?"
    "Si lo abbiamo già incontrato"
    Conclusa la conversazione Jak si mise in contatto con il Boss per sapere se erano presenti membri del Team Rocket sulla nave, poichè c'erano buone probabilità che il colpevole fosse un ribelle che voleva ostacolare i piani della lega con metodi sbagliati
    "Si... cosa? Questo cambia tutto! Grazie dell'informazione"
    "Cos'hai scoperto Jak?" chiesi io
    "Ci sono un paio di reclute sulla nave, ma nessuno in grado di compiere un delitto del genere, poi un tenente piuttosto abile che potrebbe essere sospetto, ma da cui il Boss non riceve più notizie e poi... tenetevi forti... il capitano!"
    "COSA?!?!? esclamammo all'unisono
    "Questo effettivamente cambia davvero tutto" iniziai a ragionare io "la Lega potrebbe averlo scoperto e fatto fuori, anche se nonostante ciò continuo a ritenere più probabile la pista del ribelle, altrimenti il ricatto perderebbe di senso, è possibile che il colpevole non sapesse che il capitano apparteneva al TR, mi par di capire fosse un informazione riservata"
    "Non potrebbe esserci utile conoscere lo scopo di questo viaggio?" fece notare Emma
    "Purtroppo le informazioni a nostra disposizione sono piuttosto scarse" rispose Darren "anche se l'Isola Suprema parrebbe essere un luogo connesso alla leggenda di Mew"
    "Le informazioni su Mew sono presenti ma criptate" spiegó il Pokèdex "l'esistenza di questo pokèmon non è dimostarta, quindi le informazioni saranno leggibili solo in seguito alla sua scoperta"
    Riferito la cosa a Darren, che subito inizió a spiegare "La leggenda di Mew è molto diffusa soprattutto a Kanto. Si dice che tutti i Pokèmon animaleschi, uomo compreso, discendano da un unico antenato, noto come Mew. Stando alla leggenda ce ne sarebbe ancora uno in vita, ma la Lega ostacola la diffusione di questo mito, poiché ritiene che l'uomo sia un essere distinto dai Pokèmon, creato a immagine e somiglianza di Arceus (sebbene le rappresentazioni più diffuse del nostro Dio, ammesso che esista, contraddicono questa interpretazione) e superiore agli atri pokèmon, quindi poche ricerche sono state condotte e non esistono prove concrete. Da poco tempo circola invece un altra leggenda, questa riconosciuta come certa dagli scienziati esterni alla Lega, ovvero quella di Mewtwo"
    "Su Mewtwo ho dei dati" disse il Pokèdex "è un pokèmon molto misterioso, simile a Mew ma più grosso e umanoide, la sua origine è ignota, alcuni sostengono sia artificiale, altri che sia il figlio o il genitore di Mew, l'unica cosa certa è la sua esistenza, sebbene la Lega tenti di tenerla segrata, ma le prove sono palesi"
    Riferii anche stavolta l'informazione al gruppo, ma proprio in quel momento sentii una voce familiare
    Il prossimo fu Franceso, che esordì con la sua Nidorina; stavolta sapeva le caratteristiche del nemico e colpì con Doppiocalcio, mandandolo KO dopo qualche colpo. In seguito dopo che il suo Pokèmon cadde contro Voltorb mandò Bellsprout che avvvolse il nemico con Avvolgibotta, a quel punto Voltorb tentò di esplodere ma Bellsprout lo mise a dormire con Sonnifero, sconfiggendolo. In seguitò il Pokèmon lanciò un Velenopolvere contro Electabuzz, in seguito andò KO ma fu subito sostituito da Venusaur, che vinse con poche Foglielama
    "Che bel raduno di mocciosi"
    Avrei riconosciuto quella voce tra mille: Blu
    "Ci rincontriamo perdente. Dove sono i tuoi amichetti? Ti hanno mollato? A quanto pare te ne sei fatti di nuovi. Non sai proprio stare da solo"
    "Almeno io ce li ho degli amici" dissi a bassa voce, pentendomene subito
    "Cosa hai detto? Abbi il coraggio di dirlo ad alta voce!" ma io rimasi zitto, senza riuscire a reagire, a quel punto Blu si rivolse verso Emma "E questa chi sarebbe? La tua fidanzatina?"
    A quella domanda non sapevo cosa rispondere, non so perché ma mi metteva in difficoltà; per fortuna ci pensò Emma: "anche se fosse non ti rigurderebbe!" disse lei infuriata
    "Che bel caratterino!" rispose lui avvicinandosi verso di lei "ti andrebbe di conoscersi meglio?"
    "LASCIALA IN PACE!!!" gridó io di impulso
    "Qui qualcuno è molto protettivo" commentò lui con scherno "parlando di cose importanti, io ora ho cinque medaglie e tu?"
    "Due..."
    "Solo due? Sei proprio una nullità! Scommetto che hai perso tempo a fare l'eroe! Ora ho sentito che giochi a fare il detective, quando imparerai a concentrarti sulle cose importanti?"
    "Scusate se mi intrometto" parló Darren "ma da quel che ho capito tu dovresti essere un Dexholder, e lo scopo che vi ha assegnato Oak è proprio quello di combattere la Lega, quindi..."
    "E tu cosa ne sai? Se solo conoscessi mio nonno quanto lo conosco io non parleresti in questo modo. Scoprirai che in questo mondo nessuno agisce in maniera disinteressata, nemmeno lui, l'ho imparato a mie spese" all'ultima frase il suo tono si fece molto più malinconico; immediatamente dopo riprese però il suo atteggiamento arrogante "adesso sono proprio curioso di mettere alla prova le tue abilità; la prima volta mi hai battuto, ma non sperare che la cosa si ripeta"
    Subito schierai Poliwhirl, mentre Blu ha mandato in campo Kadabra; il mio Pokèmon ha attaccato con Pistolacqua, ma l'avversario ha deviato il colpo con Psichico, per poi essere colpito da Tossina, allora tentai di usare Ipnosi ma non era facile ipnotizzare un avversario col cervello così sviluppato; alla fine ce la fece, ma poi cadde per l'avvelenamento. A quel punto mandai Mankey, che si è scaglió subito contro l'avversario addormentato, finendolo. A quel punto Blu ha mandato in campo Pidgeotto, ma come al solito il mio Mankey non mi ha ubbidito e si è scaglió contro l'avversario, venendo battuto con estrema facilità. Allora mandai in campo Machop, che finii l'avversario indebolito. Blu mandó in campo Raticate, che il mio Machop sconfisse con estrema facilità. L'ultimo Pokémon di Blu fu Wartortle, Machop partí subito con Colpo Karate, ma l'avversario si rititró nel guscio; allora provai ad usare caliobasso per scagliare il Pokèmon contro il soffitto, riuscendo a danneggiare il guscio, ma subito lui usó Geloraggio contro il mio Pokèmon per congelarlo, per poi finrilo con Pistolacqua.
    "Come immaginavo ne hai molto da imparare: il tuo Poliwhirl non è niente di che e il tuo Mankey nemmeno ti ubbidisce. Penso che l'unico motivo per il quale hai vinto due medaglie sia il tuo Machop: è ben allenato ma non da te, e si vede. Non puoi pensare di vincere con un Pokèmon trovato su un comodino, il tuo stile di combattimento non è adatto per lui, dovresti rinunciare ad usare Pokèmon Lotta, non fanno per te"
    E detto questo si allontanó
    "Blu è insopportabile ma purtroppo ha ragione" dissi io tristemente "non sono adatto per i Pokèmon Lotta. Ho uno stile di combattimento riflessivo, che mal si sposa con la forza bruta di quei Pokèmon"
    "Non dire così" mi consoló Emma "dicevano lo stesso di me e del mio mentore: siamo entrambi tipi impulsivi, quindi apparentemente non siamo adatti per i Pokèmon Psico, eppure lui ora è un grandissimo allenatore"
    "Grazie... Forse ha ragione tu"
    "Sicuro!" sorrise lei "piuttosto tornando al caso, della bambina puoi dirci qualcosa? Sono in ansia per lei"
    "Purtroppo ho analizzato più e più volte il filmato, non ci sono indizi che potrebbero aiutarmi a capire dove si trova"
    "Forse un modo ci sarebbe" disse Yotin "i miei genitori sono scienziati e una volta mi hanno detto che i Kadabra e gli Alakazam possono leggere la mente delle persone a distanza, in questo modo potrebbe essere possibile trovare la bambina"
    "Si potremmo farlo è che... ecco... non sono in grado di comunicare con il mio Kadabra"
    "Davvero?" chiese Darren "eppure quasi tutti gli allenatori sono in grado almeno di comprendere a grandi linee quello che dice un Kadabra o un Alakazam, la loro telepatia è a livelli molto alti"
    "Si lo so ma... vedete... Kadabra è forte perché apparteneva al mio mentore, ma fra noi due non c'è una gran relazione lo ammetto... si il mio mentore è riuscito a diventare un grande allenatore di pokèmon Psico nonostante la sua impulsività... ma io non ce l'ho ancora fatta"
    Io andai subito a consorarla "a quanto pare abbiamo un problema simile, potremmo aiutarci a vicenda"
    "Davvero lo faresti?"
    "Certo, ma ormai è quasi ora di pranzo, vediamo a che punto sono i nostri amici"
    L'ultima sfidante fu Giulia che mandò in campo la sua Vulpix contro Magnemite. La Pokèmon ha attaccato subito con Fossa infliggendogli enormi danni, poi ha usato Braciere, e ha ripetuto la combinazione finendo il nemico in poche mosse e subendo pochissimi danni. Contro Voltorb Vulpix è partita subito con Braciere scottando il nemico, il Pokèmon tentò di esplodere l'avversario ma la volpe andò sottoterra con Fossa evotando il colpo. In seguito la Pokémon fu sconfitta da Electabuzz ma la ragazza mandò Meowth che bersagliò il nemico con GIornopaga per poi finirlo con Sfuriate
    A pranzo ci incontrammo per raccontarci a vicenda quello che era successo, Giulia ha aebbe una reazione strana quando ho parlato di Mewtwo, ma non ci feci troppo caso, poi continuammo ad indagare ma non trovammo nulla di interessante. Abbiamo anche provato a vedere se qualcun altro riusciva a sfidare Voltts ma c'era troppa gente, abbiamo assistemmo ad una lotta di Raziel: a quanto pare il capocittà aveva deciso di concederglielo come ultimo desiderio, non so perchè. In ogni caso il suo Haunter era ben allenato e con Ipnosi e Storidraggio è riuscito sconfiggere con facilità tutti e tre gli avversari.
    Conclusa la giornata siamo andati a dormire, ma io non riuscivo a smettere di pensare al caso. La pista più probabile era il membro del Team Rocket introvabile, ma il fatto che lo stesso capitano facesse parte del gruppo complicava le cose. Era possibile che il colpevole fosse qualcuno incaricato dalla Lega, magari Kain, ma in questo caso non capivo il rapimento della bambina. C'era poi da determinare come il colpevole fosse entrato nella cabina visto che la porta era chiusa a chiave dall'interno .E c'erano le parole di Blu su Oak, che sebbene non fossero legate al caso non riuscivo comunque a comprendere. C'erano troppe cose che non capivo, ero sicuro che mi mancasse un tassello, ma quale? Non potevo fare altro che rilassarmi ma non riuscivo a prendere sonno, così ho deciso di riprendere la lettura del giallo. Dov'ero rimasto? Ah si l'urlo e il tonfo... proprio come nella realtà. Ma aspetta un attimo! Non era esattamente come nella realtà! C'era qualcosa di strano, di innaturale a meno che... Ora capivo! Ripensai a quello che aveva visto entrando e... ecco il tassello mancante. Avevo bisogno di conferme certo, ma le avrei cercate la mattina dopo, ora che conoscevo la soluzione potevo dormire tranquillo

    Edited by Pokemario 01 - 11/1/2022, 19:49
     
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    Capitolo 8: Elementare Emma!
    1 luglio 2018
    Quella mattina mi alzai con un idea in mente: scoprire il vero colpevole dell'omicidio avvenuto su questa nave. Avevo già un idea ma mi servivano più prove. Prima di cercarle però decisi di disputare la sfida col Capocittà insieme ai miei amici che ancora non lo avevano sfidato.
    La prima è fu Emma che mandó per prima Staryu contro Magnemite, che esordí subito lanciando un Comete, poi usó ripetutamente Pistolacqua addosso a lui, non capivo cosa volesse fare, ma quando il Pokémon stella andó KO lei mandó Kadabra e a quel punto capii: il suo scopo era far si che Magnemite fosse così bagnato che quando avrebbe usato una attaccato Elettro, l'elettricità si sarebbe scaricata anche addosso a lui provovandogli un parziale cortocircuito, sufficiente a stordirlo e permettere a Kadabra di sconfiggerlo con pochi Psichico . In seguito Voltts ha schieró Voltorb che ha tentato di esplodere ma Kadabra usó Inibitore bloccandolo poi quando dopo alcuni attacchi l'effetto è finito lui lo scaglió via con Psichico facendolo esplodere in aria e quindi riuscendo a non subire danni. Infine conto Electabuzz Kadabra bloccó i suoi pugni con Psichico e poi lo sconfisse con Psicoraggio. Ero sorpreso, Emma mi aveva detto che non era molto riflessiva, invece mi sembrava avesse elaborato strategie molto intelligenti.
    A quel punto toccava a me, e subito ho mandato in campo Mankey che come al solito si scaglió contro Voltorb senza ascoltare i miei ordini ed venne subito stato complito da Esplosione. Dopo averlo ritirato ho mandato Poliwhirl che usó Pistolacqua colpendo ripetutamente Magnemite, in questo modo quando lui usó un attacco elettrico l'acqua fece da da conduttore mandando KO il mio Pokemon ma danneggiando parzialmente anche lui: era una mossa risciosa ma era l'unica che mi fosse venuta in mente. A quel punto mandai Machop che sconfisse rapidamente Magnemite ma venne comunque piuttosto indebolito . Pensavo che contro Electabuzz avrei perso, ma il corpo di Machop inizio imporvbisamente a crescere: si stava evolvendo in Machoke. Electzbuzz si scagliò contro il mio Pokèmon con Tuonopugno ma Machoke riuscì a deviare il colpo, per poi colpire l'avversario con Calcio basso. Electabuzz continuó a cercare di colpire con Tuono pugno, ma Machoke continuó a respingerli con delle Breccie per poi mettere assegno diversi Calcibassi che mi permisero di aggiudicarsi la vittoria.
    Purtroppo non c'era tempo di disputare le altre due sfide così riunii i miei amici: "Bene, la notte mi ha portato consiglio e ho capito qual'è la chiave per risolvere questo mistero, ma mi mancano ancora dei tasselli, inoltre serve un piano per incastrare il colpevole e qui ho bisogno di tutti voi. Qualcuno qui si intende di chimica?"
    "I miei genitori sono scienziati" rispose Yotin
    "Anche mio zio" aggiunse Darren
    "Ottimo pensate di essere in grado di fare una cosa per me?" e detto questo sussurrai loro una cosa all'orecchio
    "Si penso di si" rispose Yotin "Ma abbiamo bisogno di alcuni ingredienti" aggiunse Darren
    "Ho visto un laboratorio scientifico provate a cercare là. Andrew, Francesco, Giulia avrei bisogno che cercaste di procurarmi le registrazioni delle telecamere di sicurezza"
    "Ma le telecamere nella stanza dle capitano sono state danneggiate"
    "Infatti a me servono quelle del ponte della nave, vi spiegherò tutto dopo" Detto questo mi rivolsi ad Emma "Sei sicura di non riuscire a comunicare mentalmente col tuo Kadabra? Nella lotta non sembrava fossi poco riflessiva o inadatta a gestire un Pokèmon Psico come dicevi
    "Oh ma io non ho fatto nulla, in realtà è il mio Abra che fa tutto, io mi limito a dargli alcuni ordini generici per far sembrare che lo comandi, ma è lui che elabora le strategie e tutto, credo che sia stato sempre lui a suggerire mentalmente la strategia a Staryu visto che in quel momento era fuori dalla Pokèball".
    Ero sorpreso: sapevo che i Pokèmon Psico erano molto intelligenti ma non credevo fino a questo punto.
    "Gli Alakazam hanno un Q.I di 5000, quello dei Kadabra è di poco più basso". Come al solito il Pokèdex mi aveva parlato nella testa
    "Senti... Handy giusto? Potresti smetterla di parlarmi all'improvviso?"
    "Sono programmato per leggerti nel pensiero e rispondere ad ogni tuo dubbio M-mario"
    "Si lo so ma è fastidioso e... aspetta un attimo.... Ma certo sei un genio!"
    "Sono programmato per esserlo. E se ti interessa posso risolvere anche il tuo ultimo problema "
    Era perfetto: ormai era quasi tutto pronto, il mistero stava per essere risolto

    I tre ragazzi si aggirarono per i corridoi bui facendosi luce con la coda di Charmander. Arrivati davanti al portone della sala di controllo Ivysaur addormentò le guardie con Sonnifero mentre Vulpix scavò una Fossa abbastanza grande per permettere ai ragazzi di entrare. Dopodiché presero le registrazioni: loro non notavano niente di strano, ma Mario trovò subito la conferma delle sue teorie.
    Era tutto pronto: ho radunato un certo numero di agenti di polizia e Voltts nella stanza del capitano. Ero teso, era la prima volta che parlavo davanti a cosi tante persone.

    "Allora perchè ci hai chiamato qui? Il caso è risolto, Raziel è il colpevole, o pensi di poterci dimostrare il contrario"
    Raccolsi tutto il coraggio che avevo e mi sforzai di formulare una frase di senso compiuto "Io posso dimostrare... cioè ho capito chi... ho delle prove..." Così non andava, come potevo fare? Chiusi gli occhi e finsi di essere a teatro: mi era sempre piaciuto recitare e quella era una delle poche occasioni in cui riuscivo a parlare davanti a tante persone. Li riaprii cercando di focalizzare il palcoscenico
    "Ho con me delle prove che mi permetteranno non solo di dimostrare l'innocenza di Raziel ma anche di smascherare il responsabile di questo delitto"
    "Devo ricordarti che la stanza era chiusa a chiave? Abbiamo requisito tutti i passeggeri e nessuno aveva con se un Pokèmon spettro, come pensi che possa essere entrato l'assassino?"
    "E chi ha detto che sia entrato nella stanza? C'è un modo in cui il colpevole avrebbe potuto avvelenare la vittima anche a distanza, ovvero tramite la ventola dell'aria condizionata. Darren Yotin tocca a voi."
    I due inserirono alcune sostanze chimiche nella ventola non successe nulla. Iniziai a preoccuparmi, che la mia deduzione fosse sbagliata? Avrei fatto una figuraccia! Ma all'improvviso Yotin mi tranquillizzó
    "Scusate avevamo sbagliato un ingrediente" mi prese un colpo; per fortuna dopo che l'ebbero aggiunto inziarono subito a verificarsi alcune reazioni
    "Affermativo" disse Darren "nella ventola ci sono traccie di gas di Haunter shiny. Inoltre abbiamo trovato anche dei residui di una capsula attivabile a distanza, probabilmente l'assassino teneva d'occhio il capitano con una microspia o qualcosa del genere e ha attivato la capsula al momento giusto e poi la ventola ha fatto il resto, diffondendo il gas"
    "Proprio come sospettavo" continuai io "mi ha insospettito l'urlo del capitano. Pensateci perché avrebbe dovuto urlare? Se il colpevole fosse Raziel ciò vorrebbe dire che lui ha notato Haunter prima di essere avvelenato, ma Haunter è un Pokèmon silenzioso, inoltre lui in quel momento stava pilotando la nave, quindi era rivolto verso il davanti, ma Haunter deve essergli sicuramente arrivato da dietro e anche se per caso si fosse girato in quel momento il Pokémon lo avrebbe avvelenato all'istante"
    "Sciocchezze! Se fosse come dici tu avrebbe ancora meno senso, perchè avrebbe dovuto urlare se il gas fosse uscito dalla ventola?"
    "E chi ha detto che ha urlato per quello? L'urlo non vi è sembrato strano, artefatto? Inoltre tra quello e lo schiantato della nave è passato un po' di tempo"
    "Dove vorresti arrivare?"
    "Dovete saper che il capitano era un membro del Team Rocket" a quest'affermazione notai lo stupore diffondersi tra la folla
    "Cosa!? e tu come fai a saperlo?"
    "Ho le mie fonti ma di questo parleremo dopo. Il punto è che in quanto membro del Team Rocket il capitano era deciso ad ostacolare i piani della Lega con ogni mezzo anche a costo di simulare un finto schianto"
    "Stai dicendo che..."
    "Esatto! Il capitano ha urlato per simulare un aggressione. Probabilmente avrebbe dovuto fingere l'ingresso di un assalitore mascherato e poi deviare la nave, ma qualcosa è andato storto: il capitano è stato ucciso e così il suo complice ha dovuto usare un trucco alternativo per deviare la nave."
    "Apetta un attimo vuoi forse dire che...
    "Esatto! l'assassino e il dirottatore sono due persone diverse! Purtroppo sebbene abbia già un idea sul'identità dell'assassino quindi credo ne parlerò dopo ma per quanto riguarda il dirottatore può essere solo una persona e quella persona è lei" era il momento: chiusi gli occhi tesi il braccio e puntai il dito come facevano i detective di film e videogiochi... ma quando li riaprii mi accorsi di averlo puntato su una guardia
    "Oh no scusate ho sbagliato" mi affrettai a dire imbarazzatissimo: sapevo che avrei fatto una figuraccia ma decisi di continuare "meglio progedere in altro modo Andrew, Francesco, Giulia, potreste portarmi le registrazioni? Qualcuno ha uno schermo dove vederle"
    "Aspetta! Quelle registrazioni sono private, come te le sei procurate?"
    "Anche di questo ne parliamo dopo" stavo rischiando grosso ma se la mia supposizione era esatta tuuto si sarebbe risolto... e se avessi sbagliato? Mi prese un attimo il panico ma decisi di continuare e far partire le registrazioni
    "E quindi? io noto nulla di strano"
    "Ad una prima occhiata no ma se osservate meglio noterete scintille elettriche calamite e un riflesso metallico, tutti segni della presenza di uno o più Magnemite. Sono pronto a scommettere che il colpevole ha usato questi Pokèmon per creare un campo magnetico in grado di far impazzire il pilota automatico e..."
    "Sciocchezze! Il capitano usa sempre il pilota manuale l'hai visto anche tu quando siamo arrivati"
    "E se un secondo prima di morire il capitano avesse inserito il pilota autamatico e poi il dirottatore quando siamo arrivati? Se è così il colpevole dev'essere la persona che è entrata per prima: lei ufficiale Voltts"
    "Cosa? Io? Come osi accusarmi? In quel momento stavo disputando uan sfida con Yotin"
    "Eppure tutto torna" proseguii io con la voce che mi tremava: ormai stavo davvero rischiando grosso "Lei era in buoni rapporti col capitano, inoltre non avrebbe problemi a procurarsi dei Magnemite e yotin mi ha informato che durante la sfida lei mandava dei messaggi a qualcuno, probablimente il capitano. Penso cha abbiate preparato quasta faccenda dei Magnemite come piano B e qualcosa fosse andata storto e sia bastato fare un qualche segnale. Basterà controllare i messaggi sul suo telefono, e se per caso lì avesse cancellati ho notato delle persone che facevano delle foto alla scena del delitto qualcuno avrà fotografato il momento i cui inserivi il pilota manuale!" o almeno così speravo, ma a quanto pare la debole prova bastò a mandare in crisi Voltts che tentò subito di prendere una Pokèball. Per fortuna l'avevo previsto e feci uscire Mankey, che si aggrappò subito alla faccia di Voltts facendogli cade tutte le Pokèball. Credevo di aver vinto ma purtroppo una delle Pokèball cadendo a terra si aprì, rivelando un Pokèmon molto più grosso di Elctabuzz: la sua evoluzione Electrivire. Subito madai in campo Machoke quando Voltts, liberatosi da Mankey, si precipitò sul timone e iniziò ad far inclinare la nave. Tentai di avvicinarmi a Voltts ma era impossibile, nel frattemo i miei amici e le guardie stavano tentando di prendere le loro Pokèball ma invano, mentre Electrivire, stava pestando forte il mio Machoke, anche aiutato dall'inclinazione della nave che lo faceve cadere addosso al mio Pokèmon. La situazione sembrava disperata ma all'improvviso mi ricordai di un consiglio di mio padre
    "Ricordati figliolo se ma dovessi trovarti contro un avversario più forte di te usa la sua forza a tuo vanaggio"
    Così mentre la nave era inclinata in una posizione svantaggiosa per Machoke e Electrivire gli stava venendo addosso con Tuonopugno ho detto al mio Pokèmon di spostrarsi di lato, in modo da schivare l'attacco oer poi sfruttare la forza dell'avversario unita all'inclinazione della nave per scagliarlo contro una parete. Messo fuori gioco l'avversario Machoke inizió a scagliare oggetti contro Vollts che si vide costretto a lasciare il timone e fuggire. Quando è arrivato alla scialuppa di salvataggio con cui intendeva fuggire Poliwhirl è dall'acqua per bloccarlo, mentre il Kadabra di Emma gli apparve da dietro bloccandolo con Psichico
    "E' finita Voltts" esclamai io con una grinta che non mi aspettavo (almeno credo, forse la voce era un po' tremolante...) "arrenditi e confessa!"
    "F-fermi r-ricordate che ho s-sempre la f-figlia del c-capitano in ostaggio" disse lui visibilmente spaventato "s-se mi arrestate un mio c-complice premerà il p-pulsante e la b-bomba esploderà"
    "Apparte che non credo sia vero, ma anche se fosse l'abbiamo già disattivata e la figlia è ora nella sua stanza"
    "Come hai..."
    "E' stato grazie al mio Pokèdex che ha letto nel pensiero di Kadabra che a sua volta ha individuato la traccia psichica della bambina"
    "E' stato complicatissimo" disse il Pokèdex nella mia testa "il cervello di Kadabra è molto più complesso di quello umano molti pensieri non sono riuscito a leggerli per fortuna ho trovato quello che mi serviva"
    Voltts a quel punto non riusci a trattenersi ed scoppió a piangere "Mi dispiace! Ho sbagliato lo so. Ho fatto tante cose orribili lo so ma ti assicuro che questa volta non volevo fare del male a nessuno. Ho partecipato alla conquista di Kanto, ho imposto forti tasse, ho condannato a morte tanta gente, e ho fatto tutto questo per la grande amicizia che mi lega a Surge che mi ha salvato la vita tempo fa, eppure quando ho saputo cosa avrebbero fatto su quell'isola non sono riuscito a starmene con le mani in mano, era troppo perfino per me. Quando ho saputo che il capitano era un membro del Team Rocket ero sul punto di denunciarlo, ma poi ho deciso di elaborare un piano con lui. Avremmo finto lo schianto, il capitano avrebbe detto di essere stato assalito da un uomo mascherato che gli aveva detto di invertire la rotta. Non erano previste morti, e per quanto riguarda la bimba lei era d'accordo, certo lo credeva solo un gioco, ma la bomba era fasulla, serviva per rendere il tutto più convincente, certo non che alla Lega importasse molto di uan bambina, ma avremmo dimostrato che facevamo sul serio. Ma poi mentre lottavo contro Yotin, il capitano mi ha mandato un breve messaggio in codice che significava che qualcosa era andato storto, così ho messo in atto il piano B, quello con i Magnemite, e poi sono intervenuto con tutta le gente, assicurandomi di avvicinarmi per primo al capitano. La situazione era degenerata, sapevo di non averlo ucciso io, ma dovevo trovare qualcuno su cui far cadere i sospetti; poi ho sentito te che dicevi quella cosa sul gas di Haunter, e guarda caso lì c'era Raziel, arrivato prima di tutti con Haunter shiny, che era considerato un nemico della Lega e non ho resistito. Lo so che non sono perdonabile, ma ti prego aiutami a scappare ero disperato"
    "Sta tranquillo almeno per ora non sei nei guai"
    "Ma la polizia..."
    "Ok credo che questa messinscena sia durata fin troppo, ragazzi?" In quel momento gli agenti di polizia si tolsero le divise rivelando sotto le tute da Team Rocket
    "Come vedi era tutta una messa in scena per metterti alle strette e capire i tuoi scopi, ho comunicato tramite gli altoparlanti ai passeggeri e alle guardie di restare nella loro stanza; il Pokèdex di solo comunica telepaticamente, ma può anche parlare con varie voci diverse, ne ho impostata una molto simile alla tua e il gioco era fatto"
    "Quindi non mi denuncerai?"
    "In realtà non ho ancora deciso: mi par di capire che tua abbia agito in buona fede, ma hai comunque incastrato un innocente, quindi penso che sia giusto sia lui a prendere una decisione"
    Raziel si avvicinò; non conoscevo la personailtà del ragazzo
    "Anche se hai agito a fin di bene quello che hai fatto è imperdonabile. Potevo essere arrestato o peggio condannato a morte, inoltre non posso dimenticare tutte le azioni passate. Pertanto"
    "Aspetta!" intervenne Darren "so che vorresti vendicarti, ma è pur sempre un Capocittà, non possiamo farcelo nemico. Inoltre se lo facciamo arrestare non potremo più ottenere la sua medaglia e potrebbe diventare problematico, se non lo sostituiscono in tempo potremmo perdere l'occasione di partecipare al torneo."
    Raziel rifletté, poi disse, palesemente contrariato "E va bene, ti lascierò andare, ma sia chiaro che non ti ho perdonato, tuttavia in questo momento abbiamo un nemico comune, la Lega, e non possiamo permetterci di accusarci a vicenda. Non sono portato al perdono ma so qual'è la cosa giusta da fare. M ti avverto, se solo farai un altra cosa del genere il mio Haunter e i suoi amici sapranno dove trovarti. Ora dicci, prima che cambi idea, cosa voleva fare la Lega su quell'isola?"
    "Non so i dettagli ma da quel che ho capito stavano creando un arma, un arma... biologica"
    "Un arma biologia?! Che intendi"
    "Non lo so bene, ma avrebbero costretto i passeggeri della nave a condurre questo esperimento, alucni per lavora, alcuni addirittura come cavia o qualcosa del gnenere da quel che ho sentito. Da quel che ho capito è collegato in qualche modo a Mew"
    "Mew? Allora esiste!" esclamó Darren
    Notai che Giulia al sentire nominare Mew aveva avuto una reazione strana: non sembrava sorpresa, ma più agitata o preoccupata, ma non ci feci molto caso. In ogni caso Volts ha continuato
    "Non lo so, credo di si. Come ho detto so di aver fatto cose orribili ma quando ho saputo che volevano fare quest'esperimento, che volevano giocare con la natura, che volevano usare quest'arma per conquistare il mondo intero, non riuscivo più ad accettarlo. Lo so non ho dirtto di dire queste cose dopo aver partecipato ad una guerra, dopo aver fatto tutto quello che ho fatto, ma a tutto c'è un limite, già i miei sensi di colpa mi stavano facendo vacillare, quando ho saputo ciò ho deciso che non ci stavo più, ma non potevo mollare il mio ruolo da un momento all'altro."
    "Ti aiuteremo." dissi io per rassicurarlo "Dirai che abbiamo scoperto il colpevole ma che è scappato. Per quanto riguarda l'esperimento faremo proseguire il viaggio e arrivati sull'isola troveremo il modo di fermarlo, almeno spero, di certo fermare la traversata servirebbe solo a ritardare le cose"
    "Rimane una domanda" intervenne Darren "se l'assassino non è Voltts allora chi è"
    "Non lo so dire purtroppo ma penso che abbaia agito per conto della Lega"
    "Scusate" intervenne all'improvviso un membro del Team Rocket tra la folla "credo di dover confessare anche io una cosa. Raziel si trovava lì in quel momento perchè stava inseguendo un ragazzo dai capelli bianchi con un Dragonite verde giusto"
    "Si" rispose lui "perché? "
    "Beh perchè quello ero io, mi dispiace. Avevo ricevuto una telefonata, credevo fosse il Boss, qualcuno deve essere entrato in possesso del mio telefono cambiando i contatti"
    "Tu sei il tenente che il Boss non riusciva a contattare" esclamó Dragozard
    "Temo di si, nella rubrica era segnato come il numero di Lance, che avevo registrato per poterlo evitare o se servisse per qualche piano, così ho sempre buttato giù"
    "Questo rafforza la mia tesi" rifletté "la Lega potrebbe aver architettato tutto per incastrare Raziel, ma questo significa anche..."
    "Che probabilmente Kain non è a bordo" concluse Raziel

    Stavolta si era spinto davvero oltre e lo sapeva; dare un essere del genere nelle mani della Lega era troppo. I suoi intenti erano nobili ma non sapeva se aveva scelto la strada giusta per perseguirli. Poteva solo sperare che suo fratello e i suoi amici avrebbero risolto tutto e nel frattempo proseguire sulla strada che aveva scelto non importava quanto sarebbe costato.

    Voltts stava per dare l'annuncio che la nave sarebbe ripartita con un altro capitano quando un marinaio consegnó un tablet con un altro messaggio video: "vi avevo avvertito, avete ignorato le mie minacce e scelto di proseguire ora la pagherete"
    Sembrava lo stesso dei messaggi precedenti ma sapevo che non poteva essere Voltts, allora chi era? All'improvviso vidi delle nubi addensarsi e dei fulmini cadere dal cielo, presto la nave si troverà in balia di una violenta tempesta. Era la minaccia del colpevole, ma come poteva controllare il meteo, vidi in cielo un essere alato che sembrava avvolto da fulmini, che fosse... no non era possibile. In ogni caso abbiamo in privato con Voltts e abbiamo che stavolta era necessario invertire davvero la rotta. Mentre tornavamo indietro mi sono messo a parlare con Darren Yotin e Raziel
    "Quindi anche voi parteciperete al torneo della Lega
    "Si" mi rispose Darren "Io e Raziel siamo partiti insieme mentre Yotin si è aggiunto dopo"
    "Bene che ne diresti di venire con noi"
    I tre acconsentirono. In questo momento stiamo tornando verso Aranciopoli. Oggi ho risolto un caso ma ancora un sacco di dubbi mi tormentano: chi è l'assassino? Ci o che cosa ha provocato la tempesta? Che esperimento vuole condurre la Lega? L'avrei scoperto solo in futuro

    "Ottimo lavoro Surge"
    "Non so se sia stata una buona idea Lance, era già tutto pronto per la prima parte dell'esperimento..."
    "Non voglio che Mario venga coinvolto. Sembra inoffensivo ma potrebbe essere una spina nel fianco. Inoltre se avesse scoperto tutto saremmo stati costretti a imprigionarlo o ucciderlo e sai bene che il capo non vuole"
    "Capisco... Comunque quanto mi piacerebbe farla pagare a quel traditore di Voltts"
    "Pazienza, non deve sapere che noi sappiamo, altrimenti potrebbe capire che siamo stati noi a far uccidere il capitano, così ci siamo liberati di una fastidiosa spia, peccato solo che abbiamo perso l'occasione di incastrare Raziel, quello è stato l'unico vero fallimento a conti fatti, per il resto è andato tutto come previsto, troveremo un altra occasione per portare gente sull'isola"


    Edited by Pokemario 01 - 11/1/2022, 19:50
     
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    Capitolo 9: il signore degli spettri
    2 luglio 2018

    Quella mattina prima di fare qualsiasi altra cosa andammo in Municipio per disputare le ultime sfide mancanti
    Il primo fu Darren che mandó in campo Trios un Dugtrio catturato nella Via Vittoria che sconfisse velocemente l'avversario con vari Fossa, rimanendo però sensibilmente indebolito dai Sonicboom nemici e venne quindi sconfitto dal successivo Voltorb. Darren mandò quindi Tuffball, il suo Jigglypuff. Dopo alcuni attacchi Voltorb tentó di autodistruggersi ma Tuffball ha usato Metronomo e una strana barriera è apparsa proteggendolo. Aveva avuto davvero fortuna, che però non duró visto che col secondo Metronomo andó KO, stranamente senza esplodere o arrecare danno all'Electabuzz nemico. In seguito il ragazzo mandó Free, il suo Butterfree, ma ha notato che gli attacchi dell'avversario, sia fisici che speciali, erano molto meno effecaci, forse una conseguenza dell'ultima mossa di Tuffball; il nemico venne stato sconfitto con una serie di attacchi Raffica e Psichico
    Dopo Darren fu il turno di Jak che ha mandato il suo Pikachu contro Voltorb e subito l'avversario si è lanciato contro il topo elettrico pronto ad esplodere, ma lui ha iniziato a correre il più velocemente che poteva con Attacco Rapido riuscendo ad uscire dal raggio di azione dell'esplosione subendo solo danni marginali. Il successivo avversario fu stato Magnemamite che riuscí a sconfiggere velocemente Pikachu, così Jak mandó Raticate che subito colpí con Superzanna dimezzando così la salute del nemico. Quando anche Raticate fu sconfitto Jak mandó in campo Charmeleon che sconfissr velocemente l'avversario con attacchi fuoco. L'ultimo avversario fu Electabuzz che subito attaccó con Tuonopugno, ma Charmeleon lo ha schivato e lo colpí con Braciere scottandolo, poi continuó a colpirlo fino a chè non è andato KO.
    Finite le battaglie chiesi a Voltts di condurci in una stanza del Municipio dove nessuno potesse sentirci poi sussurrai
    “Raziel Darren Yotin volevo dirvi una cosa: come probabilmente avrete già capito noi facciamo parte del Team Rocket, quindi dopo quello che è successo ieri pensavo di chiedervi di unirci a noi
    “Per me va benissimo” rispose Raziel “già da tempo volevo unirmi al Team Rocket, quindi non ci sono problemi, ho già pronto il nome in codice: Zarxiel”
    Anche Darren accettó subito, mentre Yotin sembrava più dubbioso ma alla fine ha accettó pure lui, come nomi si scelsero Darken e Garg
    Dopo aver dato le tute e le maschere aggiunsi
    “L’unico problema è che stiamo iniziando a diventare troppi, muovendoci in gruppo potremo dare un po’ nell’occhio, forse la cosa migliore sarebbe separa…Ahhh” urlai all’improvviso: un Haunter era sbucato dal pavimento facendomi prendere un colpo
    “Scusami è un mio amico” mi tranquillizzò Raziel “COSA!?”
    “Che succede?” chiesi io tentando di riprendermi dallo spavento
    “Ci sono problemi nella torre Pokemon, me lo ha comunicato tramite un codice che abbiamo concordato, dobbiamo correre, tutti insieme se possibile”
    Mentre correvamo Raziel prese a spiegarci “Da tempo la Torre Pokèmon funge da nascondiglio per un gran numero di membri del Team Rocket, non sono mai entrato nella loro base ma la custodisco e la difendo”
    “Perché anche se non facevi parte del Team Rocket eri così legato a loro?” chiesi io
    “Dovete sapere che io non sono di qui. Io e mio fratello Kain siamo nati a Rurus, i nostri genitori erano persone ricche ed influenti… troppo influenti. Appena la lega prese piede il gran dittatore ne ordinò l’esecuzione, e la condanna venne eseguita da uno dei suoi più fedeli servitori. Io e mio fratello ci unimmo ad un gruppo di ribelli del posto, ma la cosa non durò a lungo. Venimmo catturati dallo stesso che aveva ucciso i nostri genitori e portati al cospetto del Gran Dittatore”
    “Voi l’avete visto?”
    “Purtroppo no, stava sempre dietro una porta chiusa. Quel che è importante è che, invece di ucciderci, decise di spedirci a Kanto per farci addestrare: aveva visto la nostra forza e voleva che ci unissimo a lui. Io venni addestrato da Agatha e lui da Lance, ma mentre io rifiutai di sottomettermi alla mia insegnante, Kain diventava sempre più obbediente. Non capivo le ragioni di questo cambiamento, ma un giorno decisi di scappare; chiesi a Kain di venire con me ma lui rifiutò, mi disse che stava adempiendo ad un compito, parlava di destino, forse voleva confondermi, in ogni caso non gli diedi retta e fuggì. Il Team Rocket mi offrì rifugio, non erano ancora sicuri di fidarsi di me ma mi protessero e io protessi loro: avevo sviluppato un’abilità nel controllare gli Spettri che superava anche quella di Agatha. Il mio unico amico era Darren, che ogni tanto visitava la torre con suo zio Fujii, per il resto passavo il tempo con gli Spettri. Non avrei mai dovuto andarmene, ma quando ho saputo che Kain era diventato il braccio destro di Lance non ci ho più visto e sono partito per affrontare la Lega.”
    Cerano tante cose che avrei voluto chiederle ma non c’era tempo, eravamo arrivati alla torre. Indossammo le nostre tute e maschere e entrammo nella torre; appena entrati abbiamo trovato un enorme numero di poliziotti che combattevano contro i membri del Team Rocket
    “Voi restate qui e cercate di far fuggire il maggior numero di membri possibili, io salgo in cima”
    Cercai di replicare, ma subito un Arcanine mi ha attaccato e dovettu mandare in campo Poliwirl, poi ho mandato in campo anche tutti gli altri miei Pokèmon e i miei amici fecero lo stesso, Emma si mise a combattere anche con le arti marziali stendendo un gran numero di agenti, mentre i nostri Pokèmon si occupavano dei loro.
    “Dobbiamo andare a dare una mano a Zarxiel” esclamai io “qualcuno dovrà comunque restare qui”
    Yotin Darren Jak e Emma decisero di seguirmi mentre Giuls Andrew e Jak rimasero lì. Grazie ai nostri Pokèmon e in particolare all’Alakazam di Emma riuscimmo ad aprirci un varco tra i nemici riuscendo ad arrivare nel piano superiore. Qui altri agenti di polizia ci hanno bloccato così i miei amici si sono fermati per tenerli occupati aiutati, solo io ed Emma siamo riusciti a passare, ma all’improvviso sentii una voce familiare
    “Toh ecco il fifone, pensavi non ti avrei riconosciuto Mario?”
    Mi girai, e non potei credere ai miei occhi

    Raziel giunse in cima alla torre e quello che vide lo lasciò senza parole: membri del Team Rocket si muovevano per la torre, vagando senza apparente meta. I loro occhi erano bianchi e emettevano versi incomprensibili. Sembravano...
    “Terrificante non è vero?" disse una voce mentre un Marowak lanciava un osso che colpiva come un boomerang le teste di quegli zombie, spaccando loro il cranio" E’ quello che succede quando l’anima abbandona il nostro corpo quando esso non ha ancora interrotto le sue funzioni vitali, lasciando nient’altro che un guscio vuoto, privo di emozioni e volontà, costretto a vagare senza una meta”
    “Chi sei?”
    “Ma come Raziel, non conosci la tua vecchia maestra?”
    “Agatha? Tu sai chi sono?”
    “Ti ho cresciuto, ti ho addestrato, pensavi che una maschera bastasse a nascondermi da me? Illuso” L’anziana consigliera avanzò verso Raziel, accanto a lei c’erano vari Pokèmon tra cui uno che ricordava un candelabro, non era di Kanto ma il ragazzo lo conosceva bene: era uno Chandelure Pokèmon in grado divorare le anime strappandole direttamente dal corpo
    “Sei stata tu! Hai strappato le anime di quelle persone dal loro corpo condannandole all’oblio”
    “E’ questa la massima pena inflitta dalla Lega, non poter avere nemmeno una vita dopo la morte, ma sparire per sempre, ed è quello che succederà anche a te se non accetti di unirti a noi. Kain l’ha fatto, perché tu ci opponi ancora resistenza?”
    “Non mi importa di quel che ha fatto mio fratello! Dopo tutto quello che voi mi avete fatto passare? Per colpa vostra ho perso la mia famiglia, i miei compagni ribelli, e ora anche mio fratello, per non parlare della fine orrenda che avete fatto fare a tutta questa gente, e di tutte le azioni orribili che compiete in continuazione, come puoi pensare che mi unirò a voi?” disse schierando il suo Haunter, che subito colpì Shedinja, un Pokèmon simile a una pelle di cicala, mandandolo KO, poi colpì Marowak (proveniente dalla regione di Alola e quindi di tipo Fuoco Spettro, per poi finrilo con alcune Ombra Notturna, ma fu poi sconfitto da un Pallaombra di Chandelure
    “Ridicolo, credevi davvero di potertela cavare? Eppure hai sconfitto due dei miei Pokèmon, e considerato la nostra differneza di esperienza e il livello del tuo Pokèmon è già troppo, ora dimmi, prima che il tuo Pokèmon venga risucchiato dal mio e tu faccia la stessa fine dei tuoi compari del Team Rocket dimmi” esclamò furente “qual è il tuo segreto? Come può un ragazzino alle prime armi come te tenere testa a me, la grande signora degli spettri?” Ho accumulato anni di esperienza, studio paranormale da quando avevo cinque anni, so tutto sugli spettri di ogni regione, ho combattuto innumerevoli battaglie, sono tra i più forti allenatori di Kanto, eppure tu, che non hai un briciolo di esperienza sei riuscito ad esercitare un controllo sugli spettri tale da impedirmi di entrare in questa torre, perciò dimmi, qual è il tuo segreto?”
    “Hai mai provato a sentirli? Ad ascoltare quello che dicono, quello che provano? Molti pensano che gli spettri siano solo ombre, freddi rimasugli di una vita passata ma non è così! Sono più simili a noi di quanto non pensiamo. Fin da quando ero piccolo avevo pochi amici, tutti mi ritenevano strano. Un giorno dopo essere stato bullizzato per l’ennesima volta mi sono nascosto in un cimitero uno spettro mi ha avvicinato. Lì per lì mi spaventai ma poi vidi che non era diverso da me, che provava anche lui dei sentimenti. Da quel giorno tornai spesso lì, e mi resi conto di quanto calore potessero darmi gli spettri, più di molti vivi. Quando la mia e quei pochi amici morirono gli spettri rimasero la mia unica consolazione, e quando venni portato qui a Kanto e riuscì a fuggire mi rifugiai qui. Il Team Rocket mi ha accolse, feci amicizia con un ragazzo del posto, ma chi mi faceva sentire veramente a casa erano gli spettri. Loro sono la mia famiglia, ed è per questo che per quanto tu possa studiare, per quanto esperienza possa accumulare, sono io il vero signore degli spettri!” detto questo schioccò le dita e un esercito di spettri si radunò intorno ad Agatha
    “Che peccato” fece l’anziana “un grande talento sprecato con quei criminali”
    “Sono criminali sì, ma solo perché combattono contro leggi ingiuste”
    A quel punto Agatha scoppiò a ridere “e così per te sarebberò degli eroi? Come se ingenuo. Per te degli eroi farebbero questo” così l’anziana scostò il telo e quello che il ragazzo vide lo lasciò senza parole

    “Blu??? Cosa ci fai qui?” dietro di me c’era il mio rivale che, con mio grande stupore, indossava una divisa della polizia
    “Dovrei dirti lo stesso Mario, credevi non ti avrei riconosciuto? Ti sei unito a quei criminali del Team Rocket vedo”
    “E tu lavori per la Lega ora? Come hai potuto? Tuo nonno ti aveva incaricato di combattere la Lega”
    “Mio nonno mi aveva incaricato di raccogliere le medaglie, e la Lega ha promesso che mi semplificherà le sfide se li aiuterò, quindi mi sembra di star agendo bene”
    “Già peccato che tu stia tralasciando una cosa” si intromise Emma “stiamo facendo tutto questo per combattere Lega, quindi collaborare con loro mi sembra piuttosto incoerente”
    “Nessuno ha chiesto il tuo parere mocciosa”
    “ORA FINISCILA!” gridai io, tirando fuori una grinta che stupì pure me
    “Tsk. Per voi è una questione di eroismo, vero. Proteggere le persone, rimediare ai torti, ma non fatemi ridere. La verità è che ognuno di voi agisce per una ragione: la vendetta per un torto subito, poter riconquistare la libertà, o ubbidire ad un compito assegnato da una voce nel sonno. La verità è che nessuno agisce in maniera disinteressata, anche chi vuol far credere il contrario, incluso mio nonno. Avete mai sentito parlare di Agatha?”
    “Agatha una dei 4C e specialista Spettro” spiegó come al solito il Pokèdex
    “Non capisco che centri adesso”
    “Pare che mio nonno avesse una storia con lei quando erano giovani, erano amici rivali e forse qualcosa di più. Quando venne la Lega entrambi volevano una posizione di potere, ma solo Agatha ci riuscì, e abbandonò Oak al suo destino. Capite ora? Il mio caro nonnino ha organizzato tutto solo per avere la sua vendetta e riottenere il potere che tanto desiderava”
    Non potevo credere alle sue parole. Erano tutte menzogne, o no?
    “Dovete accettare l’idea che nessuno agisca sena un interesse, probabilmente nemmeno il vostro caro Team Rocket”
    Raziel non poteva credere a quello che vedeva: ossa di Marowak accatastate, teschi ancora insanguinati, pepite probabilmente ricevute dalla vendita delle ossa
    “Ora vedi cosa sono realmente i tuoi “eroi”? Bracconieri, contrabbandieri, assassini di Pokémon. E questo è solo uno dei tanti delitti da loro commessi. Non compiamo azioni terribili è vero ma è solo per potere l’ordine in questa caotica regione, ma loro agiscono solo per sé stessi.”
    “Balle! Non credo ad una singola parola di quello che dici!”
    “Forse non credi a me, ma almeno crederai agli spettri. Dici di sentirli, allora ascolta i loro lamenti, le loro parole loro ti diranno la verità”
    Raziel si mise in ascolto sentiva voci, lamenti, spiriti di Marowak uccise che avevano abbandonato i loro piccoli, uccise… Dal Team Rocket”
    “Ora vedi la verità riunisciti a noi, il Team Rocket non ti merita noi si”
    “Tu menti!”
    “E allora con chi starai? Di chi puoi fidarti ora?”

    Blu tiró fuori i suoi Pokèmon e io ed Emma i nostri. Il Kadabra di Emma ha preso subito a scontrarsi con quello di Blu, mentre Poliwirl inizió a colpire Arcanine con getti d’acqua, Staryu attaccó Pidegotto mentre Mankey, appena evoluto in Primeape a ancora più incontrollabile, si è scagliato contro Raticate. Il mio Machoke invece tentó di colpire Wartortle ma con la sua agilità il nemico schivava tutti i colpi. La lotta era così concitata che non mi accorsi che il mio Primeape stava ferendo gravemente Raticate. L'ho subito ritirato ma il roditore si scaglió contro di me; a quel punto Machoke si è paró davanti a me per proteggermi, scagliando il ratto contro una colonna di legno. Sfortunatamente il Pokèmon batté la testa e si accasció a terra; non era solo svenuto sembrava... non era possibile.
    “Tu-tu lo hai ucciso!” esclamó Blu infuriato "hai ucciso il mio Pokémon, maledetto" io cercai di giustificarmi, ma ammetto che mi sentivo in colpa: se avessi saputo controllare il mio Primeape questo non sarebbe successo
    "Ora te la farò pagare per quello che hai fatto"
    Improvvisamente Wartortle si avvicinó a Machoke e gli tolse la cintura; sapevo cosa voleva dire questo: un Machoke senza cintura non riusciva a trattenere la sua forza e la sua aggressività, era incontrollabile e pericoloso.
    “La cintura te la lascio vediamo se riuscirai a rimetterla!”
    Poi si teletrasportò via col suo Kadabra, cercando di mascherare le sue lacrime; mi girai verso quello di Emma, ma mi accorsi con terrore che era KO. Subito Machoke prese a dare colpi alla torre, preso da una furia incontrollabile, dovevo rimettergli la cintura, ma era impossibile avvicinarsi senza farmi uccidere
    Ora credo di doverti abbandonare ragazzino” disse Agatha “ma rifletti su quello che ti ho detto”
    Detto questo l’anziana tirò fuori un Alakazam (probabilmente un prestito di Sabrina) e si teletrasportò via. Raziel non sapeva che fare la torre stava crollando, non poteva fuggire


    In preda alla disperazione chiusi gli occhi, ma quando li riaperii hnotatai con stupore che eravamo fuori dalla torre, i miei amici tutti accanto a me senza un graffio, e Machoke aveva di nuovo la sua cintura
    “Co-cosa è successo?”
    “Non lo so” disse Raziel confuso “Un attimo prima la torre stava crollando e ora…”
    Nessuno dei miei amici sapeva dare una spiegazione a quello che stava succedendo, forse qualcuno ci aveva tratto in salvo ma chi? In ogni caso la torre era rasa al suolo
    “Prima di andarcene da Lavandonia c’è una cosa che vorrei fare” ha detto Darren e noi abbiamo concordato. Ci siamo tolti le tute e siamo entrati in un edificio noto come Casa Pokèmon
    “Questo è un centro di volontariato gestito da mio zio, il professor Fujii” spiegó il ragazzo “purtroppo lui è stato rapito dalla Lega, anche per questo ho deciso di cominciare il mio viaggio”
    Una signora ci accolse “benvenuto signorino Darren. Notizie di tuo zio?”
    “Purtroppo no, ma questi amici mi stanno aiutando contro la Lega, presto risciremo a salvarlo”
    “A proposito devo darvi questa” disse la signora porgendoci una scatola “è un regalo di Fujii ma dovrete aprirla solo quando sarà strettamente necessario”
    Notai che Raziel si era avvicinato a dei Cubone “Perché ci sono così tanti Cubone qui?”
    “Pare che per qualche motivo di recente siano morte un gran numero di Marowak, già è una cosa piuttosto comune che muoiano di parto, ma ultimamente sembra stiano venendo uccise”
    Notato che il ragazzo era sbiancato, mi chiesi a che stesse pensando. In ogni caso salutammo la signora e andammo a dormire in un centro Pokèmon.
    C'erano ancora tante domande che mi assillavano, ma a fine giornata mi è sorto un nuovo dubbio: come faceva Blu a sapere del mio sogno? Non mi pareva di avergliene mai parlato… Inoltre il rimorso di aver ucciso Raticate mi tormentava ancora, era la prima volta che provocavo la morte di un Pokèmon e non sapevo se sarei stato in grado di sopportare quel peso.

    “Pensi sia stato lui a portarli in salvo?”
    “Ne sono certo e non potrei esserne più soddisfatto. Finalmente ha mostrato il suo vero potenziale, è già un primo passo, ma ne ha ancora di strada da fare”



    “Perché non hai ucciso o fatto arrestare Raziel ora che ne avevi l’occasione”
    “Sarebbe stato uno spreco Lance. Il ragazzo merita di tornare a combattere con noi”
    “Non credo sia possibile Agatha, ma forse so chi ha una minima speranza di riuscirci. Kain questo è compito tuo”


    Edited by Pokemario 01 - 11/1/2022, 19:51
     
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    Capitolo 10; i segreti del Team Rocket
    3 luglio 2018
    Quel giorno appena sveglio decisi di accendere la televisione: era da giorni che non guardavo il telegiornale e volevo tenermi informato. Appena acceso sentii la terribile notizia: sull’Isola Cannella, sede della più grande prigione di Kanto stava per avvenire un’esecuzione pubblica dei più grandi nemici della Lega. Ero sul punto di spegnere, perché non volevo assistere a quel cruento spettacolo, quando un nome mi ha fece o ghiacciare il sangue nelle vene. Spensi subito la televisione, i miei amici entrarono e mi videro in quello stato, praticamente paralizzato e con il terrore sul volto.
    “Che succede Mario?” esclamó Emma preoccupata
    Io balbettai qualcosa senza senso, poi finalmente riuscii a parlare “S-sull’Isola Cannella sta per avvenire un’esecuzione p-pubblica”
    “Si l’ho saputo” disse Dragozard “il Team Rocket si è già mobilitato, ma purtroppo le forze di polizia circondano la zona temo non riusciranno a…”
    “E ME LO DICI COSI?!” gridai pentendomene subito dopo: avevo i nervi a fior di pelle
    “Che ti succede Mario? Perché sei così teso?” chiese Emma
    “Uno dei condannati era..."facevo fatica a dirlo “Koichi Kyio, maestro del Dojo Karate di Zafferanapoli e… mio padre”
    “COSA?!” ora era Raziel ad essere scioccato “Mario dovresti sapere una cosa… quando sono partito per il mio viaggio ho tentato di impedire a mio fratello di rapire una persona, ma ho fallito e quella persona era… proprio tuo padre”
    “CHE COSA?!” avevo già incontrato Kain e già allora lo avevo visto come un nemico, ma quello che ora provavo per lui era qualcosa che non avevo mai provato per nessun altro: sentivo una forte rabbia, forse addirittura odio
    “Raziel” dissi ormai con le lacrime agli occhi “Kain è tuo fratello giusto?”
    “So cosa vuoi dire, ma non ti preoccupare, ho rotto con lui ormai. In fondo sento ancora di volergli bene, ma quello che ha fatto è imperdonabile. Ti assicuro che pagherà, per tutto, e vendicherò tuo padre. Te lo devo per l’aiuto che mi hai dato sull’MN Anna”
    “Anche io conoscevo tuo padre” intervenne Darren “era un grand’uomo. Quando finirà tutto questo?”
    "Mi dispiace molto per quello che è successo" disse Emma che sembrava anche lei sul punto di piangere: doveva essere una persona molto sensibile visto che partecipava così tanto al mio dolore "spero che riusciremo a fermare la Lega prima che succedano altre tragedie come questa"
    Dopo le sue parole aspettai un po’ di tempo per riprendermi dallo shock: non riuscivo ancora a credere che mio padre fosse… non voglio nemmeno dirlo; il nostro rapporto era un po’ conflittuale ma ci volevamo comunque molto bene; ora più che mai desideravo abbattere la Lega. Dopo di che abbiamo deciso subito di tornare nel percorso precedente a Lavandonia poiché l’altra volta eravamo di fretta e non avevamo potuto allenare i nostri Pokèmon. Ci siamo anche nella Gratta Diglett dove Enemy ha catturato, per l’appunto, un Diglett; Emma invece prese un Drowzee nell’erba alta e in un percorso vicino uno Slowpoke. Oltre a questo, io e Emmma iniziammo ad allenarci insieme come ci eravamo promessi: io ho cercato di insegnargli a riflettere un po’ di più prima di attaccare senza affidare tutte le strategie al suo Abra, e lei ha cercato di insegnarmi ad essere più deciso; non si può dire che abbiamo fatto miracoli, ma qualche miglioramento credo ci sia stato, o almeno spero, anche perché dopo la notizia di quella mattina non riuscivo a concentrarmi. Dopo di che decidemmo di fare quello di cui avevamo già parlato: dividerci per dare meno nell’occhio; formammo tre gruppi: Francesco Andrew e Jak sarebbero andati a Zafferanopoli, Darren Yotin e Raziel a Celestopoli e io Emma e Giulia a Azzurropoli (l’accesso a Zafferanopoli pare fosse temporaneamente bloccato per ragioni ignote); tuttavia Raziel insisttè per venire con noi ad Azzurropoli, anche se aveva già preso la medaglia, dato che Kain si era diretto lì, così al suo posto andò Giulia, che comunque non aveva ancora affrontato Brock; ormai inseguire Kain era diventata una questione personale anche per me. Così io Emma e Raziel prendemmo il percorso 8, poi la via sotterranea e infine ci siamo ritrovati ad Azzurropoli. Appena siamo arrivati nota mo subito qualcosa di strano: un enorme quantità di uomini ammassati nel centro città, abbiamo cercato di avvicinarci ma subito una donna della polizia ci bloccó
    “La Capocittà Erika sta facendo uno dei suoi discorsi, in questi momenti solo gli uomini, membri della polizia esclusi, possono avvicinarsi”
    Ero confuso, ma Emma ci ha chiamato da parte per spiegarci “il Team Rocket me ne ha parlato, dovete sapere che Erika organizza periodicamente dei “discorsi” nel centro città allo scopo di ammaliare gli uomini. Oltre al suo aspetto fisico e ai suoi modi carini utilizza un’ormone di origine naturale che rende gli uomini più “suggestionabili” diciamo”
    Iniziai a riflettere: se ci fossimo avvicinati forse saremmo caduti anche noi vittima di quel profumo; viceversa Emma sarebbe stata immune ma la polizia la teneva a debita distanza; forse usare un Pokèmon avrebbe potuto funzionare, ma avvicinandosi da solo avrebbe dato nell’occhio, forse giusto Haunter avrebbe potuto funzionare, ma era comunque rischioso. All'improvviso ebbi un’illuminazione: “dobbiamo andare al Centro Commerciale”
    “Sicuro?” chiese Emma visibilmente dubbiosa “non mi sembra il momento di fare shopping”
    “Fidatevi di me”
    Ci siamo così diretti al Centro Commerciale; vendevano per lo più strumenti per allenatori, ma c’era anche un reparto vestiti così ci siamo diretti là
    “Dobbiamo comprare dei vesititi da ragazzo… per te, Emma.”
    “P-per me?” reagií lei confusa
    “Se ti scambieranno per un maschio ti faranno avvicinare senza problemi e te potrai origliare”
    “Non so… mi sembra rischioso… non credo riuscirei a farmi passare per un maschio”
    Non volevo insistere: forse era effettivamente un idea stupida “d’accordo allora torniamo al piano B; Raziel abbiamo bisogno del tuo Haunter”
    Mi sono girato ma non ho visto nessuno: Raziel era scomparso!
    Raziel si diresse verso il magazzino: aveva sentito una voce, una voce molto familiare: Kain
    “Questo magazzino è un posto sicuro” spiegò il Domadraghi. Nessuno può sentirci, né la Lega, né il Team Rcoket e nemmeno i tuoi amici, siamo solo io e te”
    “Non voglio parlare con te:”
    “E allora perché mi hai seguito”
    “Tu hai tradito tutto ciò in cui credevamo, hai offeso il ricordo dei nostri genitori per collaborare con quel mostro di Lance, hai condannato a morte un sacco di gente innocente, tra cui il padre del mio nuovo amico e ti aspetti che io ti dia retta. Non so cosa mi trattenga…” Raziel era furioso sembrava sul punto di esplodere, ma Kain lo calmò
    “Vuoi ascoltarmi? Io non ho tradito un bel niente. Pensi che mi piaccia lavorare per quel mostro? Anche io vorrei abbattere la Lega, ma il destino rema contro di noi abbiamo solo una speranza: Mario”
    “Cosa centra lui?”
    “Ho trovato una profezia, non posso ancora parlartene, ma lui è l’unico a poter sconfiggere la Lega. Mi sono alleato con Lance solo per tenere d’occhio le sue mosse, e spianare la strada per il prescelto, ho fatto cose che non mi piacevano certo, ma era necessario. E mentre facevo il doppio gioco ho scoperto una terribile verità; abbiamo un nuovo nemico, pericoloso quanto la Lega se non peggiore: il Team Rocket”
    “Cosa stai dicendo?! I membri del Team Rocket sono paladini che difendono Kanto dalla corruzione che la Lega rappresenta”
    “Puoi aver vissuto tanto tempo col Team Rocket, ma non ne sai nulla. Pensi davvero che siano buoni ed altruisti? Che ingenuo! I loro obiettivi sono gli stessi della Lega”
    “E perché dovrei crederti?”
    “Lo vedrai con i tuoi occhi. Il casinò è chiuso, l’altra volta ti avevo fatto scovare il passaggio segreto per il covo del Team Rocket. Entraci e vedrai la verità”

    Cercammo Raziel in lungo e in largo ma di lui non c’era traccia, non avevamo tempo di cercarlo perché il discorso stava per cominciare così tornammo al mio piano, sperando funzionasse: Emma compró dei vestiti maschili e un cappellino, si raccolse i capelli in una crocchia e poi si mescoló tra la folla riuscendo ad eludere i controlli della polizia.
    Emma si avvicinò ad Erika, che in quel momento stava spruzzando il suo profumo ammaliando tutti gli uomini, poi iniziò a parlare, con una voce dolce e delicata
    “Gentili signori, sono contenta che siate venuti. Come sapete sono una ragazza fragile e delicata, ma c’è qualcuno che minaccia la mia incolumità: il Team Rocket. Quei mascalzoni si nascondono nei sotterranei del casinò minacciando di farmi del male. Chi troverà il codice segreto per accedere al loro covo verrà ampiamente ricompensato”
    Emma era allibita: come era possibile che tanta gente credesse a quelle menzogne? Quel profumo doveva essere davvero potente. Ne approfittò della confusione per allontanarsi senza farsi notare

    Emma mi spiegó tutto. Il Team Rocket era in pericolo, dovevamo intervenire. Arrivati al casinò vidi qualcosa che non mi aspettavo: Raziel che accompagnava Kain nel casinò. Cosa stava succedendo? Perché Raziel aiutava quel… quello lì? D’accordo, era suo fratello, ma aveva detto di odiarlo e che non voleva avere più nulla a che fare con lui. Mentre riflettevamo su ciò i due tirono le leve delle slot machine in un certo ordine e in quel momento una parete si spostató rivelando un passaggio segreto, poi sono entrati, abbiamo provato a seguirli, ma proprio in quel momento una grande quantità di persone è entrata nella struttura: Erika con tutti i suoi uomini al seguito avevano osservato la combinazione e immediatamente la replicarono. Non capivo, Kain aveva convinto Raziel a collaborare? Ma come? Il ragazzo non sembrava minacciato che stava succedendo? Non c’era tempo di pensare, io ed Emma attivammo costumi, indossammo le maschere e entrammo. Dietro la parete c’era un lungo corridoio con statue del Boss ad ogni angolo e sul pavimento un sistema di piastrelle speciali che ci spingeva in una certa direzione appena ci mettevamo piede, un sistema per rendere più sicuro il rifugio. All’improvviso vidi degli agenti di polizia che correvano in una direzione diversa dagli altri, con in mano una fiala che sembrava l’ormone usato da Erika per controllare le persone; capii subito cosa volesse fare: spargerlo nel condotto per controllare quanti più membri maschi possibile. Io ed Emma abbiamo di dividerci: le avrebbe inseguito quegli agenti mentre io mi sarei occupato di Erika e compagni, o almeno ci avrei provato

    Raziel e Kain raggiunsero una stanza segreta all’interno del covo. All’improvviso Raziel sentì dei rumori
    “E’ entrato qualcuno!” disse preoccupato
    “Devono averci seguito” commentò Kain
    “Dobbiamo intervenire”
    “Al tempo. Adesso è più importante che tu veda la verità”
    Raziel anche se a malavoglia accettò. Kain aprì l’ultima porta e Raziel non poté non inorridire per quello che vide: Pokèmon di tutti i tipi imprigionati in gabbie, probabilmente rubati ad allenatori o a qualche riserva
    “Ecco qui le prove che cercavamo” disse Kain fotografando il tutto “i Pokèmon che il Team Rocket mette in palio al casinò di nascosto non sono più puliti di quelli della Lega ”
    Raziel inorridì. Era davvero possibile che il Team Rocket che tanto aveva seguito si fosse macchiato di simili azioni? Forse era per guadagnare fondi per la lotta contro la Lega, ma non era comunque giusto.
    “Devo andare subito a dirlo agli altri”
    “Aspetta! Anche loro sono del Team Rocket, come sai di poterti fidare? Alcuni sono entrati solo dopo certo, ma che dire di Emma e Jak? Come possiamo essere certi che non siano al corrente di tutto? Se vuoi un consiglio vieni con me”
    Raziel era sul punto di rifiutare, voleva fidarsi dei suoi amici, ma ormai non sapeva nemmeno lui cosa credere “va bene accetto” disse sperando di non pentirsene

    Ho proseguito per il lungo corridoio fino ad arrivare alla stanza del Boss. Appena arrivato assistiei ad un tremendo spettacolo: enormi radici uscite dal terreno stavano stritolando reclute del Team Rocket. A produrle era un Venusaur, l’enorme evoluzione di Ivysaur, che stava combattendo contro i Pokémon del Boss, un Golem e un Ryperior (bizzarra evoluzione di Rydon) che per colpa delle radici riuscivano però a fare ben poco. A comandare il brutale Pokèmon c’era Erika; se non lo avessi saputo non avrei mai creduto che quella giovane e all’apparenza innocente ragazza, con il suo kimono e i lisci capelli neri, fosse capace di tali crudeltà. Dovevo fare qualcosa, ma cosa? All’improvviso sentii la capocittà pronunciare queste parole rivolte al Boss
    “Presto avremo una nuova esecuzione pubblica, indovina chi sarà uno dei protagonisti?”
    A quel punto non ci vidi: ho mandai Primeape contro Erika, pentendomene subito perché la mia scimmia venne colpita da una radice, che per fortuna lo prese solo di striscio quindi subì solo danni marginali, ma aveva seriamente rischiato di essere trafitto. Lo ritirai subito: che mi era preso? Avevo agito di impulso rischiando la vita di un mio Pokèmon, che allenatore ero? Stavolta dovevo riflettere: per liberarmi di quelle radici sarebbe servito del fuoco, ma il mio Pokèmon non conosceva mosse di quel tipo, che fare? Mi è venne un’idea: battendo una contro l'altra delle statue di pietra del Boss forse avrei potuto produrre scintille. Dissi a Machamp di sollevarne una ma subito partí un allarme e dagli occhi delle altre statue sono partirono dei laser che colpirono le radici, dando loro fuoco. Non era quello che avevo in mente (e schivai un laser per il rotto della cuffia) ma comunque aveva funzionato. Golem libero delle radici si scagliò quindi contro venusar, finendolo con sorprendente facilità. A quel punto Erika si accorse di me e senza dire una parola ordinó a VIleplume, un Pokèmon simile ad un fiore di usare Velenpolvere Sonnifero e Paralizzante insieme. Spargendo le tre mosse nell’aria presto tutti i Pokèmon vennero avvelenati paralizzati o addormentati, io stesso stavo iniziando a provare un po’ di sonno… Ma certo il sonno! Erika era narcolettica, in quel momento si stava proteggendo il naso dalle polveri con un panno apposta (altri tessuti come le nostre maschere non bastavano a trattenerle a lungo) ma sarebbe bastato poco per farla addormentare. Mandato Poliwirl che subito venne paralizzato, ma con fatica è riuscito ad avvicinarsi alla Capocittà e usare Ipnosi facendola addormentare, poi anche io caddi dal sonno. Una volta sveglio tutto era risolto: il Boss era riuscito a prendere il panno di Erika addormentata e aveva sconfitto Vileplume, poi aveva curato me e tutte le altre reclute, Pokèmon compresi. Intanto Emma era riuscita grazie ad Alakazam ad invertire l’effetto della sostanza di Erika, che così aveva curato tutti gli uomini ipnotizzati
    “Di lei che ne facciamo” chiese Emma rivolgendosi ad Erika
    “Normalmente la terremmo prigioniera” rispose il Boss “ma se lo facessimo voi non potreste prendere la medaglia quindi siamo costretti a liberarla. In ogni caso, la base è ormai perduta, ma dovremmo riuscire ad abbandonarla in sicurezza. ”
    A quel punto abbiamo ringraziammo il Boss, lui ringrazó noi e siamo tronati nella nostra stanza. Non avevamo saputo nulla di Raziel. Davvero si era schierato con Kain? Non riuscivo a crederlo… E ancora non riuscivo ad accettare quello che era successo a mio padre…
    Andrew Jak e Francesco arrivarono a Fucsiapoli e si diressero subito verso il Municipio.
    “Questa palestra è strana” commentò Andrew “E’ un enorme spazio vuoto”
    “Beh meglio” rispose Francesco “possiamo correre subito dalla Capocittà” detto questo il ragazzo si mise subito a correre, ma immediatamente si schiantò contro qualcosa di invisibile.
    “Devono esserci dei muri invisibili” intuì Jak
    “Me ne sono accorto…” fece Francesco ancora dolorante
    I tre proseguirono stavolta stando estremamente attenti finchè non giunsero davanti a Nina. La capocittà sembrava nervosa
    “Tre sfidanti? Possiamo sbragarci? Ho un impegno”
    Subito partì Andrew con il suo Nidorino contro Arbok, che sapendo di non poter contare sul veleno colpì con Furia, evitando gli Squardoferoce del nemico. In seguito, la ninja mandò Weezing che con Muro di fuo oscurò la visuale di Nidorin, che finì per sbattere contro un muro, così Andrew mandò Seadra, che usò anche lui Muro di fumo, per poi cadere per l’avvelenamento causato da Fango. Andrew mandò quindi CHarizard, da poco evoluto che dopo Weezing finì velocemente anche Venomoth
    Francesco invece mandò Dugtrio, che con Fossa schivò i colpi di Arbock finendolo velocemente, ma contro Weezing poté fare poco, così il ragazzo mandò Weepinbell che con Sonnifero addormentò l’avversario per poi stritolarlo con Avvolgibotta. Contro Venomoth la strategia non funzionò a causa di Inibitore, così gu costretto a mandare Venusaur che nonostante lo svantaggio di tipo riuscì ad addormentare velocemente l’avversario per poi finirlo con relativa facilità.
    Infine Jak mandò prima Raticate che con Attacco rapido riuscì a far arrotolare Arbok per poi colpirlo con Superzanna e finirlo con Attacco Rapido, poi contro Weezing dopo la sconfitta del ratto mandò Raichu che sconfisse il Pokèmon con attacchi e elettrici, e infine Charizard concluse il lavoro contro Venomoth. La ninja assegnò le medaglie e si allontanò. I tre decisero che era il caso di tenerla d’occhio


    Edited by Pokemario 01 - 11/1/2022, 19:52
     
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    Capitolo 11: incomprensioni
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    Raziel stava tremando; non c’era da stupirsi considerato che si trovavano nelle Isole Spumarine, il luogo più freddo della regione; e avere al fianco un Pokémon che assorbiva il calore abbassando ulteriormente la temperatura non aiutava
    “Avrei dovuto aspettare a far evolvere Haunter” pensò il ragazzo osservano il suo Pokèmon che ormai aveva un corpo compatto, dotato di braccia e gambe, e non levitava più se non per brevi periodi; normalmente Gengar si sarebbe nascosto nell’ombra del suo allenatore, ma in quel momento aveva capito che era meglio stare all’erta.
    “Stanno arrivando” esclamò Kain interrompendo i pensieri del fratello; Raziel guardò verso il mare e vide un Lapras, Pokèmon che molti scambiavano per un dinosauro marino, con sul dorso due figure femminili: una donna matura dai capelli rossi, la Consigliera Lorelei e una ragazzina dai capelli color carota, l’allieva Misty
    “Sono felice di vedervi puntuali” disse la donna rivolta ai due ragazzi
    “e soprattutto mi fa piacere vedere che il ragazzo degli spettri è passato dalla nostra parte, non lo avrei mai creduto possibile. Agatha sarà al settimo cielo quando lo saprà”
    Raziel strinse i denti: si stava già pentendo della scelta che aveva fatto, ma suo fratello aveva ragione; non poteva più fidarsi del Team Rocket quindi meglio stare col male che conosceva che con quello che non conosceva, inoltre così poteva raccogliere più informazioni utili, sperando che non lo costringessero a fare niente di troppo malvagio
    “Veniamo al dunque, il nostro compito qui è catturare il leggendario Articuno; Kain ha già fatto un ottimo lavoro con Zapdos, sono sicura che avrà successo anche questa volta”
    Raziel ci mise un po’ a metabolizzare tutte le informazioni, e quando ce la fece non riusciva comunque ad accettarlo: suo fratello aveva consegnato un Leggendario nelle mani della Lega; ecco cosa aveva provocato quella tempesta quando si trovavano sull’MN Anna; e ora avrebbero dovuto consegnargliene un altro.
    Misty mandò un Omastar e un Kabutobs, Raziel era confuso, pensava che quei due Pokémon fossero estinti, ma quello che lo sorprese di più fu vedere suo fratello mandare un Charizard
    “Cosa stai facendo? Quel Pokèmon non è di tipo Drago!”
    Kain stava per rispondere ma in quel momento si sentì uno strano verso; tutti i presenti alzarono gli occhi e videro un uccello azzurro lucente: Articuno
    Alla vista del Pokèmon Leggendario Lorelei esclamò: “possente Articuno, ti lancio una sfida: se riuscirò a registrarti in una pokèball, tu mi sceglierai come tua prescelta”
    Raziel aveva sentito parlare dei prescelti: allenatori talmente meritevoli da poter combattere a fianco di un Leggendario; ormai erano anni che non se ne vedeva uno, possibile che i primi dopo tanto sarebbero stati quei farabutti della Lega?
    Articuno sembrò accettare e scagliò subito un Geloraggio contro la Consigliera, ma Charizard la protesse, poi si lanciò all’attacco con Fuocobomba, mentre Kabutops e Omastar bombardarono l’uccello con Sassata, mentre Gengar tentò di ipnotizzarlo, ma senza successo
    “Così non va!” esclamò Lorelei visibilmente scocciata “dovremo usare la nostra arma segreta. Misty!”
    “Agli ordini!” rispose la ragazza, poi scostò un telo presente sull’isola rivelando uno strano proiettore, poi premette un pulsante e questo iniziò ad emanare una bizzarra energia che avvolse il Lapras di Lorelei; sotto gli occhi sbalorditi di Raziel il Pokémon iniziò a crescere a dismisura, e il suo guscio cambiò completamente forma; sopra di lui si stavano addensando strane nubi rosse.
    Il ragazzo non poté fare a meno di esclamare “cosa Giratina è quello?”
    “Questo è il Gigamax” spiegò Lorelei soddisfatta “una nuova scoperta fatta nella lontana regione di Galar. La lega piazzato in alcune aree strategiche dei proiettori collegati direttamente alla centrale di Galar che possano immagazzinare l’energia necessaria per questo processo per poi rivolgerla sul Pokèmon”
    Raziel era sbalordito, non avrebbe mai pensato che un potere del genere potesse esistere; in quel momento Lapras iniziò a cantare una strana melodia; Articuno sembrò risentire di quel bizzarro suono e intanto tutti i Pokémon di Kain Raziel e Misty furono avvolti da una sorta di velo protettivo che sembrava ridurre i danni provocati dagli attacchi del Leggendario. Approfittando della situazione Gengar riuscì ad ipnotizzare il Pokèmon che cadde addormentato; Lorelei soddisfatta prese una Ultraball e la lanciò contro il Pokèmon, riuscendo a registrarlo.
    “Missione compiuta!” esclamò la donna, osservando soddisfatta il leggendario uccello svegliarsi e posarsi al suo fianco “adesso prima di andarcene vorrei proporvi una cosa: so che Raziel sta raccogliendo le medaglie, ora che è dalla nostra parte la cosa non ci può che far piacere, e dato che Misty è qui che ne diresti di fare ora la sfida? D’altronde anche se pochi lo sanno non è obbligatorio farlo in palestra, basta sistemare delle telecamere”
    Raziel era ancora molto scosso per tutto quello che era successo, così si limitò ad annuire
    “Sei teso?” osservò Misty “lo capisco sei appena passato dalla nostra parte e ti fa strano, ma vedrai che ti troverai bene. Anche io prima di conoscere Lorelei avevo dei dubbi, ma lei è stata l’unica persona per cui abbia mai provato affetto. La mia famiglia è sempre stata cattiva con me, lei invece mi ha trattata… come una figlia. Certo commettiamo che agli occhi di molti crudeli ma alla fin fine l’umanità è crudele per natura, noi almeno manteniamo l’ordine in questo mondo caotico”
    Raziel non rispose e mandò in campo Gengar, così Misty rispose con Poliwrath che tentò di ipnotizzare l’avversario, ma Gengar schivò il colpo e il girino finì per ipnotizzarsi da solo su una lastra di ghiaccio riflettente, ritrovandosi facile preda dei Fulmine dell’avversario: Il successivo Golduck riusì a mettere in seria difficoltà lo Spettro con Psichico, ma si trovò lui stesso in difficoltà a causa del ghiaccio scivoloso, del quale Gengar non risentiva minimamente per la sua natura spettrale. Infine, Starmie riuscì a tenere testa a lungo a Gengar ma poi fu sconfitto da una serie di Ombra Notturna e Fulmine.
    Misty strinse la mano al ragazzo ancora teso e le consegnò la medaglia; quando le due se ne andarono Kain si rivolse a Raziel
    “Anche questa l’abbiamo fatta”
    “E lo dici così?!” esclamò Raziel furioso “Ti rendi conto di cosa abbiamo fatto?! Abbiamo consegnato un Leggendario, anzi due nelle mani di dei pazzi pericolosi. Sarà anche a fin di bene, ma non posso accettare tutto questo”
    A quel punto Kain scattò “MI PRENDI PER UNO STUPIDO? Non penserai davvero che sia così sciocco da dare delle armi così pericolose ai nemici senza la minima precauzione? Ma soprattutto pensi che un leggendario si faccia controllare così facilmente? Ho tutto sotto controllo, quindi ti prego di fidarti”
    Raziel stava per replicare, ma sapeva che suo fratello poteva essere irascibile e spesso imprevedibile, ma non era affatto stupido
    “Tuttavia, non posso comunque accettare molte tue azioni! Il padre del mio amico è morto per colpa tua, così come probabilmente milioni di altre persone innocenti. Hai cercato di catturare pure Oak. Sarà anche a fin di bene ma la vita di persone innocenti è un prezzo troppo alto”
    Kain sospirò “Intanto per il rischio che corriamo nessun prezzo è troppo alto. E poi… credo di doverti spiegare molte cose”


    “Possiamo sbrigarci!?” Esclamò Giulia “è da un’ora che percorriamo questo percorso”
    “In realtà sono solo 45 minuti” ribattè Darren senza prestarle troppa attenzione e continuando a guardarsi intorno
    “Non è questo il punto!”
    Il ragazzo continuò ad ignorarla e a perlustrare l’erba alta; per tutto il percorso Giulia non aveva catturato nulla mentre Yotin solo un Psyduck, invece lui aveva catturato tutto il possibile, e doveva ancora trovare dei Pokèmon che rifiutassero di evolversi
    “Ma devi proprio catturare ogni singola cosa” insistette la ragazza
    “Si” rispose semplicemente lui poi aggiunse “scusatemi. Lo so di farvi perdere tempo e che la nostra missione è più importante, ma i Pokèmon mi hanno sempre affascinato. Ho sempre avuto un legame stretto con mio zio, ed è per questo che sogno di diventare un ricercatore, per questo voglio studiare ogni singola specie di Pokémon e legare con loro; il mondo è pieno di milioni di creature diverse e io voglio fare amicizia con tutte. Questo è il mio sogno, forse è un’utopia, qualunque cosa accada lo porterò avanti, costi quel che costi”
    Giulia non seppe più che dire quindi rimase zitta, poi all’improvviso Darren lanciò un grido di gioia
    “Ma quello è un cromatico!” esclamò colmo di gioia, indicando con la mano che tremava dall’emozione un Drowzee di un bizzarro colorito rosa; subito mandò Free ad indebolirlo, poi afferò una Pokéball, tese il braccio si preparò a lanciarla pregustando il momento… e il telefono squillò. Tentò di ignorarlo ma quello continuava a squillare con insistenza. Alla fine, lo afferrò e rispose “Pronto. Ah Mario sei tu? No no non mi disturbi affatto. Non stavo facendo nulla di importante…” disse continuando a guardare il Drowzee che svaniva nell’erba alta mentre Giulia e Yotin ridacchiavano “Come? Raziel ha fatto cosa? Non è possibile! Lo conosco da una vita e so che non farebbe mai… Si si ti credo però… Capisco, fammi sapere”
    Poi buttò giù
    “Cosa succede?” chiese Yotin
    Darren esitò un po’ poi rispose, con la voce tremolante “Sembra c-che Raziel si sia unito a… a Kain”
    “CHE COSA?!”
    “Sono sorpreso quanto voi, pare addirittura che abbia aiutato la Lega a trovare il passaggio segreto per il covo del Team Rocket… Non so cosa pensare… Non posso credere che lo abbia fatto davvero”
    Ci fu un momento di silenzio “allora cosa facciamo? Proseguiamo verso il Tunnel Diglett”
    “Scherzi? Quel Drowzee non sarà andato lontano” disse per poi immergersi nuovamente nell’erba alta. Gli altri due sospirarono e lo seguirono

    4 luglio 2018
    Quella mattiba la prima cosa che facemmo io ed Emma fu andare al Centro Commerciale per acquistare delle Pietre Evolutive; ne presi molte, non sapendo esattamente quali e quante potessero interessare ai miei amici. Non potevo però fare a meno di pensare a Raziel, era davvero possibile che fosse passato dalla parte della Lega? Decisi di fare anche una telefonata a Darren per spiegargli la situazione ma lui era confuso quanto e più di me. Dopo esserci allenati io ed Emma ci siamo recati al Municipio per affrontare Erika. Senza nemmeno far caso a i suoi tentativi di apparire carina e innocente Emma si fece avanti come prima sfidante. La sua prima scelta fj stata Slowpoke contro Victribell; certo non è la scelta migliore in una palestra Erba, ma penso l’abbia fatto perché essendo la sfida tre contro tre e visto che due su quattro dei suoi Pokémon attuali sono di tipo Acqua non è che avesse molte alternative.
    “Slowpoke Confusione” esclamató Emma; il Pokèmon si è girato lentamente verso la ragazza, osservandola come se stesse cercando di assimilare le informazioni, poi come colto da un’illuminazione si giró nuovamente verso l’avversaria… per poi cadere addormentato a causa del Sonnifero nemico. Emma cercò invano di svegliare il Pokèmon, osservando irritata come veniva facilmente sconfitto; probabilmente si aspettava che non avrebbe potuto fare gran che, ma credo sperasse in qualcosa di meglio. Imprecó sottovoce, poi ha scosse la testa e ha mandato Hypno; la pianta nemica tentò di nuovo di addormentare l’avversario ma lo strano tapiro fu più veloce e la ipnotizzó agitando il pendolo, per poi sconfiggerla con facilità. La Pokèmon successivo è stata Tangela; mi sono sempre chiesto che aspetto avesse sotto quel groviglio di liane. Hypno tentò di ipnotizzarla ma questa si tappó gli occhi con le liane, per poi avvolgerlo e sconfiggerlo rapidamente. Emma allora mandó Alakazam, evoluto poco prima insieme al mio Machamp tramite scambio; Tangela tentò di legarlo ma il Pokémon Psico reagí con Psichico strappando le liane, poi utilizzò i suoi poteri per piegare i cucchiai che teneva in mano; quella bizzarra tecnica distrasse l’avversaria che mancó il colpo permettendo ad Alakazam di finirla; ultimamente Emma smise di usare il Teletrasporto per spostarsi per brevi distanze come faceva prima, infatti mi aveva spiegato che quell’utilizzo anomalo della mossa affatica molto il suo Pokémon quindi preferisca farci affidamento il meno possibile. L’ultima Pokémon di Erika fu Vilplume che ha subito lanciato un Sonnifero contro Alakazam, il quale però riuscí a bloccarlo con i suoi poteri psichici e rimandarlo contro l’avversaria, purtroppo su di lei non aveva alcun effetto ma è servito a distrarla e a permettere ad Alakazam di finirlo velocemente. A quel punto toccava a me, decisi di iniziare con Poliwrath, evoluto da poco, tanto prima o poi probabilmente avrei dovuto mandarlo uguale; ordinai di usare Ipnosi e lui mi guadó storto: fino a quel momento non mi aveva dato problemi, ma con l’evoluzione il suo carattere era cambiato, era molto più orgoglioso della sua forza fisica e quindi detestava usare mosse di stato; come se non bastasse Primeape a darmi problemi… In ogni caso insistii e lui ha eseguii, seppur contro voglia, per poi usare Geloraggio (e anche qui non fu molto contento… nemmeno le mosse speciali gli piaccevano molto…) riuscendo a sconfiggere l’avversario. Contro Vileplume però non resistette e si lanció subito all’attacco con Sottomissione, venendo però investito da una Petalodanza che lo sconfisse facilmente. Lo richiamai sospirando e mandai Machamp: Erika era una tattica astuta perciò contro di lei un Pokémon irragionevole come Primeape era persino più in svantaggio di Poliwrath. Vileplume continuó a colpire con Petalodanza, ma presto si ritrovó confusa e il mio Pokémon le andó addosso con Colpobasso e Colpokarate sconfiggendolo. A quel punto però Erika mandó Tangela che gli avvolse subito le braccia con le sue liane; il mio Pokémon riuscí a strapparle ma venne investito in pieno da un Sonnifero e finito a suon di Furstata. A quel punto non mi restava che un’opzione; mossi la mano per afferrare la Pokéball di Primeape… e a quel punto Tangela lanciató una liana nella mia direzione; nemmeno il tempo di capire che stava succedendo che quella si avvinghió introno al mio collo iniziando a stringere, sempre di più. Sapevo che i Capocittà talvolta tentavano di eliminare fisicamente gli sfidanti più pericolosi, forse aveva capito qualcosa… Emma tentò di venirmi a salvare, ma un’altra liana afferró anche lei. Non ero sicuro che fosse permesso ai Capocittà uccidere altri partecipanti al torneo oltre allo sfidante durante una sfida, ma non ave tempo di pensarci; sentivo Emma urlare, volevo fare qualcosa ma la liana stringeva, e faceva sempre più male e mi sentivo soffocare, mentre la liana stringeva ed Emma si dimenava ormai senza fiato ed Erika sorrideva soddisfatta. Riuscii a muovere la mano fino alla Pokèball di Primeape, e a farlo uscire, la nostra unica speranza era che sconfiggesse Tangela, ma non poteva farcela da solo e io ormai non riuscivo più a parlare. La situazione era disperata, la liana stringeva sempre di più, Emma si dimenava tentando invano di prendere la Pokéball di Alakazam, che aveva fatto rientrare per farlo riposare, e che era caduta mentre lei si dimenava, intanto, Primape si lanciava contro Tangela senza una strategia come suo solito; all’improvviso mi venne un’idea: ma certo il Pokèdex! Se fossi riuscito a comunicare mentalmente con lui avrebbe potuto trasmettere gli ordini a Primeape. Tentai di comunicare con lui, ma non rispondeva, ero disperato, poi guardai a terra e con orrore lo vidi: mi era caduto mentre mi dimenavo e ormai era troppo lontano perché le mie onde mentali lo raggiungessero. Sentivo la liana stringere sempre di più intorno al mio collo, Emma ormai sembrava sul punto di soffocare e Primeape era quasi esausto. Con il poco fiato che avevo ancora riuscii a dire “mi arrendo… ma lascia almeno andare… Emma”; a quel punto Erika tolse un’attimo l’audio della telecamera ed scoppió a ridere “Emma? Ti interessa più di lei che di te stesso? Ma guardalo l’eroe che fa di tutto per salvare la sua amata. Ti do una notizia: l’amore a questo mondo è solo un’illusione, un’inganno. Io ho imparato sfruttarlo a mio vantaggio, gli stolti come te invece non possono che cadere nella sua trappola”. A quelle parole sentii crescere dentro di me una rabbia che non avrei mai potuto immaginare… e fu in quel momento che me ne resi conto: la rabbia che sentivo non era solo mia, ma percepivo un’altra rabbia molto forte, quella… di Primeape. Tuttora non so spiegare cosa sia successo ma è come se le nostre menti si fossero connesse, come se in quel momento io e lui fossimo una cosa sola. In quel momento sentii una liana venire in direzione di Primeape; feci come per schivare e Primeape ha schivato; feci come per saltare e Primeape ha saltato. Non capivo cosa stesse succedendo ma in quel momento non mi importava: dovevo salvare me stesso, ma soprattutto… dovevo salvare Emma. Primeape seguendo i miei comandi mentali schivó tutte le liane, saltando, abbassandosi, spostandosi di lato, finché non arrivò a Tangela… e in quel momento un Sonnifero lo investì in pieno. Temevo fosse finita, ma il Pokémon non sembrò risentire minimamente dell’effetto e si scagliò conto l’avversaria; in quel momento mi ricordai l’abilità del mio Primeape: Spiritovivo, in grado di prevenire il sonno. Tangela cadde e le liane si allentarono, eravamo liberi finalmente; sono corso subito da Emma per vedere come stava, era debole ma si stava riprendendo; poi andai verso Erika; volevo dire tante cose, ma non potevo rischiare di mettermi nei guai, così rimasi zitto e ho preso la medaglia, poi io ed Emma stornammo al centro Pokèmon per riposarmi. Non avevo la più pallida idea di cosa fosse successo con Primeape: sembrava telepatia, e ad un livello estremamaente avanzato anche, ma i Primeape non hanno alcun potere psichico... ci avrei riflettuto col tempo, in quel momento volevo solo riposarmi
    “Hai fatto un ottimo lavoro Erika”
    “Non capisco proprio sommo Lance: prima mi dite di non uccidere Mario ed Emma per nessun motivo, poi mi dite di provarci ma siete soddisfatto che non ci sia riuscita?”
    “Questi sono gli ordini del Gran Dittatore, non li comprendo nemmeno io, ma dobbiamo eseguirli”
    Lance buttò giù sospirando; in quel momento si girò e vide una figura familiare di ritorno: Lorelei
    “Allora come è andata?”
    “Magnificamente Articuno è dei nostri e per la gioia di Agatha anche Raziel”
    “Non sperarci troppo” ribattè l’anziana “quel ragazzo è testardo, non posso credere abbia ceduto così facilmente. Sia come sia, solo il tempo ce lo dirà”

    “Sei sicuro di non aver rischiato troppo mio signore? Se non ce l’avesse fatta”
    “Allora non sarebbe stato adatto”
    “Ma io…”
    “Ti avrei fatto intervenire per risolvere la questione prima che morisse ovviamente. Ma doveva assolutamente mettere Mario alla prova. E poi sai bene che il destino non avrebbe mai permesso la sua morte”
    “Capisco signore”

    Yotin stava sudando freddo: adesso toccava a lui affrontare Brock. Giulia se l’era cavata bene nonostante avesse tre Pokémon e tutti e tre in svantaggio: Persian, Vulpix e un Eevee regalatole da Darren, che aveva da poco ricevuto un’intera cucciolata da un suo conoscente di Azzurropoli. Persian era riuscito a battere Graveler grazie a Tossina, un regalo di Yotin, Eevee con la stessa mossa e la sua agilità aveva battuto Kabutops (fortuna che la Silph aveva da poco sviluppato le MT multiuso), e Vulpix aveva battuto Onix grazie a fossa e riscaldando le roccie del suo corpo. Darren invece aveva avuto molti meno problemi: Kingler Dugtrio e Jolteon avevano avuto facilmente ragione di tutti gli avversari. Lui avrebbe avuto ancora meno problemi ed era proprio questo che lo preoccupava: temeva che notando lo scarso impegno di Brock i suoi compagni si sarebbero insospettiti. Iniziò con Psyduck contro Golem: ordinò un Bollaraggio e in tutta risposta il Pokèmon lo guardò con uno sguardo interrogativo
    “Bollaraggio ho detto. B-O-L-L-A-R-A-G-G-I-O; apri il becco e spara delle bolle” dannazione, gli era capitato uno Psyduck più tonto della media; e la media era alta. Per fortuna Psyduck alla fine sembrò recepire… per poi essere centrato in pieno da un masso. Che stava facendo Brock? Se doveva lasciarlo vincere poteva aspettare che Psyduck attaccasse, forse non voleva destare sospetti. Un secondo masso centrò Psyduck proprio in testa, ma fu una fortuna poiché il papero reagì con Confusione potenziato dal suo mal di testa, stendendo il nemico. Il successivo Kabutops però lo sconfisse con Assorbimento. Yotin allora mandò Parasect; gli occhi vuoti del Pokèmon lo inquietavano non poco, e l’idea che il fungo avesse preso totalmente il sopravvento sull’insetto non migliorava le cose ma non era il momento di pensare a ciò; il Pokémon sparò una Spora in faccia all’avversario… che lo schivò; era la prima volta che un Capocittà schivava una sua Spora. Per fortuna la seconda lo centrò, Onix invece si dimostrò molto più abile a schivare i suoi colpi, così Yotin mandò Marowak, ma sorprendentemente Onix riuscì a cavarsela, alla fine Marowak vinse ma con molta fatica. Yotin aveva dovuto sudare molto per questa battaglia ed era la prima volta, non capiva cosa diamine stesse facendo Brock. In quel momento il capocittà spense le telecamere si guardò intorno per assicurarsi che nessuno stesse ascoltando e disse: “voi siete compagni di viaggio di Mario?”
    “S-si” rispose Darren confuso da quella domanda
    Brock si guardò ancora intorno prima di parlare di nuovo: “non sono più dalla parte della Lega, Mario mi ha aiutato a capire i miei errori, poi vi spiegherò tutto, ma ora c’è una cosa che devo dirvi e che riguarda lui”
    Yotin si rese presto conto che il Capocittà lo stava indicando; Darren e Giulia erano confusi “Yotin!?”
    “Si. Il vostro “amico” in realtà lavora per la Lega”
    “CHE COSA?!” Giulia e Darren non potevano credere alle loro orecchie, intanto Yotin stava tremando
    “E’ stato incaricato da Blaine di raccogliere le medaglie per un qualche “esperimento” non so bene di che si tratti ma conoscendolo sarà qualcosa di terribile”
    “Yotin è la verità?”
    “Io-io” Yotin poteva tentare di spiegare, poteva dire loro dei suoi genitori e sperare che capissero, ma non ce la fece, perché la verità era che quello che aveva fatto non aveva giustificazioni. Li aveva ingannati, li aveva traditi e aveva portato avanti i piani di un folle solo per salvare due persone, rischiando di condannarne chi sa quante altre. Scoppiò in lacrime e scappò
    “Yotin…” fu tutto quello che riuscì a dire Darren
    “Credevamo fosse un’amico invece… ci stava ingannando” agginse Giulia
    “Mi dispiace…” disse Brock “forse sono stato un po’ troppo brusco, ma vi consiglio di non giudicare il vostro amico troppo presto. Magari aveva delle motivazioni… come le avevo io”
    “Che motivazioni?”
    “I miei genitori erano accesi oppositori della Lega, in particolare mio padre Flint, abilissimo specialista roccia da cui ho appreso tutto quello che so, e questo costo loro la condanna a morte. Assistetti di persona all’esecuzione e da quel momento giurai vendetta. O almeno questa era la mia intenzione iniziale. La verità fu che mi trovai da solo a crescere tutti i miei fratelli e sorelle, e allora non ce l’ho fatta e per guadagnare a sufficienza per poterli crescere mi sono unito al nemico. Ho sbagliato ma pagherò i miei errori”
    "Capiamo, purtroppo le esecuzioni della Lega sono tremende. Il padre del nostro amico Mario è stata l'ultima vittima"
    Brock sembrò perplesso
    "non avete visto il telegiornale di recente? L'ultima esecuzione della lega è andata male, i prigionieri erano misteriosamente scappati"
    "Cosa?!" esclamò Darren stupefatto "ma allora... Dobbiamo informare Mario!"
    “Non così in fretta”
    Darren e Giulia si girarono in direzione della voce e non potettero credere a quello che videro

    Yotin continuò a correre. Per andare dove? Non lo sapeva. Cosa avrebbe fatto ora? Avrebbe continuato tutto da solo? Avrebbe smesso? No, non poteva smettere, sapeva che quel che stava facendo era sbagliato ma… non ce la faceva. Non poteva abbandonare i suoi genitori, teneva troppo a loro e non riusciva ad abbandonarli, qualunque cosa questo significasse
    “Tu sei Yotin giusto?” il ragazzo si guardò intorno, da dove preveniva quella voce? “so chi sei tu, Blaine mi ha parlato di te, e mi ha mandato a cercati per aiutarti a portare a termine il tuo colpo”
    “Chi sei?”
    “Ero un Dexholder, incaricato da Oak di sconfiggere la Lega, ma io ho scelto un’altra strada, ho smesso di seguire mio nonno e le sue bugie”
    Yotin finalmente capì: la voce proveniva dall’alto. Il misterioso ragazzo scese dal suo Pidegeot e porse la mano a Yotin “ah dimenticavo: il mio nome è Blu”


    Edited by Pokemario 01 - 11/1/2022, 20:44
     
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    Capitolo 12 rivelazioni
    Il Pidegot di Blu atterrò proprio davanti al Municipio di Celestopoli, e Yotin scese tremando: non era la prima volta che volava, ma era la prima volta che lo faceva su a velocita mach 12 senza cinture di sicurezza; scendendo si accorse che il Pokémon lo guardava storto, che fosse dovuto al fatto che si fosse aggrappato alle sue ali con troppa forza? Smise di pensarci e si rivolse a Blu, che invece sembrava perfettamente a proprio agio.
    “Non potevamo andare a piedi, o quanto meno un po’ più piano? Non è che siamo tanto lontano da Plumbeopoli e non vedo che fretta ci fosse…”
    “Misty purtroppo ha un impegno, ci ha concesso solo mezz’ora per la nostra sfida, e anche se a te ti renderanno le cose facili, a me vogliono mettermi alla prova quindi potrebbe volerci un po’ di più”
    “Ma mezz’orai a partire da quando?”
    “Da… cinque minuti esatti” disse controllando l’orologio “quindi vediamo di sbrigarci” poi afferrò il ragazzo per il braccio; prima che potesse dire qualsiasi cosa Yotin venne trascinato di corsa all’interno della palestra. I due percorsero la stradina che portava alla Capocittà senza affrontare gli allenatori; il che per Yotin era un po’ un problema perché significava che non aveva modo di allenarsi. Da quando si era unito a Blu aveva avuto modo di allenarsi solo la sera, facendo lottare tra di loro i Pokémon nell’arena del centro Pokémon, poi era andato a dormire e la mattina dopo Blu lo aveva svegliato presto e lo aveva caricato senza troppe spiegazioni su Pidgeot; d’altro canto, ci aveva pensato l’improvvisa accelerazione del Pokémon a svegliarlo. Arrivati da Misty iniziarono subito la sfida senza dire una parola, d’altronde avevano già sprecato quasi un minuto.
    Yotin iniziò per primo mandando Parasect contro Kingler; subito il bizzarro insetto paralizzò il grosso granchio, per poi sconfiggerlo velovemente con assorbimento, quasi senza che questo si opponesse. Tentò la stessa tecnica con Dewgong, ma la foca fu più veloce e colpì con un Raggioaurora che lo finì in un colpo solo; a giudicare dall’espressione di Misty questo non era previsto, la mancanza di un allenamento adeguato si faceva sentire.
    Yotin sospirò e mandò Psyduck; non era la scelta migliore considerato che avevano fretta ma le alternative erano Growlite e Marowak. Dopo almeno mezzo minuto Psyduck lanciò un Bollaraggio che investì Dewgong facendogli ben poco; misty sbuffò e ordinò alla foca di usare Raggioaurora dritto sulla testa del Pokémon, il che provocò un fortissimo mal di testa alla papera che colpì con un Confusione fortissimo scagliando via l’avversario; i successivi Raggioaurora mancarono (di proposito) il bersaglio permettendo a Psyduck di finire con diversi Confusione. Misty era chiaramente innervosita, lei detestava perdere, ancora peggio se doveva farlo apposta; inoltre la faccenda stava andando per le lunghe, più del previsto. Fortunatamente proprio in quel momento Psyduck prese a mutare: le sue piume diventarono blu, le sue braccia e gambe cambiarono completamente e la sua testa assunse una forma bizzarra: era diventato un Golduck.
    Yotin gioì e ordinò subito un Bollaraggio contro il Golduck che Misty aveva mandato, ma non poté nascondere la delusione quando il papero lo guardò confuso: ripetè il comando, Golduck lo guardò qualche secondo, poi capì lanciò l’attacco; almeno era un miglioramento ma ci doveva ancora lavorare, e tanto. Golduck lanciò un secondo Bollaraggio, ma l’avversario rispose con un potente Idropompa che lo mandò KO: evidentemente Misty si era stancata di aspettare. Yotin lo richiamò sospirando; di solito gli Psyduck evolvendosi diventavano più svegli, ma evidentemente non era il caso del suo.
    Cercando di non pensare alla cosa mandò Marowak che si lanciò all’attacco con Ossoclava; Golusck fece ben poco per difendersi e cadde sotto i colpi delle ossa. A quel punto entro Starmie che senza aspettare i comandi di Misty congelò l’osso con un Geloraggio per poi investire l’avversario con un Idropompa scagliandolo contro la parete; Marowak tentò di rialzarsi ma un secondo Idropompa finì la partita; evidente Starmie aveva ereditato il carattere competitivo dell’allenatrice, questo poteva essere un problema. Yotin allora mandò Growlite che senza aspettare i comandi si lanciò all’attacco con Braciere, poi schivò un Idropompa usando Agilità e lanciò un Boato; la tecnica era all’apparenza inutile, visto che Misty non aveva Pokémon per sostituire Starmie, ma distrasse la bizzarra stella marina tanto quanto bastava a Growlithe per avvicinarsi e mordere direttamente il nucleo, tecnica che si rivelò stranamente efficace sconfiggendo il Pokèmon in un colpo solo. Yotin ritirò Growlithe soddisfatto: almeno il Pokémon di Blaine era veramente ben allenato; soddisfatto per la vittoria guardò l’orologio… e vide che mancavano solo dieci minuti.
    “Blu mi dispiace, chi ho messo più del previsto, pensi di farcela?”
    Blu in tutta risposta afferrò la Pokéball e rispose con tono arrogante “dieci minuti? Tsk! Me ne basteranno cinque”
    Detto ciò il ragazzo lanciò la sfera ed Exeggutor entrò in campo, pronto per fronteggiare Golduck; la papera subitò scagliò a terra la palma con un Confusione, ma questi si rialzò senza troppi problemi e rispose addormentando l’avversario, per poi piazzare su di lui un Parassiseme e drenare rapidamente la sua energia. Egxeggutor; ripetè la stessa tattica conto Kingler e Poliwrath, ma contrò Dewgong non ebbe la stessa fortuna: la foca lo colpì con Raggioaurora sconfiggendo il già indebolito Pokémon. A quel punto Blu mandò Blastoise che si ritirò nel proprio guscio per incassare un secondo Raggioaurora; a Yotin sembrò un po’ strano, visto che solitamente la mossa Ritirata permette di resistere solo agli attacchi fisici, ma poi capì: stava semplicemente mettendo a riparo gli organi vitali. Sempre da dentro il guscio l’enorme testuggine sparò un Idropompa contro il muro, il che lo fece schizzare proprio in direzione della foca; la collisione scagliò il nemico lontano, il quale non riuscì più a rialzarsi. Misty lo richiamò e mandò Stramie che subito scagliò un Fulmine in direzione di Blastoise che rispose con Geloraggio congelando la piscina; la stella marina spaccò la superfice con Comete, ma appena uscito fu colpito da un Idropompa; fece appena in tempo a rialzarsi e l’avversario gli si scagliò a dosso con Morso, mordendo direttamente il nucleo.
    “Ho un déjà-vu” commentò Misty irritata ritirando il Pokémon “se avessi saputo che eri così forte avrei usato l’altro”
    “Cosa vuoi dire?” chiese Yotin confuso
    Misty non rispose ma si limitò a sorridere e consegnare loro le medaglie; nel mentre Blu controllo l’orlogio
    “Dannazione, cinque minuti e dieci secondi, per poco!”
    “E’ stato comunque impressionante!” commentò Yotin; non stava mentendo: Blu forse non era la persona più gentile del mondo, ma era sicuramente un ottimo allenatore “hai battuto Misty con soli due Pokémon!”
    “Tsk! E questo era niente! Non ho nemmeno dovuto usare il mio Pokémon migliore”
    “Aspetta… non è Blastoise il tuo Pokèmon migliore?”
    “Blastoise? Assolutamente no! Sarà anche il mio primo Pokémon, e forse statisticamente è il più forte, ma preferisco di gran lunga usare Pidgeot”
    “Pidgeot? E’ per via di Mario?”
    Blu in tutta risposta scoppiò a ridere “Mario??? Non scherziamo, pensi che quel perdente sia così importante per me? Potrei schiacciarlo anche con il più debole dei miei Pokémon. E poi ho un conto in sospeso con lui solo da quando ha ucciso il mio Raticate, prima mi era totalmente insignificante”
    “E allora perché?”
    “Semplicemente non voglio affidarmi così tanto al Pokémon di mio nonno. Non voglio che nessuno dica che sono diventato così forte a causa sua. Ormai è fin da quando sono piccolo che vivo nella sua ombra. Tutti mi conoscevano come “il nipote di Oak” e si aspettavano che seguissi le sue orme. Patetico, se solo la gente conoscesse mio nonno quanto lo conosco io…”
    “Cosa vuoi dire?”
    “Forse un giorno te lo spiegherò, per ora sappi solo che non è l’eroe che tutti credono, ma d’altronde a questo mondo chi lo è? Chi si illude che esistano ancora persone altruiste è solo uno sciocco, ognuno agisce per i propri scopi, l’ho imparato a mie spese”
    “Ma se odi tanto tuo nonno per non essere un eroe, perché non provi ad esserlo tu?”
    “Allora non mi hai ascoltato? A questo mondo gli eroi non esistono, allora perché provare ad esserlo? Gli sciocchi che ancora ci credono presto dovranno scontrarsi con la realtà dei fatti come Mario e i suoi amici. Almeno io non sono un ipocrita, non tento di farmi passare per quello che non sono. E quando sarò il dittatore porterò ordine in questa regione, con tutti i mezzi che saranno necessari, perché con le buone maniere non si ottiene nulla”
    Yotin aveva tanto da controbattere su quelle affermazioni ma decise di annuire in silenzio, almeno per il momento e cambiare argomento “ma perché non avevi ancora la medaglia di Misty “purtroppo lei era occupata quando sono arrivato, così ho dovuto saltare il suo Municipio, per fortuna ora mi manca solo una medaglia, anche se temo dovrò aspettare un po’ dato che quella palestra è chiusa- A meno che…”

    Darren e Giulia attraversarono il più in fretta possibile; almeno, Giulia cercava di fare in fretta.
    “TI SEMBRA IL MOMENTO?” esclamò la ragazza spazientita mentre Darren catturava il terzo Zubat “Brock è stato preso in ostaggio!”
    “Scusami hai ragione, ma ormai è quasi un riflesso automatico” disse mentre tirava una Pokéball ad un Geodude “e comunque anche tu hai catturato un Clefairy”
    “E’ vero… ma quelli sono rarissimi, magari poi non lo trovavo più, Zubat e Geodude li può prendere quando vuoi. E poi tu ne hai presi due di Clefairy”
    “Va bene, non lo faccio più” ma quando gli sembrò che la ragazza si fosse girata tirò una Pokèball ad un Paras
    “Ti vedo…” disse lei sospirando, poi decise che era il caso di lasciar perdere “ma come fai a pensare alle catture dopo tutto quello che è successo”
    “Te l’ho detto, ormai lo faccio senza pensare, e poi ho bisogno di distrarmi” il ragazzo non riusciva ancora a credere a quello che era accaduto. Quando aveva sentito quella voce alle sue spalle si aspettava di trovare la polizia, o comunque degli sgherri della Lega. Quando si era girato e aveva visto quell’inconfondibile R rossa non poteva credere ai suoi occhi
    “Piuttosto non capisco perché il Team Rocket abbia preso Brock in ostaggio… Che motivo c’era? Siamo dalla loro parte, se volevano che facessimo qualcosa non bastava chiedercelo?”
    “E’ per questo che sono preoccupata: se il Team Rocket ha pensato che fosse necessario ricattarci per obbligarci a fare quello che vogliono, ho paura che non sia niente di buono…”
    “Non lo so… conosco il Team Rocket da molto tempo per via di Raziel, non credo sarebbero in grado di fare qualcosa di malvagio”
    “Beh, conosci anche Raziel da molto tempo e lui si è unito a Kain ricordi”
    “E’ vero… anche se devo dire che c’è qualcosa che non mi convince in quella faccenda. Io mi fido di Raziel, e il Raziel che conosco non si sarebbe mai unito alla Lega, quindi sono sicuro che ci sia una spiegazione, anche se non so quale…”
    “Sarà… comunque il Team Rocket è un organizzazione, quindi può esserci sempre qualche membro marcio”
    “Questo è vero… comunque siamo arrivati” disse indicando l’uscita della montagna. I due uscirono e poi entrarono a Celestopoli. Arrivati al fiume principale della città Darren mandò il suo King e, sul suo dorso i due arrivarono dall’altra parte. La grotta era sorvegliata da un poliziotto, ma i ragazzi erano già stati informati che quello era un membro del Team Rocket, infatti li fece passare senza problemi. Dentro la grotta era piena di membri del Team Rocket così anche Giulia e Darren tolsero l’invisibilità alle tute e indossarono le maschere. Appena lo fecero vennero circondati dai loro colleghi
    “Tu devi essere Giuls” disse una voce femminile che Darren riconobbe come quella di Atena, una dei generali del Team Rocket; ormai era chiaro che quelli non erano semplicemente delle mele marcie, ma erano anzi i piani alti dell’organizzazione
    “S-sì perché? C-cosa volete da me?”
    “A dire il vero niente” rispose una voce maschile; Archer chiaramente, l’altro generale “ti teniamo solo come garanzia perché lui non opponga resistenza”
    Improvvisamente Giuls si fece pallida come un lenzuolo (anche se nessuno poteva vederlo) “A-aspettate v-volete dire… No non potete farlo”
    “Lo stiamo già facendo” rispose Atena, poi prese una ricetrasmittente “l’avete preso? Ottimo. Bene ormai è in trappola, la ragazza potrebbe servirci ancora, ma tu sei inutile, e non possiamo certo lasciare che tu vada a raccontare quello che hai visto”
    Giulia e Darren sussultarono: milioni di Pokémon Veleno e Normale li stavano circondando, era questione di attimi perché saltassero loro a dosso; portarono le mani alle Pokéball, pronti a difendersi, anche se non sapevano quanto sarebbe servito e poi…
    “Fermi tutti, polizia!” di solito nei film quello era il momento in cui gli eroi tiravano un sospiro di sollievo, ma loro avevano ancora le tute quindi c’era poco da stare tranquilli. I due approfittarono della confusione per nascondersi dietro una roccia
    “Cosa facciamo?” si chiese Darren
    Giulia inziò a riflettere “non lo so… non riesco più a sentirlo, senza di lui non so cosa fare!”
    “Lui… di chi stai parlando?”
    “Io-io…”
    “Adesso non importa, dobbiamo andarcene di qui” disse Darren mandando il suo Dugtrio; la bizzarra talpa a tre teste inziò a scavare un tunnel… e improvvisamente precipitò; sotto la grotta c’era un labirinto di gallerie, traboccanti di reclute
    “E’ impossibile!” esclamò Giulia
    “Già! Come ha fatto Trio a tornare con le zampe sottoterra così velocemnte? Speravo di poter vedere cosa…” si interruppe vedendo Giulia che, nonostante la maschera, lo stava fulminando con lo sguardo “ok, non è il momento, adesso che si fa? Se solo avessi un Pokémon con Teletrasporto”
    Giulia riflettè: dovunque scappavano sarebbero stati bloccati dalla polizia o dal Team Rocket; forse togliendosi le maschere potevano risolvere il problema della polizia? No, era improbabile: la Lega non aspettava che un’occasione per toglierli di meglio, e quale migliore di una in cui potevano far ricadere la colpa sul Team Rocket. Oltretutto guardando di sfuggita aveva notato che c’era anche Misty, che già aveva cercato di arrestarla in passato, e sicuramente ne avrebbe approfittato in qualche modo… C’era solo una cosa che poteva fare: si tolse la maschera, attivò l’invisibilità della tuta e uscì allo scoperto
    “Fermi!” Misty, la polizia e il Team Rocket si girarono subito nella sua direzione
    “Cosa stai facendo Giulia?” sussurrò Darren dal suo nascondiglio
    Giulia deglutì e poi parlò “se volete controllarlo avete bisogno di me” poi fece un cenno a Darren il cui significato era chiaro: scappa.
    “No!” esclamò lui uscendo, sempre con la tuta addosso “non lascerò che tu ti sacrifichi! Non senza combattere!” portò la mano alla Pokéball, ma Giulia gli fece cenno di fermarsi e afferrò un sasso, tenendolo sollevato sopra la testa
    “Se io muoio, lui non vi ubbidirà mai, lo sapete! Se lascerete andare il ragazzo, non opporrò resistenza”
    “Giulia no, non devi farlo per forza!”
    “Io-io… Fin da quando sono nata non ho mai avuto nessuno. Non ha mai conosciuto i miei genitori, non ho mai avuto parenti, né amici. Dopo lui voi siete le prime persone che mi siete stati accanto, anche se vi conosco appena, non lascerò che uno di voi muoia” nel dire queste parole la ragazza tratteneva a stento le lacrime, mentre continuava a tenere l’enorme masso proprio sopra la sua testa, trattenendolo a stento.
    Darkrn non sapeva cosa rispondere, intanto la polizia e il Team Rocket stavano esitando, probabilmente cercavano di trovare un modo per distruggere il masso senza rischiare di ferire Giulia, ma evidentemente non erano sicuri di poterlo fare. All’improvviso a Darren venne in mente una cosa: appena lui se ne fosse andato il Team Rocket e la Lega si sarebbero combattuti per catturare Giulia, inoltre da quel che gli aveva raccontato Mario la polizia non sapeva delle intenzioni di Misty, e tecnicamente non sarebbe stato lecito arrestare Giulia in quel momento, quindi poteva darsi che avrebbero esitato; se tutto questo era vero, forse la ragazza avrebbe potuto approfittare della confusione per scappare. Darren esitò un attimo, poi guardò Giulia, strinse i denti e scappò a perdifiato. Forse era una mossa da codardi, pensò mentre correva, era veramente tentato di tornare indietro, ma se lo avesse fatto rischiavano di morire entrambi, così invece forse c’era una speranza.
    Arrivato fuori dalla grotta si fermò ad aspettare, sperando di vedere la ragazza uscire

    4 luglio 2018
    Dopo essermi riposato dalla lotta contro Erika ripartii questo stesso pomeriggio. Dopo aver allenato un po’ i nostri Pokémon arrivammo a Fucsiapoli. Appena arrivati sentimmo degli strani rumori provenire dalla zona Safari e ci precipitammo per vendere cosa era successo ; restando a distanza notammo che numerosi membri del Team Rocket stavano combattendo contro altri agenti di polizia.
    “Cosa facciamo?” Chiesi rivolgendomi ad Emma
    “E me lo chiedi?” disse lei sorridendo, poi tolse l’invisibilità alla tuta, indossó la maschera e mandó tutti i suoi Pokèmon; io esitai un po' poi decisi di imitarla. Entrati nella Zona subito un Arcanine ci si scaglió addosso, ma il mio Poliwrath lo respinse con un Idropompa; poco dopo avvistai uno stormo di Golbat che stava per venirci incontro, ma fortunatamente l’Alakazam di Emma riuscì a scagliarli via con un unico Psichico. Mentre combattevo ho notato dei volti… ehm… delle maschere familiari: erano Andrew, Francesco e Jak.
    “Eh! An...Draconix! Enemy! Dragozard! Che cosa sta succedendo qui?”
    “Pokémario! Miss Psiche! Meno male che siete qui!” esclamó Jak “vedete, da ieri sera stiamo tenendo d’occhio Nina, la Capocittà, perché sospettavamo tramasse qualcosa, e dopo alcuni appostamenti, uno dei quali per poco non veniva rovinato…” e le ultime parole le pronunciò guardando verso Francesco, che in tutta risposta ribatte
    “Ehi! Non è colpa mia se ho starnutito”
    “Dicevo… Abbiamo origliato una conversazione scoprendo che la Zona Safari in realtà è una copertura per nascondere un laboratorio dove vengono effettuati terribili esperimenti sui Pokémon così abbiamo contattato il Team Rocket e ora eccoci qui”
    “Capisco e… Attenta!” esclama vedendo un Arbok che stava cercando di mordere Emma. Prima che potessi fare qualcosa una forza psichica scaglió il serpente lontano. Mi sono guardato in torno; Alakazam stava tenendo impegnato un Weezing, Hypno addormentava un nuovo stormo di Golbat e Slowpoke… sonnecchiava lì accanto, come se tutto quello che stava accadendo non lo toccasse nemmeno, e nelle vicinanze non c’erano altri Pokémon di tipo Psico… I miei pensieri si interruppero quando vidi una ragazza dai capelli viola vestita da ninja venire nella nostra direzione
    “E’ Nina!” esclamò Andrew; la ragazza tiró verso di noi uno shuriken che fortunatamente il Charizard di Andrew riscí ad incenerire.
    “Dobbiamo raggiungere il laboratorio prima che lo faccia lei” esclamó Jak “ragazzi copertura!” a quelle parole diversi membri del Team Rocket hanno ordinato ai loro Weezing di usare Muro di Fumo; la fitta coltre di nebbia sembrò infastidire Nina, che non è riuscita ad avvicinarsi. Approfittando della confusione riuscimmo a dileguarci fino ad arrivare ad una casetta, che stando al cartello all’ingrasso apparteneva al guardiano. Appena siamo entrati l’uomo ha cercó di bloccarci, ma lo Slowpoke di Emma sbadiglió sonoramente, e subito l’uomo si addormentó.
    “Alla fine Slowpoke si è reso utile!” commentò la ragazza
    “Stando a quello che abbiamo sentito il laboratorio dovrebbe essere da queste parti” spiegó Jak, così iniziammo a cercarlo finché, spostando una cassa, non trovammo una botola. Aprendola abbiamo scoperto una scaletta che portava ad un enorme laboratorio. Non ho potuto non inorridire a quella visione; milioni di Pokèmon rari prigionieri, Tauros rinchiusi in gabbie fin troppo strette , Chasey con un aria triste a causa della prigionia, Kangaskan separate da propri piccoli; i Pokémon avevano un aspetto terribile, sembravano deboli e la loro pelle era piena di ferite; notai anche alcune teche di vetro con dentro dei Dratini. Tentammo di avvicinarci per liberare quei poveri Pokémon ma qualcosa di invisibile ci ha bloccato; sembravano… fili appiccicosi. Andrew ordinó a Charizard di bruciarli ma all'improvviso apparve un grosso ragno rosso, che lanciando alcuni dei suoi fili bloccó la bocca e le ali del Pokémon e di quello di Jak. Francesco tentó di ordinare a Venusaur o Weepimbel di usare Foglielama, ma si accorse che erano a terra, e lo stesso valeva per i Pokémon di Emma, che avrebbero potuto liberarci con i loro poteri psichici; probabilmente l’enorme aracnide li aveva rapidamente colpiti con una mossa, forse Furtivombra a giudicare da quella strana ombra che avevo intravisto e dalla rapidità, ed essendo già molto indeboliti caddero subito. Per quanto riguardava gli altri Machamp e Primeape erano bloccati, incapaci di liberasi, così come Poliwrath, la cui bocca era stata sigillata; Nidorino e Nidorina erano completamente incampaci di muoversi e Dugtrio non riusciva nemmeno ad andare sottoterra, visto che i fili lo tenevano bloccato al suolo. “Che razza di Pokémon è quello?” mi chiesi, sperando in una risposta dal Pokédex, ma tutto quello che ottenni fu:
    “Mi dispiace ma non ho i dati di questo Pokémon”
    Concentrandomi mi ricordai che avevo letto di lui in alcuni libri, mi pare si chiamasse Ariados, ma non sapevo molto
    Improvvisamente da dietro ad una teca uscí una figura familiare… Nina!
    “Come è possibile?” esclamai “pensavamo che il Team Rocket ti avesse bloccata”
    “Vedo che siete cascati nel mio trucco”
    “Ne ho sentito parlare” spiegò Jak “fa travestire degli assistenti in modo che somiglino a lei”
    “Esatto. E adesso pagherete per la vostra intromissione. Vai Ariados” detto questo il Pokémon si avvicinó pericolosamente a noi… e in quel momento sentimmo una voce familiare
    “Ferma!” nella stanza sono entrati… Kain e Raziel con accanto rispettivamente Dragonite e Gengar. A parlare era stato il primo, che aggiunse: “se non ti dispiace vorrei essere io ad eseguire personalmente l’esecuzione”
    “Perché no” ha disse sorridendo “magari potrebbe farlo anche Raziel, così testeremo una volta per tutte la sua lealtà”
    Dragonite caricó un’Ira di Drago, mentre Gengar avvicinó pericolosamente a noi. Non potevo crederci, avevo sperato fino all’ultimo di essermi sbagliato ma era tutto vero: Raziel era davvero passato dalla parte del nemico. Mi sentivo tradito, è vero che lo conoscevo solo da pochi giorni, ma mi fidavo già di lui e lo consideravo un amico. Chiusi gli occhi… e in quel memento ho sentito un’altra voce
    “Fermi!” questa voce era stranamente distorta, come se fosse alterata qualche apparecchio. Dalla scaletta scese un uomo vestito con un kimono da karate, con la faccia coperta da un cappuccio e una specie di benda sulla bocca; accanto all’uomo c’erano un Machamp, un Poliwrath, un Primeape, un Hitmonlee e un Himonchan. “se volete uccidere quei ragazzi dovrete prima vedervela con me”
    Nina non si fece intimorire e ordinó ad Ariados di attaccare, ma Hitmonchan incendió il proprio pugno, briciando i fili e colpendo l’aracnide; Dragonite è patito all’attacco ma è stato bloccato da un Geloraggio di Poliwrath; Gengar ha tentato di ipnotizzare i Pokèmon ma è stato bloccato da un Terremoto di Machamp. Dopo aver sconfitto i tre Pokèmon Machamp si è fatto avanti, afferrando i due ragazzi per la maglia e tenendoli fermi, mentre l’uomo si avvicinava a Nina. La ninja però fu più rapida: lanció un fumogeno, riuscendo a scomparire e riapparire alle spalle dell’uomo, afferrandolo per il collo
    “Scacco matto”
    “No, solo scacco” rispose lui, poi ha afferrato le braccia della ragazza sbilanciandola, ha abbassó il baricentro, se la caricó sulla schiena e la buttó a terra “ora arrenditi”
    La capocittà non ha vide altre alternative ed fuggita, mentre Hitmonchan ci liberava usando Fuocopugno. Quando Nina si fu allontanata Machamp lasció andare Kain e Raziel e l’uomo si rivolse a loro dicendo
    “Ottimo lavoro, avete recitato la vostra parte alla perfezione”
    Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo “voi tre siete dalla stessa parte?”
    “Sta tranquillo Mario” mi rassicuró Jak “loro sono dalla NOSTRA parte”
    “Cosa? E tu come lo sai? E Kain non può essere dalla nostra parte, lui… lui ha ucciso mio padre”
    “No Mario ti sbagli” disse l’uomo togliendosi il cappuccio; non potevo crederci, era proprio lui
    “Papà? Jak tu lo sapevi?” ero davvero confuso, e anche un po’ arrabbiato, ma allo stesso tempo ero felicissimo che mio padre fosse ancora vivo, eppure mi sembrava impossibile
    “Si ma non potevo dirtelo, ti spiegheremo tutto, ora dobbiamo sbrigare le ultime faccende e poi andare in un posto in cui nessuno può sentirci, nemmeno il Team Rocket”
    Ero ancora così confuso: in quesl momento Jak e mio padre stavano controllando la situazione fuori, mentre io ne approfittai per fare mente locale su quello che era successo . Avevo molte emozioni contrastanti, ma speravo che presto tutto sarebbe stato chiarito

    Giulia si risvegliò in un laboratorio, legata e imbavagliata. Chi l'aveva catturata, la Lega o il Team Rocket? Non era riuscita a capirlo, appena aveva abbassato il sasso aveva solo sentito una botta alla testa ed era svenuta. Doveva fuggire, ma come? In qual momento si avvicinò a lei un uomo in camice da laboratorio; lo riconosceva bene: era Blaine, il Capocittà, con a fianco il suo Rapidash. All'improvviso le venne un idea: aspettò che arcanine le fosse vicino, poi gli tirò un calcio sul muso. Il Pokémon di istinto rispose con un laciafiamme, ma la ragazza si spostò di lato così che le fiamme colpissero solo le corde. Rapidamente la ragazza afferrò la sua cintura con le Pokéball, che per fortuna il capocittà aveva lasciato lì a fianco e fece uscire Eevee, che subito utilizzó Turbosabbia per confondere i nemici (Giulia non era sicura di dove avesse trovato della sabbia in un laboratorio ma non era il momento per pensarci) poi scavò usando Fossa, permettendole di fuggire. La ragazza sentiva di avere un Arcanine alle calcagna, ma cosa poteva fare? Dovunque fosse andata l'avrebbero ripresa; all'improvviso le venne un altra idea. Blaine non poteva arrestarla senza prove, quindi quel rapimento era contro la legge, giusto? Se si aveva una speranza. Tornò dentro il laboratorio, che era anche il Municipio e corse verso l'arena. Proprio quando Arcanine stava per raggiungerla riuscì a premere un pulsante e le telecamere si accesero; Blaine uscì dal tunnel scavato da Arcanine e subito la ragazza esclamò "sono qui per la mia sfida per ottenere medaglia" Blaine guardò le telecamere e si vide costretto ad accettare

    Edited by Pokemario 01 - 11/1/2022, 20:46
     
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    Capitolo 13: Padri
    4 luglio 2018
    Quel giorno era successo di tutto: prima lo scontro con Erika la mattina, poi la battaglia nella zona safari Fucsiapoli nel pomeriggio e infine… mio padre… non riuscivo ancora ad accettare tutto quello che era successo, mi sembrava assurdo. Mio padre era vivo, Raziel e Kain erano dalla nostra parte, Jak sapeva tutto… Ero confuso avevo bisogno di chiarezza. Intanto Kain stava esaminando i documenti del laboratorio scuotendo la testa.
    “Che orrore”
    “Di cosa si tratta?” chiese Andrew
    “Esperimenti sui Pokémon; esperimenti genetici per lo più. Stando a questi documenti i Pokémon scelti come cavie hanno riscontrato delle mutazioni, solitamente niente di visibile, ma li rendono più deboli o malati, ma il destino peggiore forse è quello dei Dratini: Lance voleva farli diventare più potenti ma ebbe l’effetto opposto; adesso temo che alcuni di questi esemplari non riusciranno più ad evolversi in Dragonite, ma rimarranno per sempre dei Dragonair al massimo. Mi chiedo che destino avranno: in natura la loro sopravvivenza sarà molto difficile, e non sarà facile trovare allenatori che li vorranno”
    “Alcuni potrei proporli al mio amico Darren” intervenne Raziel “però per gli altri non so…”
    “Li prendiamo noi!” esclamarono Andrew e Francesco in coro
    “Davvero lo fareste?”
    “Certo!”
    “Ma non saranno mai forti a sufficienza per fronteggiare certi avversari. Alla Lega non avranno speranza”
    “Questo non ha importanza” rispose Andrew sorridendo “Anche se non saranno completamente evoluti sono sicuro che riusciranno a dimostrarsi validi membri della squadra. E anche se così non fosse e non potremo usarli per competizioni importanti saranno comunque degli ottimi compagni e degli ottimi amici”
    “E poi noi preferiamo Dragonair a Dragon…” inizió a dire Francesco ma Andrew lo interruppe con una gomitata
    Io ho sorriso. Quei due erano sempre stati così: spontanei, simpatici, altruisti, degli ottimi amici e sicuramente degli ottimi allenatori.
    All’improvviso sentii la voce di mio padre “Meno male ci sono ancora persone come voi” commentò scendendo le scale insieme a Jak “da quando c’è la Lega i Pokémon sono per quasi tutti un mezzo per raggiungere il potere. Persino molti ribelli, persone che stimo e con cui ho un buon rapporto, tendono a dimenticare di stringere un rapporto di amicizia con i Pokémon, impegnati come sonno a contrastare la Lega, e purtroppo non posso biasimarli. Rimpiango i tempi in cui essere allenatore significava avere un rapporto di fiducia con i propri Pokèmon. Persino lo specialismo è ormai svalutato: un tempo specializzarsi in un determinato tipo significava dedicarcisi anima e corpo, studiare per anni e anni, e chi faceva questa scelta aveva un’autentica passione per il tipo che sceglieva. Ormai è quasi una moda, viene presa con leggerezza, ma gli specialisti di oggi non valgono un soldo di quelli di un tempo. Non so bene il perché di questo fenomeno, ma credo che sia dovuto al fatto che molti pezzi grossi della lega originaria, incluso, secondo alcune dicerie, il Gran Dittatore stesso, siano specialisti. Questo deve aver portato molti a pensare che lo specialismo sia sinonimo di forza o che “faccia figo” come dicono ora i giovani, almeno credo, non so cosa passi per la testa a gente come quella.”
    “Io lo trovo disgustoso” commentó Raziel “lo specialismo dovrebbe venire dal cuore, non da una stupida moda. Io ho scelto di specializzarmi nel tipo Spettro perché devo molto ai Pokémon di questo tipo; per me sono quasi come… una famiglia” e dicendo questo guardaó il suo Gengar che gli sorrise in risposta
    “La penso allo stesso modo” aggiunse Kain “io ho scelto di allenare solo Draghi perché sono i Pokémon che più mi rispecchiano e a cui mi sento più affine. Io sogno di essere l’allenatore migliore del mondo, ma non per questo scambierei mai i miei Draghi con Pokémon venti volte più forti” e mentre diceva questo accarezzava la sua Dragonite. Ero sopreso: Kain era molto diverso da come lo avevo sempre immaginato…
    “Meno male ci sono ancora persone come voi. Sono ormai pochi gli specialisti veri ormai; uno di questi credo che sia il Boss, il capo del Team Rocket. L’ho visto poco in azione ma si vede che ci sa fare, anche se non ho capito se è uno specialista Roccia o Terra, ma la maestria con cui usa i Pokèmon di questi tipi è tipica di uno specialista. Questo però non significa per forza che sia una brava persona…”
    “Cosa vuoi dire papà?” domandai io. Ero già abbastanza confuso e quella frase non faceva che peggiorare le cose “Il Boss è un nostro alleato”
    “Le cose purtroppo sono più complicate di così”
    “Perché deve essere tutto così complicato? Non ci capisco più niente! Prima mi dicevano che eri morto, ora invece sei vivo, poi pensavo che Kain fosse nostro nemico, invece è nostro alleato, poi scopro che Jak sapeva tutto e ora il Team Rocket… Mi servono risposte!”
    “Capisco come ti senti Mario, ti spiegheremo tutto, ma non qui. Il Team Rocket potrebbe sentirci. Dobbiamo andare in un posto sicuro e so esattamente dove”
    “Ma come usciamo da qui senza farci notare? La polizia ti starà cercando e…”
    “Non ti preoccupare ho qui dei travestimenti”
    Mi aspettavo di vedere qualcosa di elaborato, invece ha tirato fuori parrucche, occhiali finti e lenti a contatto colorate
    “Ma sei sicuro? Non mi sembrano un gran che come travestimenti…”
    “E cosa volevi che indossassi il mio cappuccio in pieno giorno? L’unica sarebbe una maschera con le sembianze di un volto, ma non è facile realizzarne una realistica. Il modo migliore per passare inosservati è far credere di non avere nulla da nascondere. D’altronde ti assicuro che per molte persone bastano pochi dettagli differenti per non riuscire più a riconoscere un volto, specie se è una persona che non si conosce molto e si mantiene una certa distanza. Basterà comportarci normalmente, magari evitando il più possibile di avvicinarsi alla polizia; per sicurezza ci divideremo in più gruppi per dare meno nell’occhio. Troviamoci al Centro Pokémon”
    Detto questo mio padre, Raziel e Kain (che non potevano farsi vedere con noi o avrebbero destato sospetti) indossarono i travestimenti, poi siamo usciti dalla Zona Safari scavalcando un cancello in una zona non sorvegliata dalla polizia e ci avviammo seguendo strade diverse.
    Arrivati lì siamo saliti al piano di sopra e mio padre ci accompagnó in una stanza. Appena entrati notai che si trattava di un’arena da combattimento, non troppo diversa da quella dei Municipi. Avevo sentito dire che all’interno del centro Pokémon erano presenti delle arene che si potevano affittare per esercitarsi.
    “Bene dovremmo poter parlare in tranquillità” disse mio padre “ho fatto esaminare la stanza da dei miei collaboratori fidati e non ci sono microspie o telecamere nascoste”
    “Adesso finalmente mi darete delle spiegazioni?”
    “Anche io ne vorrei qualcuna” disse Raziel “so qualcosa in più di voi ma Kain mi ha tenuto nascosto molti dettagli. Ad esempio, non sapevo che tuo padre fosse vivo”
    “Chiariremo tutto” disse mio padre “tutto è iniziato ben 17 anni fa, nella regione di Rurus, nella quale ho vissuto per molti anni. Da anni la regione era in uno stato di anarchia, in teoria avrebbe dovuto esserci una repubblica, ma l’ultimo governo era caduto e lo stato non era stato in grado di ricostituirne uno adeguato a guidare la regione. Questa situazione di caos aveva portato la gente a desiderare l’arrivo di una persona forte che potesse guidare la regione. Non sapevano che presto il loro desiderio di sarebbe avverato…”
    Fecw una piccola pausa, poi proseguí “E’ successo tutto all’improvviso. Un giorno prima eravamo ancora nel caos e il giorno dopo ambasciatori annunciavano l’arrivo di un nuovo sovrano. La gente era così entusiasta che in pochi si domandarono da dove fosse venuto e cosa legittimasse il suo potere. Alcuni insinuavano addirittura che fosse stato inviato da Arceus in persona. Probabilmente aiutò il fatto che fosse supportato da un antico ordine di guerrieri noto come Sarafan, da tempo ritenuto scomparso, che era noto per mantenere l’ordine e combattere il male, anche se con metodi… talvolta controversi. Solo dopo il loro ritorno è stato chiaro chi erano davvero: dei fanatici, che vedono il male ovunque, ma soprattutto nella libertà personale. In ogni caso col supporto dei Sarafan e di altri abili alleati il Grande Dittatore riuscì a imporre il proprio potere, talvolta con la forza, ma soprattutto per mezzo della propaganda, guadagnando molti consensi nonostante nessuno sia a conoscenza della sua identità, se non forse i suoi collaboratori più fidati. Presto la situazione diventò insostenibile, la crudeltà del Gran Dittatore era sempre più evidente e in molti si pentirono di averlo appoggiato, ma ormai il danno era fatto; prima che la situazione degenerasse riuscii a fuggire con la mia famiglia e rifugiarmi qui a Kanto, la mia regione di origine. Se vi state chiedendo il perché di questa lunga digressione era necessaria per introdurre la prossima parte della spiegazione. Kain ora tocca a te”
    Il ragazzo si schiarì la voce e iniziò a parlare “Quando è incominciato l’incubo della Lega io non ero ancora nato mentre Raziel aveva meno di un anno, ma la vicenda ci toccò lo stesso profondamente. La nostra era una famiglia ricca, discendente dall’antica nobiltà di Rurus ed erano tra coloro che avevano inizialmente appoggiato il Gran Dittatore. La situazione cambiò completamente in pochissimo tempo, quando i nostri si resero conto della vera natura della Lega. Strinsero quindi un’alleanza con uno dei più grandi gruppi di resistenza di Rurus, i Cabal, da sempre storici nemici dei Sarafan. Sfortunatamente quando eravamo ancora molto piccoli i nostri genitori furono scoperti la Lega li catturò e… potete ben immaginare cosa successe”
    “Siamo stati adottati dai Cabal” proseguí Raziel “e abbiamo continuato a vivere come dei normali cittadini, ma le cose non andarono molto meglio: a scuola non avevamo amici, venivamo tormentati dai bulli e a casa… i nostri genitori adottivi non erano male, ma erano troppo impegnati con la resistenza per occuparsi di noi. Come vi ho già raccontato i miei unici amici erano gli Spettri, e in particolare il mio Gastly, che era come parte della nostra famiglia, mentre Kain aveva stretto amicizia con una Dratini abbandonata”
    “Quando siamo cresciuti ci siamo uniti anche noi alla resistenza” ricominció Kain “ma le cose non sono andate così bene… ho commesso degli errori, di cui non voglio parlare, fatto sta che siamo stati catturati e portati ha cospetto del Grande Dittatore, purtroppo non lo abbiamo visto in faccia”
    Mentre Kain parlava sentii Andrew che sussurrava a Raziel “tu sai di che errori parla?”
    “A dire il vero no, ma mio fratello è molto arrogante, se lui stesso ammette di aver commesso degli errori deve essere qualcosa di grosso”
    Intanto Kain continuó “il Grande Dittatore voleva ucciderci, ma uno dei suoi collaboratori lo ha convinto ad inviarci a Kanto per farci addestrare e convincerci a passare dalla loro parte, io sono stato addestrato da Lance e Raziel da Agatha. Normalmente mi sarei ribellato, ma mentre ero nei Cabal era successo qualcosa che aveva cambiato tutto: avevo trovato una profezia, non scenderò nel dettaglio perché non è ancora il momento, fatto sta che decisi di fingere di assecondare Lance. Così facendo avrei potuto studiare le sue mosse, guadagnarmi la sua fiducia e ci sono altre ragioni che ora non posso spiegare. Non sono molto felice della scelta che ho fatto: sottostare a Lance non mi piace per niente, così come non mi piacciono le cose che mi obbliga a fare, ma è il prezzo da pagare per la nostra libertà”
    Non ero molto convinto, ma ho deciso di sospendere il giudizio: non ero sicuro che le azioni di Kain fossero giustificabili, ma d’altra parte non sapevo tutte le sue motivazioni… Di sicuro mi faceva piacere sapere che almeno le intenzioni erano buone, ammesso che fosse vero, ma se mio padre si fidava forse dovevo farlo anche io...
    “Adesso tocca a me” intervenne Jak “dovete sapere che anche io vengo da Rurus , ho perso anche io la famiglia a causa della Lega e ho collaborato a lungo con i Cabal e altri gruppi ribelli, ho pure conosciuto il famoso Omar Intell”
    “Mio padre!” esclamó Emma
    “Omar è tuo padre?” le chiese mio padre sorpreso
    “Padre adottivo a dire il vero, ma per me è come un padre autentico. I miei genitori sono morti poco dopo la mia nascita, proprio a causa della Lega, così lui mi ha cresciuta e mi ha insegnato tutto ciò che so”
    “Tuo padre è un grande uomo, almeno da quello che ho sentito dire, io non l’ho mai incontrato di persona, ma so che ha fatto molto per la resistenza, anche se non fa ufficialmente parte dei Cabal” disse mio padre
    “Anche io l’ho incontrato poco” continuó Jak “a dire il vero una volta sola, mi sono imbattuto in lui per caso durante una missione per liberare alcuni prigionieri. So che tende a mostrarsi poco in pubblico, visto che la Lega ha scoperto la sua identità e gli dà la caccia da anni”
    “E’ vero” confermó Emma “io e papà vivevamo nascosti, e lui usciva solo per svolgere alcune missioni; ogni volta avevo paura che potesse non tornare, ma è sempre riuscito a cavarsela”
    “Comunque, quando a Kanto fu fondato il Team Rocket alcuni Cabal sono stati inviati qui per collaborare, e io ero uno di loro. Pensavamo che il Team Rocket potesse ridare la speranza a Kanto, ma presto ho scoperto che mi sbagliavo. Eravamo nel Municipio di Smeraldopoli, che avevamo da poco occupato dopo l’assenza del Capocittà Giovanni e il Boss si era ritirato nella stanza di quest’ultimo chiedendo di non essere disturbato. Poco dopo però è arrivata la polizia, guidata da Kain, così sono andato ad avvisarlo. Arrivato alle porte della stanza ho origliato però una conversazione con Archer e Atena… Ricordo le esatte parole”
    “Come sta andando il piano?”
    “Alla perfezione” gli rispose Atena “abbiamo ottenuto maggiori informazioni sul progetto segreto della Lega”
    “Lì per lì ero rimasto sorpreso, perché il Boss non ci aveva mai parlato di questo progetto né del suo piano, ma ho semplicemente pensato che volesse aspettare prima di rivelarlo. Il peggio però è accaduto dopo perché il Boss ha continuato”
    “Ottimo, presto ce ne impadroniremo e allora, la regione di Kanto sarà mia! E poi con quell’”arma” al mio fianco espanderò il mio potere, sarò il nuovo Grande Dittatore. Oggi Kanto, domani il mondo! ”
    “E a quel punto cosa ne faremo dei nostri sottoposti che credono che vogliamo concedere la libertà a Kanto?”
    “Mi occuperò io di loro, tanto a quel punto non avrò più bisogno di quegli schiocchi”
    “Non potevo credere a quello che avevo sentito. L’uomo che avrebbe dovuto ridare speranza a Kanto sarebbe invece stato colui che l’avrebbe condannata. Ero tentato di affrontarlo, ma in quel momento mi sono girato e ho visto Kain. La polizia era rimasta indietro, c’era solo lui. “Ci mancavi solo tu!” Gli gridai, portando la mia mano alla Pokéball pronto ad affrontarlo ma lui mi ha bloccato
    “Aspetta! Le cose non sono come sembrano. Potrà sembrarti assurdo ma sono dalla tua parte”
    “All’inizio ho pensato che fosse una trappola, ma la situazione era ormai così assurda che ho deciso che ormai non avevo nulla da perdere e l’ho ascoltato. Mi ha spiegato chi era, che non era davvero dalla parte di Lance e mi ha proposto un’alleanza, contro il Team Rocket e contro la Lega”
    Non potevo credere che quello che stava dicendo fosse vero. Avevo sempre creduto che il Team Rocket fosse il bene e la Lega il male, ma ora le mie certezze stavano andando in frantumi. Ripensai alle parole di Blu.
    “Capirai che nessuno agisce in maniera disinteressata”
    E se avesse avuto ragione? Come si poteva distinguere il confine tra bene e male? Viviamo davvero in un mondo in cui il bene incondizionato non esiste e ognuno agisce per il proprio interesse? No, non volevo credere che fosse così. D’altronde i miei amici erano la prova che esistevano ancora delle persone buone al mondo. Questo vuol dire che c’è ancora speranza, che c’è ancora chi agisce in maniera disinteressata. Anche se fossimo in pochi, forse potremmo ancora fare qualcosa. Guardai Andrew e Francesco: anche loro erano senza parole. Poi mi rivolsi ad Emma
    “Tu ne sapevi niente?”
    “Io… Assolutamente no! È stato mio padre a consigliarmi di unirmi al Team Rcoket, lui pensava fossero degli eroi come i Cabal, e invece…”
    A quel punto Kain riprese la parola “avevo partecipato a quell’operazione di polizia perché speravo di poter incontrare il Boss e allearmi con lui, per questo avevo lasciato che la polizia affrontasse le reclute ed ero andato avanti da solo, ma quando ho scoperto le reali intenzioni del Boss, ho capito che era necessario un cambio di programma. Il nuovo piano era smascherare il Boss, rivelare la sua vera identità e la sua vera natura per poi ricostruire il Team Rocket con un nuovo leader. Ci servivano delle prove ma Jak era solo un tenente, non poteva accedere alle informazioni dei piani alti, ma una cosa la sapeva: la posizione del vero covo del Team Rocket, quello sotto il casinò di Azzurropoli. A quel punto dovevo convincere Lance a organizzare un attacco al casinò, ma per farlo dovevo guadagnarmi la sua fiducia, così ho continuato a svolgere compiti per lui. Ho dovuto eseguire molti arresti, ma ho sempre anche cercato di far fuggire le vittime, ma ammetto che non sempre ci sono riuscito…”
    “Ciò significa che degli innocenti potrebbero essere morti a causa tua?” chiesi io
    “Purtroppo è così” rispose Kain “così come sicuramente sono morti degli innocenti nell’attacco al casinò. Molti erano alleati del Boss è vero, ma è probabile che altri fosse semplicemente delle persone che credevano sinceramente che la loro fosse una giusta causa. Non piace nemmeno a me, ma quando si tratta del futuro della nostra regione, e forse del mondo intero è un prezzo da pagare. Il Boss è un folle forse anche più di Lance e va fermato, ad ogni costo”
    Volevo replicare, ma non ero così sicuro che avesse torto. Non piaceva per nulla l’idea di scarificare vite innocenti, ma se davvero non c’era un’altra alternativa? Valeva davvero la pena sacrificare pochi per il bene di molti? Mi chiedo come mi sarei comportato se tra quei morti ci fosse stato mio padre, avrei ragionato allo stesso modo?
    “In ogni caso” riprese il ragazzo “al di là delle questioni morale il piano funzionava a gonfie vele, ma presto è entrato in gioco un fattore che non avevamo considerato: voi. Quando abbiamo saputo del progetto Pokédex abbiamo pensato che avrebbe potuto favorire il nostro piano, ma anche esserne la rovina, e il motivo era che non sapevamo nulla di voi; non potevamo prevedere come avreste agito, così abbiamo deciso di tenervi d’occhio. Quando Lance mi ha chiesto di arrestare Oak ho colto l’occasione: gli ho spiegato la situazione poi ho simulato la sua cattura; nel mentre Jak aveva parlato di voi al Boss e lo aveva convinto a farvi entrare nel Team Rocket. La finta cattura di Oak, con successiva liberazione da parte del Team Rocket aveva lo scopo di organizzare il vostro incontro con l’organizzazione; se infatti il Team Rocket fosse uscito senza motivo dall’edificio avrebbe destato sospetti, e se qualche recluta si fosse presentato in borghese avreste potuto pensare ad una trappola, soprattutto considerato che vi avrebbe dovuto condurre all’interno di un Muncipio chiuso, qualsiasi idiota non si sarebbe fidato. In questo modo Jak si è infiltrato tra di voi e ha potuto tenervi d’occhio. La successiva fase è stata cercare di accedere al Casinò Rocket per ottenere le prove di cui avevo bisogno contro l’organizzazione, ma la Lega non voleva danneggiarlo senza prima avere la prova che lì sotto si trovasse una base del Team Rocket e così ho pensato di ricorrere all’aiuto di mio fratello, ma lui non si fidava più di me, così prima ho cercato di obbligarlo a collaborare, Erika ha preso in ostaggio il suo amico Darren, ma avevo corrotto alcune allenatrici della palestra che erano pronte a farlo fuggire se le cose fossero andate storte; purtroppo il trucco non ha funzionato ma alla fine sono riuscito a convincerlo a passare dalla nostra parte e così abbiamo trovato le prove che ci servivano, e che dimostrano che i crimini commessi dal Team Rocket. Non ci sono prove delle vere intenzioni del Boss, ma già quello che abbiamo basta a dimostrare che è l’idealista che tutti pensano”
    Ci mostró le prove in questione: erano documenti che riportavano alcune attività del Team Rocket. Furti, uccisioni di Pokémon e molto altro
    “Non ho ancora capito cosa centra mio padre in tutto questo”
    “Molto semplicemente era una delle persone che mi era stato chiesto di arrestare, ma ho visto in lui un valido alleato, così gli ho spiegato la situazione”
    “E adesso cosa faremo? Ora che abbiamo le prove possiamo renderle pubbliche e…”
    “Renderle pubbliche a chi, alla polizia? Ottima idea, così coglieranno l’occasione per screditare l’organizzazione agli occhi dei cittadini. Al Team Rocket? Come facciamo a sapere chi è fedele al Boss e chi no? No, le prove saranno sicuramente fondamentali, ma se vogliamo fermare il Boss dobbiamo farlo arrestare. Ecco il mio piano: Jak mi ha informato che a breve il Team Rocket organizzerà un attacco alla Silph SpA, un’operazione molto importante, così importante che lo stesso Boss ne prenderà parte. Voi prenderete parte alla missione e la saboterete, facendo in modo che il Boss Archer e Atena siano arrestati. A quel punto prenderete le reclute saranno allo sbaraglio ed è qui che voi dovrete prendere il comando”
    “Come sappiamo che nessuno lo farà prima di noi?”
    “Perché Jak mi ha assicurato che non ci sono altre figure forti nel Team Rocket oltre al Boss e ai due generali, dato che i pochi altri tenenti sono stati tutti arrestati o sono morti nell’attacco al Casinò nessuno che sarebbe in grado di guidare un’operazione così delicata. Una volta completata l’invasione vi sarete guadagnati la fiducia delle reclute e allora potrete esporre le prove e non potranno non ascoltarvi”
    “Mi sembra un piano complicato, non so se saremo in grado di realizzarlo”
    “E’ per questo che dovrete allenarvi” rispose mio padre “abbiamo ancora tre giorni prima che parta l’operazione Silph, per allora dovrete essere pronti”
    “Io e Raziel invece ripartiremo” disse Kain “ufficialmente siamo ancora al servizio della Lega, Raziel affronterà Nina e poi partiremo per il prossimo incarico”
    “Aspetta Kain” esclamai io “devo chiederti un’ultima cosa: la prima volta che ci siamo incontrati mi hai chiamato “La Mente”, cosa intendevi?”
    “Non posso ancora dirtelo” rispose semplicemente lui allontanandosi insieme a Raziel
    Ero ancora abbastanza confuso: molti dubbi erano stati chiariti, ma ne avevo ancora molti altri. Ero ancora scioccato dalla rivelazione sul Team Rocket. Possibile che l’uomo che era considerato la speranza di Kanto fosse in realtà un folle e un criminale? Potevamo davvero fidarci di Kain? E se fosse stata tutta una trappola architetta da Lance? Mio padre non era tipo da farsi ingannare facilmente, ma d'altronde nemmeno lui poteva esserene sicuro.Era inutile pensarci alllora,era il caso che andassi riposare, il giorno dopo sarebbe iniziato l’allenamento

    “COME SAREBBE A DIRE CHE HAI PERSO IL LABORATORIO???”
    “Mi dispiace padre, ma quel Lottatore è spuntato fuori dal nulla”
    Koga sbuffò. I Lottatori, erano da sempre acerrimi nemici del loro clan. Un ordine esteso in molte regioni, per lo più orientali, di guerrieri esperti di alti marziali, tanto stupidi da ritenere che l’onore e la lealtà fossero virtù. Aveva sempre insistito perché il Dojo Karate, appartenuto da sempre ai Lottatori venisse abbattuto, ma da quando alcuni Lottatori come Bruno Furio e Marzia si erano uniti alla Lega avevano insistito perché rimanesse in piedi. Finché Bruno era stato Consigliere di Kanto aveva tenuto i lottatori sotto controllo, ma quando era stato trasferito a Jotho la situazione era degenerata, e l’unico motivo perché non erano riusciti a ribellarsi era perché Sabrina prima e Cosmo dopo glielo avevano sempre impedito.
    “Il fatto che sia arrivato un Lottatore non ti giustifica. Un vero Ninja deve essere sempre in grado di battere un Lottatore. Vuoi essere il disonore del nostro clan?”
    “C-certo che no padre… Ora ho sfidanti padre, ti richiamo”

    La battaglia tra Raziel e Nina fu rapida: Gengar addormentò rapidamente Golbat e lo sconfisse con Fulmine. Con Arbok ebbe un po’ di difficoltà a causa di Muta ma riusci ad avere rapidamente la meglio, e anche Venomoth non fu un problema, quindi. Lo Spettro lo colpì subito con Ombra Notturna ma questo utilizzò Muro di Fumo; Weezing credeva di avere così un vantaggio, ma si accorse di non riuscire più a trovare Gengar.
    “Ma cosa?” ha esclamato Nina, poi ha realizzato. Essendo Gengar composto interamente da gas riusciva a mimetizzarsi nel Muro di Fumo anche meglio di Weezing stesso. Nina fu così sconfitta e si vide costretta a consegnare la medaglia.
    Mentre uscivano dal municipio Kain si rivolse a Raziel
    “E’ da un po’ che te lo volevo chiedere ma come fai?”
    “Cosa?”
    “A vincere così facilmente con solo un Pokèmon”
    “Beh, in questo caso Gengar non poteva essere avvelenato, quindi la strategia di Nina…”
    “Sai che non è solo questo caso”
    “Anche tu hai solo un Pokémon, o almeno ora hai anche un Charizard anche se non capisco perché, ma prima…”
    “Infatti ho dovuto allenarla molto, il tuo Pokèmon vinceva con facilità fin da quando era un Gastly”
    “Effettivamente devo ammettere che è più forte della media…”
    “E tu sai perché vero? Non prendermi in giro, lo sai che non lo sopporto”
    “Ho una teoria, ma…”
    “Dimmela!”
    “D’accordo. Devi sapere che i Pokémon di tipo Spettro, a parte alcune eccezioni come gli Yamask, si manifestano nel nostro mondo volontariamente. Secondo alcune teorie non confermate più forte è la loro motivazione per voler restare in questo mondo più stabile è la loro manifestazione, e di conseguenza più forte è il Pokémon”
    “Quindi il tuo Gengar avrebbe una forte motivazione per voler rimanere in questo mondo e tu sai qual è, dico bene?”
    “E’ solo una teoria, ma… ho incontrato Gastly la prima volta fuggendo da dei bulli, mi sono rifugiato in un cimitero e lui è uscito da una tomba e mi ha protetto”
    “Si me lo avevi già raccontato, e quindi?”
    “Beh non ho visto bene la tomba da cui è uscito ma ce ne erano diverse nella zona, tra cui… quella di nostro padre”
    “Vuoi dire che quel Pokémon è…?” Kain ricordava che quando lui e Raziel erano insieme Gastly era sempre stato a fianco di entrambi, anche se era il Pokémon di Raziel era molto legato a entrambi, li aveva sempre protetti, si era sempre preso cura di loro, il loro rapporto era sempre stato più forte di quello tra allenatore e Pokémon. Possibile che fosse davvero…


    Edited by Pokemario 01 - 11/1/2022, 19:41
     
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    Capitolo 14: acqua e fuoco
    Darren guardò l’orologio; erano ormai ore che stava lì fermo ad aspettare.
    Ormai era chiaro che Giulia non sarebbe uscita da lì.
    Ma come avevano fatto a portarla fuori? La polizia era già uscita con il Team Rocket in manette. Fossa forse? Oppure Teletrasporto? Più probabile la seconda, ma non era importante. Chi l’aveva catturata, la Lega o il Team Rocket? Cosa cambiava ormai? Aveva fallito, ecco questa era la verità.
    Avrebbe dovuto tornare indietro, avrebbe dovuto aiutare Giulia, ma non ne era stato in grado, e ora per colpa sua lei era stata rapita.
    Cercava di ripetersi che non avrebbe comunque potuto fare nulla, che non era colpa sua, ma non riusciva ad accettarlo. Prima suo zio, ora lei, quante persone avrebbe ancora dovuto perdere? Guardò di nuovo l’orologio; era quasi sera, ma c’era ancora tempo per la sfida in Municipio. Non che ne avesse voglia, ma doveva continuare la sua lotta contro la Lega, per zio Fujii… e per Giulia.
    Si trascinò a forza fino al Municipio, sconfisse rapidamente tutti gli allenatori fino ad arrivare alla Capocittà. Dove trovasse il coraggio di guardare Misty in faccia senza saltarle addosso dopo tutto quello che era successo non lo sapeva nemmeno lui; ammesso che fosse stata lei a catturare Giulia. La ragazza lo guardò, sbuffò e disse
    “Uno sfidante? Vediamo di fare le cose in fretta, che oggi non è giornata!”
    La ragazza sembrava irritata per qualcosa, quindi forse aveva fallito? Allora era stato il Team Rocket a catturare Giulia? Non era il momento di pensarci, si disse mandando Jolt, il suo Jolteon; menomale aveva preso delle pietre evolutive quando era stato ad Azzurropoli. Aveva sentito che la ragazza, avendo a disposizione moltissimi Pokémon, cambiava spesso il suo team, quindi doveva essere pronto.

    Il felino partì subito all’attacco, colpendo con Tuonoshock il Seaking avversario. Il pesce rosso però non si fece intimidire e partì all’attacco con Perforcorno.
    Jolteon fortunatamente riuscì a schivare, ma atterrò su una piattaforma galleggiante che Seaking aveva precedentemente congelato con Geloraggio. Il Pokèmon tentò invano di rimanere in piedi, ma la superfice era troppo scivolosa e come se non bastasse un secondo Geloraggio congelò le sue zampe, impedendogli di muoversi.
    Darren aveva capito la strategia: in questo modo non avrebbe potuto difendersi da Perforcorno.

    Non poteva rischiare di perderlo, quindi lo richiamò e schierò Pidgeot, in modo da non doversi preoccupare della piattaforma congelata, anche perché il pesce aveva approfittato della sostituzione per congelarne un’altra.
    Pidgeot sbattè le ali per scatenare una Raffica, ma Seaking lanciò un Geloraggio. Pidgeot lo schivò per un soffio e si innalzò con Volo, mentre Seaking ne approfittava per congelare l’ultima piattaforma.
    Purtroppo. non si accorse in tempo che la sua ala era stata parzialmente congelata e non riuscì a controllare la traiettoria, finendo per schiantarsi e fu facile preda di Perforcorno.

    Misty sorrise, mentre Darren strinse i denti, poi riflettè e mandò Tuffball; sembrava una scelta stupida, ma aveva un piano.
    "Tuffball, è una situazione complicata, sai cosa devi fare"
    La Pokemon venne mandata in acqua ma saltò su una delle piattaforme congelate la Wigglytuff iniziando la scivolare e il maledetto pesce ne approfittò per congelarla con Geloraggio, poi partì alla carica con Perforcorno, mirando a quello che sembrava essere il corpo congelato di Tuffball. Tuttavia con suo grande stupore la pokemon colpita si dissolse e il corno si infilzò nella piattaforma.
    A quel punto la Pokèmon uscì dall'acqua, indebolita a causa del Sostituto, poi cantò addormentato Seaking e utilizzò Megapugno sul ghiaccio già crepato per il Perforcorno, riuscendo a frantumarlo completamente. A quel punto la Pokèmon sorrise e incominciò a prendere a sberle (o meglio a Doppiesberle), concludendo con un Megapugno che finalmente sconfisse l’odioso avversario
    “Che cosa?” esclamò Misty “come hai fatto a comunicare alla tua Pokémon di usare Sostituto ?”
    “Non l’ho fatto” ha risposto Darren “è semplicemente la strategia che abbiamo concordato per le situazioni disperate”

    Misty strinse i denti e mandò Seadra che partì all’attacco con Ira di Drago, una mossa che da quanto aveva sentito Darren solo pochi Seadra potevano utilizzare e solo tramite una pratica di allevamento poco diffusa a Kanto che riguardava l’accoppiamento di Pokémon di specie diverse. Tuffball la schivò ma fu colpito in pieno da Idropompa, per poi essere colpito nuovamente da Ira di drago. Sorprendentemente però questo secondo attaccò la lasciò senza un graffio; in un’altra occasione Darren avrebbe cercato di approfondire la questione ma adesso aveva altri pensieri per la testa. Tuffball ne approfittò della distrazione dovuta allo stupore dell’avversario per cantare; il cavalluccio marino cadde addormentato e fu anche lui vittima delle Doppiesberle.
    Misty stava iniziando ad innervosirsi, ma strinse nuovamente i denti e mandò Golduck; Tuffball tentò ancora di cantare, ma con uno Psichico Golduck la sollevò e scagliò contro il soffitto, per poi finirla con Idropompa.

    Darren ritirò il suo Pokèmon e mandò Free. Il papero avversario cercò di colpire la farfalla con Geloraggio, ma lui con grazia e agilità schivò tutti i colpi per poi colpirlo con un Sonnifero. Il Pokémon addormentato cadde acqua, per poi essere sollevato e scagliato con Psichico contro una parete.
    Misty ormai furiosa mandò il suo ultimo Pokémon, Starmie, che subito sparò un Geloraggio c’entrando in pieno l’avversario.
    Darren guardò il suo starter cadere. Free non aveva mai perso prima di allora. E se fosse stata colpa sua? Forse non era stato abbastanza svelto a dare l’ordine? Era un fallito, ecco cosa, per questo Giulia era stata catturata.
    No, cosa stava dicendo? Non doveva arrendersi, non ora. La verità era che si era distratto, che non riusciva a smettere di pensare a quello che era successo, doveva concentrarsi.

    Mandò Jolteon, l’ultimo Pokémon che gli restava. A quel punto però Misty sorrise e premette un pulsante; Darren si chiese cosa avesse fatto, poi guardò in basso e vide il livello dell’acqua che stava salendo a velocità inaudita, presto lo avrebbe sommerso completamente.
    Era chiaro cosa volesse fare Misty: Starmie sarebbe riuscito a sopravvivere sott’acqua ovviamente, mentre Misty probabilmente era abituata a trattenere a lungo il respiro, lui e Jolteon no; inoltre erano emersi dei muri di ferro che circondavano l’arena, così che solo loro ne avrebbero risentito. Oltretutto c’era anche un altro problema: se Jolteon avesse usato una mossa Elettro la corrente si sarebbe propagata in acqua e anche lui ne avrebbe risentito.
    “Che cosa devo fare? Pensa Darren, pensa!” si diceva mentre l’acqua continuava a salire, ormai l’aveva sommerso quasi fino alla testa; intanto Starmie era passato all’attacco, rimanendo in basso per costringere Jolteon a combattere sott’acqua; il Pokémon Elettro stava cercando di schivare, reagendo con Missilspillo, ma i peli appuntiti che usava per eseguire l’attacco in acqua erano più lenti… Aspetta aveva detto lenti?
    “Jolteon Attacco Rapido” il felino si lanciò all’attacco velocissimo colpendo la stella marina e scagliandola contro una parte.
    Ma quello non sarebbe bastato, doveva fare qualcos’altro per riequilibrare le sorti della battaglia… Ma certo, ecco l’idea! Ma come comunicarla a Jolteon? Ormai l’acqua era arrivata sopra la sua testa, non riusciva più a parlare… Ma certo! La soluzione era più semplice del previsto. Aspettò che Jolteon lo guardasse poi fece un gesto, un semplicissimo gesto: puntò il dito verso l’alto.
    Per un attimo temette che Jolteon non avesse capito, visto che questi stava scendendo ancora più in basso, ma il felino si piazzò proprio sotto Starmie e lo caricò con Attacco Rapido. L’attacco spedì i due sopra il livello dell’acqua e allora il Pokèmon Luminoso veloce come… un razzo caricò il suo pelo di energia elettrica e lo scaricò contro l’avversario; il Tuonoshock ebbe l’effetto sperato e la stella marina cadde in acqua e fu subito vittima di un secondo Attacco Rapido che lo scagliò sul fondo della piscina. Misty era furiosa, ma si vide costretta a ritirare il Pokèmon e a premere un secondo pulsante; subito si aprì un grosso scarico e l’acqua fu lentamente risucchiata via, finché non raggiunse il livello normale.
    “Ho vinto” disse Darren “ora mi spetta la medaglia”
    La ragazza sembrava sul punto di esplodere, ma strinse il pugno, poi prese la medaglia e gliela consegnò senza dire una parola

    Appena uscito dal Municipio Daren si recò al Centro Pokémon, affittò una camera e, quando fu da solo, fece uscire i suoi Pokémon “Ho bisogno di parlare con voi di quello che è successo, in particolare con te Free. Io non posso capirvi, ma spero che voi possiate capire me. In questa battaglia non ho dato il mio massimo. Non ero concentrato, quello che è successo mi aveva scosso. Per un attimo ho pensato di non essere più all’altezza di questo viaggio, perché non ero riuscito a proteggere Giulia. Free, noi siamo sempre stati insieme, fin da quando eri appena un Caterpie; eri un regalo… di mio zio Fujii. Te lo ricordi vero?”
    Free sembrò annuire “Fino a qualche anno fa tutto quello che avrei sognato era un viaggio per catturare tutti i Pokémon; un’avventura spensierata, senza particolari responsabilità, solo per coronare il mio sogno. Ma mi era chiaro fin da subito che non sarebbe stato così, e da quando mio zio è stato rapito è diventato ancora più evidente. Ormai la vita delle persone a cui tengo dipende da me. Mio zio, Giulia, e forse diventeranno ancora di più; non solo da me ovviamente, perché in questo viaggio non sono solo. Ho i miei nuovi amici, Mario e gli altri, anche se non li conosco molto sento di poter contare su di loro; c’è Raziel, so che è passato dalla parte del nemico , ma sono sicuro che non è come sembra, lo conosco troppo bene, e spero che lo stesso valga anche per Yotin; ma soprattutto ci siete voi, e gli altri che sono nel box e ai quali spero che potrò trovare presto una collocazione migliore. Voglio che capiate che non vi sto catturando solo per collezione o per altre ragioni; voi non siete solo dei membri della mia squadra, siete i miei migliori amici e insieme potremo porre fine a tutto questo”
    I Pokèmon sembrarono aver capito, infatti sorrisero e annuirono
    “Bene!” esclamò il ragazzo che aveva ritrovato il coraggio “vorrei partire subito, ma è tardi e se non mi riposassi un po’ sarei ancora meno concentrato di oggi, e poi probabilmente Mario e gli altri stanno già dormendo. Non so se riuscirò a dormire sapendo che Giulia è in pericolo, ma devo affrontare la realtà, anche se mi muovessi ora potrei fare ben poco”
    Detto questo ritirò i suoi Pokémon e si mise a letto “zio, Giulia, resistete. Prometto che vi salverò”.


    Giulia si era messa in un grosso guaio: la sfida con Blaine l’aveva salvata per qualche secondo ma la cosa non sarebbe durata a lungo. Appena la sfida sarebbe finita Blaine avrebbe potuto spegnere le telecamere e darle di nuovo la caccia; ecco perché doveva vincere, e doveva farlo nelle migliori condizioni possibili.
    Se infatti fosse stata sconfitta non avrebbe avuto nessun Pokèmon a difenderla; oltretutto la sua borsa era rimasta nel laboratorio dove si era trovata prigioniera, aveva con sé solo la cintura con le Pokéball e il Portamedaglie, quindi non aveva nemmeno Pozioni o Revitalizzanti da usare una volta finita la battaglia. Ecco perché doveva cercare di vincere col maggior numero di Pokémon possibili e più in salute possibile.
    Anche perché la sfida era tre contro tre essendo per la quarta medaglia e lei aveva solo quattro Pokémon, mentre Blaine ne aveva sicuramente di più. A peggiorare le cose questa era la prima sfida che disputava senza i suoi consigli, inoltre non si era nemmeno allenata dalla sfida contro Brock. La situazione sembrava disperata, a meno che… Forse aveva avuto un’idea che poteva funzionare, ma ora non doveva più pensarci, doveva concentrarsi.

    Per primo mandò Persian; si aspettava che Blaine mandasse Arcanine che era già fuori dalla sua Pokéball ma invece scelse Magmar, mentre il canide rimase fuori dall’arena; era chiaro che appena la sfida fosse finita le sarebbe saltato addosso. Il bizzarro papero o qualsiasi cosa fosse si lanciò contro il felino con Fuocopugno, ma questi lo schivò saltando di lato e lanciò una Tossina avvelenando il Pokémon Fuoco, che tuttavia riuscì a rispondere con un Lanciafiamme .
    Persian lanciò un Giornopaga; la tempesta di monete distrasse il nemico a sufficienza perché il gatto potesse colpirlo con Sfuriate, ma finì per beccarsi un Fuocopugno in pieno muso, che lo scottó. Non stava andando male, ma sicuramente lui l’avrebbe gestita meglio.
    Magmar lanciò un Fuocobomba che mancò Persian per un soffio, poi cadde per il veleno; Giuls esultò mentalmente, ma poco dopo il gatto crollò per la scottatura.

    I due richiamarono i loro Pokémon e mandarono Clefairy e Rapidash. Il cavallo partì subito all’attacco con Riduttore; Clefairy fu scagliata contro la parete, ma si riprese e si lanciò all’attacco con Doppiasberla. L’avversario rispose con Fuocobomba, ma lei utilizzando Minimizzato si rimpicciolì schivando l’attacco, poi usò Metronomo; un potente getto d’acqua uscì dalle dita della Pokémon, che fu sufficiente per finire il cavallo.

    Blaine a quel punto mandò Nintales, che scavò con Fossa, per poi riemergere subito sotto Celfairy; la Pokémon tentò di rispondere con Metronomo, ma non sembrò succedere nulla e un Fuocobomba finì la pokémon Normale

    Giulia sospirò e mandò la sua ultima Pokèmon
    “Un Vulpix?” esclamò Blaine, ridendo di gusto “pensi davvero di poter sconfiggere Ninetales con quello? Vai usa Fossa e finiamola in fretta”
    Aveva ragione, Vulpix era forte ma non c’erano speranze che potesse battere la sua evoluzione, specie senza i consigli di lui … o almeno era quello che pensava, prima di guardare attentamente Ninetales: stava cercando di scavare, ma sembrava in seria difficoltà.
    “Ma che diavolo?” esclamò Blaine “Cos’è hai dimenticato come si usa Fossa?”
    Giuls era confusa, poi iniziò a riflettere: se prima la mossa funzionava alla perfezione, doveva essere successo qualcosa dopo che l’aveva usata contro Celfairy… Ma certo il Metronomo! Sembrava non fosse successo nulla invece… Inibitore!
    Ninetales lanciò uno Stordiraggio, ma Vulpix lo schivò, poi fu colpita da Comete; Fuocobomba, Fossa, Comete e Stordiraggio.
    Fuocobomba era inutile perché la sua Vulpix aveva Fuocardore e Fossa era disabilitata, quindi doveva preoccuparsi solo di Stordiraggio e Comete. La piccola volpe utilizzò Fossa, sbucando da sottoterra per colpire la sua evoluzione, poi appena sbucata fuori la colpì con Stordiraggio. Ninetales cercando di usare Comete inciampò e Vulpix poté agilmente tornare sottoterra e colpire nuovamente Ninetales, per poi scagliare anche lei un Comete; ripetendo un po' di volte questo passaggio riuscì a sconfiggere l’avversaria. Aveva vinto ma era stata solo fortuna… se il Metronomo non fosse stato un Inibitore se la sarebbe vista brutta…

    Blaine consegnò la medaglia, poi andò a spegnere le telecamere; Giulia sapeva cosa stava per succedere e incominciò a correre verso la porta, ma appena uscita un Lanciafiamme la mancò per un soffio.
    Gli allenatori della palestra di Blaine dovevano essere a conoscenza del suo piano, non poteva affrontarli tutti solo con Vulpix, così richiuse la porta, ritrovandosi però davanti le fauci di Arcanine. Il grosso canide tentò di bloccarla, ma Vulpix lo colpì al muso con Attacco rapito, facendolo indietreggiare leggermente, poi lo morse con violenza e lo scagliò via con un Boato.
    Giulia cercò invano di scappare, ma il canide le saltò addosso e la bloccò con le sue zampe. Giulia tentò invano di divincolarsi, ma sembrava tutto inutile.
    “Pensavi di potermi sfuggire?” sorrise Blaine “che sciocca! Te sei solo una cavia da laboratorio, e presto tornerai dove dovresti stare”
    La ragazza pesò che fosse tutto finito, ma all’improvviso una Pokémon sbucò da sottoterra, colpendo Arcanine e obbligandolo a indietreggiare. Giulia la guardò con stupore: non era una Vulpix… era una Ninetales. La ragazza ci mise un po' a capire cosa fosse successo: al lato dell’arena c’erano molti oggetti, tra i quali alcune pietre focaie.
    Mentre Ninteales teneva occupato Arcanine Giulia tentò di fuggire da una finestra, pronta a ritirare Ninetales nella Pokéball appena fosse stata a distanza di sicurezza, ma improvvisamente un Charizard la afferrò al volo. La ragazza tentò invano di liberarsi dalla sua presa, ma era tutto inutile.

    All’improvviso però guardò giù e vide aprirsi un buco nel terreno dalla quale uscì un piccolo Pokémon. Era Eevee: la ragazza lo aveva mandato prima della battaglia a cercere di recuperare lo zaino, e a quanto pare ci era riuscito. Charizard cercò di colpirlo con un lanciafiamme ma Eevee si rintanò nuovamente sottoterra; il Pokèmon Fuoco furioso scese in picchiata per cercare di colpire il piccolo felino
    “No, non così in basso idiota!” gridò Blaine ma era troppo tardi: Eevee con Attacco Rapido colpì la zampa di Charizard che lasciò la presa; Giulia in fretta fece uscire Persian e Clefairy, prese due Revitalizzanti Max dalla borsa e glieli lanciò. Blaine fece per afferrare un'altra Pokéball ma Persian gli saltò addosso, facendogli cadere la Pokéball
    “Togliti gattaccio!” gridò lo scienziato, mentre il felino gli graffiava furiosamente la faccia. Intanto Clefairy usò Metronomo, dal quale uscì un Tuono che colpì Charizard; Persian smise di graffiare Blaine e mirò al lucertolone con Giornopaga, mentre Eevee lo colpì al muso con Attacco Rapido. Quando Charizard fu a terra i tre si concertarono su Arcanine, che aveva ormai sopraffatto Ninetales e stava per morderla alla gola. Il grosso canide, ormai indebolito, non riuscì a difendersi e cadde sotto i colpi dei tre Pokémon.
    Blaine, ancora dolorante per i graffi, tentò di afferrare di nuovo la pokèball, ma Giulia fu più svelta e saltò fuori dalla finestra insieme ai suoi quattro Pokémon. Blaine le corse dietro, ma ormai la ragazza aveva ritirato i suoi Pokémon e si mescolata tra la folla

    “COME HAI POTUTO FARTELA SFUGGIRE?”
    Blaine d’impulso allontanò il telefono dall’orecchio. La voce di Lance sembrava quasi il ruggito di uno dei suoi draghi
    “Non so come sia potuto accadere… è stata una serie di sfortunate coincidenze”
    “COINCIDENZE? La verità è che sei un incapace. Avevi la ragazzina in pugno, era indifesa, aveva pochi Pokémon e neanche tutti evoluti, qualunque idiota ci sarebbe riuscito!”
    “Ammetto di averla sottovalutata, ma non succederà più. Quella mocciosa è più in gamba di quanto pensassi, ma nessuno può battere il mio intelletto superiore. Ho già un piano: dirama un mandato di arresto”
    “E con quale accusa?”
    “Aggressione a pubblico ufficiale! I graffi sul mio volto saranno una prova sufficiente”
    “Ma se la ragazza dovesse rivelare i dettagli dell’accaduto saresti tu a passare dei guai”
    “A chi crederanno, a una ragazzina qualunque o ad un anziano e rispettato Capocittà? Inventerò una scusa credibile”
    “Procedi come credi, ma se fallirai sarai tu a pagarne le conseguenze”
    “Non succederà vedrai”


    Edited by Pokemario 01 - 11/1/2022, 19:45
     
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    Capitolo 15: fuga e allenamenti
    Per il momento Giulia si era salvata, ma non sarebbe stata a lungo al sicuro; doveva fuggire, ma dove? Continuò a muoversi tra la folla, tentando di non dare nell’occhio.
    In teoria finché rimaneva in un luogo affollato era al sicuro, la polizia non poteva arrestarla, ma Blaine era subdolo, avrebbe potuto trovare il modo di incastrarla per chi sa quale crimine. Inoltre ormai si stava facendo notte e la gente stava rientrando, il che voleva dire che a breve sarebbe stata quasi sola.
    C’era un solo posto dove sarebbe stata al sicuro: era l’ultimo posto nel quale voleva andare, ma anche l’ultimo posto dove l’avrebbero cercata.
    La ragazza osservò le rovine della Villa Pokémon; chi avrebbe mai detto che sarebbe tornata in quel posto? Le venivano ancora i brividi, ma doveva farsi coraggio.
    Giulia entrò guardandosi intorno con circospezione; l’edificio, un tempo un laboratorio di proprietà di quel mostro di Blaine era ormai in rovina, abitato solo da Pokèmon di tipo Fuoco e Veleno, oltre che alcuni Rattata e Raticate.
    All’improvviso sentì un rumore e si nascose dietro una colonna; era un uomo dall’aria piuttosto losca, uno Scassinatore probabilmente. Giulia cercò di muoversi con cautela, per non farsi sentire, ma all’improvviso un’asse del pavimento scricchiolò.
    “Chi va là?” esclamò l’uomo venendo nella sua direzione. Il cuore della ragazza batteva all’impazzata, ma fortunatamente notò una botola nel terreno. In fretta la aprì e scese le scale, richiudendosela sopra la testa.
    La ragazza continuò a vagare per la villa. Doveva arrivare il più in profondità possibile, per ridurre le probabilità di essere scoperta. Vagò a tra i corridoi, evitando i selvatici e i pochi allenatori finché non arrivò proprio nel luogo che avrebbe voluto evitare: il vecchio laboratorio di Blaine.
    Guardando quel posto i ricordi risalivano a galla: i terribili esperimenti, la prigionia la solitudine. Non doveva pensarci. Al di là dei ricordi quel posto non era certo una bella visione, con tutto quel sangue e quei cadaveri. Non erano certo bei ricordi di quegli scienziati, ma non era comunque un bello spettacolo, anche perché molti erano solo dei poveracci obbligati per legge a lavorare per Blaine, inoltre c’erano anche molti Pokèmon innocenti, spesso cavie da laboratorio; lui fuggendo aveva causato molti danni, ma d’altro canto cosa avrebbe dovuto fare? Mentre cercava di farsi strada fra i corpi sentì un guaito: si girò e vide un Growlithe prigioniero in una teca di vetro; una delle cavie da laboratorio di Blaine, evidentemente sopravvissuta al disastro. Nella teca c'erano delle ciotole con cibo ed acqua, ma ormai era praticamente esaurito, non poteva durare a lungo...
    Non poteva lasciarlo lì: prese una pietra e spaccò il vetro della teca. Subito il Pokèmon scappo in un angolo della stanza, terrorizzato
    “Non ti preoccupare piccolino, non voglio farti del male” disse prendendo una Baccarancia dallo zaino e lasciandola per terra, poi si allontanò piano piano.
    Il canide annusò da lontano la bacca, poi annusò la zona circostante per assicurarsi che non ci fossero pericoli e si avvicinò con cautela. Mentre mangiava Giulia si avvicinò; appena la vide il Pokèmon fuoco stava per scappare nuovamente ma la ragazza gli porse un’altra bacca. Growlithe esitò un po’, poi si fece coraggi e incominciò a mangiare dalle mani di Giulia.
    “Piano, piano!” disse la ragazza ridendo: la lingua del cane le faceva il solletico. Appena ebbe finito il Pokémon la guardò con circospezione, probabilmente indeciso se fuggire di nuovo o restare.
    “So come ti senti, ma non sopravviverai a lungo qui da solo, sei ancora debole” dopo aver riflettuto la ragazza prese una Pokéball vuota dalla sua cintura. Il Pokèmon la annusò, poi provò a masticarla
    “No questa non si mangia” disse Giulia ridendo nuovamente “è uno strumento che mi permetterà di portarti con me, così potrai stare al sicuro, ma solo se tu lo vorrai”
    Il canide annusò ancora una volta l’oggetto, poi premette il pulsante al centro con il muso; la Pokèball si aprì e Growlithe venne catturato al suo interno.
    L’allenatrice si chiese se Growlithe si fosse lasciato catturare volontariamente o avesse premuto il pulsante senza sapere di cosa si trattasse; si chiese anche se avesse fatto la scelta giusta a catturarlo. Scacciò quei pensieri e tornò alla ricerca di un posto sicuro

    “Forza, impegnati di più”
    Arcanine saltò di lato schivando il Riduttore di Blastoise, ma venne c’entrato in pieno da un’Idropompa, sparata da uno dei cannoni.
    “Dai, era una finta palese! Concentrati! E ricordati che i cannoni di Blastoise possono ruotare”
    Yotin strinse i denti: l’addestramento a cui lo stava sottoponendo Blu era estremamente duro, e lui chiaramente non era all’altezza. Fin ora l’unica sua vera vittoria contro un allenatore di un certo livello era quella contro Brock, e comunque era stato sul punto di perdere. Persino Misty lo aveva quasi sconfitto e lei aveva cercato di farlo vincere! Quando erano arrivati a Azzurropoli la sera prima per acquistare una Pietrafocaia pensava che sarebbero andati subito a Zafferanopoli per l’ultima medaglia mancante (a parte quella Terra, ma Blaine aveva detto che non era così importante, e comunque la palestra era chiusa), ma Blu col suo solito tatto gli aveva fatto notare che la sua squadra era “vergognosa” e che come allenatore “faceva pena” così aveva prenotato un’arena nel Centro Pokémon.
    “Andiamo ti sei addormentato?” esclamò Blu interrompendo i suoi pensieri
    “No, certo che no!” “sì certo che si” pensò. Dannazione Blu lo aveva svegliato prestissimo per quel maledetto allenamento “Arcanine usa… ehm… Fuocobomba!”
    Il canide lanciò una fiammata ma Blastoise rispose semplicemente con un Idropompa, per poi caricare con Riduttore. Arcanine tentò di nuovo di schivarlo, ma ancora una volta Idropompa lo colpì sul fianco; Arcanine cadde a terra e non riuscì a rialzarsi
    “Non ci posso credere, sei caduto due volte nello stesso trucco”
    “Cerca di capire, tu hai usato un Pokémon Acqua, io Fuoco, ero in svantaggio. Avrei voluto sostituirlo ma tu mi hai detto…”
    “Te l’ho detto perché un bravo allenatore dovrebbe riuscire ad aggirare uno svantaggio di tipo; continuiamo lo scontro e te ne darò una dimostrazione”
    Yotin mandò allora Parasect; la bizzarra cicala tentò di attaccare con Megassorbimento, MT che gli aveva prestato Blu, ma Blastoise incassò il colpo e rispose con Geloraggio; Parasect si rialzò e cercò di colpire con Spora, ma un secondo prima Geloraggio lo colpì, congelando e rendendolo una facile preda degli attacchi della grossa tartaruga.
    Blu scosse la testa “che ti avevo detto?”
    Yotin a quel puntò mandò Electabuzz; aveva catturato il Pokémon nella Centrale Elettrica abbandonata. Glielo aveva consigliato Blu notando che, a parte Parasect, la sua squadra era piuttosto vulnerabile ai tipi Acqua e completamente indifesa contro gli Acqua/Ghiaccio. La sua idea iniziale era catturare un Magnemite o un Electrode ma Electabuzz lo aveva aggredito e Blu lo aveva difeso, poi gli aveva consigliato di catturare il Pokémon già indebolito. Yotin non era sicuro che fosse stata la scelta giusta: a potenza non era messo affatto male, ma il suo temperamento lo rendeva difficile da controllare, senza contare che è più difficile stringere rapporti con un Pokémon già evoluto, ma non aveva voluto riferire a Blu questi suoi dubbi.
    Blu vedendo il grosso gorilla elettrico decise di cambiare Pokémon e schierare… Pidgeot? Si aspettava Rhydon o al limite Exeggutor.
    “Ok Electabuzz usa…” non fece in tempo in tempo a finire la frase che il Pokèmon partì all’attacco con Tuonopugno, che Pidgeot schivò senza nemmeno impegnarsi
    Yotin scosse la testa “Pidgeot è in grado di volare, devi usare attacchi a distanza se vuoi avere maggiori speranze di colpirlo”
    Electabuzz gli lanciò uno sguardo che sembrava voler dire “grazie ma ci arrivavo anche da solo” poi lanciò un Tuonoshock, ma Pidgeot agilmente lo schivò, poi si alzò in volo
    “Dannazione, se solo conoscesse già Tuono. Allora… tenta di schivarlo e poi…”
    Ma Electabuzz non lo ascoltò nemmeno e prese a lanciare Tuonoshock al cielo, che ovviamente non riuscivano a raggiungere Pidgeot quando era in alto, e quando incominciò a scendere in picchiata non dovette fare altro che schivare i colpi con una facilità impressionante. Electabuzz caricò allora un Tuonopugno tentando di colpire l’uccello appena fosse stato a tiro, ma questi si limitò a virare leggermente a destra, evitando il pungo e riuscendo a colpire comunque il bersaglio.
    A quel punto Electabuzz iniziò a perdere la pazienza e a lanciare fulmini a casaccio, che Pidgeot continuava a evitare, per poi lanciarsi continuamente in picchiata contro il grosso gorilla a strisce, finché questi non crollò
    “Che ti dicevo? Il vantaggio di tipo non è tutto. E prima che tu me lo chieda, il livello più alto influisce ma non è fondamentale. Ciò che davvero la differenza in combattimento sono la preparazione del Pokémon, il controllo che l’allenatore ha su di esso, le sue conoscenze, le sue capacità tattiche e strategie e la sua capacità di improvvisare, sfruttare i propri punti di forza e aggirare le proprie debolezze. Ecco perché chi crede di poter battere uno specialista solo sfruttando il vantaggio di tipo fa un grosso errore. Uno specialista vero almeno, non come quell’idiota di Koichi, il padre di Mario. L’ho conosciuto anni fa: dice sempre che non ci sono più gli specialisti di una volta, che dovrebbe essere una passione e altre stronzate del genere, ma poi non è mai riuscito a battere Sabrina, per quante volte ci abbia provato, e sono sicuro che non ci riuscirebbe nemmeno con Cosmo, che è una nullità a confronto della fidanzata. Ciò che fa un bravo allenatore, specialista o meno, è l’abilità e l’impegno, non stronzate come la passione o l’amicizia con i Pokèmon”
    “Se posso chiedere… tu che legame hai con i tuoi Pokémon?”
    “L’unico che può esserci tra Pokémon e allenatore: io comando e loro obbediscono. Non fraintendermi: non è che non me ne importi di loro o che li consideri solo oggetti, al contrario. Ognuno di loro è un valido e insostituibile membro della squadra, e tra di noi c’è un rapporto di fiducia, ma finisce lì. Chi crede ancora alla “forza dell’amicizia” o che basti stringere un legame con i propri Pokémon e quelli magicamente diventeranno imbattibili è un idiota”
    “Ma allora come ti sei sentito quando…”
    “Quando è morto Raticate vuoi dire? Ovviamente mi sono infuriato, e non sopporto l’idea di aver perso un valido membro della squadra, ma se pensi che mia sia messo a piangere come se fosse morto il mio migliore amico sei fuori strada. Non è con queste stronzate che si diventa un bravo allenatore. Forza, ricominciamo.”


    5 luglio 2018
    Quella mattina io e i miei amici ci svegliammo presto con uno scopo: allenarci in vista della missione alla Silph, per questo ci siamo subito diretti all’arena del Centro Pokémon; ad attenderci oltre a mio padre c’erano molti altri allenatori che ho riconosciuto come apprendisti del Dojo Karate. A dire il vero io mi sentivo tutto fuorché pronto per una sfida del genere e decisi di parlarne con mio padre appena siamo arrivati all’arena.
    “Senti papà… Io non so se sarò mai in grado di compiere questa missione”
    “Perché dici questo?”
    “Perché non sono un eroe! Non sono forte, non sono coraggioso, non sono nemmeno un gran che come allenatore, non sono niente!”
    “Non è vero” intervenne Emma “hai molte qualità”
    “Ad esempio?”
    “Beh… sei intelligente, molto intelligente. Hai risolto dei casi difficilissimi in pochissimo tempo”
    “Ma quello è solo perché ho letto molti gialli, ormai sono abituato… e comunque saper risolvere un caso non ci servirà ad affrontare sia il Team Rocket che la polizia allo stesso tempo”
    “Però fin ora non sei andato male” mi rassicurò Andrew “hai vinto contro tutti i Capipalestra che hai affrontato”
    “E quelle le chiami vittorie? Brock stava per sconfiggermi, e se non si fosse convertito il suo Onix vi avrebbe stritolato; Misty era nervosa per quello che era successo prima, si vede che non si è impegnata; contro Volts ho fatto pena, ammettiamolo, se Machop non si fosse evoluto avrei sicuramente perso; e che dire di Erika? Lì non so nemmeno come ho fatto a vincere, ma di certo non è stato merito mio. E che dire dei miei Pokémon? Primeape non vuole ancora saperne di obbedirmi, Poliwrath ha cominciato a fare anche lui di testa sua e Machamp esegue i miei comandi, ma tra di noi non c’è un vero legame. La verità è che non avrei mai dovuto scegliere il tipo Lotta; gli altri specialisti di questo tipo sono forti, muscolosi, esperti di arti marziali, si allenano insieme ad i loro Pokémon. Io non ne sono mai stato capace, per quanto tu abbia provato ad allenarmi. Ho scelto questo tipo sia perché speravo che potesse compensare la mia debolezza, ma anche perché pensavo di poter seguire le sue orme, ma devo affrontare la realtà: non sarò mai come te”
    Mio padre rimese un po’ ha riflettere poi disse “hai perfettamente ragione. Per quanto tu possa impegnarti non sarai mai uguale a me. Ma adesso dimmi: dove sta il problema?”
    “C-cosa vuoi dire”
    “Voglio dire, perché mai dovresti cercare di essere come me? Pensi forse che io sia perfetto? Se è così ti sbagli di grosso. Ho pregi e difetti, come tutte le persone al mondo. Siamo tutti unici e ognuno ha le sue qualità, i suoi punti di forza e le sue debolezze, quindi ognuno deve trovare la propria strada e il proprio metodo per raggiungere certi risultati. Non devi cercare di essere me; devi cercare di essere te stesso”
    “Stai dicendo che non dovrei specializzarmi nel tipo Lotta”
    “Non ho mai detto questo. Tu vuoi essere uno specialista Lotta? Lo vuoi davvero?”
    “Si, ma…”
    “Allora lo sarai te lo posso assicurare. Devi solo trovare la tua strada, il tuo modo di essere specialista Lotta”
    “Ma io… non sono adatto”
    “Questo è quello che credi. Non sei forte, e allora? Pensi che nelle arti marziali la forza fisica sia l’unica cosa che conta? Beh, ti sbagli di grosso. Quella è importante certo, ma altrettanto importanti sono l’abilità e la tecnica del lottatore osserva. Hitoshi vieni”
    Uno dei Cinturanera si è fatto avanti; dire che era enorme è dire poco: era una montagna, largo come un armadio e con dei bicipiti che parevano cocomeri.
    L’uomo diede un pugno a mio padre, ma lui con pochi rapidi movimenti schivò il colpo spostandosi di lato, lo afferrò con le mani spingendolo in avanti e colpì la gamba con la sua; l’uomo precipitò a terra in avanti.
    “Come avete visto la differenza di forza era notevole, eppure l’ho buttato a terra, e questo perché ho sfruttato la sua forza a mio vantaggio. Non preoccupatevi per lui, ci è abituato”
    Infatti Hitoshi sembrava non essersi fatto nulla e si rialzò come se nulla fosse
    “Vorrei dire anche un’altra cosa: uno degli stereotipi più diffusi sui Pokémon Lotta è che siano tutto muscoli e niente cervello. Niente di più sbagliato! La verità è che sono tra i Pokémon più intelligenti che esistano, se escludiamo i tipi Psico. Sono sicuro che riuscirai a diventare un grande specialista Lotta Mario, devi solo allenarti e trovare il tuo stile, e io ti aiuterò”

    Edited by Pokemario 01 - 24/12/2021, 13:28
     
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